Mitth'raw'nuruodo

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Ribellione.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Nuova Repubblica.
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Mitth'raw'nuruodo (Thrawn)
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Csilla

Morte

9 ABY, Bilbringi

Descrizione fisica
Razza

Chiss

Sesso

maschile

Altezza

180 cm

Capelli

blu/neri

Occhi

rossi

Informazioni storiche e politiche
Epoche
Affiliazione
"Impari dall'arte, capitano. Capendo la sua arte, si può capire una specie."
―Thrawn al Capitano Pellaeon[fonte]

Consumato stratega, Mitth'raw'nuruodo — meglio conosciuto in basic come Thrawn — soleva paragonare il combattimento all’arte, ed era un appassionato di entrambe le cose. Era in grado di addurre idee brillanti, analizzare cause e determinare gli esiti persino prima che gli avversari iniziassero a formulare una mossa.

L’arma principale di Thrawn era la sua mente. Questo fatto è stato riconosciuto dal suo popolo, i Chiss, ma soprattutto dall'Impero Galattico, che nonostante la xenofobia del suo governo lo rese Grand'Ammiraglio della Flotta Stellare Imperiale. Dopo la Battaglia di Endor e la morte di Palpatine, Thrawn prese in mano le redini di ciò che restava della Flotta Imperiale, dimostrando tutta la sua perizia e il suo acume strategici.

Biografia

Carriera chiss

Thrawn, Comandante di Forza delle FDEC.

Mitth'raw'nuruodo nacque nello spazio chiss negli ultimi decenni della Vecchia Repubblica; benché alcuni rapporti successivi indicarono una sua parentela con la nobile famiglia Nuruodo, in realtà egli non aveva alcun legame nobiliare, ma era al contrario di umili origini; con sacrifici, riuscì ad accedere alla carriera militare, entrando nella Flotta d'Espansione Chiss, la branca "offensiva" delle Forze Difensive d'Espansione Chiss (FDEC); ciò lo portò ad essere adottato per merito dall'influente famiglia Mitth, che all'epoca era fra le Famiglie Regnanti più potenti dell'Ascendenza Chiss.

Questa era la via tradizionale di molti Chiss. Tuttavia, la famiglia Mitth concesse al giovane intraprendente di divenire un nato-tirocinante (titolo che veniva concesso solo ai componenti integranti della famiglia) e quindi adottandolo permanentemente, dimostrando così apprezzamento per le sue indubbie qualità.

Qualità che si concretizzarono quando, intorno al 27 BBY, Mitth'raw'nuruodo divenne il più giovane Comandante di Forza di sempre delle FDEC, al comando della Forza di Pattuglia Due stazionata sul pianeta di confine Crustai, noto per la sua critica al modo con cui la Gerarchia Difensiva stava gestendo il problema dei Vagaari, che per il giovane chiss richiedeva una prova di forza da parte dell'Ascendenza.

L'incontro con i Corelliani

Una delle occupazioni più importanti di Mitth'raw'nuruodo fu quando fu chiamato ad intervenire in una disputa fra Progga l'Hutt e la nave contrabbandiera corelliana Bargain Hunter. Il Comandante chiss li fece catturare e trasferire a bordo della sua ammiraglia, la Springhawk, dove li detenne come una sorta di prigionieri di guerra, ma dove sviluppò una stretta relazione culturale (e, forse, addirittura sentimentale) con la copilota, Maris Ferasi, alla quale insegnò il cheunh, e la quale gli insegnò il basic, dal quale trasse il suo nome nella lingua comune galattica: Thrawn.

Mentre aveva ancora i prigionieri a bordo, Thrawn, disobbedendo agli ordini delle alte gerarchie chiss, si lanciò in un attacco contro i Vagaari rubando un generatore di campo gravitazionale, mettendo a rischio la sua stessa vita.

