Padmé Amidala/Legends

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Padme amidala.jpg
Padmé Amidala
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Naboo

Nascita

46 BBY, Naboo

Morte

19 BBY, Polis Massa

Descrizione fisica
Razza

Umana

Sesso

femmina

Altezza

1.65 metri

Capelli

castani

Occhi

marroni

Pelle

chiara

Veicolo personale
Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era dell'ascesa dell'Impero

Affiliazione
"Lei era... molto bella. Dolce, ma... triste."
―Leia Organa[fonte]

Padmé Amidala fu Regina e Senatrice di Naboo negli anni che precedettero la caduta della Repubblica. Moglie di Anakin Skywalker e madre dei gemelli Luke e Leia, il suo nome di nascita era Padmé Naberrie, e acquisì il nome di Amidala quando venne eletta sovrana del pianeta Naboo.

Biografia

Infanzia

Padmé nacque in un piccolo villaggio di montagna da genitori di umili origini, ma si innamorò in fretta della vita intensa e affascinante della città dopo una visita alla nonna Winama. Da bambina, Padmé era prodigiosamente talentuosa ed estremamente ben educata. Fin da piccola dimostrò il suo interesse negli affari che riguardavano il servizio pubblico, partecipando come volontaria al Movimento Assistenza Rifugiati, in particolare durante l’esodo della popolazione dal pianeta Shadda-Bi-Boran costretta a lasciare il pianeta dopo l’esplosione del sole nel suo sistema. All’età di 8 anni si unì all’Apprendistato Legislativo e divenne Legislatore Tirocinante all’età di 11, con il compito di supervisore della città di Theed.

Regina di Naboo

Padmé nelle vesti di Regina di Naboo.
A 14 anni, venne eletta Regina di Naboo. In questi anni raggiunse l’apice degli obiettivi della sua educazione, e l’essere Regina fu la naturale realizzazione del suo potenziale e dei suoi studi. Amidala succedette al Re Veruna, il quale abdicò per uno scandalo di imbrogli politici dopo un mandato di 13 anni. Amidala venne eletta con un’elezione elettronica globale che durò meno di 4 minuti.

Gli abiti e il trucco elaborato della Regina erano legati a importanti simboli storici per Naboo. Il viso truccato era di una stilizzata bellezza, evidenziata dai segni sulle guance per rappresentare simmetria ed equilibrio, e il colore che suddivideva le labbra inferiori era chiamato cicatrice del ricordo, che ricordava i tempi di sofferenza del pianeta Naboo prima del Grande Tempo di Pace.

La Regina Amidala aveva un folto staff di consiglieri e collaboratori che la aiutavano nella gestione degli affari di tutti i giorni. Sio Bibble, per esempio, era il governatore di Naboo. Il Capitano Panaka era invece la sua leale guardia del corpo e capo della sicurezza. Ric Olié era il pilota della Nave Reale e capo della Squadriglia Bravo.

Probabilmente ancora più importanti erano per lei le sue 5 ancelle. Saché, Yané, Rabé, Sabé ed Eirtaé non solo aiutavano la Regina con i suoi complicati abiti, acconciature e trucco, ma erano come lei addestrate all’autodifesa. Gli abiti e il trucco avevano anche lo scopo di proteggere la Regina in quanto, quando era in pericolo, si travestiva come una delle sue servitrici, e adottava il suo nome meno formale di Padmé. Quando vestiva i panni di Padmé, Sabé assumeva il ruolo della Regina al suo posto. Nel corso degli anni, quando avrebbe assunto il ruolo di Senatrice, fra le sue ancelle vi furono anche Cordé, Dormé, Versé, e infine Ellé e Moteé.

Invasione di Naboo

Amidala durante la liberazione di Theed.
Poco dopo la sua elezione si trovò a dovere affrontare una importante crisi con la Federazione dei Mercanti dei Neimoidiani, la quale impose un blocco sul pacifico pianeta pretendendo che la Regina Amidala firmasse un trattato per legittimare l'occupazione. Amidala rifiutò, e venne condannata ad un campo di prigionia. Mentre veniva scortata verso l’incarcerazione, venne salvata dai due ambasciatori Jedi Qui-Gon Jinn e Obi-Wan Kenobi. I Jedi la scortarono assieme a parte della sua fedele servitù verso Coruscant, per porre il suo caso davanti al Senato Galattico. Durante il conflitto Amidala dimostrò il motivo per il quale era stata eletta, ergendosi sempre in piedi e senza timore di fonte ai Neimoidiani.

