Carta Imperiale

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.

La Carta Imperiale era la costituzione e la carta fondamentale dell'Impero Galattico, redatta ufficialmente sulla base della Costituzione Galattica. Era conosciuta anche come ‘Costituzioni del Nuovo Ordine', in quanto era un insieme di leggi basato sulla visione del Nuovo Ordine di Palpatine.

Contenuti

La Carta Imperiale legittimava il potere assoluto dell'Imperatore Galattico che, pur eletto dal Senato, godeva del mandato a vita e di poteri praticamente illimitati. L'Imperatore era capo dello stato, mentre il Gran Vizir era capo del governo. Ufficialmente, il ruolo di comandante in capo era riservato all'Imperatore, che però poteva passarne le funzioni ad un Esecutore Militare, il quale agiva per conto e per nome del sovrano. Nel 18 ABY, il Decreto del Senato 77-92465-001 rafforzò ulteriormente il potere militare dell'Imperatore.

La costituzione stabiliva il Senato Imperiale come detentore del potere legislativo, ma impediva anche per legge ai senatori di opporsi agli emendamenti dell'Imperatore, che aveva anche diritto di veto sulle decisioni del Senato. In ultimo, la Carta Imperiale regolava i rapporti fra il governo imperiale e i sistemi da esso governati, legittimando l'esistenza dei governatori regionali.

Storia

La Carta Imperiale venne varata già nel 19 BBY, per sostituire l'ormai anchilosata Costituzione Galattica. La propaganda imperiale, per coprirne i tratti fortemente autoritari e assolutistici, enfatizzarono il fatto che, dopo decenni di corruzione e caos, finalmente portava ordine nella Galassia.

Nell'anno 0, poco prima della Battaglia di Yavin, Palpatine dichiarò lo stato d'emergenza: quindi, sciolse il Senato Imperiale e ‘sospese' la Costituzione, affidando tutto il potere a sé stesso e ai governatori regionali.

La Carta Imperiale venne riadattata dai Resti dell'Impero (forse anche con l'introduzione dei Diritti dei Senzienti), legittimando il potere ‘provvisorio' del Consiglio dei Moff e del Comandante Supremo della Flotta Imperiale fino a quando non si fosse trovato un nuovo sovrano. Di fatto, però, il trono rimase sempre vuoto.

Successivamente, il Nuovo Impero redasse una nuova Carta Imperiale, adattandola alle nuove circostanze politiche.