Qui-Gon Jinn/Legends

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Qui gon jinn 1.jpg
Qui-Gon Jinn
Informazioni biografiche
Nascita

92 BBY

Morte

32 BBY, Naboo

Descrizone fisica
Razza

Umano

Sesso

Maschio

Altezza

1.93 mt.

Capelli 

Castani

Occhi 

Azzurri

Equipaggiamento
Spada laser

verde

Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era dell'ascesa dell'Impero

Affiliazione
Maestri noti
Apprendisti noti
"Non sfidare il Consiglio, Maestro, non di nuovo.
Farò ciò che devo, Obi-Wan.
"
Obi-Wan Kenobi e Qui-Gon Jinn[fonte]

Qui-Gon Jinn era un venerato Maestro Jedi studioso della filosofia della Forza Vivente, e considerato per questo un ‘dissidente’. Al contrario di altri Maestri Jedi, i quali si perdevano nella meditazione sulla Forza Unificante, era sostenitore della filosofia del “percepisci, non pensare… usa il tuo istinto”. Per questo motivo, nonostante l’alta considerazione che avevano di lui tanti Maestri Jedi, non sarebbe mai divenuto un membro del Consiglio Jedi.

Qui-Gon servì la Repubblica Galattica e l’Ordine Jedi per tutta la vita, partecipando alle azioni contro il Fronte Nebula e ancor più importante durante l’Invasione di Naboo. Fu Qui-Gon a scoprire il Prescelto (Anakin Skywalker), su Tatooine durante quella crisi, e fu in gran parte responsabile di avergli fatto intraprendere l’addestramento Jedi. Persino dopo la sua morte per mano di Darth Maul giocò un ruolo importante per il futuro dei Jedi.

Biografia

Gioventù

Il giovane Padawan Qui-Gon Jinn.
Nato circa un secolo prima della Battaglia di Yavin, Qui-Gon Jinn venne portato da bambino a Coruscant per essere addestrato come Jedi. Mantenne qualche legame con il suo pianeta di nascita, ed ottenne persino una speciale pietra ornamentale dal Fiume della Luce sul suo pianeta. All’età di otto anni, Qui-Gon fece amicizia con un compagno apprendista: Thal. Nel corso degli anni i due divennero migliori amici, assieme anche ad altri studenti quali Clee Rhara. A dieci anni, Qui-Gon partecipò all’Exibition Day Tournament, dove i giovani studenti venivano incoraggiati a mettere in mostra le loro abilità in modo da essere scelti come apprendisti da qualcuno dei Maestri. Fu in quell’occasione che Dooku notò le capacità di Qui-Gon con la spada laser. E’ possibile che Dooku rimase così impressionato, che poco dopo prese Qui-Gon come suo Padawan.

Insieme, Dooku e Qui-Gon intrapresero numerose missioni in tutta la galassia. In una di queste, accompagnarono il Senatore Blix Annon in un incarico diplomatico. Tuttavia, alcuni pirati spaziali si infiltrarono sulla nave, ed il loro leader si rivelò essere Lorian Nod, un Jedi mancato che era uno dei più cari amici di Dooku. I due lottarono e Dooku lasciò che la sua collera avesse la meglio. Quando stava per assestare il colpo letale, furono le parole di Qui-Gon a fermarlo. Poco tempo dopo, Dooku e Qui-Gon vennero incaricati di portare a termine la loro ultima missione da maestro e apprendista, una missione che sarebbe durata ben due anni. Al loro ritorno, Qui-Gon si riunì con Thal, che non aveva visto per lungo tempo. Come sue ultime parole al suo studente, Dooku disse a Qui-Gon che aveva una sola debolezza: la sua compassione per tutte le forme di vita. Dooku disse anche che era inevitabile che il tradimento arrivasse da un amico.

