Battaglia di Kashyyyk (Seconda Guerra Civile Galattica)

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Battaglia di Kashyyyk
Battaglia di Kashyyk SGCG 1.jpg
Conflitto

Seconda Guerra Civile Galattica

Data

40 ABY

Luogo

Kashyyyk

Esito
  • Vittoria tattica della Coalizione Jedi/Confederazione
Schieramenti
Comandanti
Forza
Perdite
  • Estremamente pesanti
  • Redma
  • Equipaggio del ponte della Anakin Solo
  • La Flotta Bothan pesantemente danneggiata
  • Diversi Jedi
"Nessun altro può farlo. Nessun altro è disposto a fare i sacrifici necessari."
―Darth Caedus[fonte]

La Battaglia di Kashyyyk fu una battaglia che ebbe luogo nel 40 ABY durante la Seconda Guerra Civile Galattica e, per ordine del Signore dei Sith e Capo di Stato Darth Caedus, vide il tentativo di sottomissione e punizione di un mondo membro dell'Alleanza Galattica. Il risultato fu, non solo il ritiro del Consorzio Hapano dall'Alleanza Galattica, ma anche l'inizio della campagna militare del Nuovo Ordine Jedi per rimuovere Caedus, la cui identità di Signore dei Sith era rimasta segreta, dalle alte cariche. Nonostante questo, Caedus raggiunse i suoi obiettivi militari, deviando la flotta Confederata dalla sua spinta verso Coruscant e facendola passare ad aiutare i Wookiee.

Durante la battaglia, Caedus bruciò gran parte delle foreste di Kashyyyk, con grande orrore dei Jedi. Le forze della Confederazione, aiutate dalle forze Wookiee e da una squadra d'assalto Jedi, circondarono la Quinta Flotta dell'Alleanza Galattica. Nelle ultime fasi della battaglia, la flotta Hapana sotto il comando della Regina Madre Tenel Ka Djo arrivò per garantire la sconfitta di Caedus. Tuttavia, il Jedi Oscuro Alema Rar arrivò dal mondo Sith di Korriban per aiutare Caedus e, con l'uso della sua antica Sfera di Meditazione Sith, fu in grado di influenzare la flotta Bothan dando a Caedus una possibilità di fuga.

Preludio

Kashyyyk, il mondo coperto da giungle che verrà dato alle fiamme durante la battaglia

Quando Darth Caedus apprese da suo cugino Ben Skywalker di un complotto Jedi per rimuoverlo dalla sua carica di Capo di Stato, insieme con la diserzione in massa dell'Ordine alla Battaglia di Kuat, decise sia di intraprendere una guerra personale contro i Jedi ed eliminarli come una minaccia, sia di deviare la flotta della Confederazione dalla sua rotta verso Coruscant. La flotta Wookiee, fino a quel momento incerta se prestare o no la sua notevole forza alla macchina bellica dell'Alleanza Galattica, rimase in orbita attorno a Kashyyyk, mentre i suoi leader discutevano.

Caedus intendeva forzare i Wookiee a consegnare i Jedi, anche se sapeva benissimo che l'orgogliosa specie si sarebbe rifiutata di farlo, e così avrebbe potuto farne un esempio al mondo. Mentre il suo contingente della Guardia dell'Alleanza Galattica sotto il comando di Salle Serpa tentava di sopprimere l'Accademia Jedi di Ossus, Caedus uscì dall'iperspazio sul pianeta dei Wookiee, con la totalità della Quinta Flotta e guidò le forze dell'Alleanza Galattica dal suo Star Destroyer personale, l'Anakin Solo.

