Nute Gunray

Da SWX | DataBank Italiano su Star Wars - Guerre Stellari.
Versione del 4 ago 2011 alle 15:34 di FedeloKomma (Discussione | contributi)

(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.Questa voce è una ex-voce della vetrina del DataBank SWX.
Gunray 1.jpg
Nute Gunray
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Neimoidia

Morte

19 BBY, Mustafar

Descrizione fisica
Razza

Neimoidiano

Sesso

maschio

Altezza

191 cm

Capelli

calvo

Occhi

rossi

Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era dell'ascesa dell'Impero

Affiliazione
"Non rischio mai la pelle se non devo."
―Nute Gunray[fonte]

La galassia ha conosciuto poche persone così spregevoli e così disgustosamente false come Nute Gunray, che fu Viceré Comandante della Federazione dei Mercanti per oltre un decennio, nonché protagonista sulla scena galattica durante le Guerre dei Cloni, da parte separatista.

Biografia

Scalata ai vertici

Il Ministro Gunray davanti al Senato.

Gunray, della famiglia Nute, metteva in pratica un antico principio dei Neimoidiani, incentrato sulla supremazia del più forte. Essi, infatti, erano sin da piccoli allevati in alveari comuni con poco cibo e riuscivano a sopravvivere solo i più forti che rubavano il cibo ai più deboli. Con molta meschinità, Gunray era fra i più forti.

Nute Gunray iniziò la propria carriera come ufficiale minore della Federazione dei Mercanti, ma molto presto cominciò a prospettarsi per lui la possibilità di una promozione. La Pulsar Supertanker, infatti, era una compagnia membro della Federazione, ma si rifiutava di sottomettersi ai rigidi diktat imposti dalla dirigenza. Conseguentemente, il Direttorato della Federazione cominciò a meditarne l'espulsione. Al giovane Gunray venne assegnato il compito di tenere il rapporto sull'attività della Pulsar; egli sostenne attivamente l'espulsione, parlando di "maliziosa disattenzione verso il profitto" e di avere compiuto "donazioni caritatevoli senza una discernibile ricompensa". La Pulsar venne espulsa, il ché rese vacante il posto di amministratore delegato della Federazione; come prevedibile, Nute venne chiamato a colmare la mancanza. Fu questa infame macchinazione che lo portò nelle attenzioni del misterioso Darth Sidious.

Successivamente, frutto di diversi anni di sotterfugi e attacchi meschini ai suoi nemici, Nute venne nominato Ministro (senatore) presso il Senato Galattico. In questo periodo, l'Unione Commerciale Stark cominciò ad attaccare i convogli federati che trasportavano carichi di bacta; Nute chiese a gran voce l'intervento del Senato, esigendo il permesso di aumentare le forze droidi a disposizione della Federazione, ma, nel contempo, informò il Senatore Ranulph Tarkin su dove si sarebbe tenuto l'incontro fra Iaco Stark e i rappresentanti della Repubblica.

Nute partecipò a detto incontro, su Troiken, ma Stark aveva scoperto del piano di Tarkin e riuscì a disabilitare la sua flotta. I negoziati andarono male, quindi Gunray ordinò ai suoi droidi di aprire il fuoco; tuttavia, non specificò su chi, e l'unico a restare ferito fu il Maestro Jedi Tyvokka. Gunray fu così costretto a restare nel bel mezzo dei combattimenti finché non venne scortato a Coruscant dal trasporto del Senatore Finis Valorum (futuro Cancelliere Supremo); la fine della cosiddetta Guerra Iperspaziale Stark portò alla dissoluzione dell'Unione Commerciale, e al conseguente rafforzamento della posizione finanziaria della Federazione.

Intrighi e complotti

Nute Gunray.

Un giorno, Gunray ricevette una comunicazione olografica da parte di un uomo incappucciato. Questi gli ricordò tutte le illegalità e gli assassinii che aveva ordito, gli menzionò una per una le bugie che aveva detto per scalare le vette del potere. In poco tempo, Gunray vide il suo radioso futuro andare in cenere, ma l’intento dell’oscuro figuro non era quello di sabotare il Neimoidiano. Gli chiarì che poteva dargli tutto quello che aveva sempre desiderato, in cambio di “piccoli favori”.

