Battaglia di Ruusan

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.
"Sembra che, per distruggere l'oscurità, la luce dovrà morire con essa."
Hoth[fonte]
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Battaglia di Ambria

Seguita da

Fine del conflitto

Battaglia di Ruusan
Battruusan 1.jpg
Conflitto

Nuove Guerre Sith

Data

1.002-1.000 BBY

Luogo

Ruusan

Esito

distruzione dell'Armata della Luce e della Confraternita dell'Oscurità

Schieramenti
Comandanti
Forza
Perdite
  • Tutte le forze in campo

La Battaglia di Ruusan fu lo scontro decisivo delle Nuove Guerre Sith, combattuta fra i Jedi dell’Armata della Luce ed i circa 2.000 Sith della Confraternita dell’Oscurità. Svoltasi sul pianeta Ruusan, ne cambiò radicalmente l’aspetto nelle sue fasi finali. Fu talmente lunga che si compone di sette scontri, che assumevano le proporzioni di reali battaglie a sé stanti, e per questo si parla di Battaglie o di Campagna di Ruusan.

I Sith erano guidati da Lord Kaan, la cui tattica consisteva nel combattere diverse scaramucce separate per sconfiggere lentamente i Jedi. Tuttavia, alcune di queste scaramucce erano vinte dagli odiati nemici sotto il comando di Lord Hoth. Il tentennamento dei Sith derivava anche dal fatto che Lord Kaan, pur riuscendoci in parte, non giungeva a tenere a bada tutte le ambizioni dei singoli Signori dei Sith. Addirittura, per consolidare il proprio potere, aveva avvelenato uno dei migliori guerrieri della Confraternita, Darth Bane.

Prima battaglia

Lo scontro iniziò con la cosiddetta ‘prima battaglia di Ruusan’, che era stata ideata dai Sith per distruggere l’avamposto dei Jedi sul pianeta Ruusan, dal quale venivano lanciati raid e attacchi contro Kashyyyk, occupato dai Sith. La flotta della Confraternita, guidata da Kaan e Kopecz, attaccò quella della dell'Armata della Luce; la battaglia volse inizialmente a favore dei Sith, ma poi un Maestro Jedi iniziò ad applicare la Meditazione da Battaglia e tutto il vantaggio nemico venne meno, tant’è vero che Kaan subì ingenti perdite.

Quando però sembrava che la vittoria arridesse ai Jedi, Kopecz ed alcuni suoi seguaci abbordarono il vascello dove si trovava il Maestro Jedi e lo uccisero, mettendo fine alla sua Meditazione. Questo consentì alla flotta Sith di partire nuovamente all’attacco e di annientare quella nemica.

Questa prima battaglia viene integrata normalmente nel contesto più ampio della Campagna di Ruusan perché consentì ai Sith di conquistare il pianeta, ma avvenne due anni prima del reale scontro finale delle Nuove Guerre Sith.

Seconda battaglia

Il secondo scontro fu secondario e marginale: la Repubblica, sapendo l’importanza strategica di Ruusan per condurre gli attacchi contro Kashyyyk, cui aveva sempre potuto contare, lanciò un attacco contro la flotta Sith, ma venne sconfitta e costretta alla ritirata.

Terza battaglia

La ‘terza battaglia’ avvenne con l’invio di una task force dell’Armata della Luce, guidata da Lord Hoth, a riconquistare Ruusan. L’attacco si svolgeva approfittando del fatto che Kaan era nel Settore di Bormea a condurre una propria campagna militare, e che solo Kopecz era rimasto sul pianeta. I Jedi effettivamente riuscirono a sbaragliare la flotta Sith e a sbarcare sul pianeta, dove sterminarono le forze della Confraternita, riprendendo il controllo del pianeta.

Raggiunto Kaan, Kopecz lo informò del fatto che non era stata la Repubblica, ma un esercito di migliaia di Jedi a riconquistare Russan. Bramando la distruzione finale dei Jedi e di Hoth, sua nemesi, Kaan fece rotta per il pianeta, dando inizio alla vera e propria Battaglia di Ruusan.

