Cloud City: differenze tra le versioni

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Cloud City veniva tenuta in sospensione da potenti motori repulsorlift B/I. Imponenti raggi traenti mantenevano la città ancorata nella [[Zona abitabile|Zona Abitabile di Bespin]], i quali al contempo incanalavano il [[Tibanna]] nei vari impianti di raffinazione e congelamento carbonitico della stazione. Queste 16 coppie di generatori di [[raggio traente Novaldex G47]] avevano anche la funzione di prelevare il calore che veniva poi indirizzato ai termo-convertitori che davano energia al complesso. Per mantenere stabile la città durante le impetuose e intense tempeste di vento che a volte scuotevano la struttura, un largo tunnel del vento scorreva lungo il centro della città, protraendosi dalla parte inferiore in un lungo unipod che offriva anche supporto al reattore. Questo tunnel del vento redirezionava le pericolose raffiche attraverso la città, ed aveva anche la funzione di sistema di scarico dei rifiuti.
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[[File:cloudcity_leia.jpg|thumb|left|Le linee aggraziate degli edifici della Città delle Nuvole.]]Cloud City veniva tenuta in sospensione da potenti motori repulsorlift B/I. Imponenti raggi traenti mantenevano la città ancorata nella [[Zona abitabile|Zona Abitabile di Bespin]], i quali al contempo incanalavano il [[Tibanna]] nei vari impianti di raffinazione e congelamento carbonitico della stazione. Queste 16 coppie di generatori di [[raggio traente Novaldex G47]] avevano anche la funzione di prelevare il calore che veniva poi indirizzato ai termo-convertitori che davano energia al complesso. Per mantenere stabile la città durante le impetuose e intense tempeste di vento che a volte scuotevano la struttura, un largo tunnel del vento scorreva lungo il centro della città, protraendosi dalla parte inferiore in un lungo unipod che offriva anche supporto al reattore. Questo tunnel del vento redirezionava le pericolose raffiche attraverso la città, ed aveva anche la funzione di sistema di scarico dei rifiuti.
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L’architettura di Cloud City era simile a quella [[Alderaan|Alderaaniana]], soprattutto per via delle numerose guglie bianche o color crema. Essa aveva forma discoidale, la cui parte superiore era coperta da piattaforme di atterraggio e alte torri. I corridoi interni della città erano di colore bianco e cromato, e davano la sensazione di essere all’aperto anche quando ci si trovava all’interno. Le vie princiali superiori nascondevano il cuore industriale di Cloud City. Gli impianti di raffinazione del gas, le fonderie, e le [[Camera di congelamento carbonitico|camere di congelamento carbonitico]] non erano esteticamente piacevoli, ma erano moderne ed efficienti.
 
L’architettura di Cloud City era simile a quella [[Alderaan|Alderaaniana]], soprattutto per via delle numerose guglie bianche o color crema. Essa aveva forma discoidale, la cui parte superiore era coperta da piattaforme di atterraggio e alte torri. I corridoi interni della città erano di colore bianco e cromato, e davano la sensazione di essere all’aperto anche quando ci si trovava all’interno. Le vie princiali superiori nascondevano il cuore industriale di Cloud City. Gli impianti di raffinazione del gas, le fonderie, e le [[Camera di congelamento carbonitico|camere di congelamento carbonitico]] non erano esteticamente piacevoli, ma erano moderne ed efficienti.

Versione delle 19:04, 23 mar 2011

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Cloud City, o anche La Città delle Nuvole, era un avamposto e una colonia mineraria di gas tibanna sul pianeta Bespin, chiamata in questo modo perchè era costantemente circondata da nuvole giganti.

Caratteristiche

Sospesa in alto fra le nuvole color pastello di Bespin, sostenuta da enormi repulsorlift costruiti all’interno della sua struttura curvilinea, vi era Cloud City: la Città delle Nuvole, una metropoli fluttuante di sofisticata bellezza e politicamente indipendente. Cloud City esisteva non solo come colonia industriale per l’estrazione del gas Tibanna dalle profodità del pianeta gassoso, ma anche come rifugio per coloro che cercavano di scappare dai tumulti che sconvolgevano la galassia.