Come dimostrazione di buona fede, il losco individuo rivelò a Gunray ogni cosa su chi, nel clan Nute, poteva minare alla sua supremazia. Grazie a queste informazioni, Nute acquisì sempre più potere, tutto grazie al suo misterioso alleato. Questi si rivelò ben presto: era Darth Sidious, Signore Oscuro dei Sith. Normalmente, Gunray si sarebbe spaventato non poco; ma tutti i favori che gli aveva fatto gli fecero abbandonare ogni timore. Nel giro di un anno, Nute ebbe la sua occasione: riuscì, con un'abilità (e una fortuna) di cui si stupì lui stesso, ad ottenere un contrattato assai remunerativo Dorvalla Mining, che permise alla Federazione di arricchirsi notevolmente di lommite. Come premio, Gunray venne nominato Viceré Comandante e membro a vita del Direttorato della Federazione.

Sempre intorno a questo periodo, grazie alla sua nuova carica, ottenne anche il comando della Cerchia Ristretta Neimoidiana, l'istituzione che governava Neimoidia e i suoi pianeti-portafoglio.

Da questa postazione di comando, pretese dal Senato il permesso di armare la propria organizzazione mercantile contro gli assalti dei pirati spaziali, che si stavano facendo più aggressivi, specialmente nella forma del Fronte Nebula. Il Cancelliere Supremo Valorum indisse una riunione su Eriadu, dove partecipò tutta la dirigenza della Federazione. Mentre si teneva la riunione, un attacco dei pirati portò alla morte di tutti i rappresentanti non neimoidiani della Federazione. Segretamente, questi pirati erano agli ordini di Darth Sidious: il potere di Nute Gunray sulla Federazione dei Mercanti era ora totale. Veniva ora il momento di restituire il favore.

Il blocco di Naboo

Gunray durante il blocco di Naboo.

Il Senato Galattico aveva deciso di tassare le rotte commerciali e il provvedimento naturalmente non era andato a genio alla Federazione. In quest’occasione, Sidious ricomparve per impartire un ordine a Nute: mettere sotto embargo il pacifico pianeta di Naboo in apparente protesta contro tale tassazione e prepararne la successiva invasione. Il Viceré aveva le mani legate.

La flotta “mercantile” della Federazione (in realtà una vera e propria flotta di navi da guerra) pose il blocco a Naboo mentre il Senatore Lott Dod ritardava le procedure in Senato. I problemi giunsero quando due Jedi, Qui-Gon Jinn e Obi-Wan Kenobi, salirono a bordo dell’ammiraglia di Gunray per trattare e quindi forzare l’annullamento del blocco. Sidious fu categorico: occorreva accelerare i piani e sbarazzarsi dei Jedi.

L’invasione ebbe successo e le armate droidi della Federazione – preparate con meticolosa segretezza negli anni precedenti – presero il controllo del pianeta. Tuttavia, i Jedi riuscirono a trarre in salvo la Regina Padmé Amidala, impedendole così di firmare il trattato che, di fronte al Senato, legittimava l’occupazione di Naboo. Mentre ella si trovava lontano dal pianeta, Nute prese effettivamente il controllo del governo, inviando le proprie truppe a stroncare ogni resistenza e tagliando i fondi di cibo alla popolazione, al fine di costringere la Regina a fare ritorno. Frattanto, Sidious mandò il suo apprendista, Darth Maul, all'inseguimento dei fuggitivi.

La Regina tornò solo diverso tempo dopo per organizzare una rivolta contro l’occupazione. Gunray inviò nelle piane erbose il proprio esercito per contrastare l’armata dei Gungan, rimanendo nella capitale con la sola guarnigione cittadina, il suo personale consigliere Rune Haako e Lord Maul. Ma le cose non andarono come il Vicerè aveva sperato: una pattuglia guidata da Amidala riuscì a fare irruzione nel palazzo e ad arrestare Gunray e Haako; frattanto, Maul venne ucciso da Obi-Wan Kenobi e la nave controllo droidi che orbitava sopra al pianeta venne distrutta dal giovanissimo Anakin Skywalker, immobilizzando tutti i droidi da battaglia sul pianeta. Per il Viceré era la fine.

Di nuovo nell'ombra

La Galassia si aspettava che Gunray comparisse davanti alla Corte Suprema, ma il Viceré riuscì sempre a farla franca grazie ad influenti amici nelle istituzioni governative, corrotti a dovere. Dopo ben quattro sentenze della Corte, Gunray rimaneva al suo posto di comando della Federazione dei Mercanti. Fu in questa veste che venne contattato dal Conte Dooku, un ex-Jedi (e ora segretamente Signore Oscuro dei Sith), il quale riuscì a sfruttare un momento di debolezza del Neimodiano per convincerlo a rivelargli tutto di Darth Sidious. Fingendo di non essere al corrente dell'esistenza di Sidious, Dooku gli si presentò come suo nuovo alleato, affermandogli che voleva fondare un Movimento Separatista da contrapporre al governo corrotto della Repubblica. Chiamava così la Federazione a farne parte e a mettere le proprie armate a disposizione del nuovo governo galattico. Gunray accettò ad una condizione: la morte dell’appena eletta Senatrice Amidala.