Ad ogni modo, le manovre politiche e burocratiche erano lontane dal suo modo di pensare, così si affidò al giudizio dell’allora Senatore di Naboo Palpatine. Questo la portò a cadere nel suo piano per screditare il Cancelliere Supremo Valorum, e ad intervenire in Senato per proporre un voto di sfiducia per l’elezione di un nuovo, più forte, candidato. Le sue esperienze su Tatooine, dove conobbe Shmi e Anakin Skywalker, la avevano tuttavia portata ad avere un po’ meno fiducia nella Vecchia Repubblica.

Durante la sua permanenza nella Capitale, grazie anche a Jar Jar Binks, Amidala capì che c’era un grosso malinteso di fondo fra i Naboo e i Gungan, gli abitanti originari del pianeta. Chiedendo l’aiuto dei Gungan e grazie alla nuova forgiata alleanza fra i due popoli, Padmé riuscì a liberare la capitale Theed e il pianeta dall’invasione Neimoidiana, costringendo il loro leader, il Viceré Nute Gunray, a mettere fine all’occupazione.

Senatrice

La Senatrice Amidala nei suoi appartamenti su Coruscant.
Quando il suo mandato terminò, Amidala fu costituzionalmente costretta a lasciare il ruolo di Regina, anche se la popolazione avrebbe volentieri votato un emendamento che le avrebbe permesso di regnare più a lungo. Anche se aveva ogni diritto di ritirarsi e concentrarsi sulla sua vita privata, Amidala continuava ad essere intensamente legata e appassionata al pubblico servizio. Amidala accettò quindi la proposta della nuova Regina Jamillia di diventare Senatrice e rappresentante del settore di Chommel nel Senato Galattico. Il sistema comprendeva Naboo e i suoi 35 sistemi vicini. Amidala prese il posto di Palpatine, divenuto nel frattempo il nuovo Cancelliere Supremo della Repubblica. In una galassia sconvolta da tumultuosi cambiamenti, la sua indole franca e sincera brillava come un segnale guida di ragione e razionalità all’interno di un Senato sempre più diviso.

La Senatrice Amidala venne coinvolta dai tumulti scatenati dal diffondersi del Movimento Separatista in tutta la galassia e che minacciavano la stabilità della Repubblica. Il verificarsi di episodi di violenza spinse i Senatori più reazionari a suonare l’allarme di una guerra incombente. Amidala, tuttavia, rimase coerente con i suoi ideali pacifisti, ideando la Campagna Contro la Militarizzazione della Repubblica, e viaggiò attraverso Chommel per trovare soluzioni diplomatiche al massiccio incremento di militarizzazione. Per questo, i media più popolari del tempo accusarono lei e il suo impopolare messaggio di pace.

Tentativi di omicidio

Padmé subito dopo l'attentato Separatista su Coruscant.
Nel giorno del voto per l’Atto di Creazione Militare, la nave di Amidala venne attaccata durante il suo arrivo a Coruscant. Sette persone, inclusa la sua controfigura Cordé, morirono nell’esplosione. Alcuni sospettarono che i mandanti dell’attentato fossero i minatori di spezia delle lune di Naboo, ma Amidala credeva che invece fosse il Conte Dooku, leader dei Separatisti, ad essere dietro a tutto ciò. In realtà, era un vecchio nemico, Nute Gunray, ad aver ingaggiato i cacciatori di taglie affinchè mettessero a tacere per sempre la giovane donna di Naboo, fatti che rimaserò però oscuri ancora per qualche tempo.

Come richiesto dal Cancelliere Supremo Palpatine, Amidala venne messa sotto la protezione dei Cavalieri Jedi. In questo modo, dopo ben dieci anni, poté incontrare nuovamente Obi-Wan Kenobi e il suo apprendista Anakin Skywalker. Un secondo attentato da parte della cacciatrice di taglie Zam Wesell rivelò quanto Amidala fosse realmente in pericolo.

Anakin scortò Padmé a Naboo, dove sarebbero rimasti nascosti mentre i Jedi investigavano sugli attentati. In questi momenti di quiete e solitudine, nello splendido scenario della Regione dei Laghi di Naboo, Anakin e Padmé si riscoprirono profondamente legati, riallacciando un’affettuosa amicizia che era stata interrotta dieci anni prima, per poi innamorarsi profondamente. Si trattava di un amore proibito per entrambi. Per i dettami del Codice Jedi, Anakin non avrebbe potuto vivere una relazione romantica, e Padmé aveva bisogno di concentrarsi nella sua carriera politica. Nonostante i loro forti sentimenti, fu Padmé ad essere realista, respingendo le avances di Anakin mentre cercava di placare il suo stesso cuore.

