Dooku

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Dooku
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Serenno

Nascita

102 anni prima della Battaglia di Yavin

Morte

19 anni prima della Battaglia di Yavin, sulla Mano Invisibile

Descrizione fisica
Razza

Umano

Sesso

Maschio

Altezza

1.93 metri

Capelli

Bianchi

Occhi

Marroni

Carnagione

Chiara

Informazioni storiche e politiche
Affiliazione
Maestri conosciuti
Apprendisti conosciuti
"Sono diventato più potente di qualunque Jedi. Anche di te."
―Dooku a Yoda[fonte]

Dooku fu un maschio umano, Signore dei Sith e leader politico della Confederazione dei Sistemi Indipendenti. Dooku era stato un tempo un Maestro Jedi dell'Ordine Jedi, ma lasciò i Jedi e la Repubblica Galattica quando si rese conto di quanta corruzione ci fosse nel governo. Passò al lato oscuro e divenne l'apprendista di Darth Sidious acquisendo il nome di Darth Tyranus e reclamando il suo titolo di Conte di Serenno. Col suo maestro, che in segreto era il Cancelliere Supremo Sheev Palpatine, Dooku manipolò gli eventi che portarono alle Guerre dei Cloni. Morì poco prima della fine della guerra sulla sua nave ammiraglia, la Mano Invisibile, decapitato da Anakin Skywalker.

Biografia

Primi anni e Crisi Separatista

Nei suoi primi anni di vita, Dooku venne accolto dall'Ordine Jedi. Fu l'ultimo Padawan di Yoda dell'era della Repubblica Galattica. Col tempo, acquisì il rango di Maestro Jedi e prese Qui-Gon Jinn come suo apprendista. Jinn divenne a sua volta un Jedi e poi un Maestro e prese Obi-Wan Kenobi come suo Padawan. Durante questo periodo, Dooku ebbe ancora qualche contatto con Jinn, che gli parlò molto bene di Kenobi, ma senza che Dooku conoscesse il giovane Jedi di persona.

Ancor prima della morte del suo ex apprendista su Naboo, Dooku divenne disilluso dall'Ordine Jedi, dalla Repubblica e dalla corruzione che stagnava nel Senato Galattico. Decise così di lasciare l'Ordine, divenendo uno dei Venti Perduti, e di reclamare la ricchezza e il titolo nobiliare che gli spettava di nascita come Conte di Serenno. Ad un certo punto, Dooku venne avvicinato da Darth Sidious, un Signore Oscuro dei Sith, che chiese il suo aiuto. Affamato di potere, Dooku si unì a lui e acquisì il nome Sith di Darth Tyranus. In seguito, orchestrò la morte del Maestro Jedi Sifo-Dyas ingaggiando Lom Pyke del Sindacato dei Pyke per assassinarlo. L'attentato ebbe successo ma Dooku non fu messo a conoscenza che i Pyke avevano catturato vivo Silman, l'assistente del Cancelliere Supremo Finis Valorum. In seguito, su una delle lune di Bogden, Dooku assoldò il cacciatore di taglie Jango Fett affinchè si prestasse per essere la matrice genetica per l'esercito di cloni che Sifo-Dyas aveva ordinato ai Kaminoani. Dooku pagò Fett concedendogli un clone inalterato da crescere come figlio. Dooku e Sidious fecero poi impiantare dei chip inibitori all'interno dei cloni, contenenti un protocollo segreto che avrebbe assicurato la loro lealtà a Sidious. Durante questo periodo, Dooku reclutò la ex Jedi Dathomiriana Asajj Ventress come sua assassina personale e apprendista Sith.

