Caccia stellare Ala-Y BTL

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Caccia stellare Ala-Y
Note di fabbricazione
Produttore

Koensayr Manufacturing

Modello

Caccia stellare Ala-Y BTL

Tipo

Caccia stellare d'assalto

Prezzo
  • 134999 crediti (nuovo)
  • 65000 crediti (usato)
Note tecniche
Lunghezza

16 mt.

Accelerazione massima

2700 G (70 MGLT)

Velocità atmosferica massima

1000 km/h (velocità superiori a scudi alzati)

Unità motrici

2 motore ionico a getto R200 (potenza stimata in 250 KTU)

Iperguida

Classe 1.0

Sistema di iperguida

Motivatore di iperguida R300-H Koensayr

Alimentazione
Scudi

Scudo deflettore (75 SBD)

Corazza

Scafo in lega di alluacciaio rinforzato al titanio (40 RU)

Sensori

Ricetrasmittente a spettro completo ANs-5d con impianto di rilevamento tachionico a lungo raggio PA-9r e griglia di analisi delle minacce primarie a corto raggio PG-7u

Sistemi di puntamento

computer di tracciamento ANc 2.7 Fabritech con sistema di processamento immagini SI 5g7 "Quickscan"

Avionica

impianto avionico per il controllo di volo NH-7 Subpro

Armi
Equipaggio
Passeggeri

3 (solo alcuni modelli)

Capacità di carico

110 kg

Autonomia

1 settimana

Altri sistemi
Utilizzo
Ruoli
Epoche
Affiliazione

Il caccia stellare Ala-Y BTL, costruito dalla Koensayr Manufacturing, era un pilastro dei Corpi di Caccia Stellari dell'Alleanza. Era spesso usato come bombardiere d'assalto per attaccare navi capitali nemiche, assieme ai più recenti caccia Ala-B.

Storia

L’Ala-Y deteneva il record dal dubbio onore di essere stato il vascello militare più distrutto dell’arsenale all’Alleanza Ribelle. Lungi dall’essere imputabile ad una pecca nella progettazione da parte della Koensayr, l’industria che ne ha progettato e sviluppato il modello, questo dato è piuttosto imputabile al fatto che sia stato il più comune caccia stellare a disposizione dei Ribelli durante l’intero arco della Guerra Civile Galattica. Precedente all’Ala-X della Incom Corporation, il Koensayr Ala-Y ha svolto un ruolo prominente nelle iniziali schermaglie della Ribellione, provando il suo valore nella Battaglia di Vnas su Duro e nella Battaglia di Ord Biniir. Durante l’Assedio di Ank Ki'Shor gli Ala-Y hanno salvato migliaia di vite tenendo testa agli attacchi dei TIE Bomber e nella ormai leggendaria Battaglia di Endor gli squadroni di Ala-Y sono stati influenti pedine nella sconfitta della minaccia rappresentata dalla seconda Morte Nera. Divenendo sempre più obsoleto con l’avvento di nuovi più raffinati e potenti caccia stellari, l’Ala-Y nondimeno è riuscito fino alla fine a mantenere un ottimo stato di servizio nell’Alleanza Ribelle.

Caratteristiche

Schema tecnico dell'Ala-Y.
Questo modello di caccia riportava, in genere, i colori del proprio squadrone sul modulo di pilotaggio e sulle punte posteriori delle carlinghe che ospitavano i motori.

Il robusto caccia-bombardiere doveva il proprio nome alla sua stessa forma: una robusta sezione centrale, poco più che un traliccio rinforzato, connetteva l'abitacolo ad una seconda sezione di giuntura, simile alla prima nella struttura; alle estremità della figura a T che ne derivava erano fissate due grosse carlinghe che ospitavano sia i propulsori subluce che i motori per il salto e la navigazione iperspaziale. Alle spalle del modulo che ospitava la cabina di pilotaggio era collocato l’alloggiamento del droide astromeccanico. L’armamento primario del caccia era rappresentato da due cannoni laser con arco di fuoco frontale, poste in un comparto nascosto nel muso del modulo-cockpit, arma secondaria dell’ Ala-Y era invece una torretta che accoglieva due cannoni ionici appaiati, fra gli armamenti dell’ Ala-Y figuravano infine dei lanciasiluri. Sebbene molti Ala-Y fossero equipaggiati come caccia monoposto, alcuni erano configurati in una versione a due posti, con una postazione d’artiglieria in coda che ospitava un operatore addetto alla torretta, rivolto verso il lato posteriore del caccia; la prima versione era registrata sotto la sigla BTL-A4 e quella a due posti era designata come BTL-S3. Nel BTL-S3 sia il pilota che l’artigliere erano tutelati da una coppia di sedili eiettabili balistici della Koensayr, che all’attivazione espellevano entrambi contemporaneamente, l’A4 invece montava il medesimo modello Guidenhauser della sua più giovane controparte, l’Ala-X.

