Koffi Arana

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.
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Koffi Arana
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Turkana

Morte

19 BBY, su Kessel

Descrizone fisica
Razza

Umano

Sesso

Maschile

Capelli 

neri

Occhi 

castani

Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era dell'ascesa dell'Impero

Affiliazione
"Quello che cerchi si chiama vendetta, Maestro Arana, e non potrà che portarti al Lato Oscuro!"
"Forse. E forse per distruggere i Sith, potremmo aver bisogno del Lato Oscuro! Non si è rivelato essere il più potente, dopotutto? E per salvare la Galassia dai Sith, non dovremmo osare ricorrere perfino a quella risorsa? "
―Tsui Choi e Koffi Arana[fonte]

Koffi Arana fu un Maestro Jedi vissuto durante gli ultimi anni della Repubblica. Umano originario di Turkana, servì la Repubblica come Generale durante le Guerre dei Cloni. All'emanazione dell'Ordine 66, Arana fu uno delle poche decine di Jedi che sopravvissero al tradimento delle loro truppe cloni, dovuto al rovesciamento della Repubblica da parte del suo stesso capo, il Cancelliere Supremo Palpatine, rivelatosi essere nientemeno che il Signore Oscuro dei Sith Darth Sidious. Circa un mese dopo, Arana fu contattato dalla Maestra Jedi Shadday Potkin, che richiedeva la sua presenza su Kessel per partecipare ad un raduno segreto assieme ad altri superstiti, per mettere a punto una linea d'azione che consentisse ai Jedi di contrastare i Sith. Arana partecipò all'incontro, ignaro del fatto che Potkin aveva invitato anche un'ospite d'eccezione: Darth Vader. Messi davanti al fatto che Potkin aveva pianificato un'imboscata per Vader, Arana e gli altri sette Jedi presenti non poterono far altro che ingaggiare col Signore Oscuro un duello senza esclusione di colpi, che però terminò con la vittoria di Darth Vader e il brutale massacro dei Jedi.

Biografia

Le Guerre dei Cloni e l'Ordine 66

"Non c'è più nessuna Repubblica, Maestro Dartè. Il Senato ha scelto di diventare un'Impero, o l'hai scordato?"
"Il Senato è stato manipolato—proprio come noi Jedi durante le Guerre dei Cloni. Palpatine e Dooku erano in combutta tra di loro, ma ce ne siamo accorti troppo tardi!"
―Tsui Choi e Koffi Arana[fonte]
Koffi Arana, mescolato tra la folla radunata davanti al Tempio Jedi, assiste allo spettacolo della Grande Purga Jedi

Nato durante gli ultimi decenni di vita della Repubblica Galattica, Arana si unì all'Ordine Jedi, raggiungendo il rango di Maestro, in virtù del quale servì come Generale nel nuovo esercito di cui la Repubblica si dotò per affrontare la minaccia dei separatisti. Al comando delle sue truppe cloni, Arana fu dislocato in varie regioni della Galassia, da Tatooine a Boz Pity. Arana partecipò ad una riunione tattica indetta dal Maestro Kenobi al Tempio Jedi, che riguardava l'andamento della guerra nelle regioni dell'Orlo Esterno qualche giorno prima che il conflitto si concludesse, anche se nella maniera più inaspettata e tragica.

Sotto l'autorevole e benevola maschera del Cancelliere Supremo Palpatine, infatti, si celava colui che aveva architettato e messo in atto la crisi separatista e le Guerre dei Cloni, così da indebolire la Vecchia Repubblica e rovesciarla sotto il suo dominio: il Signore Oscuro dei Sith, Darth Sidious. Dopo aver corrotto il giovane Jedi Anakin Skywalker facendone il suo nuovo allievo Darth Vader, Sidious aveva impartito l'Ordine 66 alle migliaia di cloni sparpagliati per la Galassia, che li portò a vedere i loro comandanti Jedi come traditori della Repubblica e a giustiziarli senza pietà. Tolto di mezzo l'atavico nemico dei Sith, Sidious denunciò il tradimento dei Jedi davanti al Senato, ed annunciò che la Repubblica poteva sopravvivere in un solo modo, ossia riorganizzandosi in un più forte Impero Galattico.

