Shado Vao

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Shado Vao
Descrizone fisica
Razza

Twi'lek

Sesso

Maschio

Occhi 

Blu

Pelle 

Blu

Equipaggiamento
Spada laser

Blu a lama doppia

Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era Legacy

Affiliazione
Maestri noti

Shado Vao era un Cavaliere Jedi di razza Twi'lek vissuto nell’epoca della Guerra Sith-Imperiale.

Biografia

Quando i suoi genitori precipitarono sul pianeta Vendaxa, Shado e sua sorella gemella, Astraal, rimasero orfani. Accolto dalla Missione Imperiale, Shado venne poi reclutato dai Jedi e divenne famoso per le sue eccezionali doti con la spada laser, a lama singola o con la meno tradizionale spada laser a doppia lama.

Shado era il Padawan di Kol Skywalker, ed un tempo era buon amico di Cade Skywalker. Alla fine della Guerra Sith-Imperiale, i Sith guidarono un assalto al Praxeum Jedi di Ossus, dove Shado portava avanti il suo addestramento. Mentre i Maestri Jedi Kol Skywalker e Wolf Sazen respingevano le orde di assaltatori e Sith in avvicinamento, Shado e Cade furono incaricati di portare i bambini Jedi via dal pianeta. Tuttavia, Cade disubbidì al padre e venne quasi ucciso, mentre Shado fu costretto ad abbandonare il suo amico per proteggere i bambini.

Dopo questi eventi, Shado divenne il Padawan di Sazen, completando il suo sentiero verso il Cavalierato che aveva inizato con Kol Skywalker. Dopo aver raggiunto il rango di Cavaliere Jedi, Shado lasciò il suo maestro. Si riunirono anni dopo, quando Wolf convocò un incontro fra un gruppo di quattro Jedi rimasti: Shado, Rasi Tuum ed un’altra Jedi. I quattro però furono attaccati di sorpresa dai Sith, non prima però che Wolf rivelasse al gruppo le sue intenzioni di trovare Cade: colui che credeva fosse l’unica speranza per la galassia. Dopo l’assalto dei Sith, Shado e Wolf furono gli unici sopravvissuti.

Sapendo che se mai fossero stati in pericolo avrebbero dovuto incontrarsi su Vendaxa, Shado portò Wolf nel luogo in cui morirono i suoi genitori, dopo aver ricevuto un segnale dalla sorella Astraal. Là, fra i rottami, il Jedi incontrò la sorella, ma il momento fu molto breve, a causa dell’intervento di Darth Talon, sulle tracce di Astraal e della Principessa Marasiah Fel fin da Socorro.

Una volta sventato l’attacco grazie all’intervento dei due Jedi, la Principessa Marasiah chiese un passaggio ai Jedi, rivelando loro che l’equipaggio del Mynock l’avrebbe certamente consegnata alle autorità per ricevere la taglia sulla sua testa. Non volendo essere riconsociuto dai suoi ex compagni Jedi, Cade rimase nell’ombra e non discusse con la Principessa. Tuttavia, Jariah gli fece presente di non voler perdere la taglia usando il suo nome, attirando così l’attenzione dei due Jedi. Voltandosi verso i Jedi, Cade volse lo sguardo verso il suo ex Maestro, e ammise che il suo nome era Cade. In quel momento se anche Wolf avesse riconosciuto il suo vecchio Padawan, non ne diede alcun segno, e decise di scortare la Principessa Fel nel luogo dove avevano lasciato la loro nave. Un’improvvisa esplosione invece segnalò la distruzione della nave, seguita subito dopo dall’attacco di Darth Talon, la quale usò il lato oscuro della Forza per farsi assistere nell’attacco da numerosi cannoks.

Talon atterrò Wolf Sazen usando i fulmini di Forza con l’intenzione di ucciderlo, ma Marasiah intervenne, sperando di riuscire a vendicare la morte del suo Maestro Elke Vetter. Sia però era troppo debole per la Sith, e Talon la spinse via con la Forza. Avvolto dai fulmini di Forza, Wolf riuscì a chiedere a Cade di portare in salvo la Principessa, ma il capitano del Mynock era come paralizzato, con la sua mente a vagare sui ricordi di anni passati, alla simile situazione vissuta su Ossus.

Tornando improvvisamente alla realtà, Cade scaricò entrambi i caricatori del suo Rawk chopped special contro la Sith, e subito dopo Deliah Blue e Jariah Syn si unirono a lui. Tuttavia Darth Talon respinse agevolmente i loro colpi e li disarmò con un gesto della mano, avanzando verso di loro con in pugno la sua spada laser.