Struttura

Le linee aggraziate degli edifici della Città delle Nuvole.
Cloud City veniva tenuta in sospensione da potenti motori repulsorlift B/I. Imponenti raggi traenti mantenevano la città ancorata nella Zona Abitabile di Bespin, i quali al contempo incanalavano il Tibanna nei vari impianti di raffinazione e congelamento carbonitico della stazione. Queste 16 coppie di generatori di raggio traente Novaldex G47 avevano anche la funzione di prelevare il calore che veniva poi indirizzato ai termo-convertitori che davano energia al complesso. Per mantenere stabile la città durante le impetuose e intense tempeste di vento che a volte scuotevano la struttura, un largo tunnel del vento scorreva lungo il centro della città, protraendosi dalla parte inferiore in un lungo unipod che offriva anche supporto al reattore. Questo tunnel del vento redirezionava le pericolose raffiche attraverso la città, ed aveva anche la funzione di sistema di scarico dei rifiuti.

Architettura

L’architettura di Cloud City era simile a quella Alderaaniana, soprattutto per via delle numerose guglie bianche o color crema. Essa aveva forma discoidale, la cui parte superiore era coperta da piattaforme di atterraggio e alte torri. I corridoi interni della città erano di colore bianco e cromato, e davano la sensazione di essere all’aperto anche quando ci si trovava all’interno. Le vie princiali superiori nascondevano il cuore industriale di Cloud City. Gli impianti di raffinazione del gas, le fonderie, e le camere di congelamento carbonitico non erano esteticamente piacevoli, ma erano moderne ed efficienti.

La metropoli era divisa in quartieri nominati a seconda della posizione che occupavano. Cloud City era divisa inoltre in livelli: iniziando dal livello 0 per quello superiore, e continuando verso il basso fino al 392esimo, dove si trovano l’ultimo raggio traente e l’ultimo repulsorlift.
La città di Cloud City all'imbrunire.
I livelli dall’1 al 50 ospitavano hotel, spazioporti, locali, musei, e casinò. I livelli dal 51 al 100 erano ricchi quartieri per mercanti, impiegati amministrativi, e altri cittadini abbienti. I livelli dal 101 al 120 ospitavano invece gli uffici amministrativi. Dal 121 al 160 vi erano gli squallidi quartieri gestiti dal crimine, conosciuti anche come Port Town. Qui si trovavano porti di carico industriali, casinò, bar, e altre attività malavitose. Ai livelli dal 161 al 220 vi erano gli alloggi per il personale di servizio. Ai livelli 221-280 vi erano le industrie. Dal 281 al 370 vi era il cuore economico del resto di Cloud City: gli impianti di estrazione di Tibanna e quelli di raffinazione. Dal 371 al 392 vi erano gli imponenti raggi traenti e generatori repulsorlift che mantenevano in sospensione la città. Gli intricati tunnel Ugnaught che scorrevano attraverso la metropoli permeavano tutti questi livelli. La città aveva un diametro complessivo di 16,2 km, e misurava 17,3 km in altezza.

Governo

Il governo di Cloud City era suddiviso in tre branche: l’amministratore, l’Exex, e il Parlamento delle Gilde. La Guardia Alata si occupava della sicurezza della città, svolgendo anche le funzioni di polizia. L’ultimo censimento ufficiale di Cloud City prima dell’ascesa dell’Impero contava una popolazione di 5.427.080 individui, droidi esclusi. Il più numeroso gruppo di abitanti di Cloud City si trovava nel settore dei servizi, con circa 1.297.080 individui, incluso il personale per la manutenzione, le forze di sicurezza, taxisti, medici e personale ospedaliero, e altri.

Storia

Contept di Ralph McQuarrie.

L’eccentrico Corelliano Lord Ecclessis Figg fondò per primo Cloud City. In origine chiamata complesso Floating Home, Cloud City era poco più di una miniera di gas Tibanna e un impianto di raffinazione. Fu la base delle operazioni di Figg per anni, e lentamente si evolse in un centro cosmopolita. Con l’apertura di negozi, ristoranti, e ovviamente, casinò, Cloud City divenne infine un popolare luogo di soggiorno lungo la Spina Commerciale Corelliana.

Anche se molto produttiva, Cloud City era abbastanza piccola per non essere notata dalle grandi autorità come la Gilda Mineraria. La Città delle Nuvole ebbe un periodo di grande prosperità sotto la guida del nuovo Amministratore Lando Calrissian. Calrissian, assistito dal suo aiutante Lobot, si destreggiò abilmente durante il suo breve mandato fra le necessità di autosufficienza della stazione e i problemi di gestione tecnica delle industrie.