Gli incubi

Amidala nell'Arena delle Esecuzioni di Geonosis.
L’amore di Anakin per Padmé non era l’unica cosa che lo tormentava. Faceva spesso terribili incubi sulla madre in pericolo. Quando non fu più in grado di reggere questo peso, Anakin si diresse verso Tatooine, con Padmé al suo fianco, alla ricerca di Shmi Skywalker.

Anakin trovò la madre in punto di morte, e sfogò la sua rabbia e la sua sete di vendetta contro i Predoni Tusken che la avevano catturata e torturata. Quando ritornò da Padmé, le confessò le sue azioni, e crollò per la vergogna e la disperazione per quello che aveva fatto. Padmé non poté fare altro che guardare il giovane ferito e in lacrime, e lasciare che la compassione guidasse il suo cuore mentre cercava di dargli conforto.

Poco dopo, Anakin e Padmé viaggiarono verso Geonosis, per salvare Obi-Wan che era stato catturato dalle forze Separatiste. Padmé sperava di sfruttare le sue doti diplomatiche per discutere con i Separatisti, ma sia lei che Anakin vennero catturati dai Geonosiani. Sottoposti a processo per spionaggio, Amidala e Anakin vennero condannati a morte.

Messa di fronte all’evidenza di una morte imminente, Padmé abbassò la sua guardia emozionale e dichiarò il suo amore ad Anakin. I due poi vennero portati all’interno dell’arena delle esecuzioni assieme ad Obi-Wan, e tre bestie letali furono liberate al suo interno, tutto per divertire gli spettatori Geonosiani. Nonostante subì una ferita provocata dagli artigli di un feroce nexu, Padmé riuscì a tenergli testa, scontentando coloro che attendevano con impazienza la sua morte.

Lo spettacolo venne interrotto con l’arrivo dei rinforzi Jedi, e conseguentemente con lo scoppio della prima battaglia della Guerra dei Cloni. Nonostante le sue riserve iniziali sulla creazione di un esercito della Repubblica, Padmé lottò comunque al fianco dei clone troopers contro le forze droidi dei Separatisti.

Matrimonio

Il matrimonio di Anakin e Padmé su Naboo.
Dopo la Battaglia di Geonosis, Anakin scortò nuovamente Padmé su Naboo. Qui, nel rifugio della Regione dei Laghi, lo stesso luogo in cui il loro amore proibito aveva iniziato a sbocciare, i due si sposarono in segreto in una cerimonia i cui testimoni erano solamente C-3PO e R2-D2. Questa quieta espressione d’amore precedette alcuni dei più oscuri momenti affrontati da Amidala e dall’intera galassia.

Guerra dei Cloni

Yoda 12.jpg

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Quando ebbe inizio la Guerra dei Cloni, Amidala continuò a porsi come sostenitrice della diplomazia, ma la sua voce veniva sempre più soffocata dal rumore dei cannoni di guerra. La Confederazione dei Sistemi Indipendenti, in particolare patrocinata dal Vicerè Nute Gunray, mise una taglia colossale sulla sua testa, soprattutto a causa del rancore che egli nutriva nei suoi confronti, e Amidala fu costretta a passare la maggior parte del suo tempo a Coruscant o Naboo, protetta da sempre leale Capitano Typho. Potè vedere raramente suo marito Anakin, il quale era sempre impegnato nei fronti di battaglia più cruciali. La guerra infatti era concentrata nell'Orlo Esterno, lontana da Coruscant. I due mantennero una corrispondenza segreta durante questi giorni probanti, e i pochi momenti che potevano spendere insieme erano sempre troppo brevi.

Padmé accompagna Yoda su Ilum.
Circa 4 mesi dopo l’inizio della guerra, il Maestro Jedi Yoda stava viaggiando a bordo del suo yacht quando avvertì una perturbazione nella Forza. Il sacro Tempio Jedi di Ilum era stato attaccato dalla Confederazione. Padmé, felice di prestare il suo aiuto, acconsentì di portare Yoda sul pianeta ghiacciato. Sebbene il protettivo Capitano Typho non fosse molto convinto che fosse un’idea saggia portare la Senatrice in una situazione così pericolosa, aiutò la Senatrice e Yoda nel salvataggio della Jedi Luminara Unduli e della sua Padawan Barriss Offee.