Quarta battaglia

Il quarto scontro.
Per molto tempo, la battaglia fu un reciproco mantenimento e attacco di postazioni, senza offensive vere e proprie. Il quarto scontro fu essenzialmente un rapido raid contro la base dei Sith. Un contingente dell’Armata della Luce, guidato dal Generale Kiel Charny, attaccò l’accampamento della Confraternita e disabilitò le torrette difensive, in base ad un piano elaborato dal comando dell’Armata che prevedeva un attacco in forze contro la base nemica la mattinata seguente.

Quinta battaglia

Galvanizzata dalla disattivazione delle difese della base nemica, l’Armata della Luce compì un grande attacco contro di essa, con l’obiettivo di distruggerla o di conseguire il maggior numero possibile di vittime nemiche. A guida dell’attacco c’era Lord Saleeh.

La battaglia fu cruenta, ma risultò in una vittoria dei Jedi, poiché centinaia luogotenenti Sith vennero uccisi sul campo e i ranghi della Confraternita furono spezzati. In questo periodo, Kaan tentò l’avvelenamento di Darth Bane, il quale però riuscì a salvarsi.

Sesta battaglia

Scene della Sesta Battaglia.

Darth Bane, seppur avvelenato, decise di tornare con la Confraternita. Certo, non per aiutarla, ma per distruggerla: il Signore Oscuro dei Sith sapeva che ormai essa era spacciata e che occorreva fondare un nuovo Ordine, che si fosse celato dietro le quinte e si preparasse al giorno in cui i Sith avrebbero potuto prendere il potere su tutta la Galassia. Pertanto, tornò su Ruusan e confrontò gli altri Signori Oscuri, ottenendo l’approvazione del suo piano.

Numerosi soldati della Confraternita si lanciarono contro un contingente Jedi guidato dal Generale Charny, il quale cadde nel diversivo e diede inizio al combattimento. Frattanto, i Signori Oscuri concessero i loro poteri a Darth Bane, il quale scosse l’intera superficie di Ruusan, distruggendo i suoi boschi verdeggianti e modificandone per sempre l’aspetto, e conseguì un massacro di Jedi.

La vittoria sarebbe certamente stata dei Sith, se Kaan, all’improvviso, non avesse interrotto il circolo. Infatti, il Signore Oscuro decise di lanciarsi in un attacco frontale contro le truppe di Charny; l’attacco avvenne, ma venne sventato dall’arrivo dei Cavalieri di Valenthyne Farfalla. I Sith vennero dunque respinti, ma Charny cadde in battaglia.

Settima battaglia

La ‘settima battaglia’ rappresentò la fine dell’epico scontro: i Jedi rimasti attaccarono il nascondiglio dei Signori dei Sith, uccidendo molti soldati nemici, ma qui Lord Kaan aveva pronta una trappola: in un impeto di follia, decise di distruggere tutti i Jedi e tutti i Sith, ormai conscio che non avrebbe potuto vincere altrimenti. Quando le forze di Hoth penetrarono nel rifugio, il Signore dei Sith fece esplodere una bomba mentale, che squassò Ruusan e massacrò tutti i sopravvissuti.

Solo i Cavalieri di Farfalla riuscirono a scampare all'esplosione, fuggendo dal pianeta. Essi avrebbero ricostituito l'Ordine Jedi e dato la caccia agli ultimi Sith.

Darth Bane riuscì a sopravvivere, e prendendo la piccola Darth Zannah come apprendista, stabilì la fondazione dell’Ordine dei Signori dei Sith, basato sulla Regola dei Due, come aveva a lungo meditato.

I Jedi sopravvissuti alla bomba mentale poterono così proclamare la vittoria e la fine delle Nuove Guerre Sith. La Repubblica, profondamente turbata dagli avvenimenti di Ruusan, decise di modificare radicalmente la propria organizzazione politica con la cosiddetta Riforma di Ruusan.

Diverso tempo dopo la Battaglia di Ruusan, il padawan di Hoth, Johun Othone, costruì il monumento noto come Valle dei Jedi, nel quale racchiuse la sfera che conteneva le anime dei caduti. Moltissimi anni dopo, la Valle sarà riscoperta da Kyle Katarn e le anime dei Jedi da lui liberate.