Cavalierato e Xanatos

Qui-Gon Jinn, Dooku, Yoda e Tyvokka.
In breve tempo, sia Qui-Gon che Thal divennero Cavalieri Jedi. Quando il Consiglio Jedi gli suggerì di prendere un apprendista Padawan, Qui-Gon scelse di non farlo. Non si sentiva pronto, e per qualche anno intraprese solo missioni in solitaria per l’Ordine. Durante questo periodo, Qui-Gon scoprì un bambino di Telos IV di nome Xanatos. Xanatos era il figlio di Crion, l’uomo più ricco del pianeta Telos, e aveva una concentrazione di midichlorian molto elevata nel suo sangue, cosa che spinse Qui-Gon a prenderlo come suo apprendista. Crion acconsentì riluttante a lasciar partire suo figlio per intraprendere l’addestramento Jedi. Nei due anni successivi, mentre Xanatos veniva addestrato al Tempio Jedi, Qui-Gon prese un Padawan sconosciuto il cui addestramento era quasi completo. Dopo aver guidato quest’ultimo al Cavalierato, Qui-Gon divenne un Maestro Jedi e Xanatos il suo apprendista.

Nonostante le abilità di Xanatos fossero innegabili, il suo alto rango di nascita e il suo atteggiamento lo portarono spesso a litigare con i suoi compagni studenti. Per il test finale di Xanatos, il Maestro Jedi Yoda lo inviò assieme a Qui-Gon sul suo pianeta Telos IV, dove stava scoppiando una guerra civile. Il padre di Xanatos lo implorò di unirsi alle sue forze per prendere il controllo del pianeta. Xanatos accettò e Qui-Gon si trovò ad essere in guerra contro il suo stesso apprendista. Jinn fu costretto ad uccidere Crion durante la battaglia, e uno Xanatos travolto dalla collera si scagliò contro il suo Maestro. Sebbene Qui-Gon ebbe la meglio nel conflitto, non fu capace di uccidere il suo Padawan. Xanatos scappò e Qui-Gon fu ossessionato da questo fallimento per anni, dimettendosi dal ruolo di insegnante nonostante il suo primo successo, e riferendosi a Xanatos come il suo “primo” apprendista. Thal cerò di consolarlo accompagnandolo sul pianeta di addestramento di Ragoon VI per aiutarlo a liberare la mente da Xanatos. Tuttavia, questo capitolo oscuro della sua vita sarebbe stato molto difficile da cancellare.

Negli anni successivi, Qui-Gon ritornò alle missioni in solitaria, anche se in alcuni casi avrebbe collaborato con altri. Qui-Gon e Thal portarono a compimento numerose missioni, come ad esempio la supervisione delle prime elezioni democratiche su New Apsolon.

Un altro apprendista

Qui-Gon Jinn e il giovane Obi-Wan Kenobi.
Nonostante la decisione di non avere più apprendisti, Qui-Gon instaurò uno stretto legame con l’adolescente Obi-Wan Kenobi durante una missione su Bandomeer. Yoda desiderava che Obi-Wan diventasse il terzo apprendista di Qui-Gon. Alla fine, Qui-Gon riuscì a sconfiggere il suo dolore e prese Kenobi come suo Padawan. Il loro sentiero non fu privo di ostacoli, in particolare quando il loro rapporto fu messo a dura prova dal momentaneo abbandono dell’Ordine Jedi da parte di Obi-Wan per prestare aiuto durante la guerra civile su Melida/Daan. Alla fine, ma non senza difficoltà, i due si riunirono, e sarebbero cresciuti entrambi formando un formidabile team.

Sulla nave trasporto per Bandomeer infatti, Qui-Gon incontrò Obi-Wan che era stato mandato sul pianeta per iniziare la sua vita nei Corpi Agricoli. Sul trasporto, Qui-Gon e Obi-Wan aiutarono un gruppo di Arcona a difendersi dalla organizzazione criminale Offworld Corporation. Dopo aver sistemato la situazione, i due arrivarono su Bandomeer, dove Qui-Gon ricevette una lettera firmata da Xanatos. A quel punto si scoprì che Bandomeer non aveva bisogno di assistenza, e che il tutto era stato organizzato da Xanatos, ora leader della Offworld Corporation, le cui operazioni minerarie terrorizzavano tutto il pianeta.

