Droide analizzatore JN-66

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.
Jn66 1.jpg
JN-66
Dati di fabbricazione
Pianeta di fabbricazione

Coruscant

Produttore

Cybot Galactica

Modello

Droide analizzatore JN-66

Classe

Droide analizzatore

Dati tecnici
Altezza

1 mt.

Armi

Nessuna

Equipaggiamento
Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era dell'ascesa dell'Impero

Affiliazione

Ordine Jedi

Il JN-66 era un modello di droide analizzatore prodotto dalla Cybot Galactica come dride d'utilità. Doverse unità JN-66 vennero impiegate negli Archivi Jedi del Tempio Jedi su Coruscant durante le ultime decadi della Repubblica Galattica.

Caratteristiche

Nelle investigazioni gli Jedi si affidavano alla loro intuizione e connessione con la Forza per risolvere molti misteri, ma durante i giorni del declino della Vecchia Repubblica diventava sempre più difficile, a causa dell’ombra del lato oscuro che ottundeva le loro percezioni; sempre più spesso, cominciarono a ricorrere alle risorse tecnologiche disponibili nel Tempio Jedi. Fra queste meraviglie della tecnica era presente anche JN-66, un argentato modello di droide analista che disponeva di un quadruplo set di fotorecettori e si librava a mezz’aria grazie ad un dispositivo repulsorlift.

Due droidi JN-66.
La Cybot Galactica costruì il JN-66 come più alto grado della loro gamma di droidi d’utilità, molti dei suoi componenti base erano i medesimi del meno sofisticato "cugino", il droide PK, estensive parti della armatura e del sistema di cablaggio erano in dotazione comune con la serie IM-6 di droidi medici da campo.

Dotato di numerose porte di connessione libere e prese per sensori per facilitarne la modifica e la personalizzazione già nel modello standard, l’unità in servizio al Tempio Jedi era dotata di cervelli elettronici avanzati e migliorati apparati sensori che ne moltiplicavano considerevolmente il valore, e di conseguenza il prezzo, rispetto a quelli normalmente in vendita; il dispositivo composto di quattro fotorecettori lo abilitava ad analisi ottiche ad ampio spettro e ad estremi livelli d’ingrandimento.

La sua superficie splendente era spoglia di coperture, per garantire una migliore penetrazione dei frequenti bagni di radiazioni per la sterilizzazione, il paio di proiettori repulsorlift che aveva al posto delle gambe, infine, assicuravano che non toccasse mai superfici contaminate.

Presente in

Fonti

Droidi JN-66 negli Archivi Jedi.