Dopo essere sopravvissuto all'ammutinamento della proprie truppe, Arana fece ritorno su Coruscant, mescolandosi tra la folla che si era radunata attorno al Tempio Jedi. Vide i cloni ammassare e bruciare i corpi di decine di Jedi, brutalmente assassinati, ed assistette al disperato e folle tentativo di un Jedi di aizzare la folla contro i cloni per vendicare l'Ordine, diffamato e tradito. Arana, e con lui altri superstiti lì presenti—Shadday Potkin, Dass Jennir, Kai Hudorra e la Padawan Noirah Na—non potè che assistere alla morte del giovane, prontamente neutralizzato e ucciso dai soldati.

Trappola su Kessel

"Deve morire! Se non vuoi sporcarti le mani, dammi la tua spada e lascia che ci pensi io!"
"Non cedere alla rabbia, Maestro Koffi! Ricorda, il Lato Oscuro!"
"Di qualsiasi arma abbia bisogno per uccidere i Sith, non esiterò a prendermela, Bultar Swan!"
―Koffi Arana prima di uccidere Bultar Swan con la sua stessa spada laser[fonte]
Arana e i suoi compagni si preparano a ricevere Darth Vader.

Arana lasciò Coruscant e per circa un mese rimase nascosto, visto che l'Ordine 66 rimaneva in vigore anche dopo il colpo di stato dei Sith. Dopo essere stato contattato da Shadday Potkin, si mise in viaggio verso Kessel, dove si stavano riunendo alcuni Jedi sopravvissuti per fare il punto della situazione. Su Kessel, dunque, Arana ritrovò la Maestra Potkin, oltre che ai Maestri Tsui Choi, Roblio Darté, Jastus Farr e Ma'kis'shaalas, e i Cavalieri Bultar Swan e Sia-Lan Wezz. I Jedi discussero della caduta della Repubblica e di come l'Ordine Jedi fosse stato manipolato ed usato dai Sith. Durante la discussione, Arana propose di affrontare i Sith in modo diretto, anche attingendo al Lato Oscuro, se fosse stato necessario, incontrando la netta disapprovazione del Maestro Choi. Il dibattito fu però stroncato da Potkin, la quale rivelò ai suoi compagni che quella riunione era molto più di quanto non avesse rivelato. La donna aveva fatto circolare la voce che il Maestro Obi-Wan Kenobi si sarebbe unito a loro, nella speranza che Darth Vader, per qualche ragione ossessionato da Kenobi, finisse col cadere in trappola, sicura che un solo Signore dei Sith, per quanto potente, non avrebbe saputo tener testa a ben otto Jedi. Quando Vader fece irruzione nella miniera, Arana e i suoi compagni gli si avventarono contro, decisi a sfruttare quell'occasione.

Sia-Lan fu la prima a cadere, e Arana stesso fu atterrato da Vader mentre cercava di attaccarlo alle spalle. Ma'kis'shaalas fu ucciso subito dopo, ma Jastus Farr riuscì a ferire il Sith, anche se non gravemente. Arana tornò alla carica, ma Vader evitò l'attacco, trovandosi davanti Potkin. La scaltra Maestra Jedi rivelò di essere armata con una lama di cortosis, che mise fuori uso la spada laser del Sith, il quale però non ebbe problemi a trovare una nuova arma: la spada di Potkin stessa, che il Sith ottenne dopo aver brutalmente spezzato il collo della Jedi.

