Grievous

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Grievous
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Kalee[1]

Morte

19 BBY (16:5:22), Utapau[2]

Descrizione fisica
Razza

Kaleesh[1]

Sesso

maschile[1]

Altezza

2.16 metri [3]

Capelli

Nessuno (dopo l'incidente aereo; in precedenza, neri)[1]

Occhi

Dorati[2]

Protesi

Comletamente cibernetico a eccezione del cervello, degli organi vitali superiori e della metà frontale del cranio[2]

Dotazione
Veicolo personale
Arma prediletta

spade laser (collezione)

Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era dell'ascesa dell'Impero[2]

Affiliazione
"Sono Grievous, signore della guerra dei Kaleesh e Comandante Supremo delle armate della Confederazione. E non sono un droide!"
―Grievous[fonte]

Grievous, nato Qymaen jai Sheelal, fu il Comandante Supremo dell'Esercito Droide della Confederazione dei Sistemi Indipendenti durante le Guerre dei Cloni. Membro della razza dei Kaleesh, Grievous fu signore della guerra sul suo aspro pianeta natale Kalee, nella diatriba che vide il suo popolo scontrarsi con gli Huk. In seguito a un incidente aereo, fu trasformato in un cyborg - un incrocio tra il telaio di un droide da guerra Krath e ciò che rimaneva dei suoi organi: l'encefalo, parte del sistema nervoso periferico e la sezione superiore del tronco. Dall'esterno, le uniche vestigia del suo passato Kaleesh erano i brillanti occhi color oro, attraversati da una sottile pupilla di rettile e sprofondati in due fosse rossastre.

Reclutato da San Hill, leader del Clan Bancario InterGalattico, Grievous ascese al vertice delle forze armate separatiste in brevissimo tempo, tanto da ottenere il grado di Comandante Supremo immediatamente dopo l'inizio del conflitto. Il contributo di Grievous consentì alla Confederazione di soverchiare la Repubblica Galattica su molti campi di battaglia; in particolare, il Generale in persona comandò l'annientamento di miliardi di senzienti, scatenando un'ondata di panico in tutti i sistemi civilizzati della galassia.

Darth Tyranus addestrò Grievous all'uso della spada laser, trasformandolo in un eccellente spadaccino. Grazie a queste sue nuove doti, il cyborg riuscì a sconfiggere teté a teté numerosi Jedi e si guadagnò la reputazione di grande ammazza-Jedi, secondo solo al cacciatore di taglie Durge. Sviluppò anche un feticismo particolare per le armi degli avversari sconfitti, tanto che presto arrivò a disporre di una lauta collezione di spade laser.

Dopo una caccia durata tre lunghi anni, Grievous fu raggiunto e ucciso da Obi-Wan Kenobi su Utapau, ponendo fine al suo regno di terrore. Tempo dopo, uno scienziato riuscì a mettere le mani sul cadavere del Generale, trasformandolo nella struttura portante di un nuovo droide sperimentale, l'N-K Necrosis; il robot, tuttavia, fu distrutto poco dopo la sua creazione da una banda di avventurieri.

Biografia

Esordi

"A giudicare dal mantello che abbiamo trovato, sei un generale Kaleesh, non è così?"
―San Hill a Grievous[fonte]
Sheelal e Ronderu lij Kummar respingono gli invasori Huk.

Nonostante abbia raggiunto la fama come Generale Grievous, Qymaen jai Sheelal era in origine un semplice Kaleesh - questo il nome dei nativi di Kalee, un mondo piegato dalle carestie e da una guerra che non sfiorò mai gli interessi della Repubblica Galattica. Da generazioni, Kalee era costretto a subire i soprusi di una specie insettoide tecnologicamente superiore, i crudeli Yam'rii (chiamati "Huk" o "insetti senz'anima" dai Kaleesh), che razziavano il pianeta in cerca di schiavi.[1]

Sheelal nacque in un mondo sprofondato nella violenza più cieca e fu per lui inevitabile sviluppare un odio viscerale per gli Huk. Suo padre, alla ricerca di uno sfogo edificante per la rabbia del figlio, gli insegnò a maneggiare lo slugthrower. Il giovane Sheelal divenne presto un eccellente tiratore, nonché una mente sottile e levigata come la canna di un fucile; a otto anni era già un cecchino esperto, con all'attivo oltre quaranta abbattimenti. A ventidue anni aveva ucciso abbastanza Huk da essere considerato un semidio.[1]

L'amica più intima di Sheelal fu una guerriera e mercenaria Kaleesh, Ronderu lij Kummar. Una leggenda narra che la sua relazione con questa abile quanto selvaggia spadaccina affondasse le sue radici in un sogno. Una volta, nel sonno, Sheelal vide sé stesso trafiggere con delle spade Lig un mumuu selvatico nella giungla Kunbal. Ossessionato da questa visione, al risveglio indossò la sua maschera mumuu e si lanciò in una battuta di caccia per ucciderne uno dal vivo; giunto nella giungla, invece di trovare un mumuu si imbatté in Kummar, e capì che il cacciatore del sogno non era lui, ma la donna che gli stava dinnanzi in maschera karabbac, armata con un paio di spade Lig. Da quel giorno, i due furono considerati come la manifestazione vivente della Sheelal (letteralmente, Il sognatore/Il sognato), una criptica parabola Kaleesh.[1]

Grievous al tempo della Guerra degli Huk.

