Intercettore leggero di classe Aethersprite Delta-7

Da SWX | DataBank Italiano su Star Wars - Guerre Stellari.
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Maestro Qui-Gon, altro da dire tu hai?

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Ribellione.
Aethersprite 1.jpg
Intercettore leggero di classe Aethersprite Delta-7
Note di fabbricazione
Produttore

Kuat Systems Engineering

Prezzo
Note tecniche
Lunghezza

8 m

Larghezza

3,92 m

Altezza

1,44 m

Accelerazione massima

5.000 G

Velocità atmosferica massima

1.260 km/h

Classe di iperguida

Classe 1.0

Capacità dell'iperguida

150.000 LY

Sistema di iperguida

Anello iperspaziale Syluire-31

Armi

2 cannoni laser doppi sds8/5

Equipaggio
Passeggeri

Nessuno

Sistemi di gestione del carico

60 kg

Autonomia

5 ore

Utilizzo
Ruoli
  • Intercettore
  • Esplorazione
Epoche
Ingresso in servizio

22 BBY

Affiliazione

Piccoli caccia monoposto a forma di cuneo, gli intercettori leggeri di classe Aethersprite Delta 7 venivano usati dall’Ordine Jedi nel periodo di declino della Repubblica Galattica. Nonostante queste navi fossero equipaggiate da armamenti, la maggior parte dei piloti Jedi preferiva fare affidamento alla propria astuzia e sintonia con la Forza per evitare dispute e aggressioni.

Un droide astromeccanico tronco veniva installato a lato della cabina di pilotaggio, per provvedere alle riparazioni e alle informazioni di navigazione per il pilota Jedi. Questa nave era troppo piccola per essere dotata di iperguida, pertanto utilizzava un mezzo propulsore separato per viaggiare nell’iperspazio.

Il Tempio Jedi ospitava un ben equipaggiato hangar di Jedi starfighters in uno dei suoi numerosi livelli. Piattaforme di atterraggio mobili si aprivano davanti alla torre, stendendosi in lunghezza per accogliere i caccia comodamente nel Tempio.

Obi-Wan Kenobi pilotò un Jedi starfighter mentre investigava sul tentato omicidio della Senatrice Padmé Amidala di Naboo da parte del Movimento Separatista. Equipaggiandosi con un anello di trasporto iperspaziale, Obi-Wan raggiunse lontani pianeti come Kamino e Geonosis mentre era alla ricerca di risposte.

Il modello definitivo di Jedi Starfighter fu rilasciato solamente poche settimane prima della Guerra dei Cloni. L’Ingegnere di progetto Walex Blissex guidò la squadra di ingegneri che sviluppò il Delta 7 Aethersprite starfighter alla Kuat Systems Engineering.

Alla speciale cerimonia alla Kuat Drive Yards, il senatore Kuati Risi Leonan e i rappresentanti dell’Ordine Jedi Adi Gallia e Aayla Secura laciarono ufficialmente il modello definitivo di Delta-7. I primi prototipi vennero testati dal Maestro Jedi Adi Gallia.

Sebbene il Delta-7 standard sia troppo piccolo per ospitare l’iperguida, e debba affidarsi ad un anello propulsore della TransGalMeg Industries, ne esistono alcuni modelli con a bordo un motore sperimentale a velocità luce.

Con lo scoppio della Guerra dei Cloni, i Jedi si videro impegnati in operazioni militari di prima linea, servendo come Generali nella campagna contro i Separatisti. Le necessità delle battaglie richiesero avanzamenti nell’arsenale dei caccia Jedi, portando modifiche e una nuova generazione di caccia da combattimento.

Sebbene i caccia dalla foma a cuneo erano ancora usati, i riflettori erano puntati su un nuovo modello, utilizzato dagli ormai famosi eroi Jedi Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi.

Questo nuovo modello era più compatto: era stata eliminata una larga porzione dell’anteriore per avere al suo posto un frontale biforcuto, il quale si agganciava ad un cockpit dalla forma circolare. Allineati nei bordi interni dei “denti” della nave c’erano lunghi cannoni laser cilindrici. La nave aveva inoltre cannoni secondari nascosti nel bordo esterno di ogni dente. Un droide astromeccanico stava in un comparto caricato a molla sull’ala sinistra, e le estremità alari potevano aprirsi piegandosi, mostrando pannelli esagonali quando la nave entrava in modalità di combattimento. Le ali esagonali e l’abitacolo dall’intelaiatura a raggera erano forti segnali di futuri progetti di caccia adottati dal governo galattico.

Questo nuovo modello mancava ancora di un propulsore iperguida, così doveva fare affidamento su un anello di trasporto iperspaziale per raggiungere velocità subluce. Durante la guerra, vennero utilizzati anelli più robusti, con motori subluce multipli che ne incrementavano velocità e portata.

Durante la Guerra dei Cloni, i migliori piloti Jedi come Anakin Skywalker e Saesee Tiin spinsero il Delta-7 fino ai limiti. Anakin lavorava costantemente al suo caccia, modificandone i sistemi per ottimizzarne le prestazioni. Basandosi sulle sue innovazioni la Kuat Systems Engineering rivisitò il progetto del caccia e sviluppò un audace e radicale seguito del Delta-7: l’intercettore Eta-2 Actis. Anakin fu il primo a pilotare il nuovo modello, ma altri Jedi seguirono le sue orme, come Tiin, Obi-Wan Kenobi e Mace Windu.

Solo un pilota Jedi sarebbe stato abbastanza coraggioso per volare con un Eta-2 in un combattimento. Questo non deve screditare le sue capacità, trattasi infatti di un veicolo molto avanzato e dalle alte prestazioni, che sfrutta gran parte delle sue risorse sitemiche per pura velocità e potenza. Fa questo a scapito della strumentazione di volo, dei sensori e degli scudi. La sintonia di un Cavaliere Jedi con la Forza compensa queste due peculiarità facendo raggiungere al veicolo il giusto compromesso.

Per comprimere, e allo stesso tempo aumentare, le prestazioni del Delta-7 in un telaio non più grande di un airspeeder, gli ingegneri della Kuat dovettero affrontare molte sfide. La principale fra queste era il surriscaldamento. Un sofisticato sistema di pompe, un rivestimento anti-calore, e pannelli alari radiatore estendibili favorivano la dissipazione del calore dal minuscolo reattore dell’Eta-2.

Presente in

Apparizioni non canoiche

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Fonti