Guerra Civile Imperiale

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Guerra Civile Imperiale
Impcivilwar 1.JPG
Inizio

4 ABY

Fine

12 ABY

Luogo

Orlo Intermedio, Orlo Esterno, Nucleo Profondo

Esito
Schieramenti

Forze imperiali leali:

Comandanti



"Mi disgusta ciò che questi palloni gonfiati autoproclamatisi signori della guerra hanno inflitto alle nostre forze di combattimento. Questi bambini litigiosi hanno causato più danni all'Impero dell'Alleanza Ribelle."
Natasi Daala[fonte]

La Guerra Civile Imperiale fu il conflitto che attraversò l'Impero Galattico dal 4 ABY al 12 ABY, con brevi intervalli fra il 9 e l'11 ABY. I consiglieri della Cerchia Stretta dell'Imperatore la chiamarono inizialmente l'ammutinamento. Il termine 'Guerra Civile Imperiale' infatti non è mai stato ritenuti valido dalle autorità imperiali fino alla fondazione formale dei Resti dell'Impero, nel 19 ABY; prima, ogni signore della guerra riteneva di combattere una guerra contro gli usurpatori del trono imperiale, mentre i puristi della COMPNOR arrivarono perfino a chiamare questo periodo tragico 'Guerra di Purificazione'.

Svolgimento

Disgregazione del potere centrale

Per molto tempo, l'Impero Galattico aveva basato la propria compattezza sul carisma e la presenza terrorizzante di Palpatine e Darth Vader, nonché sul proprio impareggiabile esercito, che forniva un deterrente a tutti i propositi di Ribellione. Quando tutti questi elementi vennero a mancare con la sconfitta imperiale nella Battaglia di Endor, fu inevitabile che l'Impero si spaccasse.

Inizialmente, la guerra civile ebbe tratti più miti di quelli che avrebbe assunto in seguito. L'autorità del Gran Vizir Sate Pestage, che aveva preso il controllo dell'Impero in qualità di reggente, non venne riconosciuta da tutti i più alti ufficiali imperiali, che vedevano la morte di Palpatine come un'occasione per acquisire maggior potere personale. A seguito della diserzione dell'Ammiraglio Krennel (scelto dalla Cerchia Stretta dell'Imperatore come Comandante Supremo), l'Ammiraglio Harssk si autoproclamò Supremo Signore della Guerra e si appropriò di una parte dell'Impero. Venne subito seguito da altri ufficiali, il più potente dei quali era l'Ammiraglio Zsinj. Tutti questi signori della guerra si davano appellativi pomposi per affermare la loro carica (Teradoc divenne Alto Ammiraglio, Delvardus Generalissimo, eccetera).

Nessuno dei signori della guerra tentò realmente di colpire l'Impero ufficiale, quello controllato da Pestage, le cui forze militari erano decisamente maggiori delle loro, ma si combatterono in una lotta fratricida.

Ysanne Isard, Direttrice dei Servizi Segreti Imperiali, riuscì a rovesciare Pestage e a prendere il potere, assicurando una certa stabilità interna grazie a promozioni a valanga, promesse di gloria, corruzione e 'premi' in denaro e potere. L'unica fazione che tentò di rovesciare Isard fu quella controllata dal Comitato Centrale dei Gran Moff, che proclamò Trioculus legittimo successore di Palpatine, ma ebbe un seguito esiguo e venne presto sconfitta. Isard riuscì a tenere a bada i signori della guerra fino alla caduta di Coruscant, nel 6 ABY. Con la perdita del Centro Imperiale, l'Impero si spaccò definitivamente, cessando realmente di esistere come governo unito e stabile. I vari signori della guerra ripresero la guerra civile per appropriarsi dei territori imperiali, mentre le forze della Nuova Repubblica traevano vantaggio di tutto ciò conquistando, uno dopo l'altro, i pianeti nemici.

Contesa di supremazia

Ormai, i signori della guerra avevano avviato una lotta spietata l'uno contro l'altro, trasformando l'Impero in un campo di battaglia per il raggiungimento dei loro scopi. In alcuni casi, come quello del Gran Moff Kaine, si staccarono dall'Impero per fondare stati indipendenti, ma la maggior parte di loro restò a contendere ciò che restava della grande potenza galattica.

