Marina Imperiale/Legends

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Marina Imperiale
Informazioni generiche
Leader

Comando Navale Imperiale

Quartier generale

Centro Imperiale

Fondazione

19 BBY

Frammentazione

4 ABY

Restaurazione

12 ABY

Informazioni aggiuntive
Epoche
Affiliazione

La Marina Imperiale (o Servizio Spaziale Imperiale) era la branca delle Forze Armate Imperiali che si occupava delle attività spaziali. Fondamentale per mantenere il controllo dell'Impero Galattico nella Galassia, poteva dispiegare una flotta di migliaia di navi da guerra e disponeva di un'impressionante mole di armamenti. Proprio perché la Marina aveva come proprio simbolo i temibili incrociatori da guerra imperiali, spesso era identificata con la Flotta Stellare Imperiale, benché quest'ultima fosse di fatto una sezione della Marina. Non era invece componente della Marina l'Aviazione Imperiale, che apparteneva ad un altro comando.

Simbolo del potere dell'Impero, la Marina tenne la Galassia sotto il giogo di Palpatine per oltre vent'anni, rappresentando il principale ostacolo dell'Alleanza Ribelle nella sua lotta per liberare i popoli galattici dall'oppressione imperiale. La Marina si sfaldò dopo la Battaglia di Endor e lo scoppio della Guerra Civile Imperiale, rimanendo però un'arma fondamentale nelle mani dei vari signori della guerra. Riunificata sotto i Resti dell'Impero dall'Ammiraglio Daala e poi dal Grand'Ammiraglio Pellaeon, tornò la forza di un tempo.

Più di cent'anni dopo la Battaglia di Yavin, la Marina Imperiale era ancora attiva e serviva, con la stessa forza di un tempo, il Nuovo Impero.

Storia

Il Nuovo Ordine

Enormi navi come gli Star Destroyer simboleggiavano la Flotta Imperiale.

Non appena Palpatine si autoproclamò Imperatore Galattico e trasformò la Vecchia Repubblica nell'Impero Galattico, ebbe inizio un processo di imperializzazione di tutte le vecchie istituzioni governative e militari. La Marina Repubblicana venne totalmente assorbita dalla Marina Imperiale e posta al servizio dell'Imperatore. Immediatamente ebbe inizio una rapida espansione della Flotta e vennero costruite sempre più navi da guerra, dietro il pretesto che occorressero per difendere la Galassia dalle insidie interne ed esterne. Bombardamenti brutali, coordinamento di invasioni, attacchi a convogli e pirati: queste le azioni di cui la Marina si rese protagonista per stanare i nemici dell'Impero.

Gli ufficiali della Marina, completamente asserviti a Palpatine, specie dopo la purga dei soldati repubblicani nel 19 BBY, erano senza dubbio fra i più potenti delle Forze Armate Imperiali. Allo scoppio della Guerra Civile Galattica venne creata la carica di Grand'Ammiraglio, posta di fatto in una posizione dominante su tutte le Forze Armate, benché ufficialmente riferibile solo alla Flotta.

La Guerra Civile Galattica

La guerra fra Impero e Ribelli vide epiche battaglie spaziali.

L'Alleanza per la Restaurazione della Repubblica, all'indomani della sua fondazione, dichiarò immediatamente guerra all'Impero. Tuttavia, ancora una volta la Flotta Imperiale dimostrò tutta la sua potenza e tenne i Ribelli a bada per molti anni, sbaragliando con facilità le poche flotte che riuscivano ad assemblare con navi catturate o fornite da mondi affiliati.

La creazione della Morte Nera e di altri progetti incontrò una ferma opposizione fra gli alti ranghi della Marina Imperiale. Benché alcuni ufficiali, primo fra tutti l'Ammiraglio Motti, ne fossero entusiasti, molti altri vedevano in queste super-armi il superamento della Flotta. La debacle nella Battaglia di Yavin tornò a dare alla Flotta un ruolo prominente e in questo periodo vennero sviluppate alcuni fra i vascelli da guerra più terribili dell'Impero, come il Super Star Destroyer di classe Executor.

La Battaglia di Endor e la morte di Palpatine significarono il disgregamento della Flotta fra i vari signori della guerra che si contesero il trono. Il comando centrale cessò di fatto di esistere; fu il Grand'Ammiraglio Thrawn che intuì l'enorme importanza di riunificare la Flotta, ma la sua morte gli impedì di completare l'opera. Il risorto Palpatine dispose di immensi incrociatori da guerra, tipo l'Eclipse, ma ancora la sua morte significò la divisione dei vari ambiziosi comandanti. La Flotta venne finalmente riunificata dall'Ammiraglio Daala e fu fondamentale nelle campagne dell'Ammiraglio Pellaeon contro la Nuova Repubblica, fino a divenire parte integrante dei Resti dell'Impero.