Poco dopo la Battaglia di Hoth, l’equipaggio in fuga del Millennium Falcon trovò rifugio sulla città fluttuante. Purtroppo, lo spietato cacciatore di taglie Boba Fett aveva tracciato il Falcon. Fetti si mise in contatto con i suoi clienti Imperiali, e riuscì a raggiungere Cloud City prima di Han Solo, Leia Organa e gli altri. Quello che subito appariva come un paradiso si trasformò presto in una trappola. I Ribelli vennero catturati e Han Solo fu congelato nella carbonite per essere consegnato a Jabba lo Hutt.

Questi avventimenti furono il preludio di un incredibile confronto fra Jedi e Sith. Darth Vader sfruttò la sofferenza dei Ribelli per attirare il giovane Luke Skywalker su Bespin. All’interno del complesso industriale, Luke e Vader duellarono con le loro spade laser. Anche se Vader era nettamente superiore a Luke nel combattimento, fu incapace di trascinarlo verso il lato oscuro della Forza. Il giovane Skywalker perse un braccio, e il suo spirito fu ridotto in pezzi dalla terribile rivelazione che Vader era suo padre.

Spaccato della città.
Luke cadde attraverso i cunicoli della città, trasportato dai venti fino alla fine del canale di scarico. Luke riuscì a non precipitare nel vuoto aggrappandosi alle banderuole sporgenti fissate sotto la città. Qui, Leia e Chewbacca, liberati nel frattempo da Lando, salvarono il giovane Jedi e lo caricarono all’interno del Millennium Falcon.

Fu in questo momento che l’Impero prese il controllo della città. Calrissian fece appena in tempo ad avvertire la popolazione della repentina occupazione da parte delle truppe Imperiali. Molti lasciarono la città prima che fosse troppo tardi.

Una volta preso il controllo di Cloud City, l’Impero trasformò il luogo di soggiorno che era in un semplice complesso di estrazione di gas Tibanna. Il nuovo Amministratore, il Capitano Treece, ripristinò la schiavitù, costringendo i lavoratori Ugnaught ad essere i servi dell’Impero. Gli Ugnaught a questo punto si ribellarono. Colpendo dalle segrete piattaforme fluttuanti situate al di sotto di Cloud City, gli Ugnaught riempirono l’avamposto con pericolosi esplosivi a tempo. La popolazione residua fu evacuata durante l’insurrezione. Calrissian ritornò su Bespin e si ritrovò di fronte ad una città fantasma, e aiutò gli Ugnaught ribelli contro Treece. Purtroppo non fu in grado di riprende il controllo della città fino alla sconfitta dell’Impero a Endor.

Dopo la caduta dell’Impero la vita ritornò alla normalità su Cloud City, e la popolazione celebrò insieme al resto della galassia la ritrovata libertà.

Come gli altri pianeti della galassia, la Città delle Nuvole fu sottoposta a grande agitazione politica dopo questi eventi. Quando Lando iniziò a diversificare i suoi interessi commerciali, perse nuovamente il controllo della città, ironicamente proprio nello stesso modo nel quale l’aveva acquisita: in una partita di sabacc. Il vincitore fu il disgustoso Zorba lo Hutt. Cloud City subì nuovamente un’occupazione Imperiale durante la campagna del Grand'Ammiraglio Thrawn per riconquistare i Mondi del Nucleo della Nuova Repubblica. Le industrie d’estrazione di Tibanna vennero messe sotto pressione per fornire alle macchine da guerra imperiali il prezioso gas del quale avevano bisogno.

Quando gli ultimi focolai della Guerra Civile Galattica si spensero con la firma dello storico accordo di pace stipulato dalla Nuova Repubblica e dai Resti dell'Impero, gli avamposti come Cloud City tornarono a prosperare con un rinnovato sentimento di vitalità. Il turismo ebbe un boom e la Città delle Nuvole iniziò ad attirare anche le famiglie, a causa di nuovi intrattenimenti in aggiunta ai casinò e ai nightclub.

Presente in

Presenze non canoniche

Il Millennium Falcon giunge su Cloud City.

Fonti

Collegamenti esterni