Odan-Urr

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Vecchia Repubblica.
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Odan Urr
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Thosa

Morte

3.996 BBY, Ossus

Descrizone fisica
Razza

Draethos

Sesso

Maschile

Occhi 

Blu

Pelle 

Grigia

Equipaggiamento
Spada laser

Lama singola verde

Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era della Vecchia Repubblica

Affiliazione
Maestri noti

Ooroo

Apprendisti noti

Freedon Nadd

Odan-Urr fu uno tra i più grandi Cavalieri Jedi della storia dell’Ordine. Era un Draethos, una razza rettile dalla pelle grigia, e possedeva grandi abilità con la spada laser, ma il suo vero segreto era la saggezza e l’intelligenza, che lui convertiva in mezzi per utilizzare al meglio la Forza.

Veterano della Grande Guerra Iperspaziale, Odan-Urr si impegnò molto per l'Ordine e redasse la versione del Codice Jedi che sarebbe rimasta in uso fino alla Grande Purga dei Jedi. Ciò lo portò a divenire il leader dell'Ordine per l'epoca del Conclave di Deneba.

Biografia

Apprendistato

Odan-Urr nacque su Thosa e, in quanto appartenente alla specie dei Draethos, ci si aspettava che divenisse un guerriero. Quando mancò di dimostrare le caratteristiche necessarie a questa "carriera", venne esiliato dal pianeta, così come avveniva a tutti quanti non potevano intraprendere il percorso del guerriero. Sensibile alla Forza, venne rintracciato dall'Ordine Jedi. Venne addestrato dal misterioso Maestro Ooroo, una mente molto acuta rinchiusa in una lastra di cristallo.

Odan-Urr nelle strade di Cinnagar.

Ben presto, il giovane Padawan Jedi divenne uno dei migliori della sua annata. Leggeva moltissimo, ed il suo desiderio di apprendimento si limitava al lato chiaro, per non rischiare di essere sedotto dal lato oscuro. Ooroo lo addestrò su Ossus e gli insegnò a comprendere ogni parte di ciascun pianeta: deserti, vallate, praterie, montagne, animali, bestie feroci e quant’altro. Così, Odan-Urr apprese moltissimo sulla Forza e ne fece sempre uso per difendere al meglio delle sue capacità gli interessi della Repubblica.

Attorno al 5.000 BBY, Odan-Urr soccorse l’Imperatrice Teta nell’unificazione degli ultimi pianeti del sistema di Koros, che vennero riuniti sotto un benevolo impero costellato da pace e giustizia.

Odan-Urr, ormai effettivo Cavaliere Jedi, pur desideroso di fare ritorno ad Ossus, venne assegnato come custode del sistema in riconoscimento delle sue grandi capacità. Qui, assieme al consigliere Jedi dell’Imperatrice, Memit Nadill, aiutò l’Imperatrice Teta a sconfiggere i ribelli che insorsero contro l’unificazione di Koros, e passò decisamente molto tempo nelle librerie del palazzo reale. Grazie alle doti carismatiche di Teta e a quelle diplomatiche di Odan-Urr, anche i ribelli, un tempo avversi all’unificazione, si riunirono.

Oscure visioni

Odan-Urr era in grado di comunicare per vie telepatiche, e soleva contattare le persone tramite la Forza piuttosto che parlare direttamente. Dopo gli eventi di Koros, Odan-Urr non riuscì a ritornare a dedicarsi ai suoi studi. Infatti fu proprio lui ad avere una visione di Marka Ragnos e del caos che sarebbe scaturito dopo la sua morte. Sfortunatamente, benché fosse sostenuto dalla stessa Teta, Odan-Urr non riuscì a convincere il Senato Galattico, che definì la sua visione il prodotto di un Cavaliere non addestrato.

L’Imperatrice Teta però non fu altrettanto ottimista. Infatti Odan-Urr e Memit Nadill portarono in salvo una giovane esploratrice spaziale, Jori Daragon, la quale portava un amuleto Sith come prova della propria visita presso l'Impero Sith ed un avvertimento per l’Imperatrice Teta riguardo le malevole intenzioni di Naga Sadow.

