Battaglia di Hoth

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Ribellione.
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Battaglia di Derra IV

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Missione su Endor

Battaglia di Hoth
Battagliahoth 1.jpg
Conflitto

Guerra Civile Galattica

Data

3 ABY

Luogo

Hoth

Esito

vittoria maggiore imperiale

Schieramenti

Impero Galattico

Alleanza Ribelle

Comandanti
Forza
Perdite
"Generale, prepari le sue truppe per un attacco terrestre."
Darth Vader a Maximilian Veers[fonte]

Probabilmente, la Battaglia di Hoth fu una delle più grandi vittorie conseguite dall’Impero Galattico, nonché una delle ultime. Sulle lande del pianeta ghiacciato, infatti, l’Alleanza Ribelle perse ogni vantaggio ottenuto con la vittoria nella Battaglia di Yavin.

Storia

La Flotta della Morte

All'indomani della Battaglia di Yavin, era stato costituita una task force speciale chiamata Flotta della Morte, sotto il diretto comando di Darth Vader. Compito di tale unità speciale consisteva nel dare la caccia ai Ribelli e sconfiggerli, prima che potessero provare altri disastri all'Impero Galattico. Per anni, la Flotta della Morte aveva annientato senza pietà tutte le unità ribelli che aveva incontrato, ma non era mai riuscita a distruggere un nucleo consistente.

Difatti, dopo Yavin, la base ribelle era stata trasferita sul ghiacciato pianeta Hoth, nella Base Echo. Solo tre anni dopo, un droide sonda imperiale riuscì a localizzare la base e a fare rapporto all'Executor di Darth Vader.

Incursione imperiale

Ad un certo punto, il Capitano Firmus Piett ricevette il messaggio del droide sonda, che indicava forme di vita intelligenti su Hoth; appena appreso ciò, Darth Vader dichiarò con assoluta certezza che quella era la base dell'Alleanza Ribelle. Benché l’Ammiraglio Ozzel fosse assai poco propenso a credere che i Ribelli avessero allestito una base su un pianeta tanto inospitale ed ostile come Hoth, Vader sentiva che il luogo era quello e che lo stesso Luke Skywalker era con loro. Ordinò dunque ad Ozzel di fare rotta per Hoth e di preparare le truppe.

Han Solo e Chewbacca, intanto, erano riusciti a distruggere il droide sonda, facendo rapporto. Il Generale Carlist Rieekan, comandante in capo di tutte le forze dell’Alleanza Ribelle stanziate alla Base Echo, ordinò di attivare gli scudi deflettori e cominciò a predisporre un’evacuazione. I Ribelli disponevano di esigue forze a Hoth, specialmente dopo l’annientamento della squadriglia Renegade, per cui era necessario abbandonare il pianeta con il minor numero di perdite possibili.

Secondo la tattica di Rieekan, truppe di fanteria ribelli, coperte dall’artiglieria e da una squadriglia di airspeeder T-47, avrebbero dovuto rallentare l’avanzata imperiale quanto fosse bastato per evacuare la Base Echo. Lo scudo planetario sarebbe stato aperto ogni volta per breve tempo, il giusto per far uscire i trasporti. Ogni trasporto sarebbe stato scortato da due soli caccia Ala-X, il che li rendeva molto vulnerabili.

Con una tattica tanto maldestra quanto stupida, Ozzel fece uscire la flotta vicinissima a Hoth, facendo così capire ai Ribelli l’esatta ubicazione di tutte le navi imperiali. Vader si sbarazzò dell’inetto ufficiale e promosse il Piett ad Ammiraglio. Subito dopo, ordinò a lui di predisporre la flotta per impedire a tutte le navi nemiche di lasciare il sistema, mentre ordinò al Generale Veers di mettersi al comando di alcune divisioni del reparto speciale Blizzard e di dare inizio all’assalto terrestre. Segretamente, Vader voleva permettere alle prime navi ribelli di fuggire, facendo così uscire allo scoperto la sua preda: un mercantile YT-1300, denominato Millennium Falcon. Il Signore Oscuro era certo che a bordo si trovava Luke Skywalker, il pilota che aveva distrutto la Morte Nera e che Palpatine e Darth Vader si erano ripromessi di uccidere.

Inizia l'attacco imperiale

Un trasporto ribelle riesce a forzare il blocco imperiale.
La battaglia ebbe inizio con il tentativo di ritirata del primo trasporto ribelle. Il cannone ionico di Base Echo sparò una serie di colpi contro il Tyrant, lo Star Destroyer Imperiale che si parava davanti al trasporto, riuscendo a disabilitarlo e permettendo così al trasporto di compiere il salto nell’iperspazio.

Nel frattempo, a terra, Veers non era più fortunato dei suoi colleghi del Tyrant: nel tentativo di distruggere una calotta ghiacciata per cogliere di sorpresa i Ribelli perse tre AT-ST, perciò dovette ripiegare e tentare un assalto frontale contro le trincee, poste a difesa del generatore di scudi. Un AT-AT solitario, Blizzard 4, imboccò la strada alternativa della Kerane Valley per attaccare i Ribelli da una diversa angolatura e, allo stesso tempo, impressionare Darth Vader. A dispetto del comandante del Blizzard 4, il Signore Oscuro non badò minimamente alla sua impresa.

