Kamino

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Kamino.jpg
Kamino
Dati astrografici
Regione

Spazio Selvaggio[1]

Sistema

Sistema di Kamino[1]

Sole/i

1: Kamino[1]

Orbita

5[1]

Satelliti

3[1]: Korasa e altre due

Distanza dal Nucleo

70.000 anni luce[2]

Periodo di rotazione

27 ore standard[1]

Periodo di rivoluzione

463 giorni standard[1]

Struttura fisica
Tipo

Pianeta di tipo terrestre[1]

Diametro

19.270 km[1]

Atmosfera

Respirabile[1]

Gravità

Normale[1]

Ecosistema
Clima

Clima temperato[1]

Terreno principale

Oceani ([wikipedia:it:idrosfera] satura)[1]

Acque superficiali

100%[2]

Luoghi d'interesse
Società, economia, politica
Specie autoctone
Specie immigrate
Lingua ufficiale

Lingua kaminoana[1]

Governo

Consiglio Governativo[1]

Popolazione

1 miliardo (100% kaminoani)[1]

Città principali
Importazioni
  • Vettovaglie[1]
  • Droidi
Esportazioni
  • Cloni[1]
  • Tecnologia clandestina[1]
  • Armi e materiale militare[1]
  • Pesce
Affiliazione
"Eccolo là, R4, proprio dove lo cercavo. Kamino, il pianeta scomparso."
Obi-Wan Kenobi a R4-P17[fonte]

Kamino era un pianeta remoto situato nello Spazio Selvaggio, oltre l'Orlo Esterno, poco a sud del Labirinto di Rishi. Ben pochi avrebbero mai pensato che sarebbe diventato un elemento chiave di un impontente cambiamento politico negli ultimi giorni della Repubblica Galattica.

Caratteristiche

Installazioni sul pianeta.
Kamino era un pianeta di tumultuosi oceani e tempeste senza posa, poche strutture marcano la sua superficie, fatta eccezione per le per le immense città su palafitte che ospitavano i nativi del pianeta: i Kaminoani.

Il potere centrale del pianeta aveva la sua sede nella città di Tipoca City ed era posto nelle mani del Primo Ministro, al tempo della Guerra dei Cloni questa carica era rivestita da Lama Su. Egli controllava attentamente la più redditizia esportazione del pianeta: i cloni. Sebbene non fossero gli unici a possedere la conoscenza delle tecniche di clonazione, si riteneva che i Kaminoani fossero all’avanguardia rispetto ad ogni altra cultura che sia riuscita ad impadronirsi di questa difficile tecnica. La grande armata Repubblicana utilizzata durante la Guerra dei Cloni fu concepita, cresciuta ed addestrata nelle strutture Kaminoane, e furono sempre i Kaminoani, con l’aiuto del confinante sistema di Rothana, a fornire loro armi, armature e veicoli il cui livello tecnologico risultò all’epoca tra quelli più all’avanguardia mai ideati.

La capitale Tipoca City.
Kamino non si riprese mai dal surriscaldamento planetario che fuse le immense calotte polari ed i ghiacciai continentali; l’innalzamento oceanico che ne conseguì ingoiò le terre emerse forzando i nativi all’adattamento. Gli edifici che potevamo ammirare conservavano l’eco di ciò che era la architettura prima della ’Grande onda’ , ma vennero riprogettati in modo da reggere la continua tensione strutturale alla quale le interminabili tempeste e maremoti li sottoponevano.

Sebbene fossero però riusciti a piegare la scienza genetica ai loro voleri per rispondere al caos ambientale generatosi, ricostruendo il loro bacino genetico in adattamento allo stesso, non riuscirono mai a riconquistare l’autosufficienza, dovendo importare dall’esterno del sistema qualsiasi cosa abbisognasse anche solo per la mera sopravvivenza.

Storia

Un pianeta sconosciuto

Attorno al 19.000 BBY, forti mutamenti climatici portarono allo scioglimento massiccio dei ghiacci di Kamino e a quella che divenne nota come Grande Inondazione. Mentre la superficie planetaria veniva ricoperta interamente dalle acque, i Kaminoani utilizzarono le loro profonde conoscenze della genetica e delle tecniche di clonazione per sopravvivere.

