Soldato clone: differenze tra le versioni

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Ogni soldato era munito di un [[fucile blaster DC-15|fucile DC-15]] o della sua controparte compatta, la [[carabina blaster DC-15]]. Oltre a ciò, i cloni erano spesso dotati di una o più granate di varia sorta, come il [[detonatore termico V-1]] della [[Merr-Sonn]], la [[granata a concussione]] [[granata a concussione LXR-6|LXR-6]], la [[granata V-6]], e/o [[detonatori a carica elettrostatica|detonatori EC]]. Le tasche e gli scomparti della funzionale [[cintura di utilità]] ospitavano una moltitudine di dispositivi d'equipaggiamento, inclusi un uncino arpionante, munizioni di scorta e un rudimentale [[medpac|kit medico]] con abbastanza [[sintecarne]] e [[bacta]] da tenere in vita un soldato ferito fino all'arrivo di un [[medico]].
 
Ogni soldato era munito di un [[fucile blaster DC-15|fucile DC-15]] o della sua controparte compatta, la [[carabina blaster DC-15]]. Oltre a ciò, i cloni erano spesso dotati di una o più granate di varia sorta, come il [[detonatore termico V-1]] della [[Merr-Sonn]], la [[granata a concussione]] [[granata a concussione LXR-6|LXR-6]], la [[granata V-6]], e/o [[detonatori a carica elettrostatica|detonatori EC]]. Le tasche e gli scomparti della funzionale [[cintura di utilità]] ospitavano una moltitudine di dispositivi d'equipaggiamento, inclusi un uncino arpionante, munizioni di scorta e un rudimentale [[medpac|kit medico]] con abbastanza [[sintecarne]] e [[bacta]] da tenere in vita un soldato ferito fino all'arrivo di un [[medico]].
 
==Divisioni speciali==
 
[[Immagine:soldato_clone_7.jpg|thumb|right|Alcune tipologie di soldato clone a confronto.]]
 
*[[2° Compagnia Aviotrasportata]]
 
*[[7° Corpo Aereo]]
 
*[[9° Corpo d'Assalto]]
 
*[[14esima Brigata di Fanteria]]
 
*[[38esima Divisione Corazzata]]
 
*[[41esimo Corpo d'Elite]]
 
*[[55esima Brigata Meccanizzata]]
 
*[[85esima Brigata di Fanteria]]
 
*[[91esimo Corpo di Ricognizione]]
 
*[[182esima Legione]]
 
*[[187esima Legione]]
 
*[[422esimo Battaglione d'Assedio]]
 
*[[212esimo Battaglione d'Attacco]]
 
*[[327esimo Corpo Aereo]]
 
*[[442esimo Battaglione d'Assedio]]
 
*[[501esima Legione]]
 
 
*[[Battaglione Genieri da Combattimento]]
 
*[[Battaglione Lanceri]]
 
*[[Comando per la Sicurezza della Madrepatria]]
 
*[[Corpi Aerei]]
 
*[[Marines Galattici]]
 
*[[Muunilinst 10]]
 
*[[Squadra Breakout]]
 
*[[Squadra Sette]]
 
*[[Sicurezza della Quinta Flotta]]
 
*[[Terzo Esercito]]
 
  
 
==Soldati clone specializzati==
 
==Soldati clone specializzati==

Versione delle 14:21, 16 mag 2016

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Clone-troopers-soldati-clone.jpg
Soldato clone
Informazioni generiche
Tipo organizzazione

Organizzazione militare

Fondatori

Sifo-Dyas

Leader
Quartier generale
Informazioni storiche
Fondazione

32 anni prima della Battaglia di Yavin

Riorganizzazione

19 anni prima della Battaglia di Yavin, in prima generazione di assaltatori

Informazioni aggiuntive
Affiliazione
"Faranno bene il loro lavoro. Ve lo posso garantire."
Jango Fett[fonte]

I soldati clone (o clone troopers) furono un esercito di cloni umani geneticamente modificati, creato con il solo scopo di sostenere la Repubblica Galattica contro la Confederazione dei Sistemi Indipendenti nello scontro passato alla storia come le Guerre dei Cloni. Prodotti e allevati nelle città di Kamino, i soldati clone si rivelarono presto uno dei più efficenti apparati militari mai apparsi nella galassia, non solo per il loro addestramento singolare, quanto piuttosto per la loro straordinaria lealtà alla Repubblica Galattica e al loro leader, il Cancelliere Supremo Palpatine. Quando la Repubblica fu riorganizzata in Impero Galattico e venne eseguito l'Ordine 66, i cloni, un tempo fedeli compagni dei Jedi, gli si rivoltarono contro sterminandoli in gran numero. In seguito, i cloni divennero parte del corpo degli assaltatori dell'Impero. Per via del loro sviluppo accelerato, vennero ritirati e sostituiti con reclute alcuni anni prima della Battaglia di Yavin.

