Arca Jeth

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Vecchia Repubblica.
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Arca Jeth
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Arkania

Morte

3.997 BBY, Deneba

Descrizone fisica
Razza

Arkaniano

Sesso

Uomo

Capelli 

Bianchi

Occhi 

Bianchi

Equipaggiamento
Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era della Vecchia Repubblica

Affiliazione
Apprendisti noti
"L'età è qualcosa di veramente curioso. Come cresco, vedo sempre meno chiaramente al buio, eppure vedo il buio più chiaramente."
―Arca Jeth[fonte]


Arca Jeth fu un Maestro Jedi Arkaniano e Osservatore del sistema di Onderon durante gli anni della Vecchia Repubblica. Era noto per essere stato uno dei Jedi più saggi della sua epoca e per aver addestrato Barrison Draay, Haazen, Ulic Qel-Droma ed il fratello Cay ed il Twi'lek Tott Doneeta. Fu anche uno dei primi Jedi in grado di utilizzare la Meditazione da Battaglia.

Nel 4.050 BBY partecipò alla task force incaricata di eliminare i Predoni Lorell dal settore di Hapes. Dopo la loro sconfitta, Jeth fu impegnato nella Campagna di Hyabb-Twith, nella quale scacciò i Predoni Nelori dal Corridoio di Hyabb-Twith. Durante la Grande Rivoluzione dei Droidi del 4.015 BBY, servì la Repubblica Galattica, contribuendo con la sua grande abilità nella Forza alla vittoria finale. Più tardi, il suo intervento durante la Guerra delle Belve di Onderon si rivelò fondamentale per le sorti del conflitto, così come nella cacciata dello spirito di Freedon Nadd e della sua influenza oscura dal pianeta. Dopo le vicende di Onderon, Arca trovò la morte presso il Conclave di Deneba per mano di un Droide da guerra Krath. Tra le braccia di uno dei suoi apprendisti più dotati, Ulic Qel-Droma, Arca divennem infine tutt'uno con la Forza.

Biografia

Problemi nel settore Hapes

Una delle prime missioni di Arca si svolse nel settore di Hapes, spazio da tempo colonizzato dai Predoni Lorell. Con il tempo i Predoni avevano scoperto e tracciato una serie di rotte spaziali ben nascoste e poco conosciute, grazie alle quali potevano attaccare in tutta tranquillità le navi repubblicane che seguivano le tradizionali rotte commerciali. Nel 4.050 BBY, tali predoni vennero catturati ed uccisi da una task force di Jedi e Soldati Repubblicani, di cui faceva parte lo stesso Arca. Le perdite inflitte ai Lorell furono devastanti, tanto da non riuscire più a mantenere alcun controllo sulla regione occupata. Nella stessa regione, in conseguenza dei rastrellamenti, si venne a creare un governo formato da sole donne e controllato da una Regina Madre.

La salita al potere dei Predoni Nelori

"Vi assicuro, non riesco a sentirlo. E in effetti questo fatto mi stupisce non poco."
―Arca Jeth durante il combattimento contro i Predoni Nelori.[fonte]


Arca Jeth da giovane.

Arca Jeth dimostrò la propria abilità con la Spada laser nella Campagna di Hyabb-Twith, durante la quale i Jedi furono impegnati in alcune schermaglie contro i Predoni Nelori, presso il pianeta Dachat. Il conflitto si svolse lungo il Corridoio di Hyabb-Twith, zona che per secoli era stata scossa da costanti ed interminabili conflitti. A causa dei Predoni Nelori, le rotte Repubblicane diventarono nuovamente insicure e pericolose. I Jedi, in conseguenza dell'aumento delle vittime tra la popolazione civile, cominciarono a prendere atto dell'aggressività di questi pirati e indissero una riunione presso la biblioteca di Ossus, durante la quale venne deciso l'invio di una task force per porre fine alla situazione di estrema instabilità..

