Guerre dei Cloni/Legends

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Guerre dei Cloni
Guerrecloni 1.jpg
Inizio

22 BBY

Fine

19 BBY

Luogo

La galassia

Esito
Battaglie principali

Battaglia di Geonosis, Battaglia di Muunilist, Operazione Lancia di Durge, Assedi dell'Orlo Esterno, Battaglia di Coruscant, Massacro di Mustafar

Schieramenti


Comandanti


Le Guerre dei Cloni (enfatizzate dalla propaganda imperiale come la 'Grande Guerra dei Cloni') furono un conflitto armato di proporzioni galattiche, combattuto fra la Repubblica Galattica e la Confederazione dei Sistemi Indipendenti. Essenzialmente, fu una vera e propria guerra civile, in quanto si combatté in seno alla Repubblica, dalla quale la CSI si scisse. Fu il più grande conflitto da mille anni, cioè dalla fine delle Nuove Guerre Sith, e per certi versi di proporzioni addirittura maggiori.

Singolare e per certi versi ironico il fatto che uno dei più grandi conflitti di tutti i tempi, in cui i combattenti erano convinti di stare decidendo la propria sorte, fu manovrato interamente, in ogni sua parte e in ogni suo momento, dal Signore Oscuro dei Sith e da nessun altro.

Storia

Dal separatismo alla guerra

Freccia main.png Voce principale: Movimento separatista
Freccia main.png Voce principale: Battaglia di Geonosis

La causa scatenante della guerra fu il primo scontro armato fra il Grande Esercito della Repubblica e i Separatisti, avvenuto nella Battaglia di Geonosis, ma nei fatti la guerra ha radici ben più profonde. Fu architettata ad arte da Darth Sidious, tramite il suo nuovo apprendista Darth Tyranus, essenzialmente per distruggere la Repubblica e i Jedi e spianare la strada al proprio dominio personale della Galassia.

La nascita del Movimento Separatista, poi Confederazione dei Sistemi Indipendenti, implementato dal Conte Dooku per pilotare il malcontento nella Repubblica verso la secessione, permise comunque a Palpatine di restare in carica ben oltre la scadenza del suo mandato e di preparare la politica repubblicana per la guerra. Quando infine si giunse alla Battaglia di Geonosis, essa non fu che un chiaro risultato delle macchinazioni di Darth Sidious.

Dopo l'arresto di Padmé Amidala, Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi su Geonosis, il Senato Galattico dotò Palpatine dei poteri militari d'emergenza, con i quali egli ordinò la fondazione del Grande Esercito della Repubblica. Al contempo, l'Alto Consiglio Jedi entrò in guerra ed i Jedi ottennero importanti incarichi di direzione, divenendo generali e comandanti dei cloni, in guerra per la prima volta dalle Nuove Guerre Sith. A seguito della Battaglia di Geonosis, la guerra dilagò per tutta la Galassia.

Anno I (22 BBY–21 BBY)

Nelle fasi iniziali del conflitto, la Repubblica ebbe decisamente la meglio. Mentre la guerra si spandeva sempre più e giungeva anche sui pianeti principali delle due fazioni, quali per esempio Raxus Prime e Kamino, la CSI tentava di sviluppare delle armi per far fronte al proprio iniziale svantaggio e ribaltare le sorti del conflitto. La prima di queste fu l'Oscura Mietitrice, antica arma risalente addirittura alla Grande Guerra dei Sith, che però venne distrutta. Analogamente avvenne per le altre armi sviluppate dalle organizzazioni della CSI, specialmente dalla Tecno Unione.

Dooku capì che la chiave della vittoria repubblicana stava nei Jedi, un vantaggio che la CSI non era in grado di contrastare. Per questo, egli convertì al lato oscuro alcuni Jedi, fra cui Sora Bulq, e li trasformò nei suoi Accoliti Oscuri. Tale setta non fu certamente paragonabile all'Ordine Jedi, ma risultò decisamente utile alle armate confederate. Fra essi vi erano anche Sev'rance Tann e Asajj Ventress.

Il Generale Grievous fece la sua apparizione in grande stile con la Battaglia di Hypori, dove massacrò un manipolo di Jedi e i clone troopers al loro seguito. I pochi sopravvissuti vennero salvati solo dall’intervento dei soldati ARC, unità d’élite già sperimentate durante l’invasione separatista di Kamino, agli inizi della guerra.