Storia

Origine

"I cloni pensano in modo creativo. Scoprirete che sono infinitamente superiori ai droidi. "
Lama Su[fonte]

L'origine dei soldati clone va fatta risalire a prima dell'incidente di Naboo, quando il Maestro Jedi Sifo-Dyas, convinto che la galassia sarebbe stata presto sconvolta dalla guerra, suggerì al Consiglio Jedi la creazione di un esercito che difendesse la Repubblica. Quando la sua mozione fu respinta, contattò in segreto i Kaminoani, una razza specializzata nella creazione di cloni, affinchè potessero creare questo esercito. Tuttavia, poco dopo, Sifo-Dyas fu ucciso dal Sindacato dei Pike su commissione dei Sith, che ben presto si fecero carico del progetto dei soldati clone. Così, Darth Tyranus, l'apprendista di Darth Sidious, ingaggiò il cacciatore di taglie Jango Fett affinchè diventasse la matrice genetica per l'esercito di cloni.

Le capsule di creazione e crescita dei cloni.
Prima di iniziare il processo di gestazione, i Kaminoani manipolarono il genoma di Fett, in modo che i cloni crescessero più velocemente e più inclini ad obbedire agli ordini. La crescita accelerata fu necessaria per creare dei cloni maturi in metà del tempo che serviva ad un essere umano per raggiungere la maturità. Inoltre, i cloni furono ulteriormente modificati per renderli meno indipendenti e più docili rispetto alla matrice originale. Erano anche progettati per essere in grado di pensare creativamente, cosa che li rendeva superiori ai droidi da battaglia (almeno secondo il Primo Ministro di Kamino, Lama Su). Inoltre, Fett richiese che uno dei cloni rimanesse inalterato, così che potesse adottarlo e crescerlo come un figlio.

Anche se i Kaminoani erano convinti che l'esercito servisse alla Repubblica, i Sith intendevano usarlo come arma segreta contro l'Ordine Jedi. Infatti, il suo vero scopo era quello di sterminarli e, per fare questo, al terzo stadio della crescita, fu impiantato nel cervello di ogni clone un chip inibitore. Ufficialmente, il chip serviva per renderli meno aggressivi e indipendenti di Jango Fett e, per proteggere i dispositivi, venne diffusa l'affermazione secondo cui la loro rimozione avrebbe reso i cloni mentalmente instabili e pericolosi. In realtà, i chip erano stati creati per obbligare i cloni ad eseguire l'Ordine 66, un protocollo segreto che autorizzava la distruzione dell'Ordine Jedi.

Ciascun clone aveva un codice identificativo inserito nel polso sinistro. Durante la Guerra dei Cloni, i codici erano collegati ad un file di ciascun soldato nel database delle forze armate della Repubblica. Ai file potevano avere accesso i droidi astromeccanici tramite una scansione del codice, che conteneva la sua designazione, il rango, informazioni sul suo stato di servizio e gli eventuali addestramenti specializzati a cui era stato sottoposto.

Circa dieci anni dopo la commissione dell'esercito, furono pronte le prime 200.000 unità, mentre un altro milione era quasi completo. Nello stesso periodo, il Cavaliere Jedi Obi-Wan Kenobi scoprì il progetto sul pianeta Kamino e ne informò il Consiglio Jedi. A quel periodo, la galassia era sull'orlo della guerra civile fra la Repubblica e il Movimento Separatista che formò in seguito la Confederazione dei Sistemi Indipendenti. Dato che i Jedi non avevano abbastanza unità per proteggere l'intera Repubblica, il Senato Galattico conferì poteri speciali al Cancelliere Supremo Palpatine, il quale autorizzò ufficialmente la creazione del Grand'Esercito della Repubblica.

Le Guerre dei Cloni

Aaylasecura 5.jpg

This is Secura, reporting for duty...