Immediatamente, decine di Jedi vennero inviati lungo il Corridoio di Hyabb-Twith per stroncare una volta per tutte le terribili razzie dei Predoni. I Jedi riuscirono a respingere i Nelori all'interno dei loro territori, sino al loro quartier generale sul pianeta Voon, ove venne sferrato un pesante attacco. I Jedi eliminarono un numero elevato di Predoni, i quali, tuttavia, inviarono alcune richieste d'aiuto ad altre basi di Predoni collocate nelle vicinanze, che risposero in massa. Dei ventiquattro Jedi inviati in principio, solo cinque riuscirono a sopravvivere al tremendo contrattacco.

Spada laser di Arca Jeth.

Due giorni dopo la richiesta di rinforzi, venne inviato un contingente di trenta Jedi, di cui faceva parte Arca Jeth, con l'obiettivo di spazzare via tutti i Predoni, che, nel frattempo, si erano riuniti presso la roccaforte di Voon.

Tuttavia, al momento dell'arrivo dei rinforzi e dell'inizio dell'attacco, i Jedi trovarono il pianeta completamente deserto e la roccaforte vuota, senza alcuna presenza umana nè fisica (come cibo, posate e via discorrendo). Tutti si interrogarono su come i Predoni fossero riusciti a fuggire così all'improvviso, senza dare nell'occhio e senza essere avvistati dai Jedi. La risposta non tardò a giungere. Arca avvertì una presenza al di sotto della roccaforte, nelle cavità del sottosuolo; mise in guardia i suoi compagni Jedi e li guidò nelle profondità di Voon.

Grazie ad un collegamento presente all'interno della roccaforte, i Jedi giunsero in una vasta camera, ove la Forza mostrò loro un nuovo indizio. Non erano lontani dall'obiettivo, anzi erano vicinissimi e allo stesso tempo minacciati da un grande pericolo. Improvvisamente un intenso fuoco di blaster si abbattè sui Jedi, uccidendone di colpo quattro: i Predoni Nelori erano usciti allo scoperto. Arca balzò immediatamente verso i nemici e i restanti Jedi formarono un perimetro difensivo attorno ai propri caduti da in modo da potersi difendere e contrattaccare. Ma la ferocia dei Nelori era tale da sopraffarre gli stessi Jedi. Arca continuò a contrastare i nemici e si concentrò sulla Meditazione da Battaglia, un raro potere in grado di aumentare il vigore e la forza dei Cavalieri Jed, e le insicurezze e la sfiducia nel nemico. I Jedi ottennero così una importante vittoria, con la conseguente cacciata dei Nelori dal corridoio spaziale ed il ritorno della pace in quella regione della Galassia.

Ombre minacciose

Articolo principale: Vecchie Guerre Sith

La rivolta su Coruscant

"…con l'aiuto della Forza, potremo danneggiare sensibilmente i loro circuiti interni!"
―Arca Jeth[fonte]


Nell'anno 4.015 BBY Arca Jeth prese parte ad una serie di eventi su Coruscant che attirarono l'attenzione dell'intera Galassia e che passarono alla storia come la Grande Rivoluzione dei Droidi.

Arca utilizza il potere della Forza Disattivazione Droide.

La rivoluzione ebbe origine dal Droide Assassino HK-01, prototipo di una nuova serie di Droidi Assassini prodotti dalla Czerka Corporation. Per diverse settimane HK-01 guidò i droidi di Coruscant contro i loro padroni.

Ironia della sorte, lo smacco più grande per la Repubblica fu vedere schierati come propri nemici i Drodi da Guerra Juggernaut che essa stessa aveva ordinato. Venne quindi richiesto l'aiuto dell'Ordine Jedi per porre fine alla violenta rivolta. Grazie all'intervento di Arca Jeth le sorti del conflitto si ribaltarono: utilizzando una particolare tecnica della Forza nota come Disattivazione Droide, riuscì a mettere fuori uso la maggior parte dei droidi e a permettere ai Jedi di farsi strada sino al leader della ribellione, HK-01, che venne infine distrutto.

Ritorno ad Arkania

"Bene, molto bene...ma impara a contenere i tuoi pensieri con la Forza Ulic!"
―Arca Jeth durante l'apprendistato di Ulic Qel-Droma su Arkania.[fonte]


In questi anni di continui conflitti, i Maestri Jedi iniziarono a temere il possibile ritorno dei Sith, perciò inviarono vari rappresentanti dell'Ordine in quei siti della Galassia potenzialmente sensibili dal Lato Oscuro o che, in passato, avevano già sperimentato la sua tremenda influenza. Arca Jeth venne mandato sul suo pianeta natio, Arkania, antica fonte di conoscenza Sith.

