Borsk Fey'lya

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Ribellione.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Nuova Repubblica.
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Mon Mothma
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Kothlis

Morte

27 ABY, Coruscant

Descrizione fisica
Razza

Bothan

Sesso

Maschio

Altezza

140 cm

Capelli

Crema

Occhi

Viola

Informazioni storiche e politiche
Epoche
Affiliazione

Borsk Fey'lya fu un controverso politico dell'Alleanza Ribelle e, successivamente, della Nuova Repubblica. La sua vita fu caratterizzata dal costante contrasto fra l'affannosa ricerca del potere personale e l'autentico amore per la democrazia contro l'Impero Galattico. Fu il Capo di Stato della Nuova Repubblica nei primi anni difficili della Guerra degli Yuuzhan Vong.

Biografia

Scaltro politico, spia capace

Borsk Fey’lya, del clan Alya, nacque su Kothlis, un pianeta colonia dei Bothan. Dimostrò fin da giovane grandi abilità nel manovrare le pericolose ritorsioni delle politiche bothan, affinando i suoi talenti opportunistici per avere successo nel mondo degli affari. La sua voce melodica e accomodante placò molti rivali instillando loro un falso senso di sicurezza. Le sue implacabili ambizioni furono spesso sottovalutate sia da amici che nemici. Le sue indubbie capacità lo portarono a divenire, per un certo periodo, Primo Segretario del Consiglio Bothan. Tuttavia la sua strada era un'altra: temendo i sempre più pesanti atteggiamenti xenofobi dell'Impero, Borsk infine si unì alla Bothan Spynet, la prestigiosa rete di spionaggio della sua gente.

Fey'lya nella Bothan Spynet.

Sfruttando le sue abilità, Fey'lya fece una rapida carriera presso la Bothan Spynet, divenendone uno dei capi più influenti. Nonostante la sua opposizione all'Impero, inizialmente egli non volle unirsi all'Alleanza Ribelle, ma cercò al contrario di allearsi a Garm Bel Iblis, che si era staccato dall'Alleanza per contrasti con Mon Mothma. Nonostante continui favori e sostegni da parte dei Bothan, Bel Iblis declinò sempre ogni patto di qualsiasi tipo.

Trovandosi dunque sostanzialmente impotente davanti all'Impero, poco dopo la Battaglia di Yavin, si unì all’Alleanza Ribelle, portando con sè una ingente quantità di Bothan e la loro importantissima rete di intelligence. Circa nello stesso periodo, anche i Mon Cal e le loro imponenti astronavi entrarono a far parte della Ribellione. Questo portò ad una rivalità immediata fra Fey’lya e l’Ammiraglio Ackbar. Ackbar liquidò Fey’lya definendolo un politico spaccone, ma i due avrebbero avuto modo di essere in disaccordo in numerose occasioni.

Furono i Bothan di Fey’lya ad ottenere le informazioni riguardanti la seconda Morte Nera per l’Alleanza. Nonostante l’ottenimento dei piani si dimostrò una trappola, i Bothan, e Fey’lya in particolare, furono elogiati come eroi per il loro contributo.

Politico della Repubblica

La notorietà e l'importanza raggiunta dai Bothan, nonché dallo stesso Fey'lya personalmente, fu dimostrata quando questi apparve quale firmatario della Dichiarazione di una Nuova Repubblica e membro del Consiglio Provvisorio e del Consiglio Interno, le due massime istituzioni provvisorie del neonato governo. Fu inoltre nominato Ministro della Giustizia, carica che avrebbe tenuto per molti anni. Riemerse così l'indole politica di Fey'lya, con il suo tratto ingannatorio tipicamente bothan. I suoi piani politici intendevano sempre favorire i suoi compagni Bothan, ma le sue tattiche attente e accurate lo tennero sempre lontano da accuse di perseguimento dei propri interessi.

In particolare, Fey'lya si mise contro le forze armate - e, per estensione, il loro Comandante in Capo, Ackbar -, che percepiva come avversari politici. Benché costantemente coinvolto nelle attività militari, questo astio lo portò spesso ad assumere posizioni ambigue o stravaganti: se da un lato criticava aspramente la squadriglia Rogue, dall'altro sosteneva che occorresse negoziare con il potente signore della guerra Zsinj per poter facilitare la conquista di Coruscant.

A seguito della liberazione della capitale, Fey'lya volle in particolare assicurarsi che il nuovo governo stabile non fosse dominato dagli Umani, ripetendo l'umanocentrismo che aveva caratterizzato l'Impero. Questa presa di posizione e la comparsa del virus Krytos, che colpiva gli alieni, portarono Fey'lya a sostenere ardentemente il processo contro l'eroe di guerra e pilota della squadriglia Rogue Tycho Celchu, non per le accuse effettive (era accusato ingiustamente di avere ucciso Corran Horn), ma per avere una condanna esemplare anti-umana. Tuttavia, le imprese dei Rogue impedirono a Fey'lya di portare a compimento i suoi piani.

