Caccia stellare Aggressive ReConnaissance-170

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.
ARC170 1.jpg
Caccia stellare ARC-170
Note di fabbricazione
Produttore
Tipo

Caccia stellare

Prezzo
  • Nuovo: 155.000 crediti
  • Usato: 70.000 crediti
Note tecniche
Lunghezza

14,5 m

Larghezza

22,6 m

Altezza

4,78 m

Accelerazione massima

2.600 G

Velocità atmosferica massima

44.000 km/h

Classe di iperguida

1.5

Capacità dell'iperguida

5.000 LY

Contromisure

Disturbatore di sensori

Armi
Equipaggio
Passeggeri

Nessuno

Capacità di carico

110 kg

Autonomia

5 giorni

Utilizzo
Ruoli

Caccia pesante

Epoche

Era dell'ascesa dell'Impero

Affiliazione

Il caccia stellare Aggressive ReConnaisance-170, meglio conosciuto come caccia ARC-170, fu un caccia stellare del Grand'Esercito della Repubblica e, successivamente, ereditato dalla Marina Imperiale e dall'Alleanza per la Restaurazione della Repubblica.

Caratteristiche

Il caccia ARC-170 era una nave massiccia e aggressiva coperta di armamenti. Questo avanzato veicolo da combattimento era manovrato da tre piloti cloni: uno gestiva le manovre di volo, un copilota gestiva i cannoni laser montati sulle ampie ali della nave, e un artigliere di coda manovrava il cannone dorsale che si affacciava sul posteriore. Il caccia trasportava inoltre un droide astromeccanico per le riparazioni a bordo.

Armato pesantemente e più di un mezzo in grado di resistere e avere successo nelle operazioni di battaglia, l’ARC-170 veniva spesso utilizzato nelle operazioni di ricognizione in solitaria, in quanto conteneva rifornimenti per 5 giorni di operazioni remote. Si tratta di uno dei pochi caccia di quest’epoca ad essere dotato di un propulsore iperguida di classe 1.5, e con una portata di 5.000 anni luce.

L’estremità anteriore della nave contiene sensori a lungo raggio sensibili per le missioni di spionaggio. I suoi s-foil (Strike-foil/complesso delle ali) estendibili irradiavano il calore e servivano inoltre come condotto per l’energia indirizzata allo scudo deflettore.

La struttura stretta fiancheggiata da grandi motori è comune nei disegni della Incom/Subpro, ed è visibile nei modelli di caccia PTB-626, NTB-630 e Z-95.

Storia

La Marina della Repubblica cominciò a fare amplio uso di questi caccia verso la fine delle Guerre dei Cloni, impiegandoli anche e specialmente nelle missioni più difficili. Durante la Battaglia di Coruscant, la Squadra di Volo Clone Sette, guidata dal Comandante Svitato, assicurò la copertura ai caccia Jedi pilotati da Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker. Era compito di Svitato, e della sua squadra, tenere i caccia droidi lontani dalla coda dei Jedi, in modo che potessero completare la missione che prevedeva il salvataggio del Cancelliere Palpatine prigioniero. Lo Squadrone Sette subì molte perdite.

Gli ARC-170 venivano impiegati dalla Repubblica su molti fronti, comprese le campagne aeree sopra Cato Neimoidia guidate dal Maestro Jedi Plo Koon.

Gli ARC-170, benché non più colorati come in precedenza, ma ingrigiti secondo la nuova logica militare, vennero impiegati anche nei primi anni dell'Impero Galattico e dall'Alleanza Ribelle all'inizio della Guerra Civile Galattica. Successivamente, i Ribelli svilupparono, basandosi su questo caccia, il nuovo caccia stellare Ala-X T65.