(LAVORI IN CORSO)

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"Un esercito di un solo uomo, ma l'uomo giusto per il compito!"
―Grido di battaglia dei soldati clone[fonte]
Con la cattura di Obi-Wan Kenobi, Anakin Skywalker e la Senatrice Padmé Amidala da parte del Conte Dooku e dei suoi Separatisti, il palcoscenico era pronto per innescare il primo scontro delle Guerre dei Cloni. Il Grand'Esercito della Repubblica fece il suo esordio sulle lande desolate di Geonosis. A un'ora dall'inizio dei combattimenti, i cloni - agli ordini di Generali Jedi come Mace Windu e Kit Fisto -
Il centro medico delle Secche di Kaliida costituiva uno dei principali ospedali militari dell'Orlo Esterno.
avevano respinto l'esercito di droidi ed impedito la costruzione di milioni di nuove unità grazie alla cattura delle fonderie di Stalgasin. Ben presto, i duecentomila cloni soverchiarono la fanteria robotica dei Separatisti, ormai in rotta.

Mentre sempre più mondi dichiaravano la propria fedeltà alla Confederazione di Dooku, i soldati clone si ritrovarono spediti presso gli angoli più remoti e distanti della galassia. Nonostante la loro prodezza crescesse di pari passo con la loro esperienza, le vittorie venivano spesso ad un duro prezzo. Al tempo della Seconda Battaglia di Cato Neimoidia, sul finire del conflitto, larga parte dei cloni del Grand'Esercito erano morti o avevano riportato ferite così gravi da renderne impossibile la reintegrazione.

I cloni risultarono decisivi per il successo militare della Repubblica, e in particolar modo le varianti specializzate come gli ARC, che si dimostrarono più e più volte la chiave di intere battaglie. Ben presto, fu chiaro che i civili coscritti e i Jedi sarebbero stati un esercito privo di ogni speranza, non fosse stato per il supporto dei cloni.

Un volto e un nome

"Vi ho mai dato motivo di lamentarvi?"
―Il Comandante Cody ad Obi-Wan Kenobi[fonte]
Per il periodo immediatamente successivo al suo esordio, l'opinione pubblica seguitò a considerare il Grande Esercito alla stregua della controparte droide: soldati senza volto, pronti a rischiare la pelle per una Repubblica alla quale non dovevano nulla, carne da macello senza vita e senz'anima.

Quando le perdite raggiunsero cifre da capogiro, il pensiero dei cittadini repubblicani prese un'altra direzione. La crudezza delle Guerre dei Cloni e le mille battaglie combattute fianco a fianco spinsero i Jedi a legarsi alle proprie truppe. Vedendosi trattati come individui piuttosto che come automi, molti cloni si sentirono dapprima confusi, giacché essi erano stati addestrati a considerarsi nulla più che un prodotto; tuttavia, non ci volle molto perché questi sentimenti si trasformassero in ammirazione e in un genuino rispetto per i propri comandanti. Alcuni Generali Jedi divennero perfino amici intimi di cloni, come accadde ad Obi-Wan Kenobi e al Comandante Cody, ad Aayla Secura e al Comandante Bly o a Yoda e al Comandante Gree.

Fu così che ai cloni fu permesso di personalizzare la propria armatura, di avere il taglio di capelli personalizzato e tingengerseli dei colori che più preferivano e di avere un nome di battaglia accanto alla designiazione alfanumerica.

Avventuriero: "Pensavo che i cloni non avessero sentimenti."
Mort: "Anche i nostri comandanti la pensavano così, ma lascia che ti dica una cosa, ragazzo: quando uno dei miei fratelli cadeva, il dolore era così forte che a morire sarei potuto essere io."
Un avventuriero spaziale sconosciuto e Mort: "Star Wars: Galaxies"
―{{{attr}}}

In rare occasioni, alcuni soldati clone sviluppavano emozioni abbastanza forti da sopraffare il loro senso di lealtà verso la Repubblica (e, più avanti, verso l'Impero). Era questo il caso di Mort, un ex-commando clone; insieme alla sua squadra, Mort fu abbandonato su Kashyyyk dal suo comandante, Morkov, e dovette assistere impotente alla morte del resto della sua unità. Gravemente ferito, Mort capì che i cloni erano considerati come attrezzi sacrificabili piuttosto che come individui; ciò diede spazio ad un violento risentimento nei confronti dell'Impero, e ad odio puro per Morkov. Traumatizzato e disincantato, Mort riuscì a fuggire da Kashyyyk, stabilendosi presso la città di Dearic, su Talus, dove - non riuscendo a darsi pace - finì alcolizzato. Il suo odio per Morkov era così accecante che l'ex-commando dovette assoldare un assassino per ucciderlo.

