Jan Dodonna

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Ribellione.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Nuova Repubblica.
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Jan Dodonna
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Commenor

Morte

24 BBY, Nuova Alderaan

Descrizione fisica
Razza

Umano

Sesso

maschile

Altezza

182 cm

Capelli

neri, poi bianchi

Informazioni storiche e politiche
Epoche
Affiliazione

Jan Dodonna fu uno tra i migliori strateghi militari della storia galattica, conosciuto soprattutto per essere stato uno fra i primi ufficiali delle Forze Militari dell'Alleanza Ribelle e l'artefice del piano che portò i Ribelli a distruggere la Morte Nera, nella Battaglia di Yavin.

Biografia

Ufficiale della Repubblica

Il Capitano Dodonna

Nativo di Commenor, Dodonna entrò nelle Forze Giudiziarie della Repubblica Galattica appena fu in età e, per la Guerra Iperspaziale di Stark, fu un tenente e servì a bordo dell'incrociatore da guerra Ardent IV.

Con lo scoppio delle Guerre dei Cloni, l'ora Capitano Dodonna entrò nella rinnovata Marina Repubblicana e, due anni dopo l'inizio del conflitto, venne posto al comando della Flotta della Vittoria — la prima flotta di Star Destroyer di classe Victory della storia — insieme a Terrinald Screed e pianificò al suo fianco la Campagna di Foerost. Nel corso della Battaglia di Anaxes, l'ultimo scontro della campagna, Dodonna attaccò la flotta separatista da solo, attentendo i rinforzi da Screed, e riuscì a resistere abbastanza a lungo da permettere al suo collega di distruggere l'ammiraglia di Dua Ningo, a capo della Flotta Baluardo nemica. Grazie a questa vittoria, Dodonna e Screed tornarono a Coruscant da eroi.

Successivamente, Dodonna venne inviato al seguito di Plo Koon nella delegazione repubblicana che avrebbe dovuto trattare la resa del Governo Provvisorio Indipendente di Rendili; durante le trattative, venne arrestato e liberato nella battaglia successiva. Qualche tempo dopo, con il rango di comandante, guidò la flotta repubblicana nella Battaglia di Cato Neimoidia, sperimentando con successo le proprie eccezionali tattiche d'assedio, che sarebbero state erette ad esempio tanto dalla Repubblica quanto dall'Impero.

Ribelle

Con la Dichiarazione del Nuovo Ordine, la Repubblica venne trasformata in Impero Galattico e Dodonna perse quel punto di riferimento degli ideali per cui lottava. Pertanto, poco tempo dopo la nascita del nuovo governo, si ritirò dal servizio militare; essendo però un eroe di guerra, gli venne concessa in proprietà Brelor, una luna di Commenor, dove Jan si trasferì insieme al figlio Vrad.

Mon Mothma gli offrì numerose volte di unirsi alla nascente Ribellione, ma Dodonna declinò caparbiamente, in quanto la mentalità militare ancora profondamente radicata in lui gli impediva di unirsi ad un simile movimento di guerriglia. Al contempo, tuttavia, la COMPNOR stava analizzando attentamente tutti gli ufficiali ex repubblicani per valutare se potessero essere "riconvertiti" al servizio di Palpatine; la Commissione giudicò Dodonna non idoneo al servizio militare imperiale, pertanto ne ordinò l'assassinio. Una task force ribelle giunse su Brelor appena in tempo per evitare che Jan e Vrad rimanessero uccisi.

Dodonna coordina la Battaglia di Yavin.

Durante la fuga, Dodonna riuscì ad eseguire una rapida operazione che portò il trasporto ribelle su cui viaggiava a distruggere l'incrociatore imperiale lanciato all'inseguimento. La sua capacità di pensare rapidamente e i suoi pronti riflessi stupirono positivamente Mon Mothma, che lo nominò immediatamente generale e lo pose sotto il Generale Roons Sewell. Dopo la morte di quest'ultimo — avvenuta diversi mesi prima della Battaglia di Yavin — Dodonna si ritrovò a gestire la rete dei quartier generali alleati, nonché le operazioni d'aviazione per volontà esplicita di Mothma. Onde evitare che l'Impero potesse scoprire l'ubicazione della base ribelle, Dodonna mantenne l'Alto Comando in costante movimento, spostandolo in pochi mesi su Chrellis, Briggia, Orion IV, Dantooine e Yavin 4. Nel contempo, sviluppò il nuovo caccia stellare Ala-A e il Computer d'Analisi da Battaglia.

