Anakin Solo

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Questa pagina contiene informazioni che sono considerate Legends.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Nuova Repubblica.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era del Nuovo Ordine Jedi.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era Legacy.
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Anakin Solo
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Coruscant

Nascita

10 ABY su Nespis VIII

Morte

27 ABY sulla Baanu Rass, su Myrkr

Descrizone fisica
Razza

Umana

Sesso

Maschile

Altezza

1,73 m

Capelli 

Castano scuri

Occhi 

Azzurri

Pelle 

Chiara

Equipaggiamento
Spada laser

Blu a lama singola

Informazioni storiche e politiche
Epoche
Affiliazione
Maestri noti

Anakin Solo fu un maschio umano e Cavaliere Jedi del Nuovo Ordine Jedi, terzo figlio di Han Solo e Leia Organa, fratello minore di Jaina e Jacen Solo.

Biografia

Anakin Solo ha ereditato molto da suo nonno, Anakin Skywalker. A parte il nome, era prodigiosamente dotato nei poteri della Forza, ed era anche un ottimo pilota ed un abile meccanico.

Anakin, il figlio minore di Han e Leia Organa Solo, nacque durante un periodo di crisi, circa un anno dopo i due gemelli Jacen e Jaina, e sei anni e mezzo dopo la Battaglia di Endor. In quel periodo, il risorto Imperatore aveva iniziato una campagna di terrore, minacciando pianeti in tutta la Nuova Repubblica con una nuova diabolica superarma: il Cannone Galattico. Quando era ancora nel grembo della madre, Anakin venne minacciato dall’Imperatore, il quale intendeva preservare il suo spirito oscuro all’interno di un corpo giovane e scelse per questo scopo proprio il figlio di Leia. Fortunatamente il clone di Palpatine venne ucciso prima che potesse portare avanti il suo piano malvagio.

Durante l’infanzia, Anakin venne separato dal resto della sua famiglia, e crebbe in un luogo protetto e ben difeso nel planetoide nascosto di Anoth. Dopo un tentativo di rapimento orchestrato dalle forze Imperiali, Han e Leia decisero di tenere unita la famiglia su Coruscant.

Anakin era un bambino tranquillo. Mentre i suoi fratelli maggiori erano soliti giocare insieme e farsi compagnia, Anakin si sedeva spesso da solo, concentrato sul suo piccolo mondo. Parlava raramente, ma era innegabilmente intelligente. Fin da bambino, dimostrò un’innata attitudine verso la meccanica, disassemblando e modificando il suo droide tata.

Quando Anakin aveva sette anni, venne coinvolto dagli eventi della crisi Corelliana e dal tentativo di insurrezione dello stesso sistema infine sedato. Alcuni cospiratori cercarono di impossessarsi di immensi repulsori planetari sparsi lungo tutto il sistema e sfruttarne il loro potere come armi. Attraverso la Forza, Anakin non solo fu in grado di scoprire il repulsore nascosto su Drall, ma anche di attivarlo istintivamente solamente toccandolo.

Anakin iniziò la sua istruzione all’Accademia Jedi di suo zio Luke all’età di 11 anni. Quì, fece amicizia con una precoce bambina di nove anni di nome Tahiri. I due condivisero numerose avventure, liberando gli spiriti di bambini Massassi intrappolati in un antico tempio Sith, risvegliando l’antico Maestro Jedi Ikrit, e ritrovando la spada di Obi-Wan Kenobi andata perduta da lungo tempo.

Oltre al suo apprendistato Jedi, Anakin affinò anche le sue abilità di pilota, tramite addestramento formale su Coruscant. Divenne un abile pilota, seguendo così le orme del padre. Le sue qualità in questo senso vennero utili durante l’invasione degli Yuuzhan Vong, che ebbe luogo 21 anni dopo la Battaglia di Endor.