In seguito, Dooku iniziò a coinvolgere sistemi e corporazioni alla sua causa e ad unirsi alla Confederazione dei Sistemi Indipendenti, un movimento che intendeva staccarsi dalla Repubblica Galattica. Dooku promise anche al Viceré Nute Gunray della Federazione dei Mercanti che avrebbe assassinato per suo conto la Senatrice Padmé Amidala se avesse firmato il trattato. Dooku incaricò quindi Jango Fett di assassinare Amidala e, nonostante il fallimento della sua missione, Dooku riuscì ad avere fra le sue fila la Federazione dei Mercanti, il Clan Bancario InterGalattico, la Tecno Unione, la Gilda Commerciale e l'Alleanza Corporativa, facendo loro firmare il trattato sul pianeta Geonosis. Dooku assicurò loro che i Jedi e la Repubblica non avrebbero avuto scampo contro le loro forze congiunte.

Guerre dei Cloni

Dooku e Nute Gunray nell'Arena di Geonosis.
Il Maestro Jedi Obi-Wan Kenobi, scoperto il convegno dei traditori, allarmò la Repubblica, ma non senza essere catturato; Dooku incontrò Kenobi nei sotterranei geonosiani rivelandogli la verità sulla Repubblica, ovvero che la stessa stava cadendo sempre più sotto il controllo di Darth Sidious. Non avendo fiducia nelle parole di Dooku, Obi-Wan si rifiutò di credergli così come di unirsi a lui nel rivelare questa corruzione.

Kenobi fu presto raggiunto da Anakin Skywalker e Padmé Amidala, giunti su Geonosis in uno sfortunato tentativo di soccorso: Dooku mise i tre prigionieri in un arena per l’esecuzione ma le loro morti furono sventate dalla tempestiva comparsa di rinforzi Jedi, che immediatamente ingaggiarono battaglia contro l’esercito droide separatista.

La Battaglia di Geonosis

L’arrivo nel teatro dello scontro del nuovo esercito di cloni repubblicano sembrò volgere l’esito di quella che sarebbe passata alla storia con il nome di Battaglia di Geonosis decisamente a favore delle truppe repubblicane. Dooku tentò la fuga, ma fu intercettato da Anakin ed Obi-Wan, che immediatamente lo impegnarono in duello; fu presto chiaro però che l’alto livello di maestria di Dooku nel combattimento con la spada laser gli permise di infliggere ai due incauti e giovani sfidanti una sconfitta. Mentre i due giacevano feriti, un altro Jedi fece il suo ingresso nell’hangar segreto di Darth Tyranus: si trattava di Yoda.

Il duello fra Dooku e Yoda su Geonosis.
Ne seguì uno scontro di poteri della Forza tra i due maestri delle rispettive arti, ma le loro capacità sembravano equivalersi. Fu allora in uno scontro con le spade laser, tra il bagliore sfocato delle lame, in un aggrovigliato e rapido rincorrersi di luci, che l’esito dello scontro trovò la sua soluzione. Incapace di acquisire un vantaggio sull’abilità del pluricentenario Gran Maestro Jedi, Dooku usò i suoi poteri per mettere in pericolo le vite dei due Cavalieri e, mentre Yoda usava la Forza per porli in salvo, Dooku abbandonò l’hangar lasciando i Jedi con la conoscenza del fatto che il suo passaggio al lato oscuro era ormai avvenuto, ma ancora all’oscuro della sua alleanza con il Signore Oscuro dei Sith.

A bordo del suo esotico mezzo interstellare, Dooku viaggiò fino a giungere nel quartiere de Le Fabbriche di Coruscant, dove, in un decrepito distretto adibito a zona di stoccaggio, incontrò Lord Sidious per comunicargli la buona notizia: la Guerra dei Cloni era iniziata.

Per tre lunghi anni, la guerra sconvolse tutta la Galassia. La Confederazione e la Repubblica si affrontarono su numerosi pianeti. Il comando militare delle armate droidi cadde nelle mani del Generale Grievous, il letale cyborg che Dooku aveva parzialmente addestrato alle arti di combattimento Jedi. Mentre Dooku maneggiava la spada laser con eleganza e accuratezza, Grievous sfruttava la sua anatomia meccanica per brandire fino a quattro spade laser, in un turbinio di brutale e lacerante energia.