Yoda 10.JPG

Maestro Qui-Gon, altro da dire tu hai?

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L'esercito segreto di Palpatine

"Sono un qualche tipo di unita speciale? Perchè li ho visti sempre da soli o in coppia. E questo è strano. E poi non sappiamo niente di loro. Il che è ancora più strano"
Niner parlando della 14esima Brigata di Fanteria[fonte]

A due anni dall'inizio delle Guerre dei Cloni le fila del Grand'Esercito cominciarono ad assottigliarsi. La Repubblica non era più in grado di soddisfare la continua richiesta di nuovi cloni, o almeno questo era ciò che si credeva.

Attraverso un'indagine non autorizzata del Sergente Kal Skirata, dei suoi soldati ARC-Null e dell'agente del Tesoro della Repubblica Besany Wennen, emersero prove relative all'esistenza di miliardi di crediti incanalati attraverso compagnie di facciata e conti ombra dalla Repubblica per finanziare ciò che poi si scoprì essere un esercito segreto di cloni. Creati su Coruscant e sulla sua luna Centax-2, questi soldati erano prodotti dalla Microtecnologie Arkaniane mediante la tecnologia Spaarti e raggiungevano l'età adulta in circa un anno. I cloni ricevevano un regime di formazione abbreviato che portava alla perdita del loro patrimonio mandaloriano, così come una diminuita competenza in settori chiave come l'abilità nel tiro.

Ulteriori indagini rivelarono che, in una data grossomodo coincidente con il terzo anniversario della Battaglia di Geonosis (l'evento scatenante delle Guerre dei Cloni), avrebbe dovuto essere consegnata una commessa di diversi milioni di cloni con annesso contingente di astronavi ed armamenti. Nonostante ciò, le prime unità di sospetti cloni non-Kaminoani - come la 14esima Brigata di Fanteria, la 501esima Legione e i Cloni Incursori - fecero il loro ingresso in scena già alcuni mesi prima di mesi prima della Battaglia di Coruscant, seppur in piccole quantità.

Il resto dell'esercito segreto fu svelato durante la battaglia, quando risultò essenziale per assicurare la vittoria repubblicana. Nei giorni immediatamente successivi allo scontro, migliaia di navi e di milioni di uomini ingrossarono le fila dell'ormai decimato Grand'Esercito, ribaltando le sorti della guerra a favore della Repubblica.

La Grande Purga Jedi

"I soldati clone, che da oggi porteranno con onore il titolo di assaltatori imperiali, hanno affrontato il pericoloso incarico di combattere i nostri nemici in prima linea. Molti hanno perso la vita per la loro devozione all’Impero. I cittadini imperali farebbero bene a ricordare il loro esempio."
―L'Imperatore Palpatine durante la Dichiarazione di un Nuovo Ordine[fonte]

Nonostante i soldati clone rispettassero, o addirittura ammirassero, i Jedi sotto il cui comando avevano servito per tutelare la pace e la giustizia nella galassia, la loro dedizione assoluta andava alla Repubblica Galattica, a prescindere dalla situazione. E poiché, attraverso crescenti poteri straordinari, il Cancelliere Supremo Palpatine aveva di fatto scavalcato il Senato come principale detentore del potere esecutivo, i cloni rispondevano direttamente a lui.

Quando, sul finire delle Guerre dei Cloni, fu promulgato l'Ordine 66, i cloni diedero prova della loro incrollabile fedeltà alla Repubblica assassinando a sangue freddo i Jedi, i comandanti per i quali avevano nutrito una profonda stima fin dall'inizio dei combattimenti. Di fronte all'ordine, ogni soldato ebbe la propria reazione. Alcuni lo interpretarono semplicemente come l'ennesimo incarico da portare a termine; molti, invece, furono profondamente turbati e rimasero incerti fino all'ultimo sul perché fosse stato ordinato loro di ribellarsi ai Jedi. Nonostante ciò, la stragrande maggioranza dei soldati eseguì il comando.

