Fratellanza Sith

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Fratellanza 1.JPG
Fratellanza Sith
Informazioni organizzative
Titolo del leader

Signore Oscuro dei Sith

Quartier generale

Grande Tempio Massassi

Governi/organizzazioni affiliate

Impero Sith, Krath

Credenze
Divinità

lato oscuro della Forza

Templi/luoghi importanti

Yavin 4

Informazioni storiche
Data di fondazione

3.997 BBY

Pianeta di fondazione

Yavin 4

Fondatore

Exar Kun

Altre informazioni
Era(e)

Era della Vecchia Repubblica

La Fratellanza Sith era un’organizzazione del lato oscuro della Forza fondata da Exar Kun, nuovo Signore Oscuro dei Sith, per riportare all’apice un nuovo Impero, che si imponesse sulle rovine della Repubblica Galattica e dell’Ordine Jedi. In particolare, mentre i Krath e i Mandaloriani fungevano da braccio armato per questo nuovo embrione imperiale, la Fratellanza, che ne era alla guida, si opponeva ai Cavalieri Jedi.

Storia

I Sith risorgono

Exar Kun e Ulic Qel-Droma vennero fatti rispettivamente Signore Oscuro e apprendista Sith dallo spirito dell’antico Marka Ragnos, il quale li scelse per adempiere al compito di creare una nuova Età d'Oro dei Sith. Kun, addestrato dallo spirito di Freedon Nadd, si assunse il compito di addestrare una nuova generazione di Sith che fossero i nuovi padroni del nuovo Impero; Qel-Droma, già a capo del sistema Imperatrice Teta e successivamente dei Mandaloriani, avrebbe dovuto assemblare un esercito. Tutto era predisposto per scatenare la Grande Guerra dei Sith.

Kun riuscì a portare su Yavin 4 (dove nel frattempo i suoi schiavi Massassi avevano costruito templi e monumenti) una ventina di Cavalieri Jedi, promettendo loro una conoscenza più ampia della Forza che gli avrebbe permesso di distruggere i Sith pronti a risorgere. Al contrario, usando un holocron Sith che aveva sottratto al venerando Maestro Odan-Urr, Kun sprigionò un antico veleno Sith che intaccò le menti dei Jedi presenti lì, i quali vennero totalmente convertiti alla causa delle tenebre. Solo Crado, un Jedi Cathar, non fu infettato dal veleno.

Il massacro dei Maestri

Durante l’addestramento, Kun disse ai suoi apprendisti che i vecchi Maestri Jedi erano degli eretici che componevano una vecchia e ormai morta tradizione, che sarebbe dovuta essere spazzata via per favorire l’ascesa della nuova età d’oro. Per questo, occorreva eliminare i Maestri: tutti gli apprendisti Sith vennero inviati ad assassinare i loro vecchi maestri, il che risultò in un massacro di grandi proporzioni. Non furono molti i Maestri Jedi che riuscirono ad accorgersi dell’inganno e a sfuggire ai loro stessi allievi.

L'attacco finale

Successivamente, la Fratellanza progettò di distruggere e depredare la Grande Biblioteca Jedi di Ossus. Per fare questo, Kun sacrificò Crado e Aleema Keto per azionare un’antica arma appartenuta a Naga Sadow, che generò una supernova diretta contro il pianeta. I Jedi riuscirono a fuggire, ma la Biblioteca venne distrutta e la Fratellanza si appropriò di numerosi volumi e artefatti. Nonostante tale vittoria, su Ossus Qel-Droma uccise suo fratello Cay, il che lo portò alla redenzione.

Qel-Droma rivelò ai Jedi dove si nascondesse Kun e portò così la flotta repubblicana a Yavin 4. Capendo di non avere speranze di vittoria, Kun sacrificò tutti i Massassi per preservare la propria anima, che venne intrappolata all’interno del Grande Tempio Massassi. La Guerra era praticamente finita.

Nonostante la “morte” di Kun, la Fratellanza continuò a combattere e si rifugiò su Koros Major, ancora nelle mani dei Krath. Nella Battaglia di Koros Major, però, la Fratellanza e i Krath vennero definitivamente sconfitti. I Sith sopravvissuti si diedero alla fuga e si nascosero, mettendo di fatto fine alla Fratellanza.

Il retaggio della Fratellanza

I pochi Sith sopravvissuti si divisero. Alcuni, mantenedosi uniti sotto l'egida di un unico Signore dei Sith, si rifugiarono su Korriban, costruendo un'accademia che sarebbe stata reclamata, in futuro, da Darth Revan. Altri si dispersero; come Darth Sion, che si sarebbe unito tempo dopo all'Impero Sith di Revan, o come Larad Noon, i cui insegnamenti, tremila anni dopo, avrebbero portato alla nascita dei Jensaarai.