Qui-Gon mandò Obi-Wan a svolgere i suoi compiti agli AgriCorps, mentre lui avrebbe incontrato Xanatos, non come nemici ma come ambasciatori che intendevano lavorare insieme per trovare un accordo fra la Offworld e Bandomeer. Tuttavia, Xanatos intendeva sabotare il loro incontro ed uccidere Qui-Gon. Ancora con l’aiuto di Obi-Wan, Qui-Gon riuscì a mettere fine agli atti di terrorismo di Xanatos. Qui-Gon duellò con il suo vecchi apprendista, e ancora una volta Xanatos riuscì a sfuggire. Durante questi eventi, Qui-Gon scoprì il potenziale di Obi-Wan, e decise di prenderlo con sé come suo apprendista Padawan.

Come maestro e apprendista, Qui-Gon e Obi-Wan vennero inviati in varie missioni in tutta la galassia, su pianeti quali ad esempio Gala e Phindar. Una missione, nella quale i due salvarono Thal dal pianeta devastato dalla guerra Melida/Daan, provocò il quasi abbadondono dell’Ordine Jedi da parte di Obi-Wan. In questo periodo i due incontrarono di nuovo Xanatos, il quale tentò senza successo di assassinare Yoda all’interno del Tempio Jedi. Dopo il duello con il Jedi Oscuro e inseguendolo su Telos IV, l’ultimo faccia a faccia di Qui-Gon e Obi-Wan con Xanatos si concluse con il suicidio di quest’ultimo, il quale si gettò in una vasca di acido piuttosto che arrendersi.

Qui-Gon Jinn nel duello contro Xanatos.
Insieme ad altri Jedi quali Tyvokka, Plo Koon, Tholme ed il suo Padawan Quinlan Vos, Qui-Gon e Obi-Wan combatterono nel più grande conflitto galattico avvenuto prima delle Guerre dei Cloni, cioè la Guerra Iperspaziale Stark. Questa fu la prima di tante volte in cui avrebbero avuto a che fare con la Federazione dei Mercanti, anche se sarebbe stata l’unica in cui l’avrebbero difesa.

Con la maturazione di Obi-Wan, i due formarono un rapporto padre-figlio. Trent’anni dopo il primo incontro di Lorian Nod con il suo ex maestro, Dooku, Qui-Gon si ritrovò faccia a faccia con il Jedi decaduto su Junction 5, ed ancora una volta lo rinchiuse per i suoi crimini. Qui-Gon continuò ad insegnare a Obi-Wan quante più cose possibili, dall’importanza della Forza Vivente al motivo per cui l’Ordine Jedi scoraggiava le relazioni romantiche.

Col passare del tempo, Qui-Gon e Obi-Wan svolsero numerose altre missioni nella galassia. Su Kegan ad esempio, scoprirono la sensibilità alla Forza della futura Jedi Olana Chion. Nel sistema Rutano, i due fecero da ambasciatori in un conflitto fra il pianeta Rutan e la sua luna, Senali.

Jenna Zar Arbor

Qui-Gon Jinn torturato da Jenna Zar Arbor.
Circa dieci anni prima della Battaglia di Naboo, Qui-Gon e Obi-Wan investigarono su strani omicidi nei quali i corpi delle vittime erano completamente privati del loro sangue. L’indagine li condusse alla scienziata Jenna Zar Arbor. Alla fine, scoprirono che la cacciatrice di taglie Ona Nobis era implicata in questi omicidi, anche se il mandante restava sconosciuto. Nel confronto con Nobis, Qui-Gon riuscì a salire a bordo della sua nave, dove venne colpito da un blaster. Qui-Gon venne catturato e portato da Jenna Zar Arbor. La Arbor, che stava studiando i tratti genetici dei sensibili alla Forza, inizò a fare esperimenti su Qui-Gon, prelevandogli il sangue e torturandolo per testare i suoi limiti. Obi-Wan, con l’aiuto di Thal, Adi Gallia e Siri Tachi riuscì ad infiltrarsi nel laboratorio e a liberare il suo maestro. Poco dopo Zar Arbor venne catturata e imprigionata, mentre la cacciatrice di taglie Ona Nobis venne ritenuta morta dopo un duello con Obi-Wan.

