Nuovo Ordine Jedi

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Nuovo Ordine Jedi
Informazioni organizzative
Titolo del leader

Gran Maestro

Organo governativo
Altre posizioni
Sette
Quartier generale
Lingua ufficiale
Governi/organizzazioni affiliate
Credenze
Testo sacro

Codice Jedi

Divinità

Lato chiaro della Forza

Reliquie/artefatti

Holocron

Cerimonie
Informazioni storiche
Data di fondazione

11 ABY

Pianeta di fondazione

Yavin IV

Altre informazioni
Era(e)
"Queste sono le nuove generazioni, l'unico modo in cui i Jedi rinasceranno nella galassia."
Luke Skywalker

Il Nuovo Ordine Jedi fu la nuova organizzazione dei Jedi sorta dopo la morte dell'Imperatore Palpatine e il crollo dell'Ordine dei Signori dei Sith, per rimpiazzare l'ormai defunto Ordine Jedi. Il Nuovo Ordine, fondato da Luke Skywalker nell'11 ABY, perdurò per diversi secoli.

Storia

La luce riemerge

Luke in combattimento.

Subito dopo la Battaglia di Endor, che aveva visto la morte dell’Imperatore Palpatine, la dispersione delle sue flotte e l’inizio della frammentazione dell’Impero Galattico, divenne chiaro che occorreva un nuovo organismo di seguaci del lato chiaro della Forza che difendesse la Galassia sotto l’ala della Nuova Repubblica. Per millenni, nella Vecchia Repubblica, era stato l’Ordine Jedi ad adempiere questo oneroso compito. L’ultimo Jedi rimasto dopo la morte di Yoda, Luke Skywalker, sapeva che quello che occorreva era un nuovo Ordine Jedi.

Per Luke non sarebbe stato facile trovare nuovi adepti. Durante la Grande Purga Jedi, Darth Vader e gli altri agenti dell’Imperatore avevano praticamente sterminato i Jedi sopravvissuti all’Ordine 66; altri, addirittura, avevano abbracciato il lato oscuro della Forza. Leia Organa Solo, sorella di Luke, si addestrò con difficoltà, perché era sommersa dagli incarichi politici che il suo ruolo predominante nel governo della Nuova Repubblica le richiedeva.

Nel periodo della Tregua di Bakura, Luke conobbe Dev Sibwarra, un ragazzo sensibile alla Forza schiavo degli Ssi-Ruuk; progettò quindi di prenderlo come suo apprendista, ma la tragica morte del giovane Dev durante la Battaglia di Bakura lo portò a rifiutarsi di prendere un nuovo apprendista, anche perché emerse in lui la paura di poter creare un nuovo Darth Vader. Durante la Guerra Nagai-Tof, a Luke fu chiesto di addestrare giovani soldati promettenti per farne nuovi Cavalieri Jedi; ancora una volta, Luke accettò di addestrarli al combattimento, ma si rifiutò di prendere apprendisti. Questo suo rifiuto portò uno dei candidati, Flint, a cedere al lato oscuro; quando fu costretto a combatterlo e ad arrestarlo, Luke capì che stava imboccando la strada sbagliata e accettò di addestrare un Iskaloniano di nome Kiro. La sua scomparsa in guerra portò ancora una volta il Maestro Jedi a mettere da parte il progetto.

Poco tempo dopo Endor, Luke incontrò Kyle Katarn, che aveva servito l’Alleanza Ribelle come mercenario e aveva aiutato a sabotare i Dark Troopers dell’Impero. Questi sconfisse Jerec e liberò le anime oppresse della Valle dei Jedi, ma rinunciò alla Forza, spaventato dal suo enorme potere. Per l'ennesima volta, fallì il tentativo di ricostituire l'antico Ordine.

L'immagine di Kenobi nel tramonto di Coruscant.

Durante la campagna di Thrawn, Obi-Wan Kenobi apparve a Luke per l'ultima volta, assegnandogli la missione di ricostituire l'Ordine dei Jedi. Skywalker era assai rattristato dal fatto di essere l'ultimo dei Jedi, ma Kenobi lo rassicurò, dicendogli di non essere l'ultimo dei vecchi Jedi, ma il primo dei nuovi.