Una volta raggiunto Arkania, Jeth fondò un Praxeum nel deserto, lontano dalle miniere di diamanti che caratterizzavano il centro del pianeta. Qui addestrò alle vie della Forza numerosi Jedi, talvolta sino a venti contemporaneamente, formandoli nella meditazione, nell'uso della Spada Laser e nel respingere i fulmini dei draghi arkaniani. Nel momento della cerimonia per la nomina a Cavalieri Jedi di Barrison Draay e Krynda Hulis, figlia di Noab Hulis, il Maestro Arca venne avvicinato da un suo giovane tirocinante, cresciuto e formato insieme agli altri due, ma che a differenza loro non era stato nominato Cavaliere Jedi: il suo nome era Haazen. La rabbia accecò l'apprendista, che vide nella sua esclusione una fortissima mancanza di rispetto: attaccò verbalmente Arca dinnanzi a tutti gli altri Maestri, inconsapevole di aver imboccato il sentiero del lato oscuro.

Negli anni precedenti la Grande Guerra Sith, Arca formò diversi Jedi, tra cui Ulic Qel-Droma, Cay Qel-Droma e Tott Doneeta, ognuno dei quali avrebbe giocato in seguito un ruolo fondamentale nella storia della Galassia.

Controllo su Onderon

"In linea con il nostro impegno per la Repubblica, ogni Maestro Jedi assumerà il controllo di un determinato sistema...Oggi accetto la carica d'Osservatore del sistema di Onderon."
―Arca Jeth si appresta a divenire il controllore del sistema di Onderon[fonte]


Arca Jeth ai tempi della Guerra delle Belve di Onderon.

Negli anni successivi alla Grande Rivoluzione dei Droidi, il Maestro Arca Jeth continuò a servire la Repubblica e a far parte del Consiglio Jedi. Divenne inoltre Osservatore del Sistema di Onderon, da poco entrato a far parte dei territori Repubblicani. La popolazione di Onderon era suddivisa in due fazioni distinte facenti capo ad altrettanti schieramenti: la prima, fedele alla Regina Amanoa, risiedeva all'interno della città fortezza di Iziz; la seconda, invece, al di fuori della città, terreno degli emarginati altresì noti come Cavalca Bestie. Una volta entrato nella Repubblica, Onderon potè essere incluso nel processo di pacificazione alle dirette dipendenze dei Jedi e, in particolare, toccò ad Arca il compito di risolvere il secolare conflitto tra i due estremi.

Tuttavia, dopo aver spiegato ai suoi tre apprendisti (Ulic e Cay Qel-Droma e Tott Doneeta) la storia di Onderon, disse loro di non intervenire direttamente nel conflitto. I tre apprendisti si mossero verso Iziz, ove piombarono nel bel mezzo di un brutale scontro tra le forze della regina Amanoa e dei Cavalca Bestie. La situazione su Onderon peggiorò ben presto e, con l'intervento di Ulic Qel-Droma, le schermaglie si trasformarono in una una guerra sempre più cruda e violenta. Arca Jeth, in qualità di Osservatore di Onderon, giunse sul pianeta a bordo della sua nave, la SunGem, e, grazie alla Meditazione da Battaglia, pose fine allo scontro. Arca inoltre riuscì a far luce su un fattore oscuro: era infatti lo spirito di Freedon Nadd (un antico Signore Oscuro dei Sith) a controllare da secoli la famiglia reale di Onderon, compresa l'attuale Regina Amanoa. Il sarcofago di Nadd era stato collocato al di sotto del palazzo reale di Iziz e dal suo tumulo lo spirito dominò i governanti di Onderon, fino a che, scoperto da Arca, non venne sconfitto e costretto a liberare il pianeta dalla sua oscura influenza.