La Grande Guerra Iperspaziale

Ooro e Odan-Urr dirigono la Battaglia di Kirrek.

Quando la giovane Jori supplicò Teta di ascoltarla sul fatto che i Sith stavano preparando un attacco contro la Repubblica, e che il sistema di Koros era il loro bersaglio, Odan-Urr capì che la ragazza diceva il vero e fece preparare l’impero di Koros alla guerra. Un tracciatore nascosto sulla nave di Jori portò inavvertitamente Naga Sadow e le sue forze su Koros. Nella Grande Guerra Iperspaziale, i Sith attaccarono in grande numero l’impero di Koros e la Repubblica.

Odan-Urr venne assegnato alla difesa delle roccaforti del pianeta Kirrek, dove si verificò uno dei più cruenti assalti da parte delle forze di Naga Sadow. Il Maestro di Odan-Urr, Ooroo, si sacrificò per assicurare ai tetani la vittoria, distruggendo il cristallo in cui era imprigionato. Questo sprigionò cianogeno, il gas in cui viveva all’interno del cristallo, letale per qualsiasi altro essere. Il respirare ossigeno però, per lui fu fatale.

Le sue ultime parole per il suo apprendista furono quanto mai profetiche: disse al giovane Jedi che sarebbe diventato uno dei Jedi più saggi e potenti di tutti i tempi.

Kirrek resistette all’assedio, e quando Gav Daragon interruppe la meditazione di Naga Sadow, anche gli altri assalti cominciarono a perdere vigore ed i Sith vennero respinti nel loro impero. Odan-Urr ispezionò i relitti dei loro vascelli e in uno di questi vi trovò un antico olocron, che raccoglieva le memorie dei Sith e dei Signori Oscuri del passato. Questo olocron lo convinse a fondare una grande libreria di sapere e conoscenza su Ossus.

La Grande Biblioteca di Ossus

Il Custode delle Antichità.

Terminata la Grande Guerra Iperspaziale, Odan-Urr fondò la Grande Biblioteca Jedi e la affiancò ad un’accademia dove addestrare nuovi Jedi, ove giunsero alcuni fra i Cavalieri che divennero molto importanti nella storia futura, come Nomi Sunrider, Thon e tanti altri. Più avanti, dopo essere stato promosso a Maestro Jedi, Odan-Urr venne nominato presidente delle assemblee Jedi, carica che ricoprì per più di 600 anni.

Si occupò quindi di storiografia, suddividendo la storia galattica nei periodi denominati "Pre-iperguida", "Pre-Repubblica", "Repubblica giovane", "Repubblica matura". In qualità di Custode delle Antichità ebbe anche il compito di raccogliere antichi cimeli e artefatti, fra cui l'olocron Sith, che stipò nella Sala delle Antichità.

Il contributo principale di Odan-Urr fu quello al Codice Jedi, che molti percepivano di difficile comprensione. La versione di Odan-Urr, più breve e più semplice, divenne quella universalmente accettata dall'Ordine intero. Nel corso della sua vita egli diede costantemente numerosi insegnamenti, precetti e consigli, che vennero poi raccolti nel volume Gli Insegnamenti del Maestro Odan-Urr. Uno dei suoi precetti principali era la meditazione, che egli riteneva fondamentale per poter controllare le proprie emozioni.

Una nuova minaccia

Il tempo passò, ed avvennero molti eventi. Su Onderon, la minaccia dei Naddisti venne respinta dal Maestro Arca Jeth, ma lo spirito del Signore Oscuro Freedon Nadd riuscì a dare vita ad una setta dedita al lato oscuro, i Krath, che prese il sopravvento nel Sistema Imperatrice Teta e si rivolse contro la Repubblica ed i Jedi.

Odan-Urr al Conclave di Deneba.

Al fine di affrontare al meglio la situazione, Odan-Urr convocò un conclave sul pianeta Deneba. Ulic Qel-Droma, che aveva tentato di respingere i Krath e che era stato recentemente nominato Custode del Sistema, propose di infiltrarsi nella setta, ma la sua proposta venne rifiutata. Successivamente i Krath lanciarono un attacco contro il Conclave, massacrando svariati Jedi, fra cui lo stesso Arca.