In seguito all’incidente di Zar Arbor, Qui-Gon e Obi-Wan vennero ancora sconvolti dai problemi del passato. Vox Chun, il padre del Padawan Oscuro Bruck Chun, aveva infatti assunto l’avvocato Sano Sauro per accusare Obi-Wan della morte di Bruck. Il processo che seguì fu emotivamente difficile per Obi-Wan, anche se alla fine venne prosciolto dalla accuse.

Amore proibito

Nei mesi successivi, iniziarono alcune tensioni fra Qui-Gon e Thal. Thal aveva recentemente preso Bant Eerin, uno dei migliori amici di Obi-Wan come suo apprendista Padawan, e Qui-Gon iniziò a riempirla di consigli. La tensione iniziò quando i due capirono che condividevano più che semplici sentimenti di amicizia. Tuttavia, rispettarono gli insegnamenti del Codice Jedi e cercarono di fare del proprio meglio per ignorarli.

Mentre istruiva Obi-Wan su Ragoon VI, Qui-Gon iniziò ad avere visioni di Thal in grave pericolo. Ritornando su Coruscant, Qui-Gon chiese al Consiglio di essere inviato con lei nella sua missione successiva su New Apsolon. Thal, tuttavia, declinò l’offerta e andò da sola, lasciando anche il suo apprendista Bant all’interno del Tempio. Passarono tre settimane senza notizie di Thal, così Qui-Gon e Obi-Wan si recarono su New Apsolon disubbidendo al Consiglio, per scoprire cosa fosse successo alla Jedi. Dopo una lunga ricerca, la trovarono sana e salva, ed in perfetta salute.

Qui-Gon Jinn in collera per la morte di Thal.
Rivedendosi, Qui-Gon e Thal ammisero apertamente il loro amore proibito, e promisero che si sarebbero occupati dei loro sentimenti dopo che la missione fosse terminata.

Tuttavia, Thal sparì di nuovo, solo che questa volta era davvero in pericolo: rapita da un ribelle di New Apsolon di nome Balog. Quando Qui-Gon e Obi-Wan trovarono Balog, questi aveva già drogato Thal. I Jedi cercarono di salvarla, ma nonostante il tentativo di Qui-Gon di guarirla attraverso la Forza, Thal morì.

La morte di Thal spinse Qui-Gon in un terribile stato di depressione, e sentì dentro di lui comparire forti emozioni legate al lato oscuro. Biasimò se stesso per la morte di Thal, e gli ritornarono alla mente i tristi ricordi di Xanatos. Giurò di vendicarsi di Balog e fece di rintracciarlo la sua prima priorità. Obi-Wan, preoccupato per il suo maestro, cercò di rassicurarlo dicendogli che non avrebbe potuto fare niente per salvarla, ma Qui-Gon non lo ascoltò. Dopo aver finalmente rintracciato Balog, Qui-Gon lo spinse in un angolo e quando stava quasi per ucciderlo sentì una voce che pronunciava due parole: “No, Qui-Gon”.

L’avvertimento fece capire a Qui-Gon il sentiero oscuro che stava intraprendendo, e spense immediatamente la sua spada laser cercando di allontanare la sua collera. Dopo aver preso Balog in custodia, Qui-Gon ringraziò Obi-Wan per averlo fermato, il quale disse che non era stato lui ad aver pronunciato quelle parole. Fu in quel momento che Qui-Gon capì che la voce era quella di Thal. Il Jedi ritornò su Coruscant e organizzò per Thal un funerale adeguato.

Qui-Gon ed il suo apprendista aiutarono anche Attichitcuk e Chewbacca a stabilire una colonia sulla luna di Kashyyyk Alaris Prime, scacciando anche più tardi la Federazione dei Mercanti dalla luna.