L'Ordine Jedi fu tradito dalla fiducia riposta in coloro che ormai erano diventati i compagni di mille battaglie. L'Ordine 66 etichettava i Jedi come traditori della Repubblica da eliminare immediatamente. Dal punto di vista dei cloni, esso rappresentava soltanto l'attuazione di un protocollo impresso nella loro mente dal principio, un'azione non diversa dall'usare un'arma o guidare un mezzo, assolutamente non motivata da qualche tipo di odio o rancore verso gli Jedi.

Ciò che l'esercito di cloni fece a seguito dell'Ordine 66 fu un'amara ironia. Il comando d'emergenza indusse le truppe a credere che i Jedi avessero tradito la Repubblica, e che l'unica opportunità per salvarla stesse nell'eliminarli. Ciò, al contrario, non fece altro che distruggere la Repubblica che avevano giurato di difendere: l'eliminazione dei Generali Jedi consegnò tutto il potere militare nelle mani del Cancelliere Supremo Palpatine, il quale potè procedere indisturabato a trasformare la Repubblica Galattica nel Primo Impero Galattico.

Visti come eroi e portatori di pace sotto la Vecchia Repubblica, nell'immaginario collettivo i cloni si trasformarono ben presto nei cani da guardia dell'Imperatore. La loro presenza divenne sufficiente ad instillare paura e terrore nei cuori dei cittadini che avevano giurato di difendere anche a costo della vita. Sia sotto l'Impero sia sotto la Repubblica, i cloni rimaserò ciò che erano destinati ad essere fin dall'inizio: un esercito di automi dalla fedeltà incondizionata, non diversi dalla loro controparte droide.

La fine del Programma Fett

Nel 11 BBY, i clonatori di Kamino si ribellarono al Nuovo Ordine e ricorsero alle proprie tecnologie di clonazione per scatenare un'insurrezione. L'Impero rispose con un massiccio attacco su Tipoca City, durante il quale gli assaltatori della 501esima Legione penetrarono nei corridoi del complesso di clonazione e neutralizzarono gli impianti di replicazione. Alla loro testa vi era il cacciatore di taglie Boba Fett, esperto nella morfologia della città.

La sommossa indusse Palpatine a concludere che un esercito di cloni geneticamente identici sarebbe potuto diventare sufficientemente coeso da rivoltarglisi contro. Con una radicale riforma, l'Imperatore aprì i Corpi d'Assalto ai volontari non-cloni, e affiancò alle copie di Jango Fett un crescente numero di cloni derivanti da altre matrici genetiche. In seguito, il DNA di Jango Fett continuò ad essere usato per produrre assaltatori cloni, ma il loro numero era ormai enormemente scavalcato da quello delle reclute, dei coscritti e degli altri cloni.

Per la loro fedeltà all'Impero e l'impareggiabile abilità in combattimento, i cloni di Fett vennero "premiati" con la possibilità di combattere a fianco di soldati "inferiori" e molto meno capaci. Nessuno dei cloni di Fett, in particolare quelli della "purissima" 501esima, si abituò mai a combattere a fianco degli assaltatori non-Fett, amichevolmente chiamati "i nuovi".

Il programma di replicazione utilizzato per produrre quasi il 50% dei Corpi d'Assalto ebbe termine con la sconfitta dell'Impero Galattico nella Battaglia di Endor. Dopo la morte di Palpatine e Vader, i soldati clone divennero sempre più rari e obsoleti mano a mano che i Resti dell'Impero arruolavano umani non clonati, volontari e non-umani.

Addestramento

"Fin dal primo giorno, sono stati addestrati ad essere più obbedienti di noi."
Atin[fonte]

Con il maturare dei cloni, Fett si allontanò momentaneamente dal mercato delle taglie per supervisionare l'addestramento dei suoi soldati. Jango conferì un taglio personale al sistema di addestramento e partecipò alla progettazione dell'armatura.

Giovani cloni adulti consumano insieme un pasto su Kamino.
Gli organismi prodotti dai kaminoani subirono una modifica genetica specifica per accelererne la crescita, così che fossero disponibili per la Repubblica il prima possibile. Questo espediente faceva sì che ciascun clone invecchiasse ad una velocità doppia rispetto ad un normale essere umano. A dieci anni, quindi, un clone era fisicamente adatto al combattimento. Copie che mostravano un insolito grado di indipendenza o un'invidualità abnorme (circa il 2% della produzione) venivano di solito ricondizionate o assegnate ad altri incarichi. Coloro che non soddisfavano i rigidi standard anatomici e fisiologici dei kaminoani finivano talvolta per sparire misteriosamente a notte fonda, come accadde ad una compagnia di cloni la cui acuità visiva non era di 20/20.