Il Volo d'Espansione

Ad un certo punto, la Repubblica Galattica inviò nelle Regioni Ignote la nave sperimentale Volo d'Espansione, piena di Jedi e al comando del Maestro Jorus C'baoth. Poco dopo la partenza del Volo, Thrawn intercettò e distrusse una flotta di navi spaziali nei pressi del territorio dei Chiss, ma ne lasciò intatta la nave ammiraglia Darkvenge, dato che il suo comandante, Kinman Doriana, si arrese; questi rivelò all'ufficiale chiss di essere della Federazione dei Mercanti e di essere stato incaricato da Darth Sidious di distruggere il Volo per impedirgli di essere rubato dagli "Esterni" — che decenni dopo sarebbero stati conosciuti come Yuuzhan Vong. Inoltre, Doriana parlò in modo estremamente negativo dei Jedi, presentandoli come assassini e criminali.

Thrawn prese a cuore la situazione. Appena il Volo arrivò, Thrawn costrinse C'baoth a negoziare. Il Maestro però si rifiutò di tornare indietro o di prendere un'altra rotta, ma Thrawn non poteva lasciarlo andare, troppo era il pericolo di invasione degli Esterni. Pertanto spinse il Volo a entrare in conflitto con i Vagaari, i quali massacrarono i Jedi al suo interno; C'baoth cercò di uccidere Thrawn, ma venne finito da Doriana, che fuggì. A questo punto, il Chiss si lanciò contro il Volo ed i Vagaari, fin quando non venne raggiunto dall'Aristocra Chaf'orm'bintrano, dal Syndic Mitth'ras'safis e dall'Ammiraglio Ar'alani. Benché Chaf'orm'bintrano volesse impossessarsi della tecnologia del Volo, Thrawn distrusse la nave repubblicana, e Ar'alani riuscì ad impedire che subisse una punizione formale da parte dell'Aristocra, compensando la perdita con la tecnologia vagaari rubata nel corso dello scontro.

Ma la rabbia di un Aristocra non era cosa da cui ci si potesse liberare facilmente. Infatti, man mano che Thrawn continuava a richiedere azioni offensive preventive contro i Vagaari, Chaf'orm'bintrano architettava la sua caduta. Quando l'intraprendente Chiss attaccò una struttura vagaari impegnata nella costruzione di armi, l'Ascendenza arrivò a non tollerare più la sua insubordinazione e a condannarlo all'esilio su un remoto pianeta ai margini della galassia.

Un nuovo signore

Presentato all'Imperatore, Thrawn ne divenne un eccellente ufficiale.

Poco dopo la nascita dell'Impero Galattico, lo Star Destroyer di classe Victory Strikefast rintracciò Thrawn. Il Capitano Voss Parck ordinò al Colonnello Mosh Barris di atterrare sul pianeta con una forza d'assalto per identificare quello che sembrava un "insediamento alieno"; al contrario, si trattava semplicemente della casa di Thrawn. Questi, senza armi e strumenti, costruì trappole primitive che misero in seria difficoltà il contingente di Barris. Parck, stupito, fece portare Thrawn a bordo. Qui il Chiss chiese di poter tornare dalla sua gente e riprendere il servizio militare, ma Parck lo convinse a restare con l'Impero: in esso, disse, avrebbe potuto avere maggiori opportunità di difendere la Galassia.

Appena tornato a Coruscant, Parck presentò Thrawn all'Imperatore Palpatine. Questi, nonostante la sua ben nota xenofobia, accolse il Chiss a braccia aperte, rammentando del suo ruolo fondamentale nella distruzione delVolo d'Espansione. L'Imperatore ordinò a Parck di fargli da maestro, ma ben presto divenne chiaro che Thrawn non aveva bisogno di maestri: negli anni, benché ostacolato dal razzismo imperiale costituzionalizzato, ottenne un rango di un certo prestigio, che gli permise in particolare di apparire alle spalle di Palpatine e Darth Vader alla cerimonia di inaugurazione dell'Executor. Era l'unico non-Umano arrivato a tanto nella Flotta Stellare Imperiale.