La vera natura della loro relazione rimane incerta. Alcuni affermano che Kummar fosse la sorellastra perduta di Sheelal; altri, che fosse in tutto e per tutto la sua amante. Quale che sia la verità, certo è che da quell'incontro scaturì un vincolo considerato sacro e assoluto. Kummar insegnò a Sheelal l'uso della spada mentre lui la introdusse alla potenza del fucile esotico Czerka. Celati da pesanti maschere - Kummar con il suo cranio di karabbac e Sheelal con il suo teschio di mumuu (ereditato dal padre perito in battaglia contro gli Huk) - i due divennero una leggenda: i semidei gemelli benedetti dai loro antenati, gli implacabili mietitori degli invasori Huk .[1]

Eppure, per quanto invincibili insieme, da soli i due mostravano tutta la loro debolezza. Durante uno scontro sulle spiagge di Kalee, Kummar e Sheelal vennero separati. Kummar perì di una morte barbara e violenta, sotto i colpi delle brutali tagliole Huk; il suo corpo fu abbracciato dalle onde e scomparve nel Mare Jenuwaa. Sheelal, impossibilitato a recuperarla dalle acque, uscì di senno e sprofondò in un'orribile depressione psicotica. Sconsolato, intraprese un pericoloso viaggio attraverso l'oceano fino ad Abesmi, un'isola monolitica a miglia e miglia dalla terraferma. Lì, pregò gli dei perché riportassero indietro Kummar dalla sua tomba gelata, così da vederla almeno un'ultima volta. Purtroppo, gli dei rimasero in silenzio.[1]

Sheelal fece del suo meglio per soffocare la tristezza. Prese dieci mogli e generò più di trenta figli, ma nessuno di loro - sposa o bambino - riempì mai il baratro lasciato dalla scomparsa di Kummar. Alla fine, si rese conto che il suo destino sarebbe stato quello di rimpiangerla fino alla fine dei suoi giorni. Illuminato da questa conclusione, Qymaen jai Sheelal abbandonò la sua vecchia identità, adottando un nome più consono a un essere dall'angoscia imperitura e - cosa ancora più terribile - determinato a non essere il solo a soffrire. Nacque così il Generale Grievous (NdT: letteralmente, Generale Angoscioso).[1]

Diventare un cyborg

"Chi sono io? Sono il futuro!"
―Grievous ad Asajj Ventress[fonte]

Alle dipendenze di San Hill

Dopo aver radunato al suo fianco un gruppo di assetati guerrieri Kaleesh, gli Izvoshra, Grievous divenne un signore della guerra contorto e malvagio. Riuscì a scacciare gli Huk da Kalee, ma la sua amarezza non fu alleviata da questo trionfo ed egli decise di inseguirli fino ai loro mondi, devastandone le colonie. Il successo dei Kaleesh fu assicurato da attacchi sleali e dall'olocausto di interi pianeti, almeno fino a quando - inaspettatamente - gli Huk non chiesero aiuto alla Repubblica. I Cavalieri Jedi, intervenuti per fermare la guerra, si allearono con gli Huk e Kalee soffocò sotto il peso dei dazi e dell'embargo, cadendo in povertà. Centinaia di migliaia di Kaleesh morirono di fame.

Grievous dopo l'"incidente" aereo.
L'ingresso in scena di San Hill, presidente del Clan Bancario InterGalattico, risollevò le sorti di Grievous. Hill vide in Grievous un potenziale "esattore" del CBIG e - in cambo dei suoi servigi - propose il sanamento del pesantissimo debito di Kalee, cosa che avrebbe consentito alla sua gente di lenire gli effetti dell'embargo. Per quanto fosse disguastato all'idea di trasformarsi in un picchiaduro per una megacorporation senz'anima, Grievous sapeva bene quanto questo accordo avrebbe significato per il suo popolo; inoltre, vi era qualcosa di innato in lui, una pulsione al combattimento che necessitava di uno sfogo: se non gli Huk, qualcun altro, da qualche parte. Il Generale accettò e divenne comandante in capo dell'esercito di droidi privato del Clan.

Da parte sua, il CBIG mantenne la promessa e attenuò il deficit di Kalee, sollevandone i commerci. Grievous, nel frattempo, divenne uno strumento estremamente efficace: fu tramite i suoi sforzi che il CBIG si appropriò della mora dovuta da Ord Mantell, e fu sempre lui che assediò la Phlut Design Systems dopo il suo fallimento. Nonostante l'azione non mancasse, Grievous aveva nostalgia dei comfort della sua vita su Kalee: rivoleva la sua vecchia elite, gli Izvoshra, ma il Clan Bancario si rifiutò di ingaggaire altri Kaleesh. Si sarebbe dovuto abituare ai droidi ma, non potendo sviluppare confidenza alcuna con i rozzi robot da combattimento del Clan, pretese dei modelli più evoluti perché rimpiazzassero la sua elité. Col permesso di Dooku, Hill acconsentì e diede il via alla produzione della GranGuardia IG-100. Inizialmente, Grievous provò ribrezzo per la totale irragionevolezza dei droidi, tanto che richiese che fossero riprogrammati per osservarlo combattere e imparare da lui.[5]

La caduta del Martyr

San Hill e ciò che resta di Sheelal.