Il conflitto divenne ben presto una guerra di posizione, con scontri non decisivi e insurrezioni provocate dai Separatisti locali dei vari pianeti. E sarebbe rimasto così per diversi mesi.

La difesa di Kamino

Nel tentativo di mettere subito fine alle Guerre dei Cloni, la CSI guidò un attacco contro Kamino per distruggere le strutture di clonazione e impedire la creazione di altri cloni. L'Ordine Jedi venne però a conoscenza dei piani nemici in anticipo e mandò sul pianeta svariati Jedi tra cui Anakin Skywalker, Obi-Wan Kenobi e Aayla Secura. Appena giunte le navi della separatiste i Jedi tentarono di bloccarle coi propri Caccia Delta-7.

Nonostante il tentativo dei Jedi i Separatisti riuscirono a sbarcare un gran numero di droidi da battaglia, i quali fecero breccia in molti punti delle strutture di clonazione, decimando i soldati a difesa di Kamino e raggiungendo quasi l'enermo sala contente l'ultima generazione di cloni. Grazie però all'intervento dei Jedi Shaak Ti, Kenobi e Skywalker e di una squadra di ARCtrooper la minaccia droide venne eliminata e anche l'ultimo tentativo di attacco del Comandante Merai fu respinto con successo.

Missione su Toydaria

Quando i Separatisti invasero Ryloth e lo posero sotto embargo, fu interrotto ogni rifornimento alle truppe cloni di stanza sul pianeta. Le posizioni guadagnate contro l'esercito di droidi dal Maestro Jedi Ima-Gun Di e dal leader della resistenza Twi'lek Cham Syndulla sarebbero state annullate entro qualche giorno. Così, su invito del Consiglio Jedi, il Senatore Organa e il dignitario Binks raggiunsero la vicina Toydaria per chiedere udienza a Re Katuunko: l'obbiettivo era far sì che consentisse alla Repubblica l'utilizzo del pianeta come porto franco per inviare aiuti umanitari ai Twi'lek.

I negoziati, però, si complicarono con l'ingresso in scena di Lott Dod, rappresentante della Federazione dei Mercanti in Senato, allertato delle intenzioni di Organa e Binks dal Conte Dooku. Dod sosteneva che autorizzare il trasferimento di aiuti a Ryloth e alle truppe repubblicane avrebbe inevitabilmente compromesso la posizione di Toydaria - fino a quel momento dichiaratasi neutrale. In sessione plenaria, Katuunko e il Consiglio non poterono che respingere formalmente la richiesta della Repubblica di stabilire una base d'appoggio su Toydaria. Il re, tuttavia, si incontrò segretamente con Organa e Binks e confessò la propria simpatia per la loro causa, acconsentendo al trasferimento delle provviste.

Anno II (21 BBY–20 BBY)

Il 20 BBY vide una serie di vittorie confederate che fecero temere per le sorti dell’intero conflitto.

Il Generale Grievous lanciò una spietata campagna per penetrare nell'Orlo Intermedio e nell'Orlo Interno, senza esclusione di colpi. Per raggiungere i suoi obiettivi, non esitò a perpetrare massacri civili e militari, o a infettare interi pianeti con epidemie e armi batteriologiche. Battaglie come quelle di Jabiim e di Aargonar furono disastrose per la Repubblica. Infine, Grievous conquistò Duro, aprendosi la strada per razzie e incursioni sulla Rotta Commerciale Corelliana.

Allo stesso tempo, nella Repubblica avvenne un grave tradimento: Onaconda Farr, Presidente del Sottocomitato d'Azione del Senato per la Difesa della Rotta Commerciale Corelliana, si rivelò essere al servizio dei Separatisti e di stare agendo per impedire alla flotta repubblicana di difendere efficaciemente la Rotta Commerciale Corelliana. La scoperta di questo complotto permise alla Repubblica di ristabilizzare le proprie posizioni nella zona.

Mentre la situazione tornava a bilanciarsi e le atrocità di Grievous si facevano sempre più pesanti, la Repubblica cominciò a sviluppare una certa forma di terrorismo per incrementare la paura che già esisteva nei pianeti da essa controllati verso il pugno di ferro di Dooku e del suo generale cyborg. Più volte Armand Isard, Direttore dell'Ufficio Senatoriale dei Servizi Segreti, mascherò come di origine separatista incidenti causati in realtà dalla stessa Repubblica.