Allo scatenarsi dell’invasione, Anakin viaggiò con parte della sua famiglia verso Dubrillion, per incontrare Lando Calrissian. Quando incontrarono lo squadrone di caccia di Kyp Durron su Dubrillion, Anakin volle inizialmente unirsi a loro, ma poi desistette. In seguito, Anakin si recò con Han e Chewbacca in missione su Sernpidal per Lando.

Quando arrivarono, scoprirono che gli Yuuzhan Vong stavano trascinando la luna verso il pianeta tramite l’utilizzo di un dovin basal. Han, Anakin e Chewbacca cercarono di portare in salvo quanti più rifugiati possibile. Mentre la luna si avvicinava sempre più, Anakin e Chewbacca stavano cercando di salvare un bambino mentre Han li aspettava sul Falcon. Tuttavia, quando Anakin tentò di ritornare sul Falcon, fu colpito da un macigno. Chwabacca lo salvò gettandolo sul Falcon, ma Anakin non fu in grado di salvare lo Wookiee. Mentre uno sconvolto Han vide Chewie morire nello schianto della luna, Anakin volò via dal pianeta morente, salvando Han, se stesso, e i rifugiati.

La morte del loro amato Wookiee cambiò per sempre i rapporti all’interno della famiglia Solo. Anakin biasimò se stesso, e così fece anche Han Solo, il quale era troppo consumato dal dolore e dalla collera per preoccuparsi di non ferire suo figlio. Passarono molti mesi oscuri prima che i due poterono riconciliarsi.

Più tardi si recò su Dantooine con Mara Jade, non appena ella si fu ripresa dalla malattia. Sul pianeta scoprirono tracce di Yuuzhan Vong e furono costretti a fuggire. Anakin si superò come guerriero, uccidendo e ferendo molti Vong. Ma quando stava per essere colpito da un amphistaff, venne salvato da suo zio Luke e da suo fratello Jacen. In seguito viaggiarono verso un accampamento di rifugiati, dove combatterono nuovamente contro i Vong per poi fuggire definitivamente da Dantooine.

Poco dopo, Anakin scoprì il piano di una Jedi che intendeva utilizzare una superarma contro gli alieni invasori. Anakin diede la caccia alla Jedi, Daeshara’cor, e la fermò. Tuttavia, quando Anakin era impegnato a combattere i Vong su Ithor, Daeshara’cor sacrificò la sua vita per salvare quella del giovane Solo.

Dopo questi eventi, Anakin ricucì i rapporti col padre, in occasione di una commemorazione di Chewbacca.

Ulteriore motivo di conflitti familiari furono le opposte filosofie di pensiero relative alla Forza adottate da Anakin e Jacen. Nonostante entrambi fossero stati apprendisti di Luke, avevano due modi di concepire l’essere Jedi totalmente diversi. Anakin credeva nella Forza come strumento a disposizione di un Jedi, da usare in ogni modo possibile per combattere il male. Jacen invece era molto più moderato e pacifista, convinto che ogni tipo di utilizzo aggressivo della Forza rappresentasse un passo verso il lato oscuro.

Questo dibattito si inasprì poco prima della Battaglia di Fondor. Anakin si recò sulla Stazione Centerpoint con Jacen per valutare se potesse essere utile per la guerra. Con orrore scoprirono che Thrackan Sal-Solo, loro cugino, aveva attivato la superarma e stava cercando di usarla. Tuttavia solo Anakin era in grado di usarla nel modo giusto.

Thrackan voleva che Anakin attivasse di nuovo gli antichi repulsori del loro sistema e che si usasse la Stazione Centerpoint come arma per distruggere la flotta Yuuzhan Vong. Jacen sentì che usare la Forza per utilizzare un arma così immensa rappresentasse un’istigazione all’omicidio di massa. Anakin spiegò al fratello le sue ragioni, ma infine diede ascolto a Jacen. Thrackan però fece comunque fuoco, senza l’aiuto dei Jedi. La mancata detonazione risultante distrusse sì la flotta nemica, ma anche la flotta Hapan alleata. Questi fatti non fecero che inasprire i rapporti fra i due fratelli, in quanto Anakin sapeva che se avesse fatto fuoco lui avrebbe utilizzato la superarma colpendo solo i nemici, evitando il massacro.