Venne quindi nominato Capitano della Vengeance, Star Destroyer utilizzato dall'Inquisitore nonché Jedi Oscuro Jerec per i suoi spostamenti. La nomina di Thrawn rifletteva la grande fiducia che l'Imperatore riponeva in lui, dal momento che era strumentale per il controllo di Jerec, ritenuto un possibile pretendente del trono di Coruscant. L'occupazione gli lasciava però molto tempo libero, che gli permise di occuparsi dei suoi interessi artistici; fu durante una fermata presso S'krrr per studiare i Giardini Sikadiani che Thrawn fu coinvolto nella debellazione di una piaga di scarafaggi drog che stavano infestando la Vengeance, minacciandone gravemente l'equipaggio.

Nonostante i successi, Thrawn era molto scomodo per l'Imperatore. Un alieno che stava rapidamente scalando i ranghi della Marina Imperiale con il patrocinio di Palpatine e Darth Vader metteva in discussione tutto l'apparato politico su cui si fondava l'Impero. Spesso, pertanto, Thrawn era costretto a restare nell'ombra: alle volte gli venivano richiesti piani di battaglia, che poi però venivano presentati da un ufficiale umano, o addirittura da Lord Vader stesso (come nel caso della Battaglia di Derra IV). In certi casi, per farlo scomparire completamente dalla scena pubblica, l'Imperatore lo inviava periodicamente nella propria villa di Naboo, lontano da occhi indiscreti.

Ai vertici dell'Impero

Thrawn all'epoca della promozione a Grand'Ammiraglio.
"Palpatine non è l'unico uomo nella Galassia che comanda la Forza."
"Ma è l'unico che comanda coloro che la comandano. Per esempio, lui comanda voi, Lord Jerec."
"Impara a stare al tuo posto, idiota bluastro. Con la Forza potrei disintegrarti dove — Ben fatto, Capitano. Ben fatto. Non è impresa facile farmi perdere la calma. È davvero un tattico formidabile."
Jerec e Thrawn[fonte]

Poco dopo la Battaglia di Yavin, Palpatine e Vader compresero che occorreva schierare tutto il potenziale bellico e tattico di cui l'Impero disponeva. Con una mossa che stupì tutto l'alto entourage imperiale, Thrawn venne promosso a Vice Ammiraglio.

Per questo, egli cominciò ad apparire sempre più di frequente presso la corte imperiale e nelle cerimonie ufficiali, fino ad essere stazionato permanentemente su Coruscant nel 3 ABY. Fu addirittura introdotto nel pluri-esclusivo e tradizionalista Ordine del Cerchio Inclinato e divenne il principale oppositore del Grand'Ammiraglio Rufaan Tigellinus — un fervente umanocentrista — nel Centro Imperiale. Quando Vader partì per condurre la Flotta della Morte alla ricerca dei Ribelli, Tigellinus ebbe campo libero contro Thrawn, che però godeva ancora della protezione dell'Imperatore.

In più di un'occasione, Thrawn osava rifiutare gli ordini dall'alto se li riteneva dannosi per la battaglia — ordini dall'alto che, dato il grado del Chiss, erano proprio ordini dell'Imperatore. La prima volta che ebbe tanto ardire, Palpatine lo sollevò dall'incarico; quando però la battaglia si risolse in un disastro, come Thrawn aveva predetto, lo reintegrò nell'incarico e gli permise (caso più unico che raro) di contestare gli ordini.

Thrawn era anche in grado di prendere in mano la situazione se le circostanze lo richiedevano, come quando si travestì da Jodo Kast, cacciatore di taglie, per contribuire al piano di Vader per distruggere il Sole Nero ed il Principe Xizor. Ma il vero genio di Thrawn era sul campo: architetto della vittoria di Derra IV e responsabile della pacificazione del sistema di Pakuuni, nonché ideatore del caccia missilistico, il Chiss non ottenne mai alcuna medaglia o celebrazione ufficiali, anche se Vader gli assegnò il controllo dei Noghri come premio per i suoi successi.

La campagna contro Zaarin

Qualche tempo prima della Battaglia di Endor, il Grand'Ammiraglio Demetrius Zaarin tentò un colpo di stato catturando lo stesso Palpatine grazie alla superiorità dei propri TIE Defender; Thrawn però sopraggiunse appena in tempo e salvò l'Imperatore, aiutato da Darth Vader. Subito dopo, Palpatine lo promosse ad Ammiraglio e gli ordinò di dare la caccia a Zaarin e stanarlo.