L'esistenza di Kamino rimase pressoché sconosciuta se non ad una cerchia di pochi privilegiati, legati all'Ordine Jedi. Il Maestro Jedi Qalsneek il Toro nascose alcuni artefatti Sith a Derem City e i kyberdardi kaminoani circolavano nella Galassia già all'indomani della Guerra Civile Jedi. Successivamente svilupparono altre armi, come i saberdardi, o opere di altro genere, come i minatori cloni di Subterrel. Ciò comunque permise a Kamino di sopravvivere indenne alle più drammatiche epoche galattiche.

Le Guerre dei Cloni

Le tecniche di clonazione kaminoane apparvero idonee a Darth Sidious per dare alla Repubblica Galattica quell'esercito con cui avrebbe dovuto combattere i Separatisti preparando la sua ascesa al potere. Così, prima di lasciare l'Ordine Jedi, il Conte Dooku cancellò ogni riferimento a Kamino negli Archivi, mentre Sifo-Dyas ordinò ai Kaminoani la creazione di tale esercito. Successivamente, un ignaro Obi-Wan Kenobi avrebbe riscoperto il pianeta e l'"ordine" dei cloni, che sarebbero stati successivamente ritirati da Yoda per la Battaglia di Geonosis, dando così vita al Grand'Esercito della Repubblica.

I laboratori di clonazione.
La partnership dei Kaminoani con la Repubblica per fornire ad essa il suo esercito ben presto spinse il pianeta acquatico ad una notorietà della quale mai prima d’ora aveva goduto. Questo tuttavia lo portò ad essere l’obiettivo primario dei primi attacchi del Separatisti durante la guerra, con il Comandante Mon Cal Merai alla guida di un assalto sul pianeta e nella sua orbita. Alcune informazioni acquisite da Quinlan Vos resero noto alla Repubblica questo attacco imminente, la quale ebbe così modo di inviare un gruppo di Jedi affinchè guidassero la difesa del pianeta.

Kamino fu successivamente teatro di altri due violenti scontri: un assalto a Tipoca City da parte dei Separatisti e un'incursione condotta dai Protettori Mandaloriani su conto della CSI.

Con il progredire della Guerra dei Cloni, le operazioni di clonazione repubblicane iniziarono a diffondersi altrove. La rinomata ossessione Kaminoana per la segretezza fu irreparabilmente compromessa, e le loro tecniche proprietarie vennero ben presto portate avanti e migliorate da clonatori Repubblicani. Interi incubatoi vennero trapiantati fuori dal pianeta, e Kamino iniziò a perdere quel minimo di potere che aveva sulla Repubblica.

Sotto l'Impero

La nascita dell'Impero Galattico portò immediatamente Kamino sotto l'orbita imperiale, dato che i laboratori di clonazione continuavano a fornire gli uomini che componevano i letali Corpi d'Assalto Imperiali. Ciò avvenne fino alla Rivolta di Kamino, quando alcuni clonatori cercarono di sviluppare un esercito alternativo e liberare il pianeta. Ciò non avvenne per via della repressione della 501esima Legione con l'aiuto di Boba Fett, proprio uno dei figli di Jango Fett prodotti alla vigilia delle Guerre dei Cloni, e l'Impero cominciò ad arruolare personale non clonato capendo cosi che un esercito di cloni tutti della stessa matrice era troppo prevedibile per un esercito che doveva incutere terrore in tutta la Galassia.

Ad ogni modo, l'Impero continuò a mantenere una forte presenza sul pianeta per evitare che la tecnologia andasse rubata. Darth Vader clonò qui il suo apprendista ribelle Galen Marek. Non molto tempo dopo, l'Alleanza Ribelle condusse un attacco sul pianeta, eliminando le forze imperiali.

Kamino tornò nel suo prezioso isolazionismo, senza più svolgere parti significative nella storia della Galassia.

Presente in

Presenze non canoniche

Fonti

Note e riferimenti

Collegamenti esterni