Durante le Guerre dei Cloni, Amidala fu una sorgente di diplomazia in una decadente Repubblica. Fu ad esempio durante gli Assedi all'Orlo Esterno che Padmé e il Capitano Typho viaggiarono verso il pianeta Bri'hal per convincere i nativi ad unirsi alla Repubblica. Per una coincidenza, la soluzione diplomatica di Amidala sarebbe miseramente fallita se C-3PO, accidentalmente, non avesse scoperto un contingente di clone troopers fasulli che cercavano di assassinare sia la Senatrice che il Presidente del pianeta, Vuul.

Credendo che non potesse semplicemente sedersi e lasciare che altri si preoccupassero di difendere le libertà della Repubblica, Amidala, per ordine di Bail Organa, si unì a Sheltay Retrac per scoprire le simpatie Separatiste del Senatore Bezz Drexx.

Durante questo periodo, Amidala era disprezzata da molti, i quali credevano che fosse lei la responsabile dell'inizio della guerra a causa della sua illegale presenza su Geonosis. Così Amidala divenne l'obiettivo della loro collera, anche a causa della sua opposizione all'Atto di Creazione Militare prima dello scoppio della guerra.

Nel 20 BBY, Amidala si recò assieme a Skywalker, Kenobi e la Jedi Siri Tachi su Genian, un pianeta neutrale. Qui, i Separatisti stavano seguendo un importante progetto per la creazione di un decifratore inventato da Talesan Fry, che Siri e Kenobi avevano incontrato anni prima. Talesan ora era il fondatore di una potente industria sul pianeta. Dopo averlo convinto a consegnare il dispositivo alla Repubblica, il gruppo fu attaccato dal cacciatore di taglie Magus. Talesan accompagnò il gruppo ad Azure, dove la Repubblica stava combattendo contro i Separatisti. Tachi e Amidala presero un caccia per inseguire Magus, mentre Obi-Wan, Anakin e Talesan respinsero l'attacco portato dalle forze dello stesso Magus (che stava lavorando per l'Alleanza Corporativa). Prima di raggiungere Magus, Amidala dovette pilotare la nave mentre Tachi fece un salto disperato per atterrare sul caccia del cacciatore di taglie. Alla fine, Amidala e la Jedi riuscirono nell'impresa, Magus fu catturato, ma Tachi perse la vita nello scontro.

Separazione

Quando Anakin ascese al rango di Cavaliere Jedi, Padmé ricevette un dono segreto da parte sua: la treccina da Padawan che gli era stata tagliata durante la cerimonia che gli conferiva il Cavalierato. In cambio, Padmé gli donò R2-D2 come suo droide astromeccanico. In questi tempi, Padmé aveva iniziato a considerare C-3PO come parte della sua delegazione Senatoriale. Per meglio adeguarsi all’alta società Coruscana, 3PO venne ricoperto da placche d’oro luccicanti.

Più tardi durante la guerra, durante una breve licenza concessa ad Anakin ed Obi-Wan dal Consiglio Jedi per i loro encomiabili sforzi ed il prolungato servizio portato nell'Orlo Esterno, Amidala si riunì al marito su Naboo. Questo incontro tuttavia non durò a lungo, dato che la coppia fu interrotta da un sospettoso Kenobi, il quale desiderava che il suo ex Padawan lo aiutasse a dare la caccia ad Asajj Ventress. Anakin, che credeva di aver ucciso l'apprendista oscura del Conte Dooku su Yavin IV, solo dopo l'insistenza della moglie acconsentì ad accompagnare il suo maestro. Questa sarebbe stata l'ultima volta in cui Amidala avrebbe visto suo marito fino a che la guerra non raggiunse la capitale. In un periodo non ben precisato, tuttavia, quando Anakin si procurò la cicatrice all'occhio, il Cavaliere Jedi raggiunse Naboo dove i due passarono la notte insieme e, presumibilmente, concepirono i due gemelli.

La Guerra dei Cloni aveva reso la galassia un luogo pericoloso per un Senatore lealista. Padmé dovette persino armare la sua deriva stellare di tipo J, una precauzione impensabile in tempi più tranquilli. Nonostante rimanesse per la maggior parte del tempo nella capitale, le missioni di sostegno e assistenza la portarono a volte lontana dalla protezione di Coruscant. Durante una visita su Norval II, alcuni Mandaloriani ingaggiati da Darth Sidious cercarono di rapirla, ma le forze Repubblicane riuscirono a coglierli in un’imboscata prima che fosse minacciata.

