Satine Kryze

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.Questa voce è una ex-voce della vetrina del DataBank SWX.
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Satine Kryze
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Kalevala

Descrizione fisica
Razza

Umana

Sesso

femminile

Capelli

biondi

Occhi

azzurri

Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era dell'ascesa dell'Impero

Affiliazione
"La guerra è intollerabile. Siamo stati portati a credere che dobbiamo esserne parte. Io dico che, nel momento in cui decidiamo di combattere, abbiamo già perso."
―Satine Kryze[fonte]

Satine Kryze era la Duchessa di Mandalore ai tempi delle Guerre dei Cloni, nonché leader del movimento pacifista dei Nuovi Mandaloriani. La sua ferma opposizione alla guerra la portò al contempo ad essere capo del Consiglio dei Sistemi Neutrali e bersaglio dei Separatisti, che si misero in lega con la Guardia della Morte per portare Mandalore dalla parte della Confederazione dei Sistemi Indipendenti.

Biografia

Leader pacifista

Satine sul suo trono.

Satine nacque sul pianeta mandaloriano di Kalevala, dove il movimento dei Nuovi Mandaloriani si era sviluppato nelle sue fasi iniziali e aveva ottenuto i primi consensi. Successivamente trasferitasi su Mandalore, Satine divenne Duchessa del pianeta e quindi leader dei Mandaloriani rinnovati, che avevano finalmente messo da parte il loro passato bellicoso. Durante il suo regno, Satine conobbe Obi-Wan Kenobi quando questi e il suo Maestro, Qui-Gon Jinn, vennero inviati su Mandalore per assisterla contro un'insurrezione. Fra i due si sviluppò subito una forte affinità, che però dovettero interrompere in quanto Obi-Wan doveva adempiere ai suoi doveri da Jedi.

Allo scoppio delle Guerre dei Cloni, fedele ai propri ideali, Satine si rifiutò di prendere parte al conflitto, divenendo la più accesa fra coloro che, pur non rinnegando la Repubblica, credevano ancora che la guerra fosse l'approccio sbagliato da prendere verso i Separatisti e che avrebbe potuto portare solo devastazione nella Galassia. Questo la portò rapidamente ad essere eletta capo del Consiglio dei Sistemi Neutrali, che raggruppava migliaia di pianeti che condividevano questa posizione.

Quando nel Senato Galattico cominciarono a serpeggiare voci per cui Mandalore stesse organizzando un esercito da porre al servizio della CSI, Obi-Wan venne inviato dall'Alto Consiglio Jedi a investigare. Satine gli disse che era impossibile che i Mandaloriani stessero combattendo per i Separatisti, ma gli rivelò che esisteva un gruppo, la Guardia della Morte, che si opponeva al suo regno per riesumare le antiche tradizioni mandaloriane. Dopo essere scampata a stento ad un attentato della Guardia, Satine accettò di aiutare Obi-Wan a investigare: sapeva che, in caso contrario, la Repubblica avrebbe occupato Mandalore "per sicurezza" e costretto i Mandaloriani a entrare in guerra.

Contro il Senato

Satine e Obi-Wan sventano l'attentato a bordo della Coronet.

I due scoprirono che il Governatore di Concordia, Pre Vizsla, era in realtà il capo della Guardia della Morte e che stava organizzando un esercito per prendere il controllo di Mandalore e combattere al fianco dei Separatisti. Il piano di Vizsla stava nel lanciare una rete di attentati terroristici su Mandalore, costringendo Satine a chiedere l'intervento militare della Repubblica, il che avrebbe fatto apparire i Mandaloriani della Guardia come liberatori e non come oppressori.

Poco dopo lo smascheramento di Vizsla, la Duchessa partì per Coruscant a bordo della Coronet per convincere il Senato a non occupare Mandalore. Nel corso del viaggio, Satine subì un altro attentato ad opera di sonde assassine, che riuscì a sventare aiutata da Obi-Wan e dal suo apprendista, Anakin Skywalker. Poco dopo, il Senatore Tal Merrik si rivelò un traditore e cercò a sua volta di eliminare la Duchessa, salvo essere prima ucciso da Skywalker.

Satine poté così arrivare a Coruscant, dove si scontrò con il Cancelliere Palpatine, il quale cercava di spingerla ad accettare l'occupazione militare di Mandalore; per farlo portò a proprio vantaggio un olomessaggio del Vice Primo Ministro Jerec, per il quale la Guardia della Morte era una minaccia più grande rispetto a quanto si credeva. Convinta che ci fosse qualcosa di sbagliato, e dopo essere sopravvissuta ad un altro attentato, Satine si incontrò segretamente con Davu Golec, il suo contatto nel Ministero dell'Intelligence, il quale però venne assassinato da un Mandaloriano, che cercò poi di convincere Satine, la quale fu scambiata per l'assassina dai droidi poliziotti lì vicino e fu quindi costretta a fuggire.

Contro la volontà di Satine, però, il Senato aveva approvato l'occupazione. Ancora speranzosa di poter aggiustare le cose, Satine chiese aiuto a Obi-Wan, il quale avrebbe dovuto consegnare a Padmé Amidala il messaggio completo di Jerec. La Duchessa si consegnò alle autorità, permettendo a Obi-Wan di entrare indisturbato nella Rotonda del Senato e consegnare a Padmé l'olomessaggio: nella parte tagliata, Jerec assicurava che i Mandaloriani sarebbero riusciti a gestire da soli la questione della Guardia della Morte. A seguito di ciò, il Senato revocò l'occupazione e liberò Satine.

Battaglia alla corruzione

Satine Kryze e Padmé Amidala investigano sul tè avvelenato
La neutralità di Mandalore provocò la chiusura di numerose rotte commerciali che interessavano il pianeta, lasciando la popolazione a fronteggiare una situazione in cui i rifornimenti arrivavano incostantemente e non sempre in giusta quantità. Questo portò a un aumento notevole del mercato nero, costringendo il governo in alcune occasioni a stringere accordi con i contrabbandieri. Decisa a risolvere il problema, la Duchessa Kryze invitò su Mandalore la Senatrice Padmé Amidala per discutere su da farsi. La situazione precipitò proprio durante la visita della senatrice di Naboo. Mentre le due donne stavano per far visita ad un ospedale, un'epidemia scoppiò tra i bambini di una scuola della capitale, la cui causa si cercava negli alimienti. La duchessa decise che si doveva avviare un'indagine e mise in campo le proprie guardie, guidandole personalmente. Le indagini rivelarono che l'epidemia era stata originata da del tè diluito con lo slabin, un additivo tossico in dosi elevate, che era giunto alla mensa della scuola dopo trattative illegali con alcuni contrabbandieri Moogan. Tutto partiva da un magazzino in cui il tè venuva lavorato; le guardie effettuarono un blitz all'interno della struttura, conquistandola e arrestando i responsabili. Satine diede l'ordine di bruciare il magazzino, per evitare una ulteriore diffusione del tè avvelenato.

Non molto tempo dopo, Ahsoka Tano e lo stesso nipote di Satine, Korkie, scoprirono che dietro il giro di contrabbando e corruzione c'era proprio Almec. Questi fece arrestare Satine, che fu però liberata dall'intervento della Jedi e dei cadetti compagni di Korkie; una volta tornata sul suo trono, si sbarazzò di Almec e mise fine alla corruzione.

Presente in

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Fonti