Quando Palpatine risorse, Luke era totalmente solo. Egli tentò di infiltrarsi fra i suoi ranghi, ma venne tentato dal lato oscuro e salvato solo da Leia. Questo gli fece capire che era quantomai necessario trovare nuovi Jedi da contrapporre alle orde oscure dell'Imperatore risorto. Aiutato da un antico holocron, Luke riuscì a trovare promettenti discepoli: Jem, Rayf, Kam Solusar e Empatojayos Brand, quest’ultimo reduce della Grande Purga. Eppure, di tutti questi solo Solusar sopravvisse alla lotta contro l'Imperatore. Al suo fianco, potendo vantare anche gli insegnamenti di Bodo Baas, Luke tentò un’altra strada per fondare il proprio Ordine.

L'Accademia di Yavin

Poco tempo dopo la sconfitta definitiva dell’Imperatore, la Nuova Repubblica accordò a Luke il permesso di costruire un’Accademia Jedi; il luogo designato fu Yavin IV, nel Grande Tempio, dove l’Alleanza aveva stabilito una base segreta tempo addietro. Cominciarono subito ad affluire nuovi apprendisti, provenienti da ogni angolo della Galassia. All’inizio erano pochi, ma cominciarono progressivamente a espandersi, e Luke poté finalmente affidare anche ad altri il ruolo di Maestro Jedi. Il Nuovo Ordine Jedi era stato finalmente fondato.

I Jedi combattono contro gli Imperiali.

Il primo anno di vita dell’Ordine non fu facile. Si presentarono subito pericolose minacce: da un lato, le aspirazioni dell’Ammiraglio Daala a distruggere la Nuova Repubblica; dall’altro, il risveglio del lato oscuro: lo spirito del Signore Oscuro del passato Exar Kun stava infatti cercando di sabotare gli sforzi dei Jedi e aveva convertito un giovane padawan, Kyp Durron, spingendolo a distruggere pianeti con il Disintegratore Stellare, e aveva estrapolato l’anima di Luke dal suo corpo, per permettere a bestie oscure di divorarlo. Ma la compattezza dei nuovi Cavalieri Jedi salvò la situazione: i giovani apprendisti protessero il corpo di Luke e riuscirono a far redimere Durron, il cui fondamentale aiuto permise la distruzione dello spirito di Kun. Inoltre, le mire dell’Ammiraglio Daala e del suo nuovo alleato, Gilad Pellaeon, vennero vanificate durante una battaglia che avvenne proprio su Yavin IV.

Nonostate tutte le minacce portate da Daala, dall'Impero Risorto e da altri settori dei resti dell'Impero, l'Ordine continuò a crescere. Giunsero nuovi adepti anche da altre organizzazioni, quali i Cavalieri di Ferro, i Jensaarai, i Matukai e la Scuola della Saggezza Celata. Altri, come Cheryl Trinja, furono trovati dai Jedi stessi. Vennero reclutati anche Jedi del passato, sfuggiti alla Grande Purga, come Ikrit e Winslau Da'k. Anche i Servizi Segreti della Nuova Repubblica cominciarono una fruttuosa collaborazione con l'Ordine, al fine di rimpinguare le sue fila. In ultimo, l’Ordine annoverò fra gli apprendisti più dotati i figli di Han Solo e Leia, Jacen, Jaina e Anakin Solo.

La guerra contro l'Accademia Ombra.

I giovani Cavalieri Jedi si imbarcarono subito in svariate missioni in ogni angolo della Galassia, per tornare ad essere i guardiani di pace e di giustizia. Mentre l’Accademia si ingrandiva sempre più con guerrieri importanti come Kyle Katarn e Mara Jade, i Jedi riscoprirono antiche reliquie del passato. Fra le loro svariate missioni, i Jedi sgominarono organizzazioni oscure quali i Discepoli di Ragnos ed i resti dell'Inquisitorio, presero parte alla Prima Insurrezione Corelliana da parte repubblicana e fornirono assistenza su molti mondi in svariate crisi, offrendo anche protezione personale all'Ammiraglio Ackbar.

Nel tempo, i Jedi riuscirono addirittura a creare un'accademia giovanile e a ritrovare, tramite Luke Skywalker e Mara Jade, l'antichissimo Outbound Flight. Nuove prove che testarono le loro abilità furono lo scontro con il Secondo Imperio e l'Accademia Ombra che aveva allestito, tramite la quale tentò di distruggere il Praxeum Jedi di Yavin IV e sterminare i Jedi del Nuovo Ordine, e contro l'Alleanza per le Diversità, che cercò di spandere una piaga a livello galattico per sterminare gli Umani e vendicarsi dell'umanocentrismo del Nuovo Ordine.