Poco dopo, Grievous apprese che gli Huk avevano profanato un'area di sepoltura Kaleesh nelle colonie, e che la Repubblica era restata a guardare. La notizia fece riesplodere il suo desiderio di combattere in difesa del proprio popolo: troncò il contratto con il Clan Bancario e ritornò a Kalee per vendicare il misfatto. Prevedibilmente, San Hill era tutto fuorché soddisfatto. Fu tentato di commissionare l'assassinio di Grievous, ma temeva che i Kaleesh gli avrebbero causato un sacco di problemi qualora fosse sopravvissuto. Alla ricerca di una strategia ben più sottile, Hill cospirò con Poggle il Minore, Arciduca di Geonosis, e con i loro mutui alleati, Darth Sidious e il Conte Dooku, per architettare un piano che avrebbe garantito loro i servigi di Grievous per molto, molto tempo.[6]

Su Kalee, Grievous e gli Izvoshra si imbarcarono sul suo trasporto truppe, il Martyr, determinati a riaprire la Guerra degli Huk. A loro insaputa, Dooku, Hill e Poggle avevano installato a bordo una bomba ionica e manomesso il sedile del pilota perché effettuasse un'espulsione telecomandata. Pochi istanti dopo il decollo, il Martyr esplose in una palla di fuoco e si inabissò nel Mare Jenuwaa. Dooku premette il pulsante di eiezione all'ultimo momento, risparmiando a Grievous una morte orribile ma infliggendogli una sofferenza ancora più atroce. Il suo corpo, tumefatto e sanguinolento, fu raccolto dalle acque e rianimato dai fulmini di Forza del Conte.[7] Fu allora che al Sith venne l'idea di inculcare in Grievous che la responsabilità dell'attentato fosse dei Jedi. Le GranGuardie lo trascinarono a uno shuttle nei paraggi, dove alcuni droidi medici lo attendevano per stabilizzarne le condizioni e tenerlo in vita abbastanza a lungo da arrivare su Geonosis. Il Conte, nel frattempo, raggiunse il suo mondo natale Serenno per recuperare un'altra componente cruciale del piano.[6]

Trasformazione

"Più macchina che vivo, Grievous è—ma ben più pericoloso."
Yoda[fonte]
Spaccato del cranio di Grievous.

Le ferite riportate da Grievous furono quasi mortali, tanto da rendere irrecuperabile il suo corpo forgiato da mille battaglie - o almeno così gli fu detto. Tutti gli indizi conducevano a un complotto della Repubblica. In verità, la guarigione di Grievous fu così rapida che il suo corpo dovette essere ulteriormente sfigurato dopo lo schianto, fino a raggiungere il livello di devastazione desiderato. A quel punto, San Hill reiterò la sua offerta, inclusa la promessa di sostituire il corpo spezzato di Grievous con uno nuovo. Accecato dal desiderio di vendetta contro la Repubblica Galattica e gli Huk, il Generale accettò - a condizione che la sua mente non fosse minimamente alterata.[6]

Come parte dello sforzo per tenere in vita Grievous fino a destinazione, Dooku gli trasfuse sangue proveniente dal corpo congelato del Maestro Jedi Sifo-Dyas. Su Geonosis, Poggle il Minore e i suoi scienziati inserirono i resti del Generale in una scocca in lega di duranium reminescente di un droide da guerra Krath, completa di gambe robotiche LX-44; gli organi vitali trovarono posto in una sacca toracica di sintepelle a prova di vuoto. Contro la volontà di Grievous, i Geonosiani modificarono il suo sistema nervoso nel tentativo di eliminare ricordi indesiderati e di potenziare i centri legati alla rabbia, all'equilibrio e all'agilità. Il nervo ottico fu integrato da microimpianti per il miglioramento della vista e da una protezione contro il vuoto siderale.

In seguito, Grievous si disse estremamente dispiaciuto del fatto che il sangue di Sifo-Dyas - ricco di midi-chlorian - non gli avesse conferito il benché minimo grado di sensibilità alla Forza. A parte questo, San Hill e i suoi alleati reputarono il progetto un successo eccezionale. Ora, Qymaen jai Sheelal poteva dirsi angosciato nel corpo e nello spirito.[6] In seguito, gli stessi droidi e le medesime tecniche impiegate per ricostruire il corpo martoriato di Grievous sarebbero stati utilizzati per trasformare Anakin Skywalker in Darth Vader.[2]

L'iniziativa cyborg fu caldeggiata da San Hill, il quale desiderava creare un leader militare che potesse contenere la crescente influenza politica del Conte Dooku all'interno del movimento separatista; con un'abile quanto scontata mossa diplomatica, Hill consegnò il Generale Grievous nelle mani Dooku come regalo. Nonostante l'aspetto mostruoso, Dooku era soddisfatto e insignì Grievous del titolo di "Comandante Supremo delle Armate Droidi", pianificando di farne un personaggio centrale nel suo tentativo di conquistare la Repubblica. Come dono di benvenuto, il Conte regalò a Grievous la sua prima spada laser, quella di Sifo-Dyas.[6]