I tempi cambiano

Qui-Gon Jinn prima dell'Invasione di Naboo.
Nonostante fosse riuscito a non cadere nel sentiero oscuro, Qui-Gon era comunque un uomo cambiato dopo la morte di Thal, e anche altri cambiamenti sconvolsero la sa vita dopo quegli eventi. Jocasta Nu, un’altra amica di Qui-Gon, sostituì Thal come capo archivista degli Archivi Jedi, mentre il Jedi Nautolano Kit Fisto si fece carico dell’addestramento di Bant. Numerose altre missioni contribuirono a rafforzare il legame di Qui-Gon e Obi-Wan Kenobi.

In una missione per proteggere un ragazzino di nome Talesan Fry, Qui-Gon vennero associati ad Adi Gallia e Siri Tachi. La missione, durante la quale i due apprendisti vennero separati dai maestri, fece scoprire ai due Padawan sentimenti romantici reciproci. Qui-Gon percepì queste emozioni e avvertì Obi-Wan di non segiore il suo esempio con Thal, e le conseguenze di perdere una persona che ami.

Altre missioni vennero portate a termine dai due Jedi, i quali incontrarono personalmente anche il Cancelliere Supremo Finis Valorum, che aveva richiesto la loro presenza per alcuni incarichi. I due incontrarono anche la cacciatrice di taglie Aurra Sing, e lottarono al fianco di Mace Windu, Plo Koon ed altri Jedi contro gli Yinchorri.

Durante questo periodo, Qui-Gon e Obi-Wan vennero inviati in una missione per rintracciare una preziosa nave mercantile che era scomparsa. La loro ricerca li portò su Ord Mantell, e li portò al confronto con Taxer Sundown. Durante la missione, Qui-Gon fece amicizia con i nativi Savrip Mantelliani, i quali lo aiutarono a portare a termine la missione.

I due Jedi poi si scontrarono con l’organizzazione terrorista Fronte Nebula. Alla conferenza della Federazione dei Mercanti su Eriadu, Qui-Gon e Obi-Wan difesero con successo il Cancelliere Valorum, ma non riuscirono a impedire la morte del resto del Direttorato della Federazione dei Mercanti, permettendo quindi ai Neimoidiani di prendere il controllo della Federazione.

Invasione di Naboo

Ambasciatori

Qui-Gon Jinn e Obi-Wan colti nell'imboscata della Federazione dei Mercanti.
Sotto richiesta del Cancelliere Supremo Valorum, Qui-Gon e il suo Padawan viaggiarono verso Naboo per risolvere la disputa fra il pacifico pianeta e la Federazione dei Mercanti, adirata per la recente tassazione delle rotte commerciali. A bordo della Stazione da Battaglia della Federazione, i Jedi vennero colti da un’imboscata, ma riuscirono a fuggire sulla superficie di Naboo.

Nelle paludi del pianeta, Qui-Gon salvò uno sbadato Gungan esiliato dalla sua città, Jar Jar Binks, il quale giurò il suo debito di vita nei confronti del Maestro Jedi. La natura compassionevole di Qui-Gon era tale che decise di prendere il bizzarro alieno sotto la sua protezione. Con il suo aiuto, viaggiarono verso la città di Theed. Qui, liberarono la Regina Amidala e il suo entourage dalle grinfie della Federazione, e partirono verso Coruscant per portarla al sicuro e per esporre al Senato la grave situazione che coinvolgeva il suo popolo.

La scoperta del Prescelto

Qui-Gon Jinn e Anakin Skywalker.
Durante il viaggio verso la capitale, un problema all’iperguida della Royal Starship li obbligò ad atterrare sul vicino pianeta di Tatooine. Qui, Qui-Gon scoprì un giovane schiavo di nome Anakin Skywalker, il quale sembrava avere una forte connessione con la Forza. Avvertendo il potenziale del ragazzo, Qui-Gon liberò Anakin dalla schiavitù. Durante la loro partenza da Tatooine, Qui-Gon fu quasi ucciso da un guerriero oscuro, che lui sospettò essere un Signore dei Sith.