La battaglia

Ultimatum

"Questo è quello che mi piace di te Wookiee. Non nascondi mai dove ti trovi."
―Darth Caedus[fonte]

Con la Quinta Flotta schierata dietro la Anakin Solo, Caedus osservò la flotta Wookiee tentare di sganciarsi dai propri tender in orbita, mentre un singolo squadrone di intercettori Owool si avvicinava alle sue forze e i piloti Wookiee minacciavano di aprire il fuoco contro l'Alleanza Galattica a meno che non avessero spiegato la loro presenza. In risposta, Caedus ordinò ai leader di Kashyyyk di consegnare Han e Leia, nemici del suo governo che al momento si trovavano su Kashyyyk. In realtà, la ricerca di Caedus dei suoi genitori era subordinata al suo obiettivo di catturare o uccidere i Maestri e i Cavalieri Jedi che da Kuat si erano spostati su Kashyyyk e la sua richiesta che i Wookiee consegnassero i Solo era semplicemente uno stratagemma per creare un pretesto con cui avrebbe potuto giustificare l'attacco al pianeta. Quando i Wookiee affermarono falsamente che nessuno dei Solo si trovava sul pianeta, Caedus ordinò all'equipaggio della Anakin Solo di punire i nativi di Kashyyyk sparando con i turbolaser a lungo raggio dello Star Destroyer ai giganti wroshyr del pianeta, con l'intento di dare fuoco al pianeta stesso coperto di giungle. La Quinta Flotta, al comando dell'Ammiraglio Atoko, non sparò su Kashyyyk, essendogli stato ordinato di rimanere indietro a difendere la Anakin Solo. Quando i colpi dei turbolaser a lungo raggio dello Star Destroyer di Caedus dettero fuoco alle foreste del pianeta, Caedus ordinò ai suoi artiglieri di mirare anche alle città e gli Owool iniziarono la loro corsa contro la nave capitale.

Con il Jedi Wookiee Lowbacca che comandava lo squadrone, gli intercettori Owool furono in grado di cavalcare la striscia delle esplosioni turbolaser e quindi nascondersi ai sensori della Anakin Solo. Caedus non si rese conto di cosa avrebbe dovuto affrontare finchè non fu troppo tardi; quando il Comandante Twizzl ordinò un'allerta a tutta la nave, il solitario Cavaliere Jedi si stava avvicinando rapidamente al ponte. Anche se le difese dello Star Destroyer furono in grado di eliminare la maggior parte della squadriglia, Lowbacca fu in grado di lanciare una bomba ombra; Ben Skywalker, che era giunto a credere che suo cugino fosse il responsabile della morte di sua madre, si trovava accanto a Caedus e al Comandante Twizzl sulla passerella del ponte e, poco prima che la bomba ombra colpisse il ponte, tentò di colpire Caedus per impedirgli di prendere più vite. Fortunatamente per Caedus, la bomba di Lowbacca esplose quando Skywalker attaccò, mandando tutti i due uomini sul ponte e spazzando via l'equipaggio di comando e così il giovane Cavaliere Jedi non fu in grado di uccidere Caedus in mezzo al caos.

Raid Jedi

"Stiamo inseguendo tuo fratello."
Luke Skywalker a Jaina Solo[fonte]

Sebbene sia Lowbacca che Ben non riuscirono a uccidere il Signore dei Sith, Caedus fu costretto a uscire dal ponte e incoraggiato a tentare di spezzare lo spirito di suo cugino e farlo diventare il suo apprendista Sith. Portò Skywalker ad una camera segreta nei pressi di una delle batterie turbolaser a lunga gittata e torturò suo cugino con un dispositivo Vong. Su Kashyyyk, Han e Leia Organa Solo lasciarono la città in fiamme di Rwookrrorro per Hapes, al fine di lanciare un appello per il sostegno militare all'amante di Caedus, la Regina Madre Tenel Ka Djo, e, nello stesso tempo, il Gran Maestro Luke Skywalker cominciò su Kashyyyk a preparare gran parte del Nuovo Ordine Jedi per il loro assalto contro le forze dell'Alleanza Galattica in un'ala di StealthX. Skywalker guidò la squadriglia Night Blades in un raid sulla Anakin Solo, nella speranza di eliminare personalmente Caedus e distruggere le batterie turbolaser che sparavano sul pianeta Wookiee. La flotta Wookiee si stava ancora organizzando sul lato più lontano di Kashyyyk e quindi i Jedi erano per il momento i soli difensori del pianeta.