Thrawn sapeva che la potenza di Zaarin veniva dai TIE Defender. Il suo scopo principale nella campagna contro il Grand'Ammiraglio traditore fu quindi quello di distruggere ogni possibile fonte di caccia. Dopo una serie di battaglie e schermaglie contro i seguaci di Zaarin, Thrawn riuscì a distruggere la fabbrica di produzione dei Defender e a portare alla morte del traditore stesso a bordo della corvetta Vorknkx.

Per i suoi successi, Thrawn venne promosso a Grand'Ammiraglio in sostituzione di Zaarin — l'unico non-Umano mai arrivato ad occupare una posizione tanto alta nelle Forze Armate Imperiali.

Il Grand'Ammiraglio Thrawn.

L'esilio nelle Regioni Ignote

Da tempo Palpatine aveva in mente una esplorazione e mappazione delle Regioni Ignote, ma gli affari dell'Impero e, successivamente, lo scoppio della Guerra Civile Galattica gli avevano impedito di mettere stabilmente in pratica questo ambizioso progetto. Ironicamente, l'occasione d'oro per realizzarlo venne proprio dalla "disgrazia" di Thrawn.

Su Coruscant, Thrawn era avversato in special modo dal Grand'Ammiraglio Rufaan Tigellinus, che in particolare non poteva sopportare di avere un alieno come collega. Durante una festa al Palazzo Imperiale, Tigellinus raggirò Thrawn, convincendolo ad entrare in una conversazione politica e a schierarsi dalla parte sbagliata; questo fu probabilmente il più grave errore tattico commesso dal Chiss, peraltro non sul campo di battaglia. Ufficialmente, l'Imperatore si infuriò, ma in realtà colse l'occasione che stava aspettando e riuscì a prendere due piccioni con una fava: da un lato, si liberò di uno scomodo alieno grand'ammiraglio, dall'altro, realizzò il suo piano (condiviso dallo stesso Chiss) di esplorare le Regioni Ignote.

Non molto tempo dopo la morte di Zaarin, dunque, Thrawn partì a bordo dell'Admonitor con una flotta nella quale serviva anche il suo vecchio mentore, Voss Parck, ufficialmente degradato per permettergli di assistere il Grand'Ammiraglio nella sua missione segreta. Egli aveva pieno campo libero, dal momento che i rapporti ufficiali indicavano che era stato esiliato dall'Impero. Durante la sua esplorazione, Thrawn sconfisse gli Ebuchi e assoggettò un certo numero di pianeti, a partire da Nirauan (dove fondò la fortezza nota appunto come Mano di Thrawn), fondando un agglomerato di colonie che battezzò come "Impero della Mano", con una struttura identica a quella dell'Impero Galattico (con l'eccezione che Thrawn riuscì a reclutare anche alcuni Chiss per il suo progetto). Lo scopo dell'Impero della Mano era quello di mantenere compatti i possedimenti imperiali nelle Regioni Ignote, per poi poterli presentare a Palpatine dopo il ritorno della spedizione.

Guerra alla Nuova Repubblica

Consumato stratega, Thrawn includeva un tocco artistico nelle sue strategie.
"Ma... era una vera opera d'arte."
―Le ultime parole di Thrawn[fonte]

Finiti i quattro anni del proprio "trasferimento", Thrawn fece ritorno alla Galassia conosciuta. Qui scoprì la terribile verità: la Battaglia di Endor aveva annientato Palpatine e devastato l'Impero, le cui forze erano oramai frammentate, e una Nuova Repubblica era sorta. Ma il Grand'Ammiraglio non era tipo da farsi scoraggiare dalle difficoltà, per quanto paressero insormontabili: pertanto contattò la flotta più vicina che riuscì a trovare e salì a bordo della sua ammiraglia, la Chimaera, dove il Capitano Gilad Pellaeon, in comando del vascello, gli narrò dettagliatamente gli ultimi avvenimenti. Thrawn era virtualmente l'ufficiale più alto in grado di tutto l'Impero: il trono era vacante, le Forze Imperiali erano senza un Comandante Supremo e gli altri Grand'Ammiragli erano morti. L'Impero era sì frammentato e indebolito, la Nuova Repubblica era sì superiore in numero, ma il Chiss contava che, se riunita, la Flotta Stellare Imperiale avrebbe potuto sferrare un colpo mortale a quella che considerava ancora la "Ribellione". Quindi, prese la Chimaera come propria ammiraglia e Pellaeon come secondo e intraprese la missione di riunificare la Flotta Imperiale.