Il Nuovo Impero

La Marina rivestì un'importanza molto estesa anche nel Nuovo Impero, combattendo in particolare nella Guerra Sith-Imperiale sotto la guida del Grand'Ammiraglio Veed. Allo scoppio della rivolta lealista di Roan Fel contro l'usurpatore Darth Krayt, fu nuovamente divisa fra le due fazioni in lotta.

Leggi ed educazione

Un sottufficiale della Marina.

La Marina Imperiale era diretta dal Codice Navale Imperiale, un regolamento che stabiliva le leggi principali per questa branca delle Forze Armate. In particolare regolava la cosiddetta regola del Non-Uomo, secondo la quale non vi potevano militare né alieni né donne. In rari casi tuttavia queste categorie emarginate riuscirono ad ottenere importanti risultati: esempi ne sono Thrawn e Natasi Daala. Questa norma del Codice Navale fu abolita dalla stessa Daala una volta che prese il controllo di ciò che restava della Flotta Imperiale e mai più reintrodotta, benché anche nell'epoca più illuminata del Nuovo Impero fossero gli Umani maschi a continuare ad esercitare il vero potere in numerosi casi.

L'iter istruttivo dell'aspirante ufficiale andava per gradi. Prima l'aspirante doveva iscriversi ad una comune Accademia Imperiale, dalla quale poi passava all'Accademia Navale Imperiale seguendo un corso di studi basato sulle operazioni e sulle logistiche spaziali. I diplomati dell'Accademia dovevano dunque frequentare la Scuola degli Ufficiali Navali Imperiali, dove apprendevano i costumi militari, la storia militare, le tecniche di comando e la disciplina. Chi usciva dalla Scuola veniva commissionato nella Marina con il grado di tenente.

Struttura di comando

Il Grand'Ammiraglio Thrawn.

Pur nascendo direttamente dalla Marina Repubblicana, la Marina Imperiale aveva una struttura di comando in parte diversa. Il potere supremo risiedeva naturalmente nell'Imperatore Galattico e, al di sotto, nel Comandante Supremo delle Forze Imperiali. Benché costoro comandassero le Forze Armate nel loro complesso, naturalmente un'istituzione tanto complessa come la Marina non poteva non avere la propria autonoma struttura di comando.

Il potere generale sulla Marina risiedeva nel Comando Navale, che a sua volta sottostava all'Alto Comando Imperiale. I Grand'Ammiragli ad ogni modo surclassavano l'intero comando della Marina, assumendo la posizione di comandanti dotati di poteri quasi illimitati all'interno del loro ambito.

Nei Resti dell'Impero avvenne una certa riforma della struttura di comando della Marina. In particolare era contemplata la presenza del Comandante Supremo della Flotta Imperiale, il cui rango era quello di Grand'Ammiraglio della Flotta Imperiale (ora singolo e non più multiplo, come ai tempi di Palpatine), per poteri e funzioni riconducibile all'Ammiraglio della Flotta nella Nuova Repubblica.

Presso il Nuovo Impero, la Marina era comandanta da un Moff che sedeva nell'Alto Consiglio dei Moff.

Organizzazione della Flotta

La Flotta Stellare Imperiale era organizzata per unità, che andavano da quella di base (la linea di battaglia) a quella principale (il gruppo di settore), il tutto sovrinteso da un comando.

Linea di battaglia

La linea di battaglia era composta da un numero di navi da guerra che andava dalle quattro alle venti unità, a seconda del tipo di navi e della linea stessa. Secondo l'Ordine di Battaglia della Marina Imperiale, esistevano sette tipi di linea: attacco, attacco pesante, ricognizione, inseguimento, schermaglia, truppe e bombardamento. Ogni linea aveva competenze specifiche ed una composizione atta a soddisfare queste competenze, facilmente identificabili con il nome delle varie linee.

Fu stabilito inoltre che uno Star Destroyer di classe Imperial, da solo, rappresentava di per sé una linea di battaglia (benché altre voci proponessero lo Star Destroyer come linea d'attacco pesante e le sue squadriglie di caccia come linea di schermaglia). Questa fu una scelta più politica che tattica, infatti ciò permise alla Marina di pretendere sempre maggiori quantità di Star Destroyer.

Squadrone

Una formazione navale su Endor.

Lo squadrone era l'unità indipendente minore della Flotta. Composta da numerose linee e comandata solitamente da un ammiraglio, andava dalle 14 alle 60 navi. Solitamente ogni sistema stellare aveva uno squadrone come presidio navale e ciò permetteva il mantenimento del Nuovo Ordine nei vari sistemi controllati dall'Impero.