Anno III (20 BBY–19 BBY)

Fra il 20 e il 19 BBY, le Guerre dei Cloni conobbero un forte inasprimento, dovuto soprattutto all'acuirsi del conflitto. Sia Repubblicani ché Separatisti volevano infatti mettervi rapidamente fine e tentarono di riuscirci in tutti i modi.

La Repubblica si trovò subito in vantaggio ed ottenne una serie di vittorie importanti: nella Battaglia di Foerost testò il primo Star Destroyer di classe Victory I e una flotta interamente composta da queste nuove navi, la Flotta della Vittoria, sbaragliò la Flotta Bulwark separatista nella Battaglia di Anaxes. Simboli dell'eroismo e del valore repubblicani divennero i Generali Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker, enfatizzati dalla propaganda repubblicana come guerrieri indomiti e invincibili.

Nel frattempo, Grievous continuò a perpetrare le sue immani atrocità: tramite la sua nuova ammiraglia, l'Invisible Hand, bombardò e distrusse l'ecumenopoli di Humbarine, sparse la Piaga Cerebrale Loedorviana nel Settore di Weemell, uccidendo molti dei suoi abitanti umani, lanciò ripetuti attacchi contro circa una trentina di mondi lealisti, rendendosi mandante di massacri tanto di civili quanto di militari. Il suo nome bastava a spingere i mondi repubblicani a combattere i Separatisti, ed i mondi confederati a rimanere nella CSI, temendo ripercussioni.

Punto di svolta fondamentale della guerra fu sicuramente la Battaglia di Praesitlyn, che vide una sconfitta tremenda della CSI. La sconfitta lasciò una ferita incolmabile nell’esercito separatista, tent’è vero che la Repubblica poté iniziare i cosiddetti Assedi dell'Orlo Esterno, cioè attacchi alle ultime postazioni ancora saldamente in mano alla CSI. Questi assedi videro anche la perdita di molti ufficiali separatisti, come la morte di Sora Bulq su Saleucami e la misteriosa scomparsa di Asajj Ventress su Boz Pity.

Le ultime campagne (19 BBY)

Quando sembrava che i Separatisti non avessero più la forza di opporsi concretamente alla Repubblica, essi lanciarono un temerario attacco contro Coruscant, rapendo Palpatine stesso. Ne seguì una tremenda battaglia, che vide coinvolta la maggior parte sia della flotta repubblicana che di quella confederata. Alla fine, però, si rivelò una nuova vittoria decisiva per la Repubblica, in quanto Anakin Skywalker, recuperando il Cancelliere, riuscì ad uccidere Dooku, e l’ammiraglia di Grievous, l’Invisibile Hand, venne distrutta.

La guerra era ormai finita: la Repubblica lanciò un attacco contro Utapau per catturare Grievous, mentre su Kashyyyk si combatteva contro una delle ultime armate consistenti dei Separatisti.

Fine del conflitto

Vader "liquida" il Consiglio Separatista.
Fu proprio quando la vittoria arrise alla Repubblica, che da Coruscant venne emanato l’Ordine 66, un’ordinanza dell’Ufficio del Cancelliere Supremo elaborata in previsione di una possibile ribellione dei Jedi. Subito, i clone troopers assassinarono i loro comandanti e i sopravvissuti furono molto pochi, mentre perirono grandi eroi Jedi. Palpatine si rivelò essere Darth Sidious, il Signore Oscuro dei Sith, e prese Anakin come suo apprendista, ribattezzandolo Darth Vader. Fu proprio Lord Vader a condurre il massacro dei Jedi su Coruscant.

Mentre aveva inizio la Grande Purga Jedi, Darth Vader si recò su Mustafar, dove massacrò i restanti leader separatisti e ordinò la smobilitazione generale delle forze armate separatiste. In tutta la Repubblica, oramai divenuta Impero Galattico, si celebrò la fine della guerra con grandi festeggiamenti. Se terminava la notte burrascosa delle Guerre dei Cloni, aveva però inizio l’incubo della tirannia dell’Impero Galattico.