Grievous era disgustato dal suo nuovo corpo meccanico e prese il titolo di Comandante Supremo delle Armate Droidi conferitogli da Dooku come un insulto. Attanagliato dal disprezzo, fece a pezzi le sue GranGuardie, gridando al mondo che non era un droide.[6] L'ostilità alla sua nuova forma proseguì ancora per qualche tempo: Grievous tentò di mantenere vivo ciò che restava del suo lignaggio Kaleesh adornando se stesso e le sue GranGuardie con maschere e mantelli nello stile usato dalla sua gente. Tuttavia, non ci volle molto perché Grievous arrivasse a rispettare profondamente sia Dooku che Sidious, reputandoli i soli leader necessari alla guida politica della Confederazione.[4]

Grievous distrugge le sue GranGuardie dopo essere stato chiamato "droide".

In particolare, Grievous sviluppò un astio smisurato per il Viceré della Federazione dei Mercanti Nute Gunray, tollerandolo solamente per la sua importanza all'interno del meccanismo della Confederazione. Gunray era un codardo e un arrogante, tanto da mettere in dubbio la leadership di Grievous.[2] Trattava Grievous esattamente come un droide, per quanto gli fosse stato soventemente rammentato il contrario.[4]

Qualche tempo dopo la sua metemorfosi, Grievous apprese che i Jedi Oscuri Kaa e Lii avevano razziato la sua collezione di spade laser Sith. Sapendo dove si sarebbero dirette, Grievous pilotò il suo caccia fino all'aspro mondo di Dica, dove ingaggiò un aspro combattimento con le due gemelle. Unendo gli sforzi, le sorelle riuscirono a staccare un pezzo della maschera di Grievous e a metterlo alle strette; il Generale non si perse d'animo e, con una serie di colpi ben assestati, riusci a disarmare le due Jedi Oscure. Con suo sommo dispiacere, le armi finirono in un lago ricolmo di liquido acido, mentre le sorelle batterono in ritirata. Avendo perduto per sempre la sua collezione di spade laser, Grievous decise di iniziarne una nuova, giurando che l'avrebbe fatta con spade di Jedi. [8]

Le Guerre dei Cloni

La guerra inizia

"Non avete idea di ciò che vi siete aizzati contro. Io conosco la vostra arma. E ho unito questa abilità alla rapidità che solo una macchina può avere. Come può un qualunque essere vivente pensare di sfidarmi?"
―Grievous a B'dard Tone e Flynn Kybo[fonte]
Grievous abbandona la Battaglia di Geonosis a bordo della sua nave, la Soulless One.

Grievous fu sguinzagliato per la prima volta nelle catacombe geonosiane durante la Battaglia di Geonosis, con l'incarico di proteggere il Consiglio Separatista dai Jedi e dai clone troopers, e si guardò bene dal lasciare sopravvissuti che potessero testimoniare della sua esistenza.[1] Dooku, impressionato da questa performance, decise di addestrare Grievous all'uso della spada laser, arte che il Generale apprese con rapidità eccezionale.[4]

Grievous acquisì tutti e sette gli stili Jedi - inclusi i rarissimi Makashi e Juyo - e sorpassò ben presto tutti gli altri apprendisti di Dooku in termini di combattimento individuale. Nonostante il suo valore, per non parlare del tempo e delle risorse spese per crearlo, Dooku seguitava a tenerlo in secondo piano, privilegiando il generale Chiss Sev'rance Tann. Fu solo con la morte della Tann, avvenuta un mese dopo gli eventi di Geonosis, che Grievous entrò pienamente nelle grazie del Conte.[9][4]

Il Generale svelato

"Jedi! Siete circondati, il vostro esercito è in rotta. Fate subito la pace con la Forza. Questa è la vostra ultima ora. Ma sappiate che io, il Generale Grievous, spietato senza misericordia, vi concederò una morte da guerrieri. Preparatevi!"
―Grievous a Ki-Adi-Mundi e agli altri Jedi durante la Battaglia di Hypori[fonte]
Grievous si rivela ai Jedi su Hypori.

La prima uscita pubblica del Generale Grievous fu durante la Battaglia di Hypori, contro la Repubblica, quando le sue tattiche riuscirono ad annientare un'intera task force del Grande Esercito. Grievous procedette quindi ad eliminare un gruppo di sette Cavalieri Jedi, fra i quali i membri del Consiglio Ki-Adi-Mundi e Shaak Ti. Questi ultimi - insieme ad Aayla Secura e a K'Kruhk - vennero recuperati in extremis da una squadra di soccorso di soldati ARC, guidata dal Capitano Fordo e inviata da Obi-Wan Kenobi; gli ARC riuscirono a malapena a tenere a bada Grievous, ma abbastanza a lungo da portare in salvo i Cavalieri. Senza il tempestivo aiuto dei cloni, è assai probabile che tutti e quattro sarebbero periti sotto i fendenti furibondi di Grievous.[10]

Sei mesi dopo la Battaglia di Geonosis, il Conte Dooku mise nuovamente alla prova il Generale aizzandolo contro Asajj Ventress e Durge a bordo della Stazione Spaziale Trenchant: Grievous umiliò entrambi i comandanti separatisti, uscendo nettamente vincitore e mostrandosi pienamente degno del titolo di Comandante Supremo delle Armate Droidi.[11] Ben presto, il suo talento nel tener testa ai Jedi gli avrebbe garantito nell'HoloNet News il nomignolo di "Ammazza-Jedi".[1]

Grievous a bordo della Malevolence.

