EV-9D9

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Ribellione.
Ev-9d9 1.jpg
EV-9D9
Dati di fabbricazione
Pianeta di fabbricazione

Bespin, in seguito Tatooine

Data di terminazione

4 ABY

Produttore

MerenData

Modello

Droide supervisore di serie EV

Classe

Droide supervisore

Dati tecnici
Altezza

1.9 mt.

Sesso

Programmazione femminile

Colore dei sensori

Arancione

Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era della Ribellione

Affiliazione

Jabba Desilijic Tiure

EV-9D9 (o Eve-Ninedenine) era la sadica sorvegliante incaricata della direzione del Reparto Operazioni Cibernetiche nel palazzo di Jabba.

Caratteristiche

Il suo corpo era sottile, l’armatura esterna bronzea e costellata da numerose ammaccature, la voce aveva una stridente ed impersonale tono metallico, particolarmente fastidioso. La sua folle programmazione la rendeva congeniale per le mansioni assegnategli.

Biografia

Tra le varie disposizioni che rilasciò svolgendo il suo servizio vi fu la destinazione di C-3PO come traduttore personale di Jabba e di R2-D2 come droide astromeccanico in servizio sulla chiatta del corpulento signore del crimine, ma la sua storia era stata lunga e carica di eventi già prima d’allora.

Il difetto di programmazione che trasformò un benevolo droide supervisore in un brutale torturatore non era un tratto unico di Eve, più probabilmente era una falla che interessava l’intera prima produzione del modello EV della MerenData: molti furono ritirati dal commercio e sostituiti con modelli più stabili, ma EV-9d9 fu uno dei tanti che sfuggirono allo smantellamento. Combinato al malfunzionamento caratteriale vi era anche un difetto nei sistemi di manipolazione degli oggetti, che spiegava i sempre maggiori danni che il suo guscio esterno mostrava. Prima di entrare nell’organico a servizio di Jabba, Eve era il supervisore dell’ormai defunto impianto repulsore della GoCorp, i cui droidi operai sovraccaricava incredibilmente di lavoro; il livello degli attriti era alto, ma va detto che la produzione era molto al di sopra di quanto i droidi normalmente riuscissero a garantire.

Successivamente Eve si spostò a Cloud City, su Bespin, dove l’impennata di droidi distrutti allertò la sicurezza della sua presenza; nel periodo di permanenza nella città tra le nubi, Eve riuscì a distruggere un quarto della popolazione droide, successivamente dirottò la Principessa Ioprene per fuggire dalla Guardia Alata, non prima però di aver sabotato il sistema di fluttuazione cittadino.

Ritrovatasi su Tatooine, le sue credenziali di spietata efficienza le garantirono il favore agli insalubri occhi di Jabba, che gli affidò il comando di tutti i droidi del palazzo, un compito che lei intraprese con piacere.

Eve supervisiona le Operazioni Cyborg nel Palazzo di Jabba.

EV-9d9 era una sadomasochista, o meglio, la versione informatizzata di una sadica; traeva piacere nel miscuglio di segnali che erano per i droidi l’equivalente del dolore, al punto che ideò sensori specializzati chiamati “tasto del dolore” che impiantava ai droidi in modo che le trasmettessero le loro pene. Eve studiava e assaporava quei segnali, mentre il suo bisogno cresceva fino a diventare una vera e propria dipendenza; giunta a quel punto aveva ormai implementato nella sua struttura un terzo sensore ottico altamente specializzato che era in grado di analizzare gli algoritmi del dolore, abilità extrasensoriale di cui era molto fiera. I suoi costanti abusi contro i droidi del palazzo non sarebbero rimasti impuniti per sempre, questo Eve lo sapeva al punto di sviluppare una forma di paranoia ossessiva; spesso si nascondeva in una sorta di laboratorio sotterraneo dove infieriva su altri droidi, mutilandoli e tormentandoli in modi indicibili.

Fu la prima tra tutti i tirapiedi a palazzo ad accorgersi del complotto per uccidere Jabba, ma fallì nel proteggere la sua stessa vita... un droide operaio da Cloud City, 12-4C-41, finalmente la trovò e vendicò i torti subiti da lui e dai suoi compagni prima che lei potesse dare l’allarme; Wuntoo sparò ad Eve, ma piuttosto che lasciarla a godere del suo stesso dolore, le strappò lo speciale sensore ottico e disabilitò il suo tasto del dolore. EV-9d9 giacque morente, impossibilitata a studiare le sensazioni dei suoi momenti finali, mentre i droidi storpiati nei suoi esperimenti le sciamavano addosso per smantellarla.

Presente in

Fonti

Concept art di Ralph McQuarrie.

Collegamenti esterni