Le forze imperiali a terra erano divise in tre. Il primo reparto, comandato direttamente dal Generale Veers a bordo del suo AT-AT, il Blizzard 1, era costituito da AT-AT e AT-ST e attaccava frontalmente il generatore di scudi deflettori, per distruggerlo e permettere lo sbarco in forze delle truppe imperiali. Il secondo reparto era costruito perlopiù da Snowtroopers e a sua volta attaccava un angolo delle trincee ribelli, con il compito di creare un diversivo. Il terzo reparto era composto solamente da una squadra di AT-ST e diede l’assalto all’avamposto Beta, una piccola base esterna a Base Echo.

La Battaglia di Hoth

Un'avanzata dei soldati ribelli.
Il Comandante Luke Skywalker fu messo a capo della squadriglia che avrebbe dovuto affrontare l’avanzata nemica; fu scelta proprio la squadriglia Rogue, il meglio del meglio dell’Alleanza Ribelle. Appena dopo lo sbarco delle truppe, gli snowspeeder presero il volo da Base Echo e si gettarono sui nemici.

Come i piloti poterono presto costatare, le armi degli snowspeeder non scalfivano per nulla gli AT-AT. Luke escogitò allora uno stratagemma: attraverso i robusti cavi da rimorchio, i caccia avrebbero intrappolato le 'gambe' degli AT-AT e li avrebbero fatti franare a terra. Con gli scudi disattivati, sarebbero stati distrutti con facilità. Effettivamente, il piano si rivelò letale per i quadrupedi Imperiali.

Il Blizzard 1 distrugge lo scudo planetario.
Una piccola vittoria imperiale fu l’abbattimento dello snowspeeder di Luke Skywalker. Il giovane pilota ribelle riuscì comunque a salvarsi e, prima di incamminarsi verso Base Echo, riuscì a distruggere l’AT-AT che aveva imboccato Kerane Valley, gettando un detonatore termico al suo interno; terminò così la sua triste ed inutile marcia. A seguito di questa impresa, Luke dovette abbandonare la battaglia.

L’assalto imperiale continuò implacabile. Benché la squadriglia Rogue fosse riuscita a distruggere gli AT-ST che stavano attaccando l’avamposto Beta, gli AT-AT di Veers stavano pericolosamente avanzando. E infatti, le trincee furono presto scavalcate dai quadrupedi imperiali, costringendo le truppe ribelli a ritirarsi. Mentre le truppe imperiali partivano all’inseguimento dei Ribelli, il Blizzard 1 distrusse il generatore di scudi, rendendo Hoth totalmente scoperto.

Ritirata generale ribelle

L'assalto finale degli AT-AT.
I ribelli si ritirano sotto il fuoco pesante dei camminatori della Forza Blizzard.
La flotta imperiale cominciò a bombardare Base Echo, mentre Darth Vader radunò alcune divisioni di soldati nivali (fra cui un reparto della 501esima Legione) e penetrò nella base. I funzionari ribelli si diedero alla fuga, mentre Han Solo, Leia Organa, Chewbacca e C-3PO partirono a bordo del Millennium Falcon, venendo inseguiti da una parte consistente della flotta imperiale in orbita, compreso l’Executor.

Frattanto, la 501esima conquistò l’hangar di Base Echo, mentre le truppe imperiali sciamavano nella base, uccidendo tutti i soldati ribelli che trovavano. Uno Star Destroyer Imperiale, appena dopo la disabilitazione delle difese della base, scese verso l'atmosfera planetaria e diede iniziò al bombardamento finale, per ridurre l’intera struttura in un cumulo di macerie.

Fra gli altri, anche Dash Rendar prese parte alla battaglia, trovandosi bloccato su Hoth dall’attacco imperiale. Dopo avere pilotato per un po’ di tempo uno snowspeeder, all’ordine di evacuazione generale tornò a Base Echo e recuperò l’Outrider, superando uno Star Destroyer che gli sbarrava la strada e sfrecciando verso il campo d’asteroidi a poca distanza dal pianeta, abbandonando il sistema.

La disperata difesa dei soldati ribelli nei corridoi della Base Echo.
La squadriglia Rogue cominciò a sua volta la ritirata, mentre Luke Skywalker e R2-D2 fecero rotta per Dagobah, dove il giovane Jedi sperava di trovare Yoda. Anche l’ultimo trasporto ribelle, scortato da sei Ala-X, fu fatto partire, mentre numerosi bombardieri TIE rendevano ancora più difficile la ritirata. Il blocco, notevolmente sguarnito per l’inseguimento del Millennium Falcon, non fu più un problema. La flotta imperiale poteva comunque vantare la distruzione di ben sedici trasporti.

Darth Vader rimase ancora per breve tempo sul pianeta, guidando l’eliminazione o la cattura delle ultime truppe ribelli rimaste, mentre una squadriglia di intercettore TIE distrusse l’ultimo gruppo di snowspeeder rimasto. L’Impero Galattico catturò o distrusse gran parte del materiale ribelle, ma perse non pochi AT-AT. Soprattutto, Vader non riuscì a catturare Luke Skywalker, suo obiettivo primario. In ogni caso, per molto tempo l’Alleanza Ribelle si sarebbe leccata le ferite di Hoth.

Comandanti imperiali

Comandanti ribelli