In qualità di Comandante Supremo, Grievous era abitualmente scortato da un picchetto di GranGuardie, armate di elettrostaffa in lega di phrik - un materiale moderatamente resistente alla spada laser.[2] Verso la metà del conflitto, la sua ammiraglia divenne la Malevolence, un incrociatore munito di un cannone a ioni dalla tecnologia top-secret. Quest'arma era estremamente sofisticata e potente, tanto da essere in grado di disabilitare un intero Venator a scudi alzati con un solo colpo.[12]

Vittoria su tutti i fronti

"E così, la Repubblica vorrebbe far credere alla galassia intera che il suo cuore è al sicuro. Gli eventi di oggi, comunque, mostrano che niente ci separa dalla vittoria totale."
―Grievous in riferimento alla tremenda invasione di Duro da parte delle forze confederate[fonte]


Grievous e il Conte Dooku sul ponte della Malevolence.
Al timone della Malevolence, Grievous fu impegnato nel testaggio della superarma ionica. Dopo aver spazzato via alcune flottiglie repubblicane, la Malevolence si imbatté in una task force spedita sulle sue tracce e guidata dal Maestro Jedi Plo Koon; il Generale colse allora l'occasione per effettuare la prova decisiva del suo arsenale, annientando magistralmente tutti gli Star Destroyer repubblicani. Inviò poi una squadra di droidi cacciatori per eliminare i sopravvissuti fuggiti a bordo dei gusci di salvataggio, fa i quali vi era Koon stesso. Il Jedi, tuttavia, venne tempestivamente salvato da Anakin Skywalker e dalla sua Padawan Ahsoka Tano, che ritornarono nello spazio alleato portando notizia della tremenda superarma.[12] Poco dopo, la Malevolence capitolò grazie all'aiuto di Padmé Amidala e di Skywalker; questa fu anche l'occasione in cui Grievous e Obi-Wan Kenobi si fronteggiarono per la prima volta. Furibondo per la fuga della Senatrice e dei Jedi, Grievous li inseguì a bordo del suo caccia, giusto in tempo per rendersi conto che il navicomputer della Malevolence era stato riprogrammato per farla schiantare su una vicina luna.[13]

Poco dopo, Grievous approntò un assalto contro Kamino per distruggere la riserva di cloni della Repubblica. Il piano prevedeva l'annientamento chirurgico di tutte le stazioni d'ascolto nei pressi del pianeta, ad opera di un reparto speciale di droidi da battaglia, i droidi commando. Così facendo, la flotta separatista sarebbe avanzata senza destare allarmi. Dopo che uno di questi avamposti fu catturato sulla Luna di Rishi, Grievous fece ammassare lì le sue navi. Un manipolo di clone troopers superstiti, tuttavia, riuscì a far esplodere l'avamposto, destando l'immediata attenzione delle forze repubblicane. Una flotta di Star Destroyers di classe Venator piombò immediatamente addosso a Grievous, e il Generale fu nuovamente costretto a battere in ritirata, depennando l'attacco su Kamino.[14]


Grievous affronta Kit Fisto e Nahdar Vebb
Durante una delle successivi missioni, Grievous mosse contro il sistema di Bothawui ma si scontrò con la flotta di Anakin Skywalker che, seppur in inferiorità numerica, ebbe la meglio grazie ad una brillante strategia del giovane Jedi. Il cyborg perse tutte le navi e fuggi a bordo della Soulless One, inseguito da Anakin. Il suo caccia, però, fu danneggiato ed andò a schiantarsi in un campo di asteroidi; il Prescelto uscì illeso ma R2-D2, carico dei piani di battaglia e dei codici dei Jedi, fu catturato da Gha Nachkt, un rigattiere spaziale trandoshano incaricato da Grievous di recuperare il prezioso bottino.