Col cortosis dalla sua, Vader disattivò le armi di Arana, Farr e Dartè. Fu solo a quel punto che Tsui Choi e Bultar Swan, fino a quel momento rimasti in disparte, intervennero per salvare i tre compagni. Choi mozzò la mano con la quale Vader impugnava la lama e Swan lo ferì in modo grave. A quel punto, Vader si arrese ai Jedi, riconoscendo la sconfitta e invocando clemenza. Arana, ricolmo di rabbia, incitò gli altri ad ucciderlo, affermando che l'occasione era unica nel suo genere, ma quando Bultar lo fermò, ricordandogli che i Jedi non uccidevano i loro prigionieri, Koffi le strappò di mano la sua spada laser, trafiggendola a morte ed avventandosi subito dopo su Vader, dichiarando che avrebbe vendicato Bultar e ogni altro Jedi caduto per mano dei Sith. Vader sfruttò però la rabbia di Arana a suo vantaggio, richiamando la sua stessa mano mozzata, che impugnava ancora la lama di cortosis, e usandola per pugnalare a morte Arana. Dopo la sua morte, Vader, assieme ad un plotone di soldati mandati dall'Imperatore, uccise Choi, Farr e Dartè.

Il Comandante Bow stese in seguito un rapporto circa lo scontro avvenuto su Kessel, che fu opportunamente alterato da Sate Pastage. Riguardo la morte di Arana, il nuovo rapporto asseriva che era stato assassinato dai suoi stessi compagni in una disperata lotta per il potere.

Carattere e personalità

"Due Sith—solamente due—e l'intero Ordine Jedi è stato annientato. A cosa sono serviti i nostri insegnamenti? Uccidiamo i Sith. Uccidiamo i Sith, e il loro Impero morirà con loro!"
―Koffi Arana[fonte]
Koffi Arana colpito a morte da Darth Vader.

Durante le Guerre dei Cloni, Arana servì come Generale della Repubblica, convinto che i separatisti andassero fermati per il bene della Galassia, ma il tradimento di Palpatine e la distruzione dell'Ordine dei Jedi lo portarono a riconsiderare molte delle sue convinzioni. Arana giunse a convincersi che ad indebolire i Jedi non fosse stato tanto il tradimento orchestrato da Palpatine e Dooku, quanto piuttosto la loro stessa filosofia. Arana non vedeva altra spiegazione del fatto che un'Ordine composto da due soli individui fosse riuscito a prevalere su un'altro che invece ne annoverava migliaia. Durante il Conclave di Kessel, esternò apertamente queste considerazioni, affermando che i Sith dovevano essere distrutti al più presto, anche ricorrendo al Lato Oscuro, se fosse stato necessario, e, davanti all'apparente resa di Darth Vader, fu il primo a dichiarare che bisognava uccidere il Sith senza pietà. Questa sua ferrea e distorta determinazione, tuttavia, lo portò ad assassinare a sangue freddo la sua stessa alleata, Bultar Swan, e in seguito, ad essere a sua volta ucciso da Vader.

Poteri e abilità

Arana riuscì a scampare alle prime fasi della Grande Purga Jedi, e sopravvisse dandosi alla macchia per circa un mese prima di raggiungere Kessel. Era un Jedi ben addestrato nell'arte del combattimento, brandendo una spada laser dalla lama blu, e possedeva delle ottime capacità atletiche, ma sua maestria e la sua esperienza si rivelarono inefficaci contro Darth Vader, che lo uccise assieme agli altri sette Jedi che si erano riuniti nelle miniere abbandonate di Kessel.

Dietro le quinte

Koffi Arana fu menzionato per la prima volta nel settembre del 2005 in un commento postato da Leland Chee sul blog di Joe Corroney, sul sito StarWars.com. In questo commento, Chee identificava come Arana il personaggio che Corroney aveva disegnato e che era comparso in un'articolo su Star Wars Insider 84, e che nelle intenzioni iniziali dell'artista sarebbe dovuto essere un giovane Qu Rahn, un'altro sopravvissuto dell'Ordine 66. Qualche mese dopo, Corroney confermò che il personaggio di Arana era tra i Jedi comparsi nel film Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith. In quest'occasione, Arana era interpretato dall'attore Gervais Koffi.

Apparizioni

Fonti

Collegamenti esterni