Ala-Y.
I due enormi motori ionici a getto R200 (classificati a 250 KTU) provvedevano alla propulsione del caccia nello spazio reale ed ogni carlinga faceva da supporto ad un sofisticato impianto di sensori; nel volo atmosferico i motori a fissione ionica lavoravano sinergicamente a motori a repulsione nascosti, fino a raggiungere velocità di mille chilometri orari.

La relativa manovrabilità di questo pesante mezzo era, in massima parte, merito di un paio di jet preposti al controllo della spinta situati nella faccia posteriore della struttura centrale, ulteriore agilità era poi garantita da un set di dischi deflettori che, posti alla fine di ogni carlinga, re-direzionavano il flusso proveniente dai propulsori.

Il Motivatore di iperguida R300-H era in grado di fornire performance di classe uno su rotta d’astronavigazione, il modello S3 non aveva un sistema di backup dell’iperguida, mentre nel modello BTL-A4/variante “Longprobe” la postazione dell’artigliere era rimpiazzata da un computer di navigazione ed un sistema di backup, al cui grado più basso corrispondeva un iperguida di classe sei. Iperguida, spinta a repulsione e sistemi subluce erano controllati da un dispositivo, l'impianto avionico per il controllo di volo NH-7 SubPro. L’Ala-Y traeva l’energia da celle di potenza criogeniche 03-R della Thiodyne, che alimentavano il reattore interno a ionizzazione.

Utilizzo

Un Ala-Y modello BTL-S3.

Forse, la cosa su cui le battute dei piloti di entrambe le fazioni convenivano era che l’Ala-Y sapeva come incassare un colpo; il suo resistente scafo in lega di aluacciaio rinforzato al titanio si dimostrava una vera sorpresa, il più delle volte sgradita, per quei piloti freschi di accademia che, fiduciosi nell’aver allineato l’Ala-Y nei loro indicatori di puntamento, fallivano nel distruggerlo con un singolo colpo ben assestato... solo accanendosi ripetutamente sul medesimo punto un pilota poteva sperare che il proprio laser si creasse una via attraverso i potenti scudi deflettori e la pesante blindatura. Questa reputazione dell’essere robusto, così come i suoi attacchi rasoterra compiuti nelle missioni come bombardiere, fecero diffondere sempre più rapidamente fra i piloti il soprannome di "Porco Sguazzante".

L’Ala-Y era designato come un caccia incursore, classificazione che gli concedeva un ampia gamma di applicazioni in combattimento: capace di rispettabili performance negli scontri uno contro uno, il suo telaio resistente era anche indicato per il trasporto di armamenti pesanti;apportando poche modifiche, infine, molte unità dell’Alleanza usarono gli Ala-Y come bombardieri. Negli ultimi anni della Guerra Civile Galattica gli Ala-Y cominciarono ad essere sostituiti dai caccia Ala-B che, oltre a condividere con l’Ala-Y le straordinarie capacità della corazzatura e degli scudi, offrivano una devastante potenza di fuoco grazie all’armamento laser e ionico. Ci sono voluti anni prima che gli Ala-B soppiantassero completamente l’Ala-Y tuttavia, dato l’incredibile numero dei secondi ancora in servizio al termine della guerra.

Un Ala-Y modello BTL-A4 "LongProbe".
Gli esemplari rimanenti sono poi stati riassegnati dalla prima linea alla protezione delle installazioni o a compiere raid contro i convogli Imperiali, altri destinati al servizio come corrieri per incarichi rivolti ai servizi di Intelligence.

In questo ultimo caso si sono viste le varianti più interessanti apportate al modello base, spesso privato dei sistemi di armamento ionici, rimpiazzati da ampi vani bagagli e dotati di speciali cupole del vano pilota ad apertura centrale, per consentire un accesso più rapido al vano comandi ( o anche, come riportano alcuni, uscite ad alta quota). Alcuni di questi Ala-Y modificati erano dotati persino di moduli-cockpit sganciabili, da utilizzare in caso di necessità come mezzo di fuga d’emergenza a propulsione repulsorlinft. Grazie alla familiarità estrema che molti piloti avevano con i comandi del caccia Koensayr, alcune parti di componentistica degli Ala-Y trovarono infine la loro strada nel re-impiego artigianale e industriale, è noto ad esempio che il cockpit dello snowspeeder T-47 così come parti dell’armatura lungo il suo scafo altro, non sia che un modulo di Ala-Y modificato e opportunamente equipaggiato.

Presente in

Presenze non canoniche

Fonti

Collage di immagini dell'Ala-Y.

Collegamenti esterni