Nei mesi che seguirono, il Generale Grievous condusse la CSI a numerose vittorie: sulla Stazione Banvhar, su Vandos e in innumerevoli schermaglie, fra cui la Battaglia di Parein II 4; in particolare, quest'ultimo scontro vide la morte del Mastro Jedi Sannen per mano di una GranGuardia. Un altro conflitto degno di nota si ebbe su Togoria, quando la razza felina dei Togoriani si schierò con la Confederazione. Le forze repubblicane del Generale Bridger, sopraggiunte per liberare il pianeta, furono attaccate dai locali, i quali desideravano restare con la CSI. Grievous sfidò Bridger a duello, uccidendolo in pochi secondi e scongiurando ogni tentativo della Repubblica di riconquistare Togoria.[15]

Il Generale, del resto, perse diverse altre battaglie. Fallì nella distruzione delle miniere di Viidaav[16] e uscì clamorosamente sconfitto dalla Battaglia di Nadiem. In quell'occasione, il suo esercito di droidi marciava verso una città di Nadiem per impedire la fuga agli abitanti; la Jedi Barriss Offee, fingendosi morta, riuscì ad avvicinarsi all'armata e a far detonare la parete di un canyon, sommergendo i droidi. Nel frattempo, Saesee Tiin organizzò un blocco orbitale tale da impedire alla Confederazione di ricevere rinforzi e supporto aereo. Grievous, messo alle strette, non ebbe altra scelta che fuggire a bordo del suo caccia, non senza ferire gravemente B'dard Tone e uccidre il suo Padawan prima del salto iperspaziale.[17]

Mesi dopo, Grievous diede il via all'Operazione Lancia di Durge, una campagna separatista su vasta scala volta a conquistare completamente i Mondi del Nucleo. Le sue forze piegarono centinaia di pianeti lungo la Rotta Commerciale Corelliana, incluso il cruciale mondo di Duro[1], la cui capitolazione fu personalmente supervisionata da Grievous, che costrinse Hoolidan Keggle a dichiarare una resa pubblica via HoloNet. Grievous si rese anche responsabile della sterilizzazione del popolatissimo mondo di Humbarine, uno dei membri fondatori della Repubblica Galattica, tramite un'ora di bombardamento orbitale da parte delle navi della flotta separatista. L'assalto, coordinato dalla nuova ammiraglia del Generale - la Invisible Hand, provocò la frantumazione della crosta planetaria e presumibilmente la morte della maggior parte della popolazione.[18]. Grievous scatenò pure la Piaga Cerebrale Loedorviana, che colpì il Settore di Weemell distruggendo gli eserciti della Repubblica e annientando quasi tutti gli abitanti umani.

Grievous si sbarazza di Soon Bayts.

Nel 20 BBY, Grievous rapì l'Ambasciatore Quiyyen per attirare le forze repubblicane su Vandos. Il piano fallì e il diplomatico fu salvato, ma T'chooka D'oon e Jmmaar - i Jedi mandati a salvarlo - perirono durante l'attacco. Il Padawan di T'chooka, Flynn Kybo, assetato di vendetta, radunò un gruppo di altri Jedi (fra cui B'dard Tone e Codi Ty) per sfidare Grievous, azione che fu prontamente sfiduciata dall'Alto Consiglio. Mentre rintracciavano Grievous, il Generale conquistò una nave Mon Calamari, uccidendo il Maestro Jedi Quarmall e molti dei suoi scolaretti; tuttavia, prese qualche ostaggio con l'intenzione di usarli per creare ibridi umano-droide simili a lui. Dopo la sottomissione di Gentes, i droidi-sonda dispacciati dai Jedi di Kybo rintracciarono Grievous su Belsus; nel frattempo, grazie all'informatore Rini, il gruppo aveva appreso del rapimento ed era ora determinato a salvare i giovani allievi e i Padawan prigionieri. Le sonde attaccarono Grievous, il quale non ebbe difficoltà a distruggerle ma si distrasse abbastanza da consentire ai Padawan di fuggire con l'aiuto di un Ugnaught. Il Generale si lanciò subito all'inseguimento, raggiungendoli; in quel momento, tuttavia, sopraggiunsero i Jedi di Kybo. Mentre Codi portava i ragazzi al sicuro, B'dard e Flynn tennero testa a Grievous, il quale riuscì ad ucciderli entrambi dopo che Kybo ebbe aperto una breccia in una condotta del gas, provocando una tremenda esplosione.[19]

Sette mesi dopo, su Boz Pity, Grievous affrontò il Maestro Jedi Soon Bayts. Prendendo Bayts alla sprovvista, riuscì a spaccargli il cranio con i suoi artigli prima che il Jedi potesse estrarre la spada; a quel punto, gli sottrasse l'arma e la usò per combattere i cloni. Oltraggiata, Adi Galia si scaglio contro Grievous. Pur essendo un membro dell'Alto Consiglio, Galia fu sconfitta senza troppa difficoltà: con suo grande stupore, il Generale svelò le sue doppie braccia, trafiggendola in pieno petto con due spade laser. Mace Windu arrivò appena in tempo per scagliargli contro uno STAP, lasciandolo a terra privo di sensi. Grievous fu successivamente recuperato dalle sue guardie del corpo.[20]

Nel corso della Seconda Battaglia di Xagobah, Grievous dovette vedersela con il giovane cacciatore di taglie Boba Fett, a quel tempo alla sua prima missione. Approfittando dell'assalto repubblicano alla fortezza di Wat Tambor, Fett tentò di infiltrarsi nella roccaforte e riscuotere la taglia messa sulla testa di Tambor da Jabba the Hutt; Tambor, tuttavia, rispose al fuoco e chiamò Grievous in suo soccorso. Giunto nelle stanze private del leader separatista, il Generale non si fece ingannare dalla messinscena del giovane clone, il quale si spacciava per Durge grazie a un olomanto. Grievous ebbe la meglio e mancò poco che uccidesse il ragazzo, il quale riuscì a scamparla solo perché si finse morto. Nel frattempo, la battaglia principale volgeva in favore della Repubblica e il Generale fu costretto a fuggire dal pianeta, portantdo con sé Wat Tambor e Asajj Ventress.[21]

