Camminatore

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Un AT-AT.

Il termine "camminatore" era riferito a qualsiasi veicolo, solitamente militare, che sfruttava le gambe come principale metodo di locomozione, invece che i più comuni repulsori, ruote, o cingoli. Il termine può riferirsi anche a droidi dalle grandi dimensioni dotati di gambe, anche in questo caso usati principalmente per scopi militari, come ad esempio i droidi ragno.

Dissertazione

La tecnologia dei camminatori militari presenta grossi vantaggi pratici nell’impianto strategico di un esercito che voglia farsi rispettare. Il grande valore tattico dei camminatori si svela se li si pone in relazione agli altri veicoli di superficie come i tank a repulsorlift e le piattaforme d’artiglieria, o anche solo alla fanteria e all’appoggio dei caccia e delle navi da guerra in orbita. Sicuramente non si tratta di benefici dovuti alla velocità, e nemmeno alla blindatura, che è sì una difesa eccellente, ma non spiega come mai le sembianze di un camminatore siano preferibili a quelle di tank a repulsorlift di taglia simile.

Una prima risposta si trova nel prefisso stesso di molti camminatori, "All Terrain": sono mezzi sviluppati per affrontare con sicurezza terreni ricoperti di ostacoli, dalla pendenza e dalle caratteristiche variabili. Anche se un veicolo a repuslorlift di taglia equivalente batte un camminatore in velocità, esso resta sempre e comunque un corpo rigido, privo della flessibilità articolare conferita a un quattropode o ad un bipede dai suoi giunti motori, i quali rendono più semplice per il veicolo adattarsi a mutamenti del suolo improvvisi e comparabili alla sua taglia. Nella galassia ci sono numerosi luoghi dove le condizioni gravitazionali o magnetiche sono così instabili da confondere i repulsorlift standard. Effetti simili possono essere indotti tramite campi deflettori artificiali, in grado di respingere corpi che si spostano a regime sostenuto (proiettili, missili ma anche veicoli a repulsione) oppure di far impazzire i proiettori di elevazione dei mezzi stessi.

Il solo contatto col terreno è già di per sé un vantaggio: il suolo, infatti, è una potente risorsa per la stabilità veicolare, poiché un mezzo superficiale sotto fuoco nemico o in fase di attacco ne è sostenuto, evitando il rinculo e i contraccolpi. La trazione permette a un trasporto superficiale di fermarsi, partire e scansarsi in un istante, mentre un blindato a repulsorlift sarebbe costretto, per voltarsi o frenare, ad utilizzare ugelli laterali o a fare affidamento sulla tenue frizione esercitata dall’aria. I cingolati condividono coi camminatori questo genere di benefici, ma questi sono privi della capacità articolare che aiuta i camminatori su terreni impervi accidentati.

Chiaramente il costo di questa stabilità e di questa versatilità si riflette in una velocità molto limitata. Tale inconveniente svela la complementarità di fondo tra camminatori e veicoli a repulsorlitt. Nessuno di loro, infatti, può essere sfruttato per adempiere ad ogni possibile compito militare. Una velocità di qualche decina di chilometri l’ora è sufficiente ad un camminatore per schiacciare fanteria ed artiglieria, così da ottenere un assoluto controllo del territorio. Ora, si contrapponga quanto affermato con il funzionamento di un rapido tank a repulsorlift, veicolo costretto a viaggiare ad altitudini lievemente maggiori per evitare gli ostacoli presenti al livello del terreno. Un tank del genere può sicuramente raggiungere in meno tempo fronti distanti di una battaglia, ma uno spostamento condotto a tale velocità implica necessariamente una presenza inconsistente sul campo, mentre il lento incedere di un camminatore fa sì che quest’ultimo, spostandosi, non perda mai di vista le insidie del campo di combattimento. Dunque, i camminatori sono i primi veicoli a scendere a terra per l'occupazione di un’area ostile.