Ricongiungimento

Padmé confessa ad Anakin la sua gravidanza.
Nel 19 BBY, Amidala si trovava su Coruscant quando il Generale Grievous e l'esercito Separatista attaccarono la capitale e rapirono il Cancelliere Palpatine. La Senatrice guigò l'evacuazione del Complesso Appartamenti Senatoriali, e poco dopo, assistita dalle Maestre Jedi Shaak Ti e Stass Allie, Amidala e i Senatori Bail Organa e Mon Mothma riuscirono a procurarsi un piccolo trasporto che li portasse in un rifugio nel Complesso del Senato. Durante la strada, dovettero ingaggiare un combattimento con caccia droidi, e Amidala si dimostrò ancora una volta molto valente nell'impugnare un blaster.

Dopo che Palpatine fu portato in salvo da Skywalker e Kenobi, Padmé si riunì finalmente con il marito, ed aveva importanti notizie da comunicargli: stava per diventare padre. Di nascosto nell'edificio degli Uffici Esecutivi Repubblicani, confessò ad Anakin della sua gravidanza. Padmé temeva che se qualcuno l'avesse scoperto, la Regina di Naboo non le avrebbe permesso di proseguire il suo mandato in Senato, e che Anakin sarebbe stato espulso dall'Ordine Jedi. Quest'ultimo la rassicurò dicendole che quel bambino era un miracolo, non un problema. Poche ore dopo, Amidala iniziò a progettare di crescere loro figlio su Naboo, lontano dalla guerra.

La fine della democrazia

Gli anni di guerra videro la Repubblica trasformarsi continuamente. Per contrastare efficacemente i Separatisti sui numerosi fronti, il Cancelliere Palpatine emanò un decreto esecutivo che prevedeva un ulteriore accentramento dei poteri nelle sue mani, strappando via da quelle del Senato le ultime tracce di autorità. Molti videro di buon occhio questo provvedimento, soprattutto i più corrotti, ma Padmé divenne il vertice morale di tutti i Senatori più idealisti, preoccupati degli emendamenti di Palpatine. I Senatori Bail Organa e Mon Mothma iniziarono a discutere segretamente di alternative drastiche da contrapporre alla politica del Cancelliere. Padmé faceva parte di questo gruppo di idealisti, assieme agli altri Senatori Fang Zar, Giddean Danu, Chi Eekway, Terr Taneel, e Bana Breemu. Essi giurarono di mantenere l’assoluto riserbo sulle loro conversazioni, anche nei confronti delle persone che erano a loro più vicine: persino la famiglia. Padmé accettò, anche se temeva che Anakin avrebbe percepito la sua doppiezza…e probabilmente l’avrebbe anche male interpretata.

La Senatrice Amidala presenta le preoccupazioni della Delegazione dei 2000 al Cancelliere Palpatine.
Sebbene ogni discussione sulle azioni da intraprendere contro Palpatine fosse espressa e misurata con cautela in modo da non sconfinare mai in atti estremi di sedizione, Padmé era a favore di una soluzione diplomatica entro i limiti di legge. Chiese persino ad Anakin di sfruttare il suo rapporto con Palpatine per suggerirgli una soluzione pacifica alla guerra, ma il marito, assillato da tali questioni, si rifiutò di farlo. Voleva che queste problematiche venissero discusse solamente nei luoghi politici, ai quali appartenevano. I dubbi di Padmé sul sistema turbarono Anakin. Alle sue orecchie, ella stava iniziando a parlare come una Separatista.

Così, Padmé iniziò raccogliere gli impegni e le promesse di quei Senatori che divennero poi la Delegazione dei 2000, un gruppo di politici in contrasto con la politica di Palpatine.

Padmé presentò le preoccupazioni della Delegazione dinnanzi a Palpatine, il quale se ne curò ben poco. Palpatine piantò poi i semi del dubbio sulle intenzioni di Padmé nella mente di Anakin, anche se continuava ad alimentare contemporaneamente le sue paure di perderla.