La rivolta Naddista

"Il Lato Oscuro della Forza...avvolge ancora la città."
―Arca Jeth[fonte]
Arca Jeth affronta lo spirito di Freedon Nadd.

Anche se Arca riuscì ad allontanare l'influenza di Nadd dalla Regina Amanoa, era consapevole del fatto che l'influenza del Lato Oscuro permeava ancora l'intero pianeta. Pertanto, decise di trasportare i resti dell'antico Signore Oscuro dei Sith presso la luna di Onderon, Dxun, all'interno di un'enorme tomba.

Durante la processione delle spoglie di Nadd e di Amanoa, un apprendista oscuro di nome Warb Null attaccò Arca e i Jedi presenti insieme ai seguaci di Nadd, un gruppo noto come i Naddisti. Nel momento in cui Cay Qel-Droma ed Oss Willum ingaggiarono un duello contro Warb, il Maestro Arca venne avvolto e bloccato da una misteriosa influenza oscura, che gli impedì fi compiere qualsiasi movimento. Approfittando di questa situazione caotica, i Naddisti recuperarono le spoglie di Nadd e di Amanoa, per poi fuggire e ripararsi nelle loro abitazioni sotterranee.

Dopo la ritirata di Null dal conflitto, Ulic e gli altri Jedi si affrettarono a soccorrere Arca, il quale capì come l'influenza oscura su Onderon non fosse affatto svanita. A queesto punto, la Regina Galia confessò loro che suo padre, Re Ommin, era un seguace del Lato Oscuro e che aveva iniziato la moglie appena morta agli stessi insegnamenti. Galia condusse i Jedi dal padre, un vecchio debole e decrepito talmente corrotto dal Lato Oscuro da necessitare di un sistema di sostentamento per sopravvivere. Egli dimostrò una potenza incredibile grazie all'aiuto dello spirito di Freedon Nadd e, con un'abile mossa, riuscì a catturare il Maestro Arca. Warb Null si frappose tra Ulic ed il suo maestro: ne risultò un duello, che si concluse con la morte del Naddista. Tuttavia Ommin riuscì a fuggire alla sua roccaforte, ove progettò di torturare il Maestro Jedi, per poi distruggere il suo corpo e ottenere così linfa vitale per il suo personale sostentamento.

Nel frattempo, Ulic inviò una richiesta ad Ossus per ottenere rinforzi per salvare Arca e sconfiggere Ommin. Venne così inviato su Onderon un gruppo di Jedi, tra cui Nomi Sunrider, Dace Diath, Shoaneb Culu, Kith Kark e Qrrrl Toq. I Jedi cacciarono Nadd dal corpo di Ommin, il quale, persa ogni fonte di sostentamento, cadde al suolo privo di vita, permettendo così la liberazione del Maestro Arca.

Dopo la sconfitta di Re Ommin, Arca trasferì i resti di Nadd sulla tomba di Dxun.

Conclave di Deneba

"Vodo, ci sono grandi tumulti in questo periodo...Uno dei tuoi studenti ha avuto accesso alle conoscenze proibite. Non verrà fuori niente di buono da queesta storia, ne sono sicuro."
―Arca Jeth parlando al Maestro Thon a riguardo di Exar Kun[fonte]


Arca Jeth diviene tutt'uno con la Forza.

In seguito alla Rivolta Naddista, una coppia di aristocratici proveniente dal Sistema Imperatrice Teta salì al potere di Onderon grazie ad un feroce colpo di Stato: i Krath, questo il nome dei due usurpatori, ovvero Satal e sua cugina Aleema Keto, erano abili nell'uso della magia Sith, insegnata loro dal defunto Re Ommin.

A causa della sua esperienza diretta nella lotta contro i Sith, Arca propose al Consiglio di sferrare un assalto immediato ai Krath. Dopo aver ricevuto l'incarico, si recò su Onderon ad avvisare i suoi apprendisti e gli altri Jedi dello sviluppo degli eventi e, poi, andò su Deneba per partecipare ad un'altra assemblea Jedi. Durante l'assemblea, Ulic esplicò il suo piano, ovvero infiltrarsi all'interno della base Krath e sconfiggere il movimento nel suo cuore operativo. Di fronte a tale richiesta, il Consiglio ed Arca si mostrarono contrari. In quel momento, tuttavia, un esercito di Droidi da Guerra si scagliò contro i Jedi, completamente colti alla sprovvista. Nonostante ciò, riuscirono a contrastare i droidi e il Maestro Arca dimostrò la sua abilità nel controllo e nella distruzione dei droidi.

