Battaglia della Star Forge

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Vecchia Repubblica.
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Battaglia di Dantooine

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Fine della guerra

Battaglia della Star Forge
Battagliastarforge 1.jpg
Conflitto

Guerra Civile Jedi

Data

3.956 BBY

Luogo

Sistema di Lehon

Esito
Schieramenti
Comandanti
Forza
Perdite
  • Numerosi incrociatori e caccia
  • Dozzine di Jedi
  • Darth Malak
  • Star Forge
  • Numerosi incrociatori e caccia
  • Numerosi Sith e Jedi Oscuri
  • Numerosi soldati Sith
  • Innumerevoli se non tutti i droidi da battaglia
"La maggiore sconfitta del nostro ordine."
Kas'im[fonte]

La Battaglia della Star Forge (conosciuta anche come Battaglia di Rakata Prime o Battaglia di Lehon) fu la battaglia finale della Guerra Civile Jedi, combattuta quando la flotta della Repubblica Galattica, avvertita da Revan, giunse nel sistema di Lehon per distruggere la Star Forge, fonte del potere bellico di Darth Malak.

Antefatti

Lehon.

Dopo essere stato redento dal Consiglio Jedi, Revan fu messo sulle tracce della Star Forge, l'arma con la quale Darth Malak, il Signore Oscuro dei Sith, stava piegando la Repubblica. Accompagnato dall'equipaggio dell'Ebon Hawk, Revan riuscì a trovare le mappe stellari che conducevano a questa antica arma creata dall'Impero Infinito dei Rakata, capace di creare continuamente navi e droidi da battaglia.

Quando finalmente riuscì a scoprire l'ubicazione dell'arma, Revan si recò precipitosamente nel sistema stellare, ma un campo gravitazionale attorno alla Star Forge fece precipitare l'Hawk nel vicino Lehon. Da qui Revan riuscì a disattivare il campo gravitazionale, mentre Carth Onasi contattava la Repubblica e la informava dell'ubicazione della stazione.

Nel Tempio degli Antichi di Lehon, Revan dovette anche affrontare Bastila Shan, che Malak aveva piegato al lato oscuro. Egli tentò di redimerla, ma Shan si rifiutò di dargli ascolto e fece ritorno dal suo Maestro, per usare la Meditazione da Battaglia a vantaggio dei Sith.

La battaglia

Attacco della Repubblica

La flotta della Repubblica si prepara alla battaglia.

Quando l'Hawk riuscì a tornare in orbita, la flotta della Repubblica, al comando dell'Ammiraglio Forn Dodonna, aveva dato inizio all'attacco. Con la disattivazione del campo gravitazionale, la flotta poté muovere sulla Star Forge, difesa da un forte cordone di incrociatori imperiali.

Dodonna sapeva perfettamente di non poter distruggere la stazione con la sola forza bruta delle sue navi. Come suggerì Vandar Tokare, il Maestro Jedi a bordo della sua ammiraglia, occorreva che un team si infiltrasse all'interno della Star Forge, bloccasse la Meditazione da Battaglia di Bastila e sconfiggesse Malak. Ovvio candidato per condurre questo attacco era Revan, cui Vandar assicurò il sostegno dei Jedi presenti.

Incursione nella Star Forge

Capeggiati dall'Ebon Hawk, svariati Jedi si introdussero negli hangar della Star Forge, dividendosi successivamente: mentre un gruppo avrebbe tenuto l'hangar per permettere la fuga una volta compiuta la missione, un altro gruppo, guidato da Revan, avrebbe condotto l'attacco agli interni della stazione.

Avuto notizia dell'incursione, Malak inviò svariati droidi da battaglia, Sith e Jedi Oscuri all'attacco. Il Signore Oscuro sapeva perfettamente che ciò non avrebbe fermato Revan, ma sperava che avrebbe almeno permesso a Bastila di prepararsi per il combattimento e non essere colta impreparata.

L'epico scontro fra Malak e Revan.

Dopo avere sconfitto i Jedi Oscuri posti a sua sorveglianza, Revan entrò nel centro comandi della Star Forge, dove trovò Bastila, intenta nella sua meditazione. I due duellarono a lungo e la giovane attinse ai poteri oscuri della stazione per rafforzarsi, ma alla fine Revan riuscì a sconfiggerla; Bastila gli chiese di ucciderla, ma lui si rifiutò e riuscì anzi a redimerla al lato chiaro. Dopo avere finalmente compreso il suo grave errore, Bastila riprese la sua meditazione, questa volta in sostegno della flotta della Repubblica.

Revan si diresse dunque ai livelli superiori della stazione dove, come si aspettava, trovò Malak ad attenderlo. I due avviarono subito un epico duello, mentre Malak cercava di trarre le ultime energie nella Forza dei Jedi che erano stati uccisi a Dantooine e "custoditi" nella Star Forge per alimentarla con il loro potere. Revan stesso riuscì però a impedirgli di raggiungere questo scopo e, infine, a sconfiggerlo. Malak cadde a terra, riconoscendo il proprio fallimento, e morì, mentre Revan ed il resto dell'equipaggio dell'Hawk, insieme a Bastila, si dava alla fuga.

Vittoria della Repubblica

Gli ultimi combattimenti ai livelli superiori.

Dopo che Bastila rivolse la propria meditazione a favore della Repubblica, la flotta di quest'ultima riuscì finalmente a spezzare l'apparentemente impenetrabile cordone difensivo degli incrociatori Sith. Dodonna notò una piccola breccia e ordinò ai caccia stellari di agire: la Squadriglia Verde si mosse per prima, seguita subito dopo dalla Squadriglia Rossa, ed i due gruppi riuscirono ad espandere la breccia.

La temibile arma è finalmente distrutta.

Con la breccia così allargata, Dodonna ordinò alle navi maggiori di avanzare. Mentre le Hammerhead ed i Foray si facevano strada fra gli interdittori Sith, sempre più incrociatori nemici venivano distrutti o costretti ad arretrare. Quando finalmente Malak fu sconfitto, la flotta Sith cadde rapidamente nella confusione e si disperse.

Le navi maggiori dunque bombardarono la Star Forge con tutte le loro armi, allontanandosi rapidamente mentre questa precipitava verso il sole di Lehon. La titanica esplosione che ne seguì distrusse completamente la stazione, scagliando le sue macerie a enormi distanze.

Finalmente vittoriosi, gli eroi della Repubblica poterono radunarsi su Lehon a festeggiare. L'Ammiraglio Dodonna insignì Revan e tutti gli altri membri dell'equipaggio dell'Hawk con la Croce di Gloria, la più alta onorificenza della Repubblica, per onorare le loro grandi imprese.

Dietro le quinte

Nel finale alternativo possibile se il giocatore sceglie di aderire al lato oscuro, la Meditazione da Battaglia di Bastila è costantemente rivolta contro la flotta della Repubblica, che così non riesce a superare la flotta nemica posta a difesa della Star Forge. Revan frattanto raggiunge Malak e lo uccide; quest'ultimo, morendo, lo riconosce come unico vero Signore Oscuro. Infine i Sith contrattaccano la Repubblica, annientando la sua flotta e l'Ammiraglio Dodonna. Al posto delle celebrazioni finali vi è l'"incoronazione" di Revan a Signore Oscuro; il filmato finale mostra innumerevoli incrociatori Sith che partono dalla Star Forge per l'invasione dei Mondi del Nucleo.

Presente in

Fonti