Crisi con gli Hutt

Dooku affronta Anakin Skywalker nel Mare delle Dune di Tatooine.
Non molto tempo dopo, Dooku inviò Asajj Ventress a rapire il piccolo Rotta, figlio di Jabba lo Hutt, per poi scaricare la colpa ai Jedi e potersi alleare all'impero criminale di Jabba. In realtà, si era alleato anche all'ambizioso Ziro, uno degli zii di Jabba, per eliminare lo stesso Jabba e ricevere il supporto dell'intero Clan degli Hutt. Anakin Skywalker e la sua giovane Padawan, Ahsoka Tano, riuscirono a riportare Rotta su Tatooine, sventando i piani di Darth Tyranus.

La guerra continua

Durante tutti i tre anni di guerra, Dooku fece di tutto per manipolare gli eventi a favore dei Sith e della Confederazione, cercando di guadagnarsi l'alleanza di sempre più pianeti, anche con la forza o l'inganno quando non fosse stato possibile un approccio diplomatico. Dooku e i Separatisti occuparono ad esempio i pianeti di Toydaria, Ryloth, Mon Calamari e molti altri.

Durante questo periodo, si servì anche dei suoi agenti speciali come Asajj Ventress e Grievous. Quest'ultimo venne addestrato e messo alla prova da Dooku, che organizzò una trappola per il Jedi Kit Fisto e il suo ex apprendista Nahdar Vebb nella fortezza di Dooku situata nel sistema di Vassek. Una volta lì, Dooku disattivò le GranGuardia IG-100|guardie di Grievous e lo constrinse ad affrontare i Jedi da solo. Grievous riuscì a sconfiggere Vebb ma dovette riferire a Dooku che Fisto era fuggito. Dooku gli rispose che c'erano margini di miglioramento.

Dooku supportò in segreto anche la Ronda della Morte di Mandalore ed entrò in combutta con il loro leader: Pre Vizsla di Concordia. Tuttavia, grazie alla Duchessa Satine Kryze, i loro piani furono sventati e Dooku ruppe la collaborazione con la Ronda.

La caduta di Ventress

Dooku e Asajj Ventress.
Tyranus fu poi contattato da Lord Sidious, preoccupato che la sua apprendista, Asajj Ventress, stesse diventando troppo potente. Sidious era convinto infatti che Dooku stesse addestrando una apprendista per rimpiazzarlo. Dooku gli assicurò la sua totale lealtà e, per dimostrarlo, Sidious gli ordinò di eliminare Ventress. Così, Dooku la rintracciò e la informò che non era più la sua apprendista e che presto sarebbe morta. Poi, diede ordine di fare fuoco sulla sua nave e distruggerla. Dooku informò Sidious del suo successo, ma Ventress era ancora viva e, assieme alle Sorelle della Notte, si travestì da Jedi gli tese un agguato nel suo palazzo su Serenno. Nonostante fosse stato avvelenato, Dooku riuscì a resistere all'attacco ma non venne a conoscenza dell'identità dei suoi aggressori. Dooku poi contattò la leader delle Sorelle della Notte, Madre Talzin, che, informata della perdita della sua preziosa apprendista, propose a Dooku un nuovo apprendista maschio di Dathomir per rimpiazzarla.

Le Sorelle della Notte

Dooku e Savage Opress.
Dooku si recò poi su Dathomir per parlare con Talzin e proporle un'alleanza fra i Separatisti e le Sorelle della Notte. Talzin rifiutò ma gli offrì di prendere uno dei Fratelli della Notte come suo nuovo assassino. Dooku accettò e se ne andò. A Dooku venne affidato così Savage Opress, fratello dell'ex apprendista di Sidious Darth Maul, che fece un'ottima impressione per via della sua forza e fierezza. Dooku iniziò così ad addestrarlo ai poteri del lato oscuro e nel combattimento con la spada laser, dicendogli che avrebbero fatto grandi cose, che sarebbe diventato più potente di Maul e di Sidious e che insieme avrebbero governato la galassia.