I Jedi si difesero con estrema efficacia, ma lo scontro ebbe un triste epilogo: colpito da un droide da guerra Krath, Arca Jeth morì tra le mani del suo allievo più dotato, Ulic Qel-Droma, divenendo tutt'uno con la Forza.

Eredità

Arca Jeth appare in una visione di Ulic Qel-Droma.

In seguito alla morte del Maestro Arca, Ulic si sentì fortemente addolorato e ricolmo di sensi di colpa. Di conseguenza, decise di attuare il suo piano: si infiltrò nella base Krath, credendo che il suo desiderio di vendetta per la morte di Arca avrebbe giustificato qualsiasi azione.

Dopo la Grande Guerra Sith, Ulic venne privato della sua capacità di usare la Forza: era infatti diventato un Signore Oscuro dei Sith, aveva condotto una guerra di immani proporzioni contro la Repubblica e ucciso persino suo fratello Cay.

Tali eventi condussero Ulic ad un forte stato di depressione ed al suo conseguente esilio sul pianeta Rhen Var. Qui riflettè costantemente sulla propria vita, sull'amore perduto, sugli errori commessi e sulla morte. Fu allora che ebbe una visione del proprio Maestro, a cui confidò il suo desiderio di morire, per espiare gli errori commessi e per l'incapacità di percepire la Forza. Arca lo esortò a sentire nuovamente la propria forza interiore e lo convinse a proseguire il suo percorso di vita.

Purtroppo, un altro apprendista di Arca seguì la via del Lato Oscuro: Haazen, che, all'interno dell'Alleanza Jedi, cercò di destabilizzare l'Ordine dal suo interno, raccogliendo nel mentre numerosi Artefatti Sith che alimentarono di gran lunga il suo potere.

Ad un certo punto della sua carriera, Arca creò un holocron che venne poi seppellito su Arkania ed in seguito ritrovato dal Maestro Jedi Tionne all'epoca del Nuovo Ordine Jedi.

Personalità e tratti

Arca Jeth era conosciuto come uno dei Maestri più saggi tra i Jedi della Vecchia Repubblica. La sua saggezza si rivelò all'epoca della Rivolta Naddista su Onderon, ove giocò un ruolo fondamentale ai fini dell'evolversi del conflitto. Fu prudente anche nell'esortare il proprio apprendista, durante il conclave di Deneba, a non penetrare all'interno della roccaforte Krath, poichè l'influenza del Lato Oscuro l'avrebbe sicuramente corrotto. Nonostante ciò, Ulic, non ascoltò i consiglio del Maestro, finendo per cedere al Lato Oscuro, divenendo un potente e temuto Signore Oscuro.

Arca Jeth venne consultato ed inviato da numerosi Maestri in territori pericolosi della Galassia, ove la sua Meditazione da Battaglia si rivelò utile in parecchie occasioni.

Poteri ed abilità

Arca Jeth e Ulic Qel-Droma.
"Il nemico mi ha trovato, Ulic, ma conosce solamente le tenebre. Io conosco qualcosa che il nemico non sa...Io conosco la Luce."
―Le ultime parole di Arca Jeth[fonte]


Arca fu un abile spadaccino e dimostrò le sue abilità di maestro d'armi all'epoca della Campagna di Hyabb-Twith. Fu nel corso di queste battaglie che imparò ad utilizzare la Meditazione da Battaglia, anche se non fu propriamente il primo ad esercitare questa tecnica della Forza. La sua meditazione, ad ogni modo, era talmente potente da volgere in proprio favore numerosi conflitti, come la Campagna di Hyabb-Twith e la Guerra delle Belve di Onderon.

Arca era anche per la sua abilità in particolari poteri della Forza, come la Disattivazione Droide e l'Inganno della Bestia.

Apparizioni

Fonti

Collegamenti