Ultimi giorni

Anakin era infatti tormentato da terribili incubi di Padmé morente durante il parto. Dati i suoi sogni profetici che predissero la morte della madre, queste visioni lo sconvolsero nel profondo. Non poteva pensare di perdere Padmé, e avrebbe fatto qualsiasi cosa per rimanere al suo fianco. Una via per i poteri oscuri che poteva preservare innaturalmente la vita giunse alle sue orecchie: esisteva infatti un potere che poteva essere acquisito solamente alleandosi con Darth Sidious, Signore Oscuro dei Sith.

Padmé, come il resto della Repubblica, non sapeva che il Cancelliere Palpatine era in realtà un Signore dei Sith. Attirò Anakin verso il lato oscuro, e Skywalker si inginocchiò dinnanzi a lui, divenendo Darth Vader, il suo apprendista. Come Vader, Anakin guidò un’imboscata all’interno del Tempio Jedi, e viaggiò verso Mustafar per assassinare i leader Separatisti, portando così la Guerra dei Cloni al termine.

Obi-Wan rivela a Padmé la verità sul passaggio al lato oscuro di Anakin.
Fu Obi-Wan a rivelare a Padmé la verità. Aveva visto la prova del tradimento di Anakin. Padmé era sconvolta. Incapace di accettare questa verità oscura, ella si diresse immediatamente su Mustafar per vedere Anakin. Padmé però non sapeva che Obi-Wan Kenobi si era introdotto furtivamente a bordo della sua nave.

Era proprio come Obi-Wan aveva detto. Padmé non riuscì a ragionare con Anakin. Nelle sue distorte percezioni, aveva compiuto questi atti malvagi per fare in modo che la galassia fosse migliore per la loro unione, per trasformare una Repubblica corrotta in un Impero per i loro figli. Accecato dal potere, Anakin le promise persino che avrebbe deposto l’Imperatore, e che avrebbe trasformato la galassia esattamente come Padmé avrebbe voluto che fosse.

Padmé era completamente devastata dalla trasformazione di Anakin. Quando il marito in collera vide Obi-Wan emergere dalla sua nave, saltò subito alle peggiori conclusioni. Anakin non potè fare altro che vedere una lunga striscia di tradimenti: sua moglie aveva portato il suo vecchio mentore su Mustafar per ucciderlo. Anakin sollevò la sua mano e iniziò a soffocare telecineticamente Padmé. Padmé iniziò ad soffocare, e la sua vita iniziò a scivolarle via.

Morte

Il funerale di Amidala su Naboo.
Anakin lasciò la sua presa per concentrarsi su Obi-Wan, e Padmé cadde a terra priva di sensi. Mentre Kenobi e Skywalker duellavano nel complesso di Mustafar, C-3PO e R2-D2 la portarono a bordo della nave. Nonostante la piccola stanza medica della nave, e un centro medico completamente attrezzato sul remoto rifugio di Polis Massa, i suoi segni vitali continuarono a peggiorare.

Padmé non vide mai cosa Anakin era diventato. Non vide mai le ferite da lui subite per via della lama di Kenobi o della lava di Mustafar. Sentiva comunque che c’era ancora del buono in lui. Con il suo ultimo respiro, cercò di convincere di questo Obi-Wan.

Prima di morire, Padmé raccolse abbastanza forza da dare alla luce i suoi bambini. Nello strano complesso alieno in cui Anakin l’aveva veduta nei suoi incubi, nacquero due gemelli: Leia e Luke Skywalker. Obi-Wan Kenobi, Yoda, e Bail Organa si accordarono per tenere i bambini al sicuro.

Funerale

Il corpo di Padmé venne riportato a Naboo. Durante il funerale di stato che le fu tributato, migliaia di cittadini si riunirono per rendere omaggio alla loro amata rappresentante. Il corpo di Padmé, apparentemente gravido, sfilò in silenzio lungo i viali della capitale, tra le lacrime dei parenti e il dolore composto dei vecchi amici di sempre. Fra gli altri, alla cerimonia parteciparono Boss Nass, Jar Jar Binks, Sio Bibble e la Regina Apailana.

Eredità

La Regina Amidala e le sue ancelle.
Poco dopo il suo funerale, il figlio di Padmé, Luke, venne affidato alle cure del fratellastro di Anakin, Owen Lars, e a sua moglie Beru nella fattoria di Tatooine. Luke avrebbe seguito le orme del padre, diventando un potente Jedi. Leia invece venne formalmente adottata da Bail Organa e da sua moglie Breha, e cresciuta sul pianeta Alderaan come Principessa Leia Organa. La vita di Leia avrebbe rispecchiato quella della madre, in quanto divenne membro del Senato Imperiale e patrocinando al contempo le cause di libertà e democrazia.