Quando i Vong decisero di attaccare Yavin e l’Accademia Jedi, Anakin ne venne a conoscenza in tempo per poter avvertire i suoi compagni. Quando arrivò l’invasione stava giusto iniziando. Anakin fornì il suo aiuto nell’evacuazione dei bambini Jedi, e salvò anche la vita della sua migliore amica: Tahiri Veila.

Purtroppo però, Thairi venne catturata dai Vong e Anakin rimase su Yavin per salvarla. Mentre viaggiava attraverso la giungla la sua spada laser andò distrutta mentre uccise una pattuglia esplorativa Vong. Proprio mentre un gruppo di guerrieri stavano per piombargli addosso, una ex-guerriera di nome Vua Rapuung gli salvò la vita. Vua, per qualche ragione, si era ribellata a quelli della propria razza. Nel frattempo, Tahiri venne torturata e sottoposta a interventi dai Modellatori degli Yuuzhan Vong.

Anakin si mascherò da uno degli Indegni ed entrò nel campo dei Vong su Yavin 4, per cercare di salvare la sua amica. Quando apprese come procurarsi un cristallo chiamato lambent, lo usò per ricostruire la sua spada. Sorprendentemente, quando la completò, scoprì che poteva percepire i Vong tramite quello che lui pensava fosse la Forza. Anakin attaccò il campo, uccidendo molte guardie ma venendo catturato. Proprio quando stava per essere ucciso, Tahiri lo salvò ed insieme i due si diedero alla fuga.

Dopo gli eventi di Yavin, Anakin e Tahiri viaggiarono con Corran Horn a bordo della Errant Venture. Mentre stavano raccogliendo rifornimenti per la nave, appresero da un Jedi morente il luogo del bersaglio successivo degli Yuuzhan Vong: Yag'Dhul. Così si recarono là e avvertirono i Givin (la razza che popolava il pianeta) dell’invasione da parte dei Vong. Durante la battaglia, i Givin decompressero la stazione spaziale per sconfiggere i Vong, e Corran, Anakin e Tahiri furono costretti a nascondersi in un magazzino. Quando Corran si allontanò per cercare aiuto, Anakin e Tahiri, sentendo che la loro fine era vicina, si baciarono. Alla fine, Corran li trasse in salvo e fuggirono a bordo della Errant Venture.

Durante questo periodo, Anakin si dimostrò un vero leader, e si guadagnò il rispetto di molti Jedi. Poco dopo, Anakin prese parte alla Battaglia di Froz, dove venne distrutta una flotta Vong.

Con l’intensificarsi del pericolo provocato dai letali voxyn, Anakin si fece portavoce della cosiddetta "linea dura", coloro cioè che propendevano per un attacco aggressivo contro i voxyn. Alla fine, Luke Skywalker fu costretto a dare il suo benestare per la missione. Anakin venne nominato leader della stessa, anche se formalmente si lasciò intendere che fosse Ganner Rhysode. La missione prevedeva che la squadra d’assalto distruggesse la voxyn regina, grazie alla quale venivano creati i voxyn.

I Jedi si si aprirono con la forza la via verso la nave-mondo degli Yuuzhan Vong sul pianeta Myrkr. Tuttavia, quando furono vicini al completamento della missione, Anakin sacrificò la propria vita per assicurarsi che i suoi compagni sopravvivessero. La sua perdita rappresentò un colpo enorme per i Jedi e per la Nuova Repubblica.

Anche attraverso le sue ultime gesta, Anakin dimostrò di essere un vero leader, esempio autentico di coraggio e determinazione. Ed anche se il suo corpo è perito, il suo spirito rimane vivo e ammirato sia dai Jedi che da tutti gli altri.


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