Mentre Skywalker guidava la sua ala di StealthX contro la Quinta Flotta, la flotta Bothan uscì dall'iperspazio e impegnò le forze dell'Alleanza Galattica. Viaggiando dalla Battaglia a Kuat, i Bothan avevano danni da battaglia ma erano numericamente forti, guidati dagli Ammiragli Babo, For'o e dal famoso Traest Kre'fey. Tuttavia, mentre i Jedi ritenevano che l'arrivo di una grande forza della Confederazione avrebbe mascherato il loro approccio, vennero smentiti dagli Star Destroyer della Quinta Flotta che aprirono il fuoco. Non solo Caedus aveva anticipato il loro assalto, ma si era anche sentito abbastanza sicuro da volare nel suo StealthX proprio per abbattere Skywalker e la sorella gemella, Jaina Solo. Impegnando la Quinta Flotta i Jedi subirono molte perdite, ma Luke riuscì a inscenare la propria morte e atterrò sulla Anakin Solo, disabilitò i turbolaser a lungo raggio mentre si faceva strada verso il punto dove Caedus, che era tornato alla Anakin Solo, torturava il figlio.

Al suo arrivo nella camera di tortura, Skywalker impegnò il nipote in un duello feroce. Il Comando della Quinta Flotta passò all'Ammiraglio Atoko durante il confronto, che causò gravi lesioni sia a Skywalker che a Caedus. Il Signore dei Sith venne infine sopraffatto e gli Skywalker fuggirono dallo Star Destroyer, lasciando Caedus vivo a barcollare fino all'infermeria della Anakin Solo e ricevere cure mediche. In assenza del Signore dei Sith, l'Ammiraglio Atoko cominciò a considerare la ritirata della Quinta Flotta, a causa dei gravi danni subiti dalle sue navi e dagli equipaggi.

La Quinta Flotta circondata

"Ci sono oltre 70.000 persone sulla Quinta. Non possiamo semplicemente ordinare la loro morte."
Ammiraglio Atoko[fonte]

Mentre i Jedi venivano attaccati dalla flotta dell'Alleanza Galattica, il contingente della flotta Corelliana della Confederazione arrivò per aiutare i Wookiee, con i resti delle flotte Commenoriana e Hutt, che erano state devastate nella precedente Battaglia di Balmorra. La Quinta Flotta venne rapidamente circondata e colpita dalla potenza ormai schiacciante dei suoi nemici. Caedus, aspettandosi che gli Ammiragli Bwua'tu e Darklighter portassero i loro comandi ad aiutarlo, rimase scioccato scoprendo che il suo co-Capo di Stato Cha Niathal aveva ordinato ai due ufficiali di rimanere vicino al nucleo nel caso in cui la spinta della Confederazione avesse dovuto continuare. Per complicare le cose per il ferito Darth Caedus, non fu nemmeno in grado di contrordinare l'ordine dell'Ammiraglio Atoko di affossare e abbandonare la flotta.

Caedus ordinò al suo Ammiraglio di liberarsi delle forze che li circondavano e muoversi contro la flotta Bothan. Atoko lo avvertì che gli equipaggi avrebbero probabilmente disertato se gli fosse stato ordinato di continuare a combattere, anche se l'Ammiraglio venne dissuaso da Caedus, che gli ricordò che i Wookiee si avvicinano in navi d'abbordaggio ed accettare la resa della Quinta avrebbe senza dubbio voluto dire la loro vendetta per il loro pianeta in fiamme. Caedus ordinò alla flotta di raggrupparsi intorno alla Anakin Solo creando un divario crescente tra le forze Corelliane con la flotta Confederata che apparentemente si preparava per dei nuovi arrivi.

Kashyyyk in fiamme

La Regina Tenel Ka, sgomenta per le azioni del suo amante, arrivò con la flotta Hapana di fronte alle forze dell'Alleanza Galattica e, in contatto personale con Caedus, chiese la sua resa. Quando Caedus rifiutò, gli Hapani agli ordini del padre della Regina Isolder aprirono il fuoco contro la Anakin Solo. Anche se era una tattica temeraria, Caedus tentava ancora di portare la Quinta Flotta attraverso lo spazio tra le flotte Bothan e Hapana, costretto da qualche stimolo fastidioso nella Forza che non riusciva ad interpretare. L'Ammiraglio Atoko chiese ancora una volta di affondare la flotta, poichè sotto il fuoco concentrato avevano solo pochi minuti rimanenti.