Con un grido colmo di collera, Cade usò la Forza per sollevare alcuni rottami e gettarli addosso a Talon, scagliandoli nella foresta vicina. Recuperando il suo blaster, Cade ordinò con calma agli spettatori scioccati di dirigersi al Mynock. Tuttavia, scoprirono presto che Talon aveva sabotato la nave, costringendoli a rimanere su Vendaxa fino a che non fossero effettuate le riparazioni necessarie. Nel frattempo, Darth Talon rimase nascosta nella foresta.

A quel punto arrivarono i Cavalieri Imperiali Antares Draco e Ganner Krieg, giunti sul pianeta per salvare la Principessa, ma la loro nave fu abbattuta dai Sith. Sopravvissero allo schianto, e scoppiò la battaglia contro i Sith. Darth Talon venne subito raggiunta da un altro gruppo di Sith capitanati da Darth Nihl. Shado affrontò in duello Darth Talon, attivando anche la seconda lama della sua spada laser. Dopo aver momentanemanente respinto i Sith, Cade offrì a Shado e al Maestro Sazen un passaggio sulla sua nave, ma Cade mise ben in chiaro che non si sarebbe unito all’Ordine Jedi.

Alla fine, comunque, grazie ad una visione di Anakin Skywalker, Cade si convinse a completare il proprio addestramento e Shado accettò di aiutarlo, assieme al ritrovato Maestro K'Kruhk. Durante un duello d’addestramento, i due caddero in un deposito di artefatti Jedi, dove vennero attaccati da due Yuuzhan Vong. Essi vennero però comandati di fermarsi dalla loro signora, Nei Rin, custode dei cimeli Jedi lì contenuti, e amica di Kol Skywalker.

Nei mostrò a Cade i manufatti che aveva nascosto, ricordandogli che era stato lui a portare i pirati di Rav a saccheggiare quelli che i Vong non erano riusciti a salvare. Successivamente, Cade, infuriato, si confrontò con Sazen riguardo le proprie paure, il che gli consentì di liberarsi dell’oscurità dentro di lui. Allora, lo spirito di Luke Skywalker lo convinse ad andare a Coruscant per salvare Hosk Trey'lis, che Cade aveva consegnato ai Sith.

Mentre Cade partiva, Shado confessò a K’Kruhk che riteneva Cade ancora troppo impulsivo per una missione del genere e che temeva che la sua lealtà alla luce fosse decisamente labile. Alla domanda di K’Kruhk sul perché allora avesse accettato di completare il suo addestramento, Shado rispose che si fidava di Wolf e che Cade, dopotutto, era un suo amico. Ma non si sarebbe tirato indietro dall’ucciderlo se fosse caduto irrimediabilmente nel lato oscuro.

In meditazione fra le rovine del Praxeum Jedi, Wolf Sazen ebbe una visione di Cade che diveniva un Sith. Shado e K’Kruhk cercarono di aiutarlo a contattarlo tramite la Forza, ma dovettero interrompere la meditazione quando Darth Stryfe giunse nell’orbita di Ossus alla ricerca di Jedi. Dopo che lo Star Destroyer di Stryfe bombardò le rovine del Praxeum, lui e Wolf vennero portati da K’Kruhk al Tempio Nascosto, dove si riunirono agli altri Jedi sopravvissuti.

Durante la permanenza qui, Shado affrontò Cade, per verificare se si fosse totalmente liberato dal lato oscuro. Cade riuscì ad atterrarlo, quindi lo minacciò di usare i suoi poteri curativi al contrario: come poteva riunire le ‘linee spezzate’ di una persona, poteva anche lacerarle del tutto e lasciarla morire in agonia. Ma alla fine, liberò Shado; quando questi gli chiese perché avesse usato quel potere in rabbia, Cade rispose che aveva scelto di farlo, ma che aveva anche scelto di non ucciderlo.

Equipaggiamento

Shado Vao brandiva una spada laser dalla lama blu con un’elsa che rassomigliava ad una normale spada laser, solo leggermente più lunga. Apparentemente quindi, non vi era segno che potesse essere attivata una seconda lama, per trasformare l’arma in una spada laser doppia. Shado non era solito attivare la seconda lama all’inizio dello scontro con i nemici, sia per la sua abilità con la lama singola, sia per l’effetto sorpresa.


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Fonti