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Impatto pubblico

Nella Repubblica

I cittadini repubblicani seguirono sempre attentamente le vicende della guerra, specialmente tramite l'HoloNet. La stragrande maggioranza della popolazione appoggiò il governo repubblicano, sia per un grande senso di patriottismo, sia — e, a volte, specialmente — per via del fatto che criticare la Repubblica in questo periodo avrebbe significato essere guardati con sospetto, o addirittura passare per separatisti. Gli stessi senatori dovettero moderare il loro linguaggio nei dibattiti politici; Bail Organa, membro del Comitato Lealista, venne accusato di separatismo da altri senatori solamente per avere criticato una decisione dell'Alto Comando Repubblicano. Man mano che la guerra proseguiva e le atrocità di Grievous vennero alla luce, ancora più cittadini repubblicani sostennero attivamente lo sforzo bellico, esortati anche dalla Commissione per la Protezione della Repubblica.

Stesso supporto incontrarono le riforme di Palpatine, e per motivi pressoché analoghi. Parte della popolazione era disposta a sacrificare le proprie libertà in nome della sicurezza, spinta a ciò anche dall'intensa campagna propagandista che mostrava Grievous come un assassino assetato di sangue e disposto a tutto pur di vincere la guerra, mentre altri si astenevano dal criticarle per non essere indicati come separatisti. Inoltre, Palpatine era divenuto il simbolo della Repubblica, colui che la teneva unita; opporsi a lui equivaleva come minimo a venire emarginati dal resto della società.

Inizialmente, i cloni del Grande Esercito della Repubblica vennero guardati con sospetto; erano ritenuti soldati senza mente razionale e atti solo ad ubbidire, senza riguardi per la vita. Quando però migliaia di loro diedero la loro stessa vita per proteggere quella dei cittadini repubblicani, crebbe sempre più un sentimento di stima e rispetto nei loro confronti, tanto che sorsero movimenti affinché fossero rispettati i diritti di 'senzienti' per i cloni.

Per tutta la durata del conflitto, nella Repubblica avvennero dei gravi episodi di speciesismo, visto che il Consiglio Separatista era composto esclusivamente da non-Umani. Spesso, quando il tradimento di un senatore era scoperto dalle autorità, erano di norma violente ripercussioni contro la popolazione cui apparteneva tale senatore, tanto che l'esercito fu costretto ad intervenire più volte per sedare i disordini.

Nella CSI

All'inizio del conflitto, la CSI godette di un ampio supporto. I cittadini dei sistemi che si erano separati dalla Repubblica vantavano la fine della corruzione, la creazione di un governo autonomo e, specialmente quelli dell'Orlo Esterno, la fine della sudditanza ai Mondi del Nucleo. I non-Umani della CSI accusavano frequentemente la Repubblica di umanocentrismo. Alle volte, il nazionalismo di certi popoli, frustrato dalla Repubblica, si tramutava in patriottismo per la CSI. Dooku era visto come un liberatore dal giogo repubblicano.

Inoltre, la CSI intervenne frequentemente per risolvere dispute locali che il governo repubblicano aveva sempre tralasciato. I popoli interessati da queste dispute, dopo che fu portata la pace, si unirono entusiasticamente alla Confederazione; esempi ne sono gli Ishi Tib di Tibrin, i Balawai di Haruun Kal ed i Kaleesh di Kaleeh.

Anti-Jedismo

L'unica cosa che accumunava la popolazione della Repubblica e quella della CSI era l'anti-jedismo.

Nella Repubblica, i Jedi erano visti già da tempo come ipocriti, sopraffatori, al di sopra delle leggi e quant'altro. Il fatto che Dooku fosse un ex-Jedi non giovò affatto all'immagine dell'Ordine, come il fatto che molti Jedi di talento, come Sora Bulq e Quinlan Vos, si unirono alla CSI. Alcuni Jedi fuoriusciti dall'Ordine chiamarono quest'ultimo la 'polizia segreta di Palpatine'. Solo l'HoloNet e le immagini dell'eroismo dei Jedi che presentava, e i racconti delle eroiche gesta di Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi, riuscirono in parte a ribaltare questa opinione. D'altro canto, nella CSI, i Jedi erano visti come falsi pacifisti e assassini al servizio del governo repubblicano.

Questo diffuso sentimento di anti-jedismo permise a Palpatine di scatenare la Grande Purga Jedi senza troppi problemi e, anzi, con un considerevole consenso popolare.