Intorno al 22 BBY, Lora Besh, dichiarandosi sua amante, pubblicò una sua biografia non autorizzata, Gunray sulla cima, che divenne presto un best-seller galattico.

Gunray assiste alla tentata esecuzione di Amidala.

Dooku sapeva che Gunray era un alleato prezioso e quindi tentò in ogni modo di eliminare la senatrice di Naboo, affidando il lavoro al famoso cacciatore di taglie Jango Fett. Tutti gli attentati, però, fallirono ma il Viceré ormai aveva raggiunto posti di potere troppo appetibili per tirarsi fuori: nel 22 BBY, su Geonosis, firmò insieme agli altri capi separatisti il trattato che dichiarò la nascita della Confederazione dei Sistemi Indipendenti. Poco dopo, Amidala capitò sul pianeta insieme ad Anakin Skywalker, ora un Padawan, per liberare Obi-Wan Kenobi; i tre vennero catturati e portati nell'Arena di Stalgasin per essere giustiziati pubblicamente. Gunray stava pregustandosi la morte dell'odiata rivale, quando sopraggiunse una task force di Jedi in loro soccorso e, poco dopo, immense legioni di soldati clone, scatenando la Battaglia di Geonosis.

Nute e gli altri Separatisti lasciarono il pianeta quando la battaglia fu chiaramente persa, ma oramai le Guerre dei Cloni erano cominciate.

Le Guerre dei Cloni

Una volta al sicuro, Gunray capì troppo tardi di essersi immischiato in qualcosa più grande di lui. Le sue preoccupazioni furono acuite quando Dooku si rivelò essere Darth Tyranus e presentò ai capi separatisti il proprio maestro, Darth Sidious. Tuttavia, sapendo che non poteva assolutamente permettersi di uscire indenne dalla Confederazione, Nute decise di tentare comunque di trarre il maggiore beneficio possibile da quella brutta situazione.

Durante il conflitto, Gunray fu capo del Consiglio Separatista (il consiglio decisionale della CSI). In questa veste fu sempre molto vicino a Dooku (benché le decisioni effettive fossero prese da quest’ultimo), e arrivò a detestare il Generale Grievous – un odio ben condiviso dal condottiero cyborg. Gunray, infatti, aveva sempre visto Grievous come un semplice droide a cui dare comandi, ma questo suo atteggiamento portò il Generale a tentare di ucciderlo in diverse occasioni. Solo la mediazione di Dooku salvò la pelle al Viceré. La goccia che fece traboccare il vaso fu quando Grievous reclamò per sé l’appena varata Invisible Hand, originariamente destinata a Gunray.

Ashoka Tano cattura il meschino Gunray

Pochi mesi dopo lo scoppio del conflitto, Rodia venne attaccata dai pirati. Gunray vide in ciò l'occasione per portare Rodia nell'orbita separatista, quindi raggiunse il Senatore Onaconda Farr, dicendogli che, se il pianeta fosse entrato nella CSI, sarebbe stato premiato con costanti rifornimenti di cibo e, soprattutto, con un'adeguata protezione militare. In cambio, Farr doveva "solo" dargli Amidala. Costretto dalle necessità del suo popolo, Farr accettò; appena giunta su Rodia, Amidala venne catturata dai droidi da battaglia. Tuttavia, Jar Jar Binks, in delegazione con lei, riuscì a sfuggire alla cattura e, indossato il mantello di Anakin Skywalker, venne scambiato per un Jedi; seppur con maldestria, egli riuscì a disintegrare diversi droidi presenti. A questo punto, galvanizzato anche dall'arrivo dei soldati clone, Farr si ribellò contro Gunray, che venne arrestato.

Il Viceré venne messo sotto la custodia di Luminara Unduli, Ahsoka Tano e del Comandante Gree, scortati da alcuni Commando del Senato del Capitano Argyus. Mentre si dirigevano verso Coruscant, Gunray cercò di patteggiare, ma ogni sua insidia venne respinta al mittente. Tuttavia, Dooku considerava Nute troppo importante per lasciarlo nelle mani della Repubblica, pertanto inviò Asajj Ventress a liberarlo; Ventress riuscì ad abbordare l'incrociatore, ma venne trattenuta da Unduli e Tano. Improvvisamente, Argyus si rivelò una spia separatista ed uccise i cloni che sorvegliavano Gunray, liberandolo. I tre riuscirono quindi a fuggire, facendo ritorno presso lo spazio separatista — tranne Argyus, che venne ucciso da Ventress in un impeto d'ira.