Tutti i soldati clone ricevevano un addestramento base nelle abilità militari fondamentali, come l'utilizzo delle armi blaster, dei fucili e il corpo a corpo. I Commando da Ricognizione Avanzata, invece, furono preparati da Jango Fett stesso tramite un programma altamente specializzato, mentre un gruppo di ex-mercenari mandaloriani, da Fett chiamati Cuy'val Dar, si occupò delle loro controparti - i commando cloni. Agli individui selezionati per diventare ufficiali, invece, veniva mostrato come guidare e coordinare i propri uomini nel cuore della battaglia. I kaminoani accettavano un tasso di fatalità massimo del 2% nei combattimenti propedeutici.

Ogni sfumatura comportamentale dei cloni era governata dal Codice di Comando.

Patrimonio mandaloriano

"Faranno bene il loro lavoro. Ve lo posso garantire."
Jango Fett[fonte]

Durante la crescita delle sue copie genetiche, Jango Fett cercò di instillare un pò di ethos mandaloriano in ognuna di loro, presumibilmente come via per far sopravvivere la cultura mandaloriana. Il contributo di Fett risultò particolarmente evidente presso i ranghi superiori dell'esercito e nelle forze speciali. Il patrimonio culturale in possesso dei cloni si espanse presto fino ad includere il Mando'a, la lingua dei mandaloriani, il cui uso si diffuse ampiamente presso tutte le truppe. Coloro che subirono più massicciamente l'influenza mandaloriana furono forse i Commando Repubblicani, dal momento che tutti coloro che contribuirono al loro addestramento erano stati guerrieri mandaloriani.

Nonostante questo singolare background, la devozione dei cloni comuni - nerbo del Grande Esercito - nei confronti della Repubblica Galattica era fuori discussione: la loro lealtà alla Repubblica surclassava ogni altra emozione o interesse. Quando i Protettori Mandaloriani, capitanati niente meno che dal clone rinnegato Alpha-Ø2, fecero la loro comparsa presso le file della Confederazione dei Sistemi Indipendenti, molti cloni scelsero di obliare il proprio lignaggio, poiché ora i mandaloriani erano da considerarsi nemici. Questo episodio assestò un duro colpo alla filosofia del "siamo tutti fratelli" cui i cloni erano molto affezionati. La 2a Compagnia Aviotrasportata non nascose mai il proprio disprezzo per la Squadra Omega e altri cloni che mettevano l'amore per la cultura mandaloriana al di sopra della causa repubblicana.

Quando i ranghi degli assaltatori furono rinfoltiti con copie originate da altre matrici e reclute umane regolari (sia volontari che coscritti), l'influenza della cultura mandaloriana sullo stile di vita delle truppe cominciò a scemare, proporzionalmente al numero di cloni di Fett nei Corpi d'Assalto.

Equipaggiamento

Armatura

Le versioni più comuni della armatura da soldato clone di fase I.
Nel primo anno delle Guerre dei Cloni, i cloni combatterono con quella che viene comunemente definita "armatura di fase I". Progettata sotto la stretta supervisione di Jango Fett, l'armatura di fase I ricordava molto da vicino quella degli Incursori Mandaloriani, soprattutto nella caratteristica forma a T della visiera. La corazza, composta da venti piastre in lega di plastoidi leggeri, veniva indossata sopra una tuta nera sigillata e pesava poco meno di quaranta chili. Nonostante fosse voluminosa, l'armatura era studiata per consentire una buona libertà di movimento.

Il principale inconveniente dell'armatura stava senza dubbio nella limitata conoscenza dell'anatomia umana da parte dei Kaminoani. Essa, inoltre, offriva all'occupante una protezione decisamente limitata, poiché risultava quasi del tutto inutile contro un colpo di blaster ben assestato. Di conseguenza, l'armatura era spesso considerata alla stregua di un guscio per il corpo. In un riflesso evidente della sensibilità dei Kaminoani, a tutte le corazze fu data una mano di vernice bianca. Gli ufficiali e i sottoufficiali potevano essere distinti dalle truppe grazie a strisce di colore diverso che simboleggiavano i gradi.