La famiglia Naberrie e la Regina Apailana vennero informati dall'Intelligence Imperiale che Amidala era stata uccisa, assieme ad altri Senatori, da un Jedi rinnegato su Coruscant. Nonostante le tradizioni dei Naboo, furono in molti a dubitare di questa versione, e la Regina Apailana riuscì a mettersi in contatto con un Jedi che era riuscito a fuggire all'Ordine 66. Nel 18 BBY, la nonna materna di Padmé, Ryoo Thule, fu uccisa dall'Inquisitore Malorum, che si era recato su Naboo per investigare sulla gravidanza di Amidala, scoprendo che il suo bambino non era morto. Grazie a Ferus Olin, un ex Jedi, questa informazione morì con lui.

Sempre nel 18 BBY, il capo della sicurezza di Amidala durante il suo mandato da Senatrice, Gregar Typho, iniziò un'indagine segreta sulla sua morte, in quanto aveva maturato dei sentimenti d'amore per lei. Typho scoprì che Padmé era morta a causa di un trauma alla gola, un fatto che non era emerso durante la prima autopsia, e che non vi erano altri segni di ferite. Typho scoprì anche che Darth Vader era coinvolto nella morte della sua amata, e, dopo aver attirato il Signore Oscuro dei Sith in un luogo abbandonato con l'esca del Cavaliere Jedi Jax Pavan, Typho stesso morì per mano dell'ex marito di Amidala.

Negli anni precedenti la Battaglia di Yavin, la nipote più giovane di Padmé, Pooja Naberrie, faceva parte insieme alla cugina Leia del Senato Imperiale. Tuttavia nessuna delle due in quel periodo era a conoscenza della loro parentela.

Poco prima della Battaglia di Endor nel 4 ABY, Luke chiese a Leia se ricordasse qualcosa della madre. Da alcuni ricordi molto vaghi, Leia riuscì a descriverla come "molto bella, dolce, ma triste". Entrambi non sapevano che un grande quadro di Amidala era ancora appeso nel Palazzo Imperiale, anche dopo la Crisi di Thrawn, ventotto anni dopo la sua morte.

Anni dopo, nel 25 ABY, Amidala fu vista brevemente in un ologramma proiettato da R2-D2 mentre Luke lo stava riparando. R2 mostrò Anakin mentre le raccontava dei suoi sogni relativi alla sua morte durante il parto. Fino a quel momento, Luke e Leia ignoravano l'identità della loro madre, anche se avevano sentito parlare di una "Senatrice Amidala" che prestava servizio negli ultimi giorni della Vecchia Repubblica e che loro sospettavano potesse essere loro madre. Poco dopo, durante la Guerra dello Sciame, Luke vide anche la registrazione della conversazione di Amidala con Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi, e in seguito della sua morte.

Nel 36 ABY, Leia si recò a Naboo per informare la sua ex collega del Senato Imperiale, Pooja Naberrie, della loro parentela.

Nel 40 ABY, il nipote di Amidala, Jacen Solo, ebbe una visione di come suo nonno fosse passato al lato oscuro. Dopo aver capito che Skywalker era passato al lato oscuro per impedire la morte di Amidala, si convise che i suoi motivi per diventare un Sith erano molto convincenti di quelli di Skywalker.

Nel 137 ABY, l'appartamento di Amidala su Coruscant era stato convertito in un ristorante di classe dal nome di Regina di Naboo. Il Moff Rulf Yage, sua figlia, Gunn Yage, e sua madre, Nyna Calixte, cenarono nel ristorante dopo che Cade Skywalker era approdato sul pianeta capitale.

Dietro le quinte

Descrizione

Il ruolo di Padmé Amidala è stato interpretato da Natalie Portman nella trilogia dei prequel. Nella sua intervista all'Inside the Actors Studio, ammise che, quando il suo agente le menzionò per la prima volta Star Wars, non conosceva la differenza fra Star Wars e Star Trek. La Portman si perse la prima proiezione de La minaccia fantasma a causa di esami scolastici. Un'altra attrice di cui non si conosce il nome ha interpretato il suo ruolo negli ologrammi che si vedono nelle scene tagliate di Episodio II.

La voce di Padmé in Star Wars: Clone Wars, così come in diversi videogiochi, è di Grey DeLisle, mentre in Star Wars: The Clone Wars è stata doppiata da Catherine Taber. In Italia è stata doppiata sia nella trilogia dei prequel che nelle serie sopracitate da Federica De Bortoli.