Dooku fu però un maestro severo e torturò Opress con i fulmini di Forza Sith. Quando Opress fallì la sua prima missione e Dooku lo punì severamente, Ventress si rivelò al suo ex maestro e gli disse che era lei la vera maestra di Opress. I due duellarono con Dooku ma non furono in grado di sconfiggerlo. Opress poi soffocò con la Forza sia Dooku che Ventress e cercò di ucciderli entrambi, ma riuscirono a scappare. Dooku poi affrontò Ventress e la sconfisse ma, quando fu sul punto di ucciderla, venne accecato e lei ne approfittò per scappare. Dooku ordinò ai suoi droidi da battaglia di uccidere Opress ma non riuscirono a impedirgli di fuggire.

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This is Secura, reporting for duty...

(LAVORI IN CORSO)

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La Battaglia di Coruscant

Verso la fine delle Guerra dei Cloni, i Separatisti lanciarono un ardito attacco alla Repubblica. La Confederazione aveva penetrato le difese di Coruscant ed era riuscita a rapire il Cancelliere Palpatine.

In realtà si trattava di una messa in scena, visto che Palpatine era in realtà il maestro di Tyranus. Ma Dooku era all’oscuro del piano di Palpatine. Il rapimento non era altro che un test per il suo futuro nuovo apprendista Sith. A penetrare sulla nave ammiraglia del Generale Grievous, il veicolo di fuga di Dooku e del suo ‘prigioniero’, furono i due eroi Jedi Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker. Ancora una volta Dooku si confrontò con i due Jedi. Ebbe la meglio su Kenobi, lanciando il Jedi privo di conoscenza con una spinta di Forza, ma non fu in grado di battere Skywalker. Punzecchiando l’impetuoso giovane durante il duello, Dooku pensò che avrebbe avuto la meglio, ma Anakin lo sorprese.

Skywalker mozzò entrambe le mani di Dooku, e prese possesso dell’arma a lama rossa del Signore dei Sith. Dooku cadde in ginocchio davanti a Skywalker, il quale stava tenendo entrambe le spade alla sua gola. "Uccidilo", lo consigliò Palpatine, e solo in quel momento Dooku realizzò che il tradimento era la via dei Sith. Capì che era sacrificabile. Skywalker era il vero premio, il talentuoso apprendista, il nuovo Sith.

Questa consapevolezza giunse in lui quando Skywalker incrociò le sue spade, tagliandogli la testa.

Tratti personali

Dooku era uno dei migliori Jedi che fossero mai esistiti, tanto che Yoda lo definiva al contempo uno dei suoi maggiori successi e dei suoi più grandi fallimenti. Non a caso, aveva padroneggiato le vie della Forza per circa ottant'anni.

Le sue grandi abilità lo portarono a divenire molto sicuro di sé. Sin da Padawan, si vedeva destinato a divenire un potentissimo Maestro Jedi; e ancora, dopo esserlo divenuto, non volle addestrare Padawan in cui non vedeva un grande potenziale. Era del tutto fedele agli ideali dell'Ordine Jedi, tanto che, nonostante la sua indole indipendente e 'ribelle', era visto come uno dei Jedi più conservatori.

Ironicamente, fu proprio questa sua fedeltà a portarlo a lasciare l'Ordine Jedi: Dooku vedeva le attività dell'Consiglio come un tradimento dei genuini ideali che stavano alla base dell'Ordine. Disprezzando il tradimento più di ogni altra cosa, alla fine decise di abbandonare quello che identificava come un 'Ordine decaduto'.

Pur essendo un appassionato collezionista di antichità aliene e un estimatore dell'arte aliena, Dooku, specialmente dopo essere divenuto Signore dei Sith, era un umanocentrista. Egli aspirava alla fondazione dell'Impero dell'Uomo, che, nella sua idea, sarebbe dovuto sorgere dalle rovine della Repubblica dopo le Guerre dei Cloni, e che sarebbe stato difeso da un Esercito dei Sith composto esclusivamente da Umani e quasi-Umani.

Spada laser di Dooku

Fattezze della spada laser di Dooku all'epoca della Battaglia di Geonosis.