Contro Ackbar

L'agguerrito Fey'lya fu un politico di spicco della Repubblica.

Nonostante l’odio sincero da parte di Fey’lya nei confronti dell’Impero, i suoi miopi giochi politici spesso rallentavano i progressi della Nuova Repubblica. Non vedeva niente di male nello scagliarsi contro un alleato se questo poteva favorire il raggiungimento dei suoi scopi. In particolare, il bersaglio del Bothan era Ackbar.

Quando il Grand'Ammiraglio Thrawn avviò la sua campagna contro la Nuova Repubblica, riconquistando molti mondi imperiali, Fey'lya si fece portatore di una forte critica nei confronti di Ackbar su come stava conducendo la guerra, favorito dalla grave sconfitta nella Battaglia di Obroa-skai. Sorprendentemente, alcuni, fra le forze armate, cominciarono a vedere in Fey'lya il naturale sostituto di Ackbar, mentre altri, come Leia Organa, individuavano gli scopi politici dietro le macchinazioni del Bothan. Lo stesso Thrawn comunque considerava Fey'lya una positiva forza destabilizzatrice nel Consiglio Interno.

Il momento di Fey'lya giunse quando vennero trovati alcuni fondi illeciti e misteriosi ricevuti da Ackbar - in realtà si trattava di un piano imperiale per colpire il Mon Cal. L'Ammiraglio fu dunque messo agli arresti domiciliari e Mon Mothma passò gran parte delle sue funzioni a Fey'lya. Nonostante questa apparente vittoria, per il Bothan cominciavano tempi difficili: da una parte non poteva accusare Ackbar di tradimento per via della forte popolarità di cui ancora godeva, dall'altra la sua incapacità di individuare la misteriosa Fonte Delta, che permetteva a Thrawn di spiare sul Palazzo Imperiale, e l'opposizione ad un accordo con l'Alleanza dei Contrabbandieri, non gli diedero certo quell'aria di competenza che sperava di assumere. Pertanto, onde evitare un'imbarazzo che sembrava oramai prossimo, Fey'lya riprese a trattare con Garm Bel Iblis nel tentativo di ricondurlo nella Repubblica.

La caduta

Quando Han Solo rivelò l'esistenza della Flotta Katana e che Thrawn la stava cercando, Fey'lya liquidò la scoperta come "propaganda imperiale", ma in realtà era perfettamente consapevole del fatto che il Grand'Ammiraglio aveva già trovato alcune navi e, dato che Bel Iblis non accettava di tornare, progettò di impossessarsi della Flotta. Quando Luke Skywalker e Wedge Antilles lasciarono Coruscant alla ricerca della Katana, Fey'lya prese la Quenfis insieme a Leia Organa e Talon Karrde per inseguirli. Quando li individuò, ordinò che Skywalker, Solo, Antilles e i Rogue fossero arrestati, ma il Capitano Virgilio si rifiutò. Mentre i due discutevano, lo Star Destroyer Judicator uscì dall'iperspazio, dimostrando che Fey'lya era in errore. Spaventato, il Bothan ordinò la ritirata, incurante del fatto che SKywalker e i Rogue sarebbero probabilmente morti. Karrde tuttavia riuscì a smascherare le sue macchinazioni politiche e Virgilio lo arrestò, inviando i suoi Ala-X in aiuto dei Rogue. Poco dopo, l'arrivo di Bel Iblis - che aveva deciso di tornare - salvò la situazione.

Graziato dal Consiglio, Fey'lya venne comunque tagliato fuori da ogni altra decisione concernente la campagna di Thrawn, che venne riassegnata ad Ackbar. Il Bothan poté esprimere liberamente le proprie opinioni, ma non compiere decisioni. Inoltre aveva perso la faccia e la sua base di sostegno, e il suo potere diminuì notevolmente. Il freddo calcolatore Fey’lya avrebbe raramente perso la sua compostezza, ma la notizia della scoperta da parte della Nuova Repubblica di un magazzino dell’Imperatore intatto sul pianeta Wayland lo terrorizzò. Stava addirittura pensando di pagare 70.000 crediti a Talon Karrde per assicurarsi che il Monte Tantiss fosse distrutto.

Lo scioglimento del Consiglio Interno significò per Fey'lya essere tagliato fuori dal governo esecutivo, anche se restava il Senatore del settore bothan. Da questa veste ebbe modo di criticare l'istituzione del Nuovo Ordine Jedi, sia perché non condivideva che la Repubblica appoggiasse ufficialmente un'unica religione, sia perché vedeva nei Jedi la causa delle Guerre dei Cloni e di degenerazioni del tipo di Darth Vader.

Il ritorno

Fey'lya durante la Crisi del Documento di Caamas.