Anche qui l'Ordine di Battaglia distingueva gli squadroni in quattro tipi: leggero, pesante, da battaglia, da bombardamento. Lo squadrone leggero, composto da due linee d'attacco, una da schermaglia e una da ricognizione, pattugliava le zone a basso pericolo. Lo squadrone pesante presidiava le aree con confermata presenza nemica e variava di composizione a seconda delle circostanze: se la posizione e la composizione delle forze nemiche erano sconosciute, era composto da due linee d'attacco pesante, una linea da attacco e una linea da ricognizione; nel caso invece che le forze nemiche fossero state identificate o stessero proteggendo un luogo fisso, lo squadrone era composto da tre linee da attacco pesante e una linea da schermaglia; in quest'ultimo caso erano vista comune gli Star Destroyer di classe Victory grazie alla loro precisione nei bombardamenti.

Gli squadroni da battaglia erano composti da uno Star Destroyer di classe Imperial e da almeno due linee da attacco e una da inseguimento; uno squadrone di questo tipo solitamente bastava a terrorizzare e riportare all'ordine un pianeta in rivolta o a costringere alla ritirata una flottiglia avversaria. Gli squadroni da bombardamento si occupavano della soggiogazione dei mondi che si erano ribellati all'Impero anche e soprattutto quando possedevano difese planetarie, come gli scudi deflettori; scopo di questo squadrone era di annichilire ogni resistenza e mettere violentemente fine alle rivolte.

Forza di sistema

Una forza di sistema combinava tutta una serie di squadroni ed era diretta da un Ammiraglio di Sistema o da un commodoro e si occupava delle operazioni della Flotta Imperiale nei vari sistemi stellari. Una forza di sistema era composta da minimo tre Star Destroyer di classe Imperial e da circa altri 90 incrociatori e aveva il compito di conquistare la "superiorità spaziale", definita come "assenza completa di mezzi ostili nello spazio orbitale dei mondi controllati, e nessuna attività navale nemica cronica nell'intero sistema".

La forza di sistema era micidiale per i nemici della Flotta Imperiale; il suo comandante inoltre aveva ampia libertà per la gestione della forza, che poteva così adattare alle specifiche della missione. Alle volte le forze di sistema potevano anche essere destinate a compiti difensivi, anche se il loro ruolo primario consisteva nel braccare e distruggere il nemico.

Flotta

La flotta ordinaria era la branca della Flotta Stellare Imperiale assegnata alle operazioni inter-settoriali. Comandanta solitamente da un ammiraglio, si occupava della lotta ai nemici dell'Impero in tutta la Galassia. Esistevano vari tipi di flotte: da superiorità, da assalto e da bombardamento.

La flotta da superiorità era incaricata del mantenimento dell'ordine mediante annientamento delle forze nemiche in quei settori in cui erano presenti "un numero di quattro o inferiore a quattro mondi confermati ostili al Nuovo Ordine, e non più di 16 mondi aggiuntivi con significativi elementi ostili confermati". Una flotta di questo tipo constava solitamente di sei Star Destroyer di classe Imperial e altri 400 incrociatori, rappresentando un'unità assolutamente consona all'adempimento del suo compito.

La flotta da assalto si occupava degli assalti planetari ed era composta da un numero di incrociatori valido per ottenere la superiorità spaziale e trasportava ingenti quantità di truppe dell'Esercito Imperiale. Questa flotta doveva assicurare la conquista dell'orbita di un pianeta mentre questo veniva conquistato dalle forze di terra.

La flotta da bombardamento era composta da 416 incrociatori atti al bombardamento orbitale ed era assegnata ai settori dove le possibilità di reprimere i Ribelli erano stimate particolarmente ridotte. In questo ambito la strategia imperiale consisteva nel distruggere un pianeta anziché permettergli di cadere nella Ribellione.

Gruppo di settore

Il gruppo di settore era la somma degli incrociatori che l'Impero assegnava alla difesa di un settore e constava di circa 2.400 navi, fra cui 24 Star Destroyer di classe Imperial. A comandare il gruppo di settore era l'Alto Ammiraglio, grado detenuto solitamente dal Moff del settore stesso.

Classi di navi capitali

Stazioni spaziali e superarmi

La temibile Morte Nera.
Il Disintegratore Stellare, altro esempio di superarma.

Navi da battaglia

L'Eclipse, uno dei migliori vascelli imperiali.

Incrociatori da battaglia

Torpediniere e incrociatori

Il caratteristico Star Destroyer di classe Imperial.
L'innovativo Star Destroyer di classe Pellaeon.

Trasporti e navi d'assalto

Fregate

Un incrociatore di classe Dreadnaught.

Corvette e cannoniere

Presente in

Fonti