Gli ultimi giorni

Poco prima della fine del conflitto, Gunray tentò di convincere gli Wookiee ad entrare nella CSI, sapendo che questo avrebbe arrecato un duro colpo alla Repubblica e avrebbe permesso ai Separatisti di controllare importanti rotte iperspaziali. Essi opponevano sempre cordiali rifiuti, ma Gunray persisté, finché Grievous non si stancò della loro reticenza e decise di attaccare Kashyyyk.

Quando ormai la guerra sembrava persa, Gunray si ritirò per qualche tempo nella sua fortezza di Cato Neimoidia. Qui, però, venne raggiunto da Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi, che attaccarono il pianeta. Proprio mentre i cloni riuscivano a fare breccia nella sua fortezza, Gunray riuscì a fuggire a bordo di una Lucrehulk, dimenticandosi però di portare con sé la meccanosedia che usava per comunicare con Darth Sidious; essa, presa dai Jedi, sarebbe stata molto utile nelle loro indagini.

La fine del Viceré.

Come se non bastasse, poco dopo quello che doveva essere un "formidabile attacco" contro Coruscant fallì, Dooku venne ucciso e Palpatine, catturato dai Separatisti, venne liberato. Durante una riunione del Consiglio Separatista su Utapau, dove si erano rifugiati i capi separatisti, Gunray accusò pubblicamente Grievous di essere un incompetente e di non essere in grado di assicurare la loro sicurezza. Solo gli ordini di Lord Sidious impedirono al Generale di strangolarlo sul posto; in ogni caso, insieme al Consiglio, Gunray si recò su Mustafar, per sfuggire all'imminente attacco repubblicano.

Non molto tempo dopo, Sidious contattò il Consiglio e lo informò che la guerra era ormai finita e che il suo nuovo apprendista, Darth Vader, li avrebbe presto raggiunti per negoziare la pace. Quando Vader effettivamente giunse, Gunray lo accolse, ma il Signore Oscuro cominciò a massacrare tutti i membri del Consiglio e i loro aiutanti presenti, tenendo Gunray per ultimo. Questi tentò di implorare la clemenza di Vader, ma invano: senza battere ciglio, questi gli squarciò il petto con la propria spada laser, mettendo fine, insieme a lui, alla CSI.

Dietro le quinte

L'attore che impersonò Nute Gunray nei tre film della Nuova Trilogia, Silas Carson, impersonò anche Ki-Adi-Mundi, Lott Dod e Antidar Williams.

Il balzo

In una scena tagliata ma filmata de La vendetta dei Sith, durante il Massacro di Mustafar Gunray si sarebbe dovuto rifugiare sotto un tavolo insieme a Rune Haako, il quale sarebbe poi uscito, avrebbe tentato di scappare e sarebbe stato ucciso nel tentativo (questo si vede anche nella versione rilasciata del film). Successivamente, dopo la morte di tutti i leader separatisti, Gunray sarebbe dovuto uscire dal tavolo; di nascosto, avrebbe riaperto le porte e chiamato alcuni droideka, che avrebbe sparato a Vader, inondando la sala di fumo. Nute si sarebbe quindi soddisfatto della morte del Sith, che però sarebbe riapparso all'ultimo, mentre il fumo si diradava, distruggendo i droideka e balzando verso Gunray. Questo dimostra perché, nel film, Vader raggiunge Gunray con un balzo, e spiega anche l'espressione stupefatta del Viceré, che lo credeva ormai morto.

Morti diverse

Gunray ha altre due morti diverse, al di là del film, a seconda della trasposizione dell'Episodio III. Nel videogioco, riesce a fuggire dalla sala del massacro, a raggiungere una navetta e a cercare di uccidere Vader sparandogli, finché questi non lo getta nella lava con tutta la nave. Nel libro, a Gunray che protesta dicendo che Sidious aveva offerto loro la pace, Vader replica: "La trasmissione era disturbata. Ha detto che vi avrebbe lasciato a pezzi" (in inglese il gioco di parole è particolarmente evidente perché peace, "pace", e pieces, "pezzi", hanno una pronuncia simile).

Presente in

Fonti