Incursione nel Senato Galattico

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Questa voce riguarda la battaglia della Grande Guerra dei Sith. Forse stavi cercando lo scontro di un altro conflitto.
Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Vecchia Repubblica.
Preceduta da

Battaglia di Coruscant

Contemporanea a

Sterminio dei Maestri Jedi

Seguita da

Battaglia di Kemplex IX

Incursione nel Senato Galattico
Exar kun 1.jpg
Conflitto

Grande Guerra dei Sith

Data

3.996 BBY

Luogo

Coruscant

Esito
Schieramenti

Fratellanza Sith

Comandanti

Exar Kun

Forza

Massassi

  • Guardie repubblicane
  • Jedi
Perdite

Nessuno

  • Cancelliere Supremo
  • Vodo Siosk-Baas

L'Incursione nel Senato Galattico fu un attacco condotto da Exar Kun contro l'Aula del Senato per liberare Ulic Qel-Droma, catturato nella precedente battaglia.

Svolgimento

Subito dopo essere stato catturato, Qel-Droma venne portato innanzi al Senato Galattico per essere processato per i suoi crimini. Sfacciatamente, egli si rifiutò di accettare le colpe espostegli dal Cancelliere Supremo e si lanciò invece in una orazione provocatoria affermando che la Repubblica Galattica e i Senatori che la servivano non erano nulla di più che nullità. Per il Cancelliere non vi furono dubbi: Qel-Droma doveva essere giustiziato.

In quel momento, però, Exar Kun e una legione di Massassi fecero irruzione nell'aula: il Signore Oscuro dei Sith era stato infatti supplicato da Mand'alor l'Indomabile di andare a salvare Qel-Droma, in quanto il leader mandaloriano sospettava che Aleema Keto l'avesse tradito. Attingendo alla propria magia Sith, Kun liberò Qel-Droma, quindi paralizzò l'intera sala, con l'eccezione dei Jedi, e salì sul podio del Cancelliere. Immobilizzatolo con la Forza, lo costrinse a ripetere le sue parole mentre proclamava l'imminenza della rinascita dell'Età d'Oro dei Sith e dichiarava la Repubblica oramai obsoleta e prossima al crollo. Rilasciato, il Cancelliere rovinò a terra morto, in una pozza di sangue.

I Jedi tentarono di accorrere per fermare i Sith, ma vennero respinti dai Massassi. In quel momento, però, Vodo Siosk-baas, ex Maestro Jedi di Kun, entrò nella sala e chiese al suo precedente apprendista di abbandonare il lato oscuro e tornare fra i Jedi, che senza dubbio lo avrebbero perdonato e riaccolto. Kun, accecato dalla sua stessa rabbia, si rifiutò di ascoltarlo e lo affrontò, brandendo una innovativa spada laser a doppia lama. Vodo era indifeso contro una tale arma e capì di avere perso quella battaglia; ma disse a Kun che, nonostante la sconfitta, un giorno lo avrebbe sconfitto e, questa volta, per sempre. Quindi, abbassò le difese e venne trafitto; poco dopo, il suo corpo scomparve, e Vodo divenne tutt'uno con la Forza.

Lasciando i Jedi a contemplare la loro grave perdita, Kun, Qel-Droma e i Massassi lasciarono Coruscant, facendo ritorno su Yavin 4. Così ebbe anche inizio, per volere di Kun, lo Sterminio dei Maestri Jedi.

Il presagio di Vodo si sarebbe avverato diversi millenni dopo, quando gli studenti dell'Accademia Jedi di Luke Skywalker, grazie al fondamentale aiuto dello spirito del Jedi, avrebbero distrutto e bandito lo spirito di Kun per sempre.

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