Già ad alcuni mesi dall'inizio del conflitto, la colorazione dell'armatura si era trasformata in uno strumento per indicare il battaglione o il reggimento di appartenenza. Nonostante ciò, molti soldati mantenevano il tradizionale color bianco.

Il secondo anno di guerra vide la nascita dell'"armatura di fase II". La nuova versione montava un display migliorato ed era molto più comfortevole, soprattutto per quanto riguardava la posizione seduta. La corazzatura si rivelò più affidabile di quella precedente, riuscendo a sopportare un maggior volume di fuoco. Alcuni modelli, tra cui quella dei cloni commando, montavano persino degli scudi personali ricaricabili per ridurre l'efficacia dei blaster pesanti dei super droidi da battaglia. Anche con l'introduzione estensiva dell'armatura di fase II, molti cloni continuarono a utilizzare l'armatura di fase I.
Modelli specializzati dell'armatura da soldato clone.
Oltre a presentare miglioramenti tecnologici di varia natura, la nuova armatura fu dotata di innovativi dispositivi di telecomunicazione, grazie ai quali i cloni potevano restare in contatto con i piloti di veicoli come le LAAT/i. Da un lato, questo sistema consentiva alle truppe di ricevere ordini e aggiornamenti in diretta sui combattimenti; dall'altro, le loro attività e il loro stato di salute potevano essere trasmessi alla war room. Il display dei caschi grantiva una visuale ottimale in più frequenze dello spettro elettomagnetico, fattore cruciale per vedere attraverso cortine di fumo, nebbia e altri ostacoli tipici del campo di battaglia. I fucili blaster potevano essere collegati all'armatura, cosicché le immagini del mirino ottico comparissero direttamente nel display del casco. L'armatura era progettata per offrire resistenza al calore, e ciò consentiva ai cloni di penetrare indenni attraverso gli scudi, esattamente come i droidi. L'aumentata schermatura termica rendeva possibile deflettere i colpi blaster di striscio e disperdere maggiormente i colpi diretti, incrementando le chance di sopravvivenza dell'occupante.

Kit

Ogni soldato era munito di un fucile DC-15 o della sua controparte compatta, la carabina blaster DC-15. Oltre a ciò, i cloni erano spesso dotati di una o più granate di varia sorta, come il detonatore termico V-1 della Merr-Sonn, la granata a concussione LXR-6, la granata V-6, e/o detonatori EC. Le tasche e gli scomparti della funzionale cintura di utilità ospitavano una moltitudine di dispositivi d'equipaggiamento, inclusi un uncino arpionante, munizioni di scorta e un rudimentale kit medico con abbastanza sintecarne e bacta da tenere in vita un soldato ferito fino all'arrivo di un medico.

Soldati clone specializzati

Varianti a specializzazione militare

Varianti a specializzazione ambientale

Varianti a specializzazione operativa

Altre varianti

Gradi e titoli

Le differenti colorazioni dell'armatura di fase I.
All'inizio delle Guerre dei Cloni, il grado dei soldati era determinato dal colore delle decorazioni del casco, del braccio e della spalla dell'armatura, fatta eccezione per i reggimenti d'elite come la 501esima Legione e di alcuni comandanti come il Comandante Fox e il Capitano Rex, i quali usavano i colori per indicare il reggimento di appartenenza.

I colori erano i seguenti:

  • Bianco-Soldato semplice; truppa.
  • Verde oliva-Sergente; al comando di una squadra composte da nove soldati.
  • Blu-Tenente; al comando di un plotone forumato da da quattro squadre (36 soldati).
  • Rosso-Capitano; al comando di Compaglie da quattro plotoni (144 soldati).
  • Giallo-Comandante; al comando di un reggimento composto da quattro battaglioni (2304 uomini). Molti di questi comandanti godevano di un'indipendenza mentale superiore a quella dei soldati comuni, tanto che alcuni erano dotati di un nome proprio oltre che ad un numero di matricola. La loro preparazione fu integrata dall'addestramento addizionale fornito dal soldato ARC Alpha-17. Fra i più celebri comandanti cloni si annoverano Cody, Rex, Bly, Gree, Bacara, Appo, Neyo, Thire, Keller e Salvo.

Con il diffondersi dell'armatura da soldato clone di fase II, il Grande Esercito della Repubblica smise di usare i colori per indicare il grado, sostituendovi il reggimento o la legione di appartenenza.

I soldati clone con