Mentre si trovava su Yavin 4, Dodonna ricevette i piani della temibile Morte Nera dalla Principessa Leia Organa, riuscita a sfuggire all'Impero grazie a Luke Skywalker, Han Solo, Chewbacca e Obi-Wan Kenobi, ucciso poco prima da Darth Vader. Tuttavia, la nave con la quale erano arrivati su Yavin, il Millenium Falcon, fu tracciata dalla Morte Nera, che riuscì a raggiungere il pianeta e si preparò a disintegrarlo e, con esso, a disintegrare l'Alto Comando Ribelle. Dopo giorni di analisi, Dodonna trovò il punto debole della stazione in un canale di scarico; quando questa raggiunse il pianeta, il Generale mandò i caccia contro di essa, con il canale come obiettivo primario. Il giovane Skywalker riuscì a centrare il canale con missili protonici, distruggendo la stazione e salvando l'Alleanza.

In questo periodo, Dodonna era presidente del Consiglio Consultivo dell'Alleanza Ribelle.

Prigioniero dell'Impero

Catturato da Lord Vader.

Poco dopo la disfatta, Vader pose Yavin 4 sotto embargo, attendendo il suo nuovo Super Star Destroyer, l'Executor, prima di lanciare l'attacco. Quando finalmente l'incrociatore giunse, Vrad si sacrificò in un attacco suicida per dare tempo ai Ribelli per evacuare. Dodonna, psicologicamente distrutto dopo la morte di suo figlio, innescò l'autodistruzione di un Tempio Massassi che ospitava la base ribelle sotto attacco. L'esplosione guadagnò ancora maggior tempo per gli evacuati, che però credettero che Dodonna fosse rimasto ucciso. Al contrario, il Generale venne trovato e catturato dagli Imperiali.

Portato a Coruscant, Dodonna venne rinchiuso nella Lusankya e affidato alle "cure" dei Servizi Segreti Imperiali, che tentarono di fare di lui un importante agente dormiente; continui fallimenti li portarono ad abbandonare il progetto, quindi Dodonna venne lasciato a marcire in prigione. Qui, il Generale ribelle riuscì a farsi conoscere fra gli altri prigionieri, che in breve tempo arrivarono a considerarlo loro leader. Ad un certo punto, Dodonna aiutò Corran Horn a fuggire dalla prigione, ma si rifiutò di scappare con lui, dicendo che gli Imperiali si sarebbero vendicati sugli altri prigionieri e non poteva permetterlo.

La Lusankya venne spostata da Ysanne Isard dopo la Liberazione di Coruscant, ma poi rintracciata e catturata dalla squadriglia Rogue. Finalmente, Dodonna fu liberato.

Consigliere della Nuova Repubblica

Dodonna ai tempi della Nuova Repubblica.

Tornato alla Nuova Repubblica, Dodonna venne subito nominato membro del suo Alto Comando e, insieme ai veterani Vanden Willard, Pashna Starkiller e Adar Tallon, costituì l'informale "Cellula Grigia", che avrebbe dovuto usare la propria esperienza in campo militare per fornire tutto l'aiuto possibile alla Repubblica.

Comunque, Dodonna pensava che le grandi battaglie contro l'Impero fossero finalmente finite, quindi partecipò poco attivamente ai lavori del Comando, progettando altresì di ritirarsi dal servizio. Fu costretto a ricredersi e a tornare alla ribalta durante la Campagna di Thrawn e l'Operazione Mano Ombra; in particolare, fu il principale stratega repubblicano durante la Battaglia di Mon Calamari. Con la sconfitta definitiva dell'Imperatore Palpatine, Dodonna venne nominato consigliere esecutivo dell'Alto Comando. Uno dei suoi atti principali fu il piano per la reintegrazione nella società degli Umani che vivevano nei Bassifondi di Coruscant.

Qualche anno dopo, Dodonna si ritirò definitivamente dal servizio e si recò a vivere su Nuova Alderaan, dove morì in pace nel 24 ABY (stesso anno di Mon Mothma), un anno prima della Guerra degli Yuuzhan Vong.

Presente in

Fonti

Collegamenti esterni