Le armi principali di molti modelli di camminatore sporgono in avanti, lateralmente o verso il basso, poiché sono dirette a veicoli nemici simili o ad obiettivi a terra. Solitamente, infatti, i camminatori operano in sinergia con l’aviazione o la marina, le quali offrono copertura da caccia nemici o altri mezzi atmosferici, risparmiando ai blindati il peso –fisico e logistico– di armi antiaeree. Quando la superiorità delle forze alleate rispetto a quelle avversarie è palese, spesso i caccia non vengono mobilitati.

Parte delle caratteristiche dei camminatori è condivisa anche dai grandi droidi da guerra. Sbarcare camminatori gremiti di soldati piuttosto che macchine simili, ma con intelligenza droide, ha benefici tattici più sottili di quanto non sia immediatamente ovvio al nemico. La differenza principale riguarda le capacità decisionali: sebbene un esercito di droidi possa essere programmato con riflessi sovrumani e alte abilità specifiche, un esercito di viventi, disconnessi ma cooperativi, ha una capacità molto diversa di stabilire e rivedere le priorità. Il difetto della mente droide, infatti, è quello di essere prestampata ed ideosincratica. Da un lato, grandi gruppi di droidi da combattimento tutti uguali manifestano necessariamente un’affinità di comportamento che un comandante senziente, se abile, può sfruttare a proprio vantaggio. Dall’altro, gli equipaggi umani soffrono di quella sterminata varietà di piccole nevrosi e tentennamenti che sono parte naturale di ogni essere vivente, e queste differenze personali possono influenzare le reazioni di ogni camminatore di fronte ad una determinata minaccia, rendendo ciascun mezzo unico ed irripetibile. I vantaggi fisici di un droide possono essere eguagliati da opportuni sensori integrati, dagli apparati di telecomunicazione e dai sistemi di puntamento.

Chiaramente, in specifiche occasioni, i droidi da guerra sono più pratici dei camminatori, o non sarebbero mai stati inventati. La ragione per cui Xim il Despota, la Federazione dei Mercanti o l’avamposto imperiale di Byss scelsero di sfruttare tecnologie droidi, in toto o in parte, fu che la produzione di un esercito meccanico risultava più economica dell’arruolamento e dell’addestramento di interi equipaggi.

Anche se i membri dei diversi equipaggi hanno probabilmente beneficiato di un addestramento simile o addirittura identico, i diversi compiti di ciascuna macchina da guerra determinano una pluralità di forme. Nell’ampia categoria dei camminatori, vi sono infatti molti design differenti, così che un singolo modello può servire per scopi operativi non necessariamente correlati tra loro. Per esempio, l'AT-AT è abbastanza grande per poter essere sfruttato sia come trasporto blindato per personale militare (a livello di plotone) sia come terrificante piattaforma mobile, armata di tutto punto. Al contrario, i camminatori più piccoli possono sì presentare una multifunzionalità ridotta, ma la loro mobilità e la minore durabilità li rendono adatti a compiti in cui è richiesta una presenza meno stabile sul territorio.

La peggior pecca di un camminatore è la sua altissima visibilità negli spazi aperti: i più titanici tra di essi sono bersagli formidabili, soprattutto a causa della loro lentezza, se comparata alla stazza. Nonostante ciò, eserciti forniti di ingenti finanziamenti, come quello imperiale, possono permettersi di costruire e schierare veicoli dotati di armatura e protezioni tali da poter tranquillamente resistere alla potenza di fuoco degli ipotetici oppositori.

La visibilità può essere anche un grande pregio, poiché così gli artiglieri dispongono di una buona visuale del campo di battaglia, facilitando il puntamento e le operazioni di tiro. Dopotutto, l’esposizione al fuoco nemico non è una preoccupazione così grande quando l’avversario dispone di risorse nettamente inferiori. Le dimensioni, inoltre, sortiscono un eccezionale effetto psicologico, inducendo un forte stato di intimidazione qualora gli alleati si trovino in posizione di forza.


Tipologie di camminatori

Camminatori della Repubblica Galattica

Un AT-TE.

Camminatori della Confederazione dei Sistemi Indipendenti

Camminatori dell'Impero Galattico

Un AT-ST.

Camminatori dell'Autorità del Settore Corporativo

Camminatori della Nuova Repubblica

Camminatori Yuuzhan Vong

Presente in

Fonti