L'antipatia nutrita da Grievous nei confronti di Nute Gunray si intensificò a seguito di un paio di spiacevoli avvenimenti. Una prima volta, il Viceré insistette per tornare su Cato Neimoidia e recuperare alcuni suoi preziosi beni, dando adito alle forze repubblicane di seguirlo. Per salvargli la vita, Grievous dovette uccidere i cloni pilota che inseguivano la sua nave, anche se avrebbe preferito il contrario. In un'altra occasione, Gunray smarrì la sua meccano-sedia, il contenuto della quale consentì alla Repubblica di anticipare la mosse di Grievous, scoprendo che egli intendeva catturare Belderone. Il piano ordito dal Generale si trasformò allora in una gigantesca trappola ai danni della flotta separatista. Nella battaglia che seguì, Grievous uccise 27 Jedi ma questo risultato non scalfì la sua ira: egli, infatti, nutriva il forte sospetto che il fallimento dell'operazione dipendesse dalla stupidità di un certo leader separatista. Il cyborg affrontò faccia a faccia il Viceré, il quale ammise che la Repubblica aveva "probabilmente" trovato la sua meccano-sedia, dimenticata per errore su Cato Neimoidia. Grievous si trattenne a stento dall'aggredirlo fisicamente.[4]

Fine dei giochi

"Schiacciateli! Fateli soffrire!"
―Grievous alle sue GranGuardie a proposito di Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker[fonte]

Le registrazioni rinvenute sulla meccanosedia misero Grievous a un passo dalla cattura. Poco dopo aver appreso che i Jedi gli erano alle calcagna, il Generale fu contattato da Darth Sidious - in realtà il Cancelliere Palpatine, foriero di una missione del tutto speciale: invadere Coruscant e rapire il Cancelliere.[4] Grievous - che si trovava su Kashyyyk intento a coordinare le avanguardie separatiste nell'invasione del pianeta[22] - partì immediatamente per Coruscant a bordo della sua ammiraglia, la Invisible Hand, sfruttando le rotte iperspaziali segrete indicate da Lord Sidious.[23]. Asserragliatasi attorno alla Capitale, la flotta stellare confederata lanciò un attacco congiunto contro Galactic City.

Il piano di Grievous prevedeva l'uso di tattiche diversive volte a scatenare il caos fra gli abitanti, quali l'invio squadriglie kamikaze di droidi avvoltoio contro gli edifici e la popolazione inerme. Quando la strategia ebbe ordito il suo effetto, Grievous si dedicò ad assaltare il quartiere governativo di 500 Republica, avanzando come un coltello nel burro grazie ai dettagliati rapporti di intelligence forniti dal Signore dei Sith. Intuito l'obbiettivo dei Separatisti, Shaak Ti e un manipolo di Cavalieri Jedi si diressero allora agli uffici di Palpatine per scortarlo ad un bunker segreto; il Generale e le sue GranGuardie si lanciarono all'inseguimento ma furono bloccati sul tetto di un treno a levitazione magnetica da Mace Windu e Kit Fisto. Quando Grievous fu sbalzato dal mezzo, il duello ebbe momentaneamente termine. A insaputa dei Jedi, infatti, una LAAT/i dirottata accorse in aiuto del cyborg, consentendogli di proseguire l'inseguimento. Grievous prese con sé sei GranGuardie e raggiunse il bunker, al quale ebbe facile accesso grazie ai codici forniti da Sidious.

Prima di riuscire a mettere le mani sul Cancelliere, il Generale fece quattro vittime: Roron Corobb, Foul Moudama, Roth-Del Masona e B'ink Utrila, oltre ad un numero imprecisato di clone troopers.[4] Grievous risparmiò Shaak Ti, ma solo perché informasse i Jedi che il Cancelliere era stato rapito.[4]

Mace Windu accartoccia il petto di Grievous.

Mace Windu riuscì a intercettare il Generale mentre questi si imbarcava a bordo di uno shuttle, preparandosi a fuggire; in un disperato tentativo di fermarlo, il Maestro Jedi usò la Forza per accartocciare la sua gabbia toracica, compromettendone i polmoni e aggravandone la già irritante raucedine. Grievous, infatti, soffriva da tempo di problemi di tosse, dovuti a una non perfetta sinergia tra gli impianti cibernetici e il suo apparato respiratorio organico.[10]

Su Tythe, Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi - freschi di vittoria - furono informati degli avvenimenti e si diressero immediatamente su Coruscant. I Jedi riuscirono ad abbordare la Invisible Hand, uccidere Darth Tyranus e a trarre in salvo il Cancelliere Supremo, ma l'apparente facilità dell'operazione celava un'elaborata trappola: i tre furono intrappolati da uno scudo antienergia e vennero condotti sul ponte al cospetto di Grievous.[2]