Dopo diversi raid di successo, Thrawn venne raggiunto anche dalla Cerchia Stretta dell'Imperatore, ultimi rimasugli dell'autorità imperiale costituita, che gli affidò il comando delle Forze Imperiali. Anche favorito dai conflitti intestini della Nuova Repubblica, che si manifestavano nella rivalità fra Ackbar e Borsk Fey'lya nel Consiglio Interno, Thrawn ottenne la fiducia di molti ufficiali imperiali e intraprese missioni propedeutiche al lancio di una campagna più vasta. Dopo aver attaccato Tatooine e rubato il famoso dipinto Il tramonto dei Killik, essersi impossessato degli impianti di clonazione imperiali di Wayland e aver reclutato il Jedi Oscuro folle Joruus C'baoth, Thrawn poté lanciare la sua campagna.

Nel corso degli attacchi, la Flotta Imperiale riuscì a riconquistare diversi sistemi precedentemente liberati dai Ribelli. Mentre infliggeva sempre più numerose sconfitte alla flotta della Nuova Repubblica, Thrawn fece lavorare i cantieri navali imperiali a pieno ritmo e, pur avendo fallito nel tentativo di rubare alcuni vascelli dai cantieri di Sluis Van, ottenne una vittoria considerevole nella conquista di vasta parte della Flotta Katana. Le vittorie di Thrawn fecero salire alle stelle il morale degli Imperiali. Egli arrivò fino a scatenare un attacco contro Coruscant, cuore della Nuova Repubblica, che circondò di un campo di asteroidi, rendendola così inagibile.

La morte di Thrawn fu un grave colpo per l'Impero.
Incapace di reagire a Thrawn sul piano militare, la Repubblica dovette farlo su quello politico. La Principessa Leia Organa Solo riuscì a recarsi clandestinamente su Honoghr e a convincere i Noghri che l'Impero li aveva sfruttati per decenni; su Garos IV, la resistenza locale riuscì a liberare il pianeta, privando l'Impero di ingenti forniture di hibridium, importante per i dispositivi di occultamento. Infine, la liberazione del settore di Kathol e la distruzione dell'impianto di clonazione di Wayland furono un colpo letale al sostentamento dell'Impero.

Thrawn però comandava ancora una flotta formidabile. Prevedendo un attacco repubblicano contro Bilbringi, egli si fece trovare pronto ad accogliere i suoi nemici. Nella battaglia che ne seguì, tuttavia, la sua guardia del corpo noghri, Rukh, lo tradì e lo assassinò. L'Impero perdeva uno dei suoi migliori — se non il migliore — strateghi di sempre.

L'ultima minaccia

Affascinato com'era dalle tecniche di clonazione, però, Thrawn aveva clonato sé stesso e aveva posto il suo clone a crescere al sicuro presso la Mano di Thrawn. Dieci anni dopo la sua morte, il Gran Moff Vilim Disra tentò di fingere il ritorno di Thrawn per abbattere il potere dell'Ammiraglio Pellaeon, che allora governava i Resti dell'Impero. Dopo che Disra fu smascherato, però, Luke Skywalker e Mara Jade scoprirono l'effettiva esistenza del clone. I due distrussero la struttura di clonazione, annichilendo con essa il clone del Grand'Ammiraglio.

Presente in

Thrawn presso la villa dell'Imperatore su Naboo.

Fonti

Thrawn nel videogioco Star Wars: Rebellion.

Vedi anche

Collegamenti esterni