Motore a repulsione

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Il motore a repulsione era un tipo di motore antigravitazionale che consentiva ai veicoli di superficie di esercitare una spinta contraria alla forza di attrazione, permettendogli in questo modo di librarsi in volo; la sua diffusione nella galassia era così capillare che molti dei suoi cittadini lo consideravano una normale componente della quotidianità.

Utilizzo

Un AAT che utilizza un sistema a repulsione.
Efficiente ed economico, veniva impiegato per la propulsione di un ampia gamma di veicoli, dai piccoli STAP usati ai tempi delle Guerre dei Cloni dai droidi da battaglia della Federazione dei Mercanti fino all’immensa chiatta di navigazione sfruttata da Jabba the Hutt per i suoi spostamenti; persino alcuni modelli di droidi impiegavano per la locomozione dei generatori a repulsione in luogo delle gambe.

L’efficienza di questo tipo di dispositivo era tale da andare incontro raramente allo spegnimento accidentale o per avaria, continuando ad esercitare la sua spinta repulsiva persino da spento e mantenendo il mezzo in fluttuazione.

Per poter funzionare, un motore a repulsione aveva bisogno di una grande massa contro cui esercitare la propria azione; tali apparati diventavano perciò inservibili in ambienti a gravità zero: le navi spaziali lo utilizzavano unicamente come sistema di propulsione atmosferica pulito.

Una lista di popolari produttori di tecnologia non può non includere la Ikas-Adno, industria manifatturiera di speederbike, o la Mobquet, nota marca di ottimi landspeeder, vi erano poi la Aratech con la sua linea di veicoli militari e la Ubrikkian, che produceva invece più grossi vascelli di utilità.

Produttori noti