Il Maestro Jedi proseguì il suo viaggio verso Coruscant per presentare Anakin al Consiglio Jedi. Il Consiglio, comunque, percepì che il futuro di Anakin fosse incerto e oscuro, e dissero che il ragazzo era troppo grande per iniziare l’addestramento, e, oltre a questo, pericolosamente colmo di paura e collera. Si rifiutarono di permettere a Qui-Gon di addestrare Anakin, ma il Maestro Jedi prese il ragazzo sotto la sua tutela durante il ritorno a Naboo.

Duello letale

Qui-Gon Jinn nel duello contro Darth Maul.
Su Naboo, Qui-Gon e Obi-Wan si confrontarono con il Sith Darth Maul, l’attentatore di Qui-Gon nel deserto di Tatooine. Maul si dimostrò un terrificante e letale avversario. Insieme, Obi-Wan e Qui-Gon respinsero gli attacchi del Sith, ma con l’incedere del duello, il Maestro e l’apprendista vennero separati. Maul incalzò Qui-Gon, abbassando le sue difese e infine colpendolo a morte. Obi-Wan invece riuscì a sconfiggere Maul, ma non potè salvare il suo Maestro. Con il suo ultimo respiro, Qui-Gon chiese ad Obi-Wan di addestrare Anakin, una richiesta che non si sentì di rifiutare.

Poco dopo, il corpo del Maestro Jedi venne cremato su Naboo con una cerimonia funebre tipica dei Jedi, alla quale assisterono in molti, incluso Anakin, Obi-Wan, Jar Jar, la Regina Amidala e alcuni membri del Consiglio Jedi.

Eredità

Dopo la sua morte per mano di Darth Maul su Naboo, Qui-Gon continuò ad avere grande impatto sul futuro dei Jedi. La sua morte provocò anche grande turbamento nel suo ex maestro Dooku, a tal punto che questi lasciò l’Ordine Jedi e divenne Darth Tyranus, un Signore dei Sith.

Avendo scoperto un modo per conservare la propria identità dopo la morte da uno Sciamano degli Whills, Qui-Gon cercò senza successo di impedire il massacro di Anakin ai Sabbipodi che avevano ucciso sua madre. Qui-Gon inoltre comunicava spesso con Yoda attraverso la Forza, fino a che non si rivelò nel 19 BBY.

Contattò Anakin Skywalker durante la Battaglia di Praestilyn per impedirgli di uccidere alcuni prigionieri Separatisti che si erano arresi. Più o meno nello stesso periodo, Qui-Gon apparve come Visione della Forza a Yoda, suggerendo al Maestro Jedi che era giunto il tempo per Anakin di affrontare le prove per diventare un Cavaliere Jedi.

Il funerale Jedi di Qui-Gon Jinn.
Qualche mese più tardi, appena dopo la riorganizzazione della Repubblica nell’Impero Galattico, Yoda finalmente iniziò a sentire la voce di Qui-Gon in modo chiaro, e si dichiarò suo apprendista per imparare la tecnica che il defunto Jedi aveva appreso. Essa si raggiungeva con estrema compassione, con la negazione dell’egoismo e dell’attaccamento fino al punto in cui il proprio io fisico svanisce, lasciando la coscienza farsi una cosa sola con la Forza.

Yoda apprese la tecnica e passò questo segreto a Obi-Wan Kenobi, che ancora una volta sarebbe stato addestrato da Qui-Gon Jinn, dandogli così la possibilità di aiutare a sua volta Luke Skywalker quando sarebbe stato altrimenti impossibile.

Poco dopo la fine delle Guerre dei Cloni, Qui-Gon parlò al suo vecchio apprendista Obi-Wan nelle strade di Anchorhead, per la prima volta dalla sua morte su Naboo.

Quando Obi-Wan si stava domandando se recarsi su Bellessa per salvare Ferus Olin, Qui-Gon gli promise che sarebbe rimasto lui a vegliare sul figlio di Anakin.

Dopo la morte di Qui-Gon Jinn, il suo maestro, il Conte Dooku, che aveva toccato il lato oscuro quando era bambino, divenne sempre più disilluso nei confronti dell’Ordine Jedi. Questo lo portò in seguito a razionalizzare la filosofia del lato oscuro, cosa che portò poi alla sua caduta.