La guerra contro gli Yuuzhan Vong

Corran Horn affronta Shedao Shai.

Nel 25 ABY, il Nuovo Ordine Jedi contava alcune centinaia di adepti e diversi e abili Maestri Jedi, cui Luke Skywalker stava progressivamente lasciando il controllo quotidiano dell'organizzazione. Quando gli Yuuzhan Vong attaccarono, seminando morte e distruzione, i Jedi tentarono di fare la loro parte, ma vennero totalmente tagliati fuori dalla Nuova Repubblica durante il governo di Borsk Fey'lya; per giunta, il Warmaster Tsavong Lah lanciò una caccia spietata contro di loro. Fu successivamente Cal Omas che si avvalse molto degli sforzi dell'Ordine, ed i Jedi parteciparono in prima fila alla lotta contro gli invasori extragalattici. Essi fecero effettivamente la loro parte e pagarono un prezzo altissimo in termini umani e materiali: il loro numero fu drasticamente ridotto e il Praxeum di Yavin completamente distrutto.

Rinascita e rinnovamento

Dopo la guerra, l'Ordine Jedi attraversò un intenso periodo di rinnovamento. Mentre curava le ferite del conflitto, sentì la necessità di ricostruirsi strutturalmente. Già nel 29 ABY venne fondata da Kam Solusar la nuova Accademia Jedi di Ossus ed il Tempio di Coruscant cominciò ad essere ristrutturato.

Luke Skywalker, Gran Maestro Jedi.

Durante la guerra, si erano scontrate due posizioni contrastanti: quella di Kyp Durron, più aggressiva, e quella di Luke Skywalker, più difensiva. Si rese dunque necessaria la fondazione di un consiglio deliberativo simile all'antico Consiglio Jedi, che venne insediato nel 35 ABY e chiamato Consiglio dei Maestri, che venne poi inglobato nel rinnovato Alto Consiglio Jedi nel 36 ABY. Lo stesso anno, Skywalker assunse formalmente il titolo di Gran Maestro dell'Ordine Jedi. Per un certo periodo, i Jedi ricoprirono un ruolo attivo nella politica galattica, partecipando come importanti membri dell'Alto Consiglio dell'Alleanza Galattica. L'abbandono di tali organismi governativi fu sancito da Skywalker a seguito di un'approfondita riflessione, a seguito della quale giunse alla conclusione che i Jedi dovessero fungere da guardiani della pace e della giustizia galattiche lontani dai viscidi ambienti della politica.

Nel corso di questo processo di rinnovamento, l'Ordine partecipò alla Guerra dello Sciame. Nel periodo intercorso fra il 36 e il 40 ABY, il numero di Cavalieri Jedi crebbe di diverse centinaia e vennero stabiliti nuovi centri di addestramento in altri luoghi della Galassia, come su Corellia.

La lotta contro Darth Caedus

Quarant’anni dopo la Battaglia di Yavin, la Galassia sprofondò nuovamente nella guerra civile. La Seconda Insurrezione Corelliana portò l'Alleanza Galattica a dividersi al suo interno con la Confederazione, composta da Corellia e dai suoi alleati, cui si unirono anche membri storici dell'Alleanza, come Han Solo e Leia Organa. Diviso fra le sue due famiglie, i Jedi e quella genetica, Jacen Solo scelse di schierarsi dalla parte di suo zio, Luke Skywalker, dalla parte dell’Alleanza Galattica. Ma quando i Corelliani lanciarono una controffensiva, scoppiò un vero e proprio conflitto armato. Con un’ombra oscura che cadeva su tutto, e con l’Alleanza che iniziava ad assomigliare all’Impero agli occhi dei cittadini galattici, Jacen decise di cercare la luce alla fine di questo tunnel oscuro, e seguì una traccia composta da indizi criptici che lo portò fino ad un appuntamento con le più scioccanti rivelazioni.

Solo venne sedotto e addestrato da Lumiya, la Signora Oscura dei Sith. Divenuto un Sith formato e potente, a seguito della morte della sua maestra Jacen assunse il nome Darth Caedus ed il titolo di Signore Oscuro e pianificò la propria presa del potere sull'Alleanza Galattica; a seguito di un colpo di stato, instaurò un regime poliziesco di terrore, scatenando una spietata guerra contro Corellia. I Jedi furono costretti a prendere atto del fatto che uno dei loro migliori Cavalieri era caduto nel lato oscuro e si posero un'altra volta in prima linea per combattere il male: Luke Skywalker formò la Coalizione Jedi, composta dall'Ordine e dagli altri oppositori del nuovo regime, per rovesciare Caedus.