Il Jedi Oscuro Alema Rar, nella sua antica Sfera di Meditazione Sith, arrivò in quel momento cruciale e, con la potenza della nave, sovvertì la volontà dei comandanti Bothan nel tentativo di garantire la sopravvivenza di Jacen. Quando Caedus portò le sue forze verso i Bothan in quella che sembrava essere una tattica ovviamente inutile, Babo e gli altri comandanti divennero certi, sotto l'influenza di Alema Rar, che era una trappola, e si spostarono in avanti per ingaggiare i resti della Quinta e sventare il supposto piano di Caedus aprendo così un buco nel blocco. Caedus portò le sue forze alla sicurezza e saltò nell'iperspazio.

Conseguenze

"Noi non interferiremo con le rispettive operazioni, e non dovremo spendere risorse per guardarci l'un l'altro; risorse che sarebbe meglio impiegare contro Jacen."
Leia Organa Solo durante i colloqui che seguirono alla battaglia[fonte]

A bordo della Dragon Queen i Bothan chiesero scusa per il loro errore di valutazione e tentarono di ottenere l'appoggio permanente del Consorzio Hapano, di Kashyyyk e dei Jedi nella lotta della Confederazione. Tenel Ka, da parte sua, annunciò che avrebbe combattuto Jacen, non l'Alleanza Galattica, e che lei non condonava le azioni della Confederazione. Tojjelnoot, il funzionario Wookiee presente, ringraziò gli Ammiragli Bothan ma ricordò loro che Kashyyyk non avrebbe sostenuto la Confederazione, e rinviò al Maestro Skywalker. Skywalker sostenne che la lotta dei Jedi era contro Jacen Solo e fu Han Solo che propose l'idea di neutralità tra la Confederazione e la combinata Wookiee, Hapan e forze Jedi. Pertanto, mentre le due fazioni diverse non si univano contro le forze dell'Alleanza Galattica, ripartirono dall'incontro con un accordo di non interferire nei reciproci affari.

L'Ordine Jedi sotto il Maestro Skywalker si trasferì clandestinamente al vecchio avamposto imperiale sulla luna boscosa di Endor, e qui il Maestro Jedi Kyp Durron pianificò una missione per piantare un dispositivo di tracciamento su Jacen al fine di monitorare i movimenti del Jedi caduto. Nella sua continua ricerca per scoprire l'ubicazione della nuova base Jedi, Darth Caedus non fece alcun progresso, e fu invece distratto dalla necessità di recuperare le flotte del Consorzio Hapano, che fino a Kashyyyk comprendevano un quinto della Marina dell'Alleanza Galattica. Fu in grado di fornire un ultimatum a Tenel Ka diversi giorni dopo la Battaglia di Kashyyyk, dopo aver rapito la figlia, la Chume'da Allana, anche se fu solo in grado di garantire la neutralità Hapana piuttosto che il ritorno delle flotte nella macchina bellica dell'Alleanza Galattica.

Han Solo e sua moglie Leia Organa Solo rimasero su Kashyyyk a seguito del ritiro della Anakin Solo per aiutare a combattere gli incendi di grandi dimensioni che il loro figlio aveva acceso su Kashyyyk. Utilizzando il Millennium Falcon, i Solo collocarono un gran numero di radiofari che permisero ad un incrociatore della Confederazione di accedere a specifiche sezioni di foresta, con l'intento di creare ampie zone morte in modo che quando gli incendi raggiungessero le aree bruciate non sarebbero stati in grado di andare oltre e si sarebbero invece consumati. A questo sforzo si unì anche Lando Calrissian, che arrivò per assistere i Wookiee nello spegnimento gli incendi.

Dietro le quinte

La Battaglia di Kashyyyk abbraccia l'ultimo e terzo romanzo di Troy Denning Inferno. Le conseguenze della battaglia vengono trattate nel prossimo capitolo della serie Legacy of the Force, Fury.

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Fonti