Tratti e personalità

Qui-Gon Jinn approva la scelta di Obi-Wan di prendere Anakin come apprendista.
Visto come un dissidente dai suoi contemporanei e considerato alla stregua di un Jedi Grigio, Qui-Gon Jinn era un saggio e fedele, anche se non ortodosso, membro dell’Ordine Jedi. Era un sostenitore del concetto di Forza Vivente, e i suoi numerosi tentativi di aiutare “creature inferiori” spesso infastidivano il suo maestro Dooku. Dooku, Qui-Gon, Obi-Wan e Anakin formarono una catena di Maestri Jedi e Padawan considerati ribelli agli occhi del Consiglio Jedi. Ad esempio infatti, Obi-Wan disse a Qui-Gon che avrebbe potuto far parte del Consiglio se avesse seguito il Codice Jedi alla lettera. Qui-Gon Jinn rappresentava una grande forza e saggezza.

Qui-Gon arrivò al cavalierato durante un era nella quale l’Ordine Jedi era più conservatore e impegnato nella Repubblica Galattica. Il suo impegno nello studiare la galassia e nell’interagire con essa si sarebbe dimostrato lungimirante, avendo avuto un grande impatto sul suo apprendista Obi-Wan e successivamente su Anakin, i quali avrebbero avuto grande influenza sul fondatore del Nuovo Ordine Jedi: Luke Skywalker.

Qui-Gon era noto anche per la sua a volte eccessiva compassione per tutte le forme di vita. Questa lo spinse a salvare Jar Jar Binks dalla punizione inflitta dai suoi compagni Gungan, oltre che a liberare Anakin dalla schiavitù.

Egli era inoltre un grande maestro e mentore, ed insegnò ad Obi-Wan il linguaggio nelvaaniano durante uno dei loro viaggi nella galassia.

Il Maestro Jedi appariva molto più giovane della sua età ed aveva uno sguardo penetrante. Aveva anche una sottile attenzione ai dettagli, dimostrata fra le altre cose dal suo indossare un poncho per meglio confondersi con gli abitanti di Mos Espa.

Abilità e poteri

La spada laser di Qui-Gon Jinn.
Filosofo guerriero, Qui-Gon credeva fermamente in quella che lui chiamava Forza Vivente, un metodo per concentrarsi sul momento invece che contemplare la Forza in tutti i suoi aspetti. Per questa ragione, Qui-Gon poteva essere considerato un Jedi “terra terra” del periodo, a causa della sua concentrazione sulla materia. Si dice che un’abilità come questa avrebbe potuto permettere ai Jedi di scoprire e fermare Palpatine in tempo: infatti, dato che i Jedi si concentrarono sulla minaccia Separatista e del futuro della Repubblica Galattica, non riuscirono a considerare il momento più da vicino. Qui-Gon era anche molto abile nei trucchi mentali, dimostrato quando convinse il capo dei Gungan a lasciarlo andare.

Oltre alla sua maestria nella Forza, Qui-Gon era maestro nell’Ataru, la Forma IV di combattimento con la spada laser. Era considerato quasi alla pari del Maestro Mace Windu, il quale fu messo in difficoltà in più di una occasione. Il maestro di spada che insegnò a Qui-Gon lo considerò il miglior spadaccino che aveva visto in 400 anni di insegnamenti all’Ordine Jedi. La sua forza ben radicata e la sua compassione erano alimentate dalla Forza, e questo era riflesso nel suo stile di combattimento, che richiedeva precisione e movimenti fluidi. E’ importante notare la sua scelta della Ataru invece che la Forma VII: Vaapad del suo sparring partner Mace Windu, o la Forma II: Makashi del suo Maestro Dooku.

Qui-Gon aveva una vasta conoscenza dell’architettura di molte navi capitali e grandi trasporti, e capiva le loro abilità così come i loro punti deboli, comprese le strutture della nave di atterraggio della Federazione dei Mercanti. A causa della sua conoscenza, sia Qui-Gon che Obi-Wan furono in grado di nascondersi su due navi diverse e raggiungere indisturbati la superficie di Naboo.

Presente in

Comparse non canoniche