Dopo la crisi dell'Imperatore risorto, con la riorganizzazione del Senato Fey'lya ricomparve, in particolare venendo eletto Presidente del Consiglio Senatoriale per la Giustizia; pareva dunque che gli antichi asti fossero stati dimenticati. Se, pur non trovandosi sempre d'accordo con le sue scelte, il Bothan aveva risolutamente appoggiato la presidenza di Mon Mothma, quando Leia Organa Solo venne eletta nuova Capo di Stato ne divenne un acceso oppositore.

Durante la Crisi della Flotta Nera, nel dibattito che si accese nel Consiglio Governativo dopo la proposta del Senatore Krall Praget di imporre un voto di sfiducia contro Solo, sorprendentemente Fey'lya si oppose, sostenendo che la crisi non era il periodo adatto per un voto del genere. Quando Han Solo venne catturato dagli Yevetha, però, Fey'lya condivise il voto di sfiducia proposto da Doman Beruss, il quale temeva che la Capo di Stato avrebbe dichiarato guerra agli alieni solo per salvare il marito; il Bothan comunque già assaporava la propria nomina a Capo di Stato ad interim. Sfortunatamente per lui, gli Yevetha si dimostrarono belligeranti e Solo dichiarò guerra, dichiarazione che venne poi ratificata dal Senato.

Poco dopo la conclusione della crisi, Solo si assentò dall'incarico e venne sostituita in via provvisoria da Ponc Gavrisom. Per Fey'lya si trattava comunque di uno sviluppo positivo: Gavrisom era un suo alleato e gli permise di essere eletto nell'Alto Consiglio della Nuova Repubblica. In questo periodo tuttavia Fey'lya venne coinvolto nella Crisi del Documento di Caamas, che implicava i Bothan - e, in particolare, il suo clan Alya - di aver partecipato alla distruzione di Caamas insieme all'Impero. La crisi quasi spezzò la Repubblica e si risolse solo quando la specie venne dimostrata innocente ed i Bothan effettivamente colpevoli arrestati e processati.

Capo di Stato

Il mandato di Leia Organa Solo terminò nel 23 ABY e, nelle elezioni che ne seguirono, Fey'lya, con grande sorpresa di tutti, venne eletto nuovo Capo di Stato della Nuova Repubblica con una maggioranza schiacciante. L'Amministrazione Fey'lya fu caratterizzata da un notevole cambio della guardia, dal momento che molti Senatori anziani lasciarono la politica, cedendo il testimone a politici più giovani, nonché da una certa riorganizzazione dell'apparato governativo con l'istituzione del Consiglio Consultivo.

Fu appena due anni dopo che gli Yuuzhan Vong colpirono la Galassia. Gli invasori alieni iniziarono la loro sanguinosa incursione nello spazio neorepubblicano, e nonostante una quantità spropositata di prove evidenti, Fey’lya si rifiutò di definire i Vong una minaccia. Mentre cercava di ottenere trattative con gli invasori, accusava Leia Organa Solo e i Jedi di complottare alle sue spalle. Infine, le sempre maggiori atrocità dei Vong e la loro preoccupante avanzata lo convinsero ad autorizzare il pieno utilizzo delle Forze di Difesa. Ciononostante, Fey'lya si dimostrò estremamente ostile verso i Jedi, negandogli addirittura l'aiuto della Repubblica quando i Vong conquistarono Yavin 4; il Capo di Stato pareva infatti non occuparsi interamente del problema fintanto che Coruscant ed il settore bothan erano al sicuro.

Borsk Fey'lya sacrificò la vita contro gli Yuuzhan Vong.

Due anni dopo lo scoppio della guerra, le cose cambiarono. Nom Anor propose al Senato di rallentare l'avanzata dei Vong in cambio delle vite dei Jedi. In tutta risposta, Fey'lya lo definì un codardo e annunciò che il governo della Repubblica avrebbe fornito ai Jedi ogni aiuto possibile. Poco dopo, i Vong lanciarono un devastante attacco contro Coruscant. Nonostante le sue manovre egoistiche, Fey’lya rimase nella capitale anche quando questa cadde nelle mani degli Yuuzhan Vong. Egli fece esplodere una potente bomba nei suoi uffici esecutivi nella speranza di portare con sé il Campione di Guerra Tsavong Lah. Il Vong tuttavia intuì il suo piano e si salvò; Fey’lya rimase ucciso ma portò con sé 25.000 Yuuzhan Vong; nell’esplosione andarono distrutti anche molti dei più delicati segreti di stato della Nuova Repubblica. Per il suo sacrificio, persino alcuni Vong mostrarono rispetto nei confronti del politico bothan, che divenne un martire per la Nuova Repubblica e per il suo popolo.

Proprio per via della morte di Fey'lya, i Bothan dichiararono lo stato di ar'krai, ovvero di guerra perpetua, contro gli Yuuzhan Vong, il che li portò a dare loro la caccia anche dopo la conclusione del conflitto.


Presente in

La firma di Borsk Fey'lya.

Fonti