Inizialmente, parve emergere l'Ammiraglio Zsinj; questi sconfisse a più riprese i signori della guerra più potenti, Harrsk e Teradoc, e conquistò una considerevole parte dell'Impero, espandendosi anche in altre zone della Galassia. Tuttavia, ciò lo portò a scontrarsi direttamente con la Nuova Repubblica che, a seguito della sua morte, conquistò gran parte dei suoi territori.

Favorito dal controllo dell'Egemonia di Ciutric, divenne particolarmente potente il Principe-Ammiraglio Delak Krennel, che aveva sotto il suo comando una flotta eccellente e possedeva capacità strategiche molto valide. A sua volta si scontrò con la Nuova Repubblica, senza ottenere miglior successo di Zsinj.

Tentativi di unità

Il ritorno del Grand'Ammiraglio Thrawn parve cambiare le cose. Egli cominciò a riconquistare i pianeti che erano stati dell'Impero, radunando gran parte dei suoi resti, ma non riuscì a calmare le acque per i signori della guerra più intransigenti: per loro, Thrawn non era altro che un altro comandante che tentava di impossessarsi dell'Impero. La Campagna di Thrawn si concluse con una disfatta, ma non rappresentò una nuova divisione dei signori della guerra, bensì un collettivo riavvicinamento.

La Cerchia Stretta dell'Imperatore, che allora guidava una fazione imperiale all'interno del Nucleo Profondo, si alleò a sei ufficiali imperiali, formando la più grande fazione fra quelle in lotta, guidata da Ars Dangor e dal Generale Balan. A dispetto della precarietà dell'alleanza, la Cerchia e gli ufficiali riuscirono addirittura a riconquistare Coruscant, lanciando tutte le proprie forze contro la capitale. Questa unità non era però destinata a durare: quando la Cerchia propose di eleggere un nuovo Imperatore, l'esercito tentò di prendere il potere, ma gli ufficiali si trovarono in disaccordo e ripresero a combattersi fra di loro, tirando in ballo anche le forze leali alla Cerchia.

Fu in questo momento che comparve l'Imperatore Palpatine, reincarnatosi in un clone. Con lui si ebbe una prima parvenza di rinnovata unità delle fazioni imperiali, poiché costrinse gran parte se non tutti i signori della guerra a giurargli nuovamente fedeltà. Ma le ambizioni di potere di questi ufficiali non erano cessate. Importanti giocatori nello scacchiere della Guerra Civile Imperiale, come Harrsk e Teradoc, furono costretti a tornare con lui, per evitare di essere distrutti. Grazie alla rinnovata forza militare, Palpatine scatenò l'Operazione Mano Ombra; questo finché non venne definitivamente ucciso su Onderon.

Ripresa della guerra

Ancora più violenta e distruttiva, la guerra civile riprese. Venne formato un Consiglio Imperiale ad Interim su Ord Cantrell e addirittura Xandel Carivus si autoproclamò Imperatore, ma si trattava di una fazione che non riuscì mai a riunificare l'Impero, come era suo obiettivo. Approfittando della debolezza scaturita dalla morte di Palpatine e dalla ripresa del conflitto, la Nuova Repubblica riuscì a strappare all'Impero una notevole porzione di territori e a relegarlo nel Nucleo Profondo e nell'Orlo Esterno.

In questo periodo, mentre la guerra civile si spostava nel Nucleo Profondo, le due fazioni imperiali più grandi erano ancora una volta quella di Harssk e Teradoc, che si diedero battaglia senza sosta, l'uno nel tentativo di conquistare i possedimenti territoriali e militari dell'altro.

Riunificazione

Nel 12 ABY, i signori della guerra in lotta erano rimasti in dodici. Dopo aver servito rispettivamente Harssk e Teradoc, l'Ammiraglio Daala e l'allora Vice-Ammiraglio Pellaeon decisero di allearsi per costringere i loro superiori e i loro rivali ad allearsi contro il comune nemico. Organizzarono un incontro che, nell'immaginario di Daala, avrebbe dovuto finalmente riunificare l'Impero e portare all'elezione di un unico e comune Comandante Supremo.

Com'era prevedibile, signori della guerra rifiutarono qualsiasi accordo e Daala optò per una soluzione più radicale, uccidendoli tutti. A questo punto, ella prese il controllo di ciò che restava delle Forze Armate Imperiali, creando l'embrione di quelli che sarebbero divenuti i Resti dell'Impero.

Battaglie note

Presente in

Fonti