Continuity

Un concept di Padmé Amidala.
La prima immagine di Padmé è apparsa nel fumetto The Last Command 5, pubblicato circa un anno prima che uscisse La minaccia fantasma. In quel periodo era appena stato confermato il casting di Natalie Portman nel ruolo della madre dei gemelli, quindi gli autori del fumetto decisero di inserire un ritratto a lei somigliante sullo sfondo. Se Leia sapesse o meno che aspetto aveva la sua vera madre è un argomento molto controverso.

Ne Il ritorno dello Jedi, Leia dice a Luke di ricordare che la sua vera madre era morta quando Leia era molto piccola, e la descrive come molto bella, dolce ma triste. Dato che ne La vendetta dei Sith Padmé muore quando Leia è appena nata, non è chiaro come faccia Leia ad avere quei ricordi (si è speculato che Leia abbia percepito queste sensazioni tramite la Forza, tuttavia non è confermato. Leland Chee ha ammesso che si tratta di una discrepanza che non è mai stata spiegata ufficialmente). Un'altra speculazione è che la stessa Padmé fosse diventata sensibile alla Forza durante la gravidanza dei gemelli.

Nel romanzo de La vendetta dei Sith, ci sono molti riferimenti a questo, in particolare quando Anakin e Padmé comunicano da luoghi diversi (lui dal Tempio Jedi, lei dal suo appartamento), una cosa mostrata implicitamente anche nel film. E' anche possibile che Leia abbia visto un ologramma o una sua raffigurazione, come il ritratto citato in precedenza. La disputa pare risolta, tuttavia, nel romanzo per ragazzi de La vendetta dei Sith, nel quale si afferma che la neonata Leia si sia guardata intorno subito dopo essere nata, come a memorizzare ogni dettaglio. Nel romanzo de Il ritorno dello Jedi, viene detto che Obi-Wan portò sia Leia che sua madre (Padmé) su Alderaan subito dopo la nascita dei gemelli, mentre ne La vendetta dei Sith Padmé muore subito dopo il parto. Nel romanzo de La minaccia fantasma, Anakin ha una visione di Padmé che guida un esercito contro un uomo nero (Vader), prevedendo il loro successivo conflitto morale in seguito al tradimento di Anakin.

Il romanzo per ragazzi del 2004 de Il ritorno dello Jedi, suggerisce che le sue ultime parole siano davvero profetiche e che, anni dopo la sua morte, avrebbe giocato un ruolo molto importante per riportare la libertà nella galassia: ponendo il lettore all'interno della mente del Signore Oscuro mentre osserva Luke soffrire sotto i fulmini di Forza di Palpatine, il libro implica che, in qualche modo, il pensiero di Padmé e del suo amore eterno fece breccia dentro di lui, portandolo alla decisione di non poter permettere che il figlio di Padmé potesse subire un simile fato. Fu in quel momento che Anakin Skywalker prevalse su Darth Vader e distrusse l'Imperatore.

Presenze non canoniche

Padmé Amidala compare in un easter egg nella prima missione della campagna Wookiee in Star Wars: Galactic Battlegrounds. Amidala può essere trovata se il giocatore usa un cheat per creare un velivolo o distrugge una vasta porzione di foresta per raggiungere la parte est della mappa. Dopo aver viaggiato sufficientemente in questa direzione, compare un'area desertica con una nave reale, dove sono presenti Qui-Gon Jinn, Obi-Wan Kenobi, Jar Jar Binks, il Capitano Panaka e altri personaggi di Episodio I. La missione a quel punto cambia e l'obiettivo è di proteggere Amidala da un gruppo di Predoni Tusken.

Padmé, o meglio una sua raffigurazione, compare anche nel segmento su L'Impero colpisce ancora di LEGO Star Wars II: La Trilogia Classica, in cui Vader estrae una foto di Padmé mentre era incinta, poi indica la sua pancia, poi se stesso e infine Luke, rendendo chiaro il quadretto familiare.

Nome

Anche se nel 22 BBY sposò Anakin Skywalker, Amidala non prese mai pubblicamente il cognome Skywalker, in modo da impedire che Anakin fosse esplulso dall'Ordine Jedi e per proteggere entrambi da eventuali pericoli che il loro matrimonio avrebbe potuto procurare.


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Presente in

Comparse non canoniche

Fonti

Vedi anche

Link esterni