Mentre il Generale era intento a compiacersi, R2-D2 creò una diversione che consentì ad Anakin e Obi-Wan di liberarsi e sconfiggere le GranGuardie. Messo alle strette, Grievous non ebbe alternativa che fuggire dalla vetrata del ponte, fiducioso che il risucchio del vuoto spaziale avrebbe ucciso i due eroi. La rapida chiusura dei portelloni a tenuta stagna, invece, salvò loro la vita, mentre l' Invisible Hand - irrimediabilmente compromessa dalla battaglia spaziale - finì con lo spezzarsi in due. Mentre ciò accadeva, Grievous si dileguava nello spazio a bordo di un guscio di salvataggio.[2]

Un trapasso inatteso

"Indietro! Me la sbrigo da solo con questa feccia Jedi!"
―Grievous ai suoi droidi mentre fronteggia Kenobi[fonte]
Grievous si prepara a un duello in grande stile contro Obi-Wan Kenobi.
Nonappena la Repubblica fu informata che Grievous era nascosto su Utapau, il Consiglio Jedi incaricò il Generale Kenobi di abbatterlo. Ancora provato dall'incontro con Windu, il comandante droide scelse di non ricorrere a mezze misure, affrontando il Jedi con tutte e quattro le sue braccia—un trucchetto riservato solitamente alle fasi finali degli scontri. I bislacchi riflessi di Grievous non furono in grado di far breccia nella Forma III di Kenobi, il che rese il suo attacco sempre più lento e ripetitivo. Kenobi ne approfittò, aumentando l'angolo delle sue parate per tagliare i polsi di Grievous: prima ancora che il Comandante Maresciallo Cody e il 212esimo Battaglione d'Attacco tendessero la loro imboscata, il cyborg aveva già perso due mani. Con l'arrivo dei reparti repubblicani, i combattimenti si estesero a tutta Pau City, con i droidi da un lato e cloni e utapauni dall'altro.


Il Generale cyborg collassa in una palla di fuoco.
Travolto dagli eventi e frustrato dalle capacità del Maestro Jedi, Grievous tentò di raggiungere la Soulless One fuggendo a bordo della sua motoruota. Montato in groppa ad un varactyl di nome Boga, dopo un estenuante inseguimento e un duello in corsa, Kenobi incastrò Grievous presso la sua piattaforma d'atterraggio privata, nascosta all'interno di un piccolo pozzo di sprofondamento. I due, che avevano perso le proprie spade laser, non ebbero alternativa che risolvere la questione a mani nude; Grievous ebbe inizialmente la meglio, grazie alla robustezza e alla forza straordinaria delle sue protesi meccaniche. Approfittando di un momento di distrazione, però, Kenobi riuscì a divaricare le placche pettorali che proteggevano gli organi interni del cyborg; egli, indispettito, lo colpì ripetutamente, proiettandolo al di fuori della piattaforma ma non riuscendo a farlo precipitare.
Il "cadavere" di Grievous.
Mentre Kenobi penzolava inerme dalla piattaforma, Grievous raccolse un'elettrostaffa e si diresse verso di lui, sollevando l'arma per infliggere il colpo di grazia. Fu allora che Obi-Wan attirò a sé con la Forza il blaster del Generale, sparando cinque colpi al suo petto aperto. Gli oli che preservavano la sacca ventrale presero immediatamente fuoco, stroncando il comandante separatista, che collassò in una palla incandescente.

Nonostante avesse ucciso anche più di un Jedi per volta, il Generale Grievous fu annientato da una singola minaccia. Il suo cadavere cyborg, abbandonato sulla piattaforma d'atterraggio, non avrebbe mai più ospitato vita organica.

Parziale rinascita

"Sono più di un droide? Sono vivo, e forse...anche la reincarnazione di Grievous?"
―Pensieri di N-K Necrosis[fonte]
N-K Necrosis insieme ad alcune GranGuardie restaurate.
Poco dopo la Dichiarazione di un Nuovo Ordine, i clone troopers recuperarono il corpo di Grievous e lo trasferirono in un deposito segreto su Utapau. Rimase lì a prendere polvere per anni, finché l'ingegnere robotico Nycolai Kinesworthy non lo rinvenne e lo riciclò per completare il Progetto N-K, volto a creare l'N-K Necrosis, un automa da battaglia di nuova concezione.

Questo droide da guerra conobbe una breve esistenza nelle Grotte Myyydril di Kashyyyk, prima di essere distrutto da una banda di avventurieri. I resti del droide furono completamente spogliati, incluse le sue armi e ogni componente ritenuta di valore. La maschera rituale finì sul Mercato Invisibile, dove sarebbe stata acquistata per il suo valore artistico da un alto ammiraglio Imperiale—nient'altri che il futuro Grand'Ammiraglio Thrawn.

Eredità

Già nel 25 ABY, Grievous faceva parte del pantheon religioso della sua specie, tanto che su Kalee era venerato come un dio.

Presente in

Presenze non canoniche

Fonti

Holoproiettore.jpg
Guarda la galleria immagini dedicata a Grievous.

Note e riferimenti

Collegamenti esterni