A bordo della Anakin Solo, finalmente Jaina Solo riuscì ad uccidere Caedus, dopo essersi confrontata con lui in un duello all’ultimo sangue, adempiendo al proprio ruolo di Spada dei Jedi. La guerra ebbe finalmente fine e la Galassia tornò in pace, ma l’Ordine sprofondò in una crisi morale, in quanto molti dei suoi membri avevano precedentemente visto in Jaden una guida e un modello da seguire, non sapendo che era effettivamente passato al lato oscuro. Solo la guida ferma degli Skywalker e dei Solo impedì ai Jedi di disgregarsi nuovamente.

Di nuovo nell'ombra

Intorno al 130 ABY, un Nuovo Ordine Sith era giunto alla ribalta. A conseguenza della sua manipolazione, scoppiò la Guerra Sith-Imperiale, e l’Alleanza Galattica cadde dopo tre anni di guerra. In gran numero, i Sith attaccarono l’Accademia Jedi su Ossus ed il Tempio su Coruscant, cosa che provocò il caos all’interno dell’Ordine. I sopravvissuti dovettero disperdersi e piangere la morte del più autorevole membro del Consiglio, Kol Skywalker, nonché cercare un modo per nascondersi dalla minaccia dei Sith. Solo tre Maestri, K'Kruhk, Wolf Sazen e Shado Vao riconobbero che l’unica speranza di salvezza era far sì che Cade Skywalker, divenuto un pirata galattico, riassumesse il suo retaggio e distruggesse i Sith.

Un’altra parte dei Jedi dispersi, probabilmente la più numerosa, riparò al Tempio Nascosto e qui ricostituì il Consiglio Jedi. Sette anni dopo, Cade Skywalker riuscì a raggiungere il Tempio e cercò di convincere il Consiglio a riunire i Jedi per assassinare Darth Krayt; quando i Maestri rifiutarono la sua proposta, l'erede di Luke Skywalker decise di lanciarsi da solo nell'audace missione.

Filosofie, organizzazione e costumi

Un addestramento fra Corran Horn e Kam Solusar.

Il Nuovo Ordine Jedi differiva in molti aspetti da quello precedente, in particolare nelle sue vedute filosofiche. Mentre l'antico Ordine poneva particolarmente l'accento sull'addestramento collettivo per sviluppare un'unica coscienza e un unico metodo di pensiero e d'azione che unificasse monoliticamente l'Ordine intero — tant'è vero che liberi pensatori quali Qui-Gon Jinn erano svantaggiati —, il Nuovo Ordine dava modo ai propri studenti di elaborare un proprio metodo di pensiero e d'approccio, basato ovviamente sul lato chiaro e sugli insegnamenti impartiti. Luke Skywalker in particolare dava molta importanza all'approccio individuale alla Forza. Questo approccio personale si identificava anche nella costruzione della spada laser: i Jedi erano incoraggiati a creare spade che riflettessero la loro personalità, anziché avere modelli standard ai quali ispirarsi.

Nei primi trent'anni della sua esistenza, il Nuovo Ordine si contraddistinse parecchio dall'Ordine antico anche per quanto riguardava l'organizzazione interna. Esso, infatti, dava molta più libertà ai propri membri anche nel vestiario e nell'armamentario; inoltre, era permesso sposarsi ed i Maestri Jedi potevano sviluppare una propria tendenza di pensiero da impartire ai propri apprendisti. Questo si irrigidì particolarmente nella terza decade di esistenza dell'Ordine, quando questo venne molto più centralizzato, a partire dalla ricostituzione dell'Alto Consiglio Jedi.

Inizialmente, i pochi Maestri Jedi a disposizione dovevano specializzarsi in particolari settori e istruirli a tutti gli apprendisti. Per esempio, Kam Solusar era l'istruttore del combattimento con spade laser. Man mano che l'Ordine si ingrandiva, più apprendisti vennero assegnati ad un singolo Maestro, per arrivare finalmente ad avere un Maestro per ogni Padawan.

Leader del Nuovo Ordine Jedi

Presente in

Fonti