Infuriato per la morte del proprio Maestro e desideroso di vendetta, Ulic giunse su Ossus per apprendere quanto più poteva sui Sith. Odan-Urr gli mostrò un racconto, contenuto nel suo olocron Sith, che mostrava come un Jedi un tempo avesse creduto di distruggere i Sith dall’interno, ma ne fosse stato inevitabilmente corrotto. Qel-Droma decise di partire comunque; da quel momento, egli fu perduto, e infatti poco dopo la sua missione terminò in un fiasco.

La fine di Odan-Urr.

Il ritorno dei Sith

Anni dopo, Exar Kun lasciò l’Accademia Jedi di Dantooine, rinnegando l’Ordine. In tutto questo tempo, Odan-Urr non lottò, bensì rimase su Ossus, dove meditò a lungo e infine raggiunse un’esperienza tale da saper attuare una tecnica terribile: la Meditazione da Battaglia. Tale tecnica poteva infondere terrore e insicurezza nei cuori nemici e determinazione e coraggio in quelli amici.

Odan-Urr addestrò per diverso tempo la giovane Nomi Sunrider, insegnandole a usare la Meditazione da Battaglia. Nomi apprese con sorprendente rapidità questa tecnica, che promise di tramandare nel tempo. Questa promessa fu molto importante, perché poco dopo Odan-Urr ricevette una visita inaspettata.

Mentre si trovava nella sua biblioteca venne raggiunto da Exar Kun, divenuto Signore Oscuro dei Sith, che reclamò l’olocron trovato dal Maestro Jedi dopo la Battaglia di Kirrek. Odan-Urr cercò di affrontarlo, ma si rese ben presto conto che non era davanti ad un banale Jedi Oscuro; ormai vecchio e debole, si accasciò a terra e morì.

Odan-Urr si unì alla Forza e sostenne i Cavalieri Jedi nella loro lotta contro Kun nella Guerra dei Sith.


Retaggio

Benché Exar Kun cercasse di mostrarsi come il successore di Odan-Urr per aggradarsi i Jedi e poterli convertire al lato oscuro, la sua menzogna fu ben presto smascherata. La Grande Biblioteca, ora gestita da Ood Bnar, non sopravvisse a lungo in quanto venne distrutta dalla supernova di Cron, un'altra diavoleria di Kun.

Qualche anno dopo, l'Ordine fece costruire una statua di Odan-Urr nella Stazione Exis, sede del Conclave Jedi.

Ciò che sopravvisse di Odan-Urr furono i suoi insegnamenti, custoditi nel Codice Jedi e nell'olocron di Tedryn, che sarebbe passato di mano in mano fino a divenire proprietà di Leia Organa Solo.

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Carattere e pensiero

Odan-Urr amava lo studio e la meditazione, ma in particolare era suo massimo diletto darsi alla lettura di pergamene, manoscritti e volumi che potessero istruirlo sul passato. Uno dei rimproveri del suo Maestro Ooroo era che, anche quando si trovava "in servizio", Odan-Urr tendeva a preferire lo studio all'effettivo adempimento delle sue funzioni. Ciò comunque nel tempo diede i suoi frutti, in quanto Odan-Urr divenne uno dei Jedi più grandi di tutti i tempi.

Maestro estremamente capace, Odan-Urr metteva particolare importanza nella meditazione. La meditazione sola permetteva ad un Jedi di riconoscere i propri errori e di confrontarsi con sé stesso, rafforzando il proprio attaccamento al lato chiaro e impedendogli di far sì che le sue emozioni, incontrollate, lo portassero alla rovina ed al lato oscuro. Odan-Urr era anche convinto che un Jedi non dovesse mai mentire, né manipolare qualcun altro grazie alle proprie capacità, né usare la Forza per soddisfare la propria curiosità, magari invadendo la mente di qualcuno.

Odan-Urr era mentalmente distante dai Maestri più conservatori, in quanto teneva la propria Grande Biblioteca aperta a tutti e, durante i conclave, permetteva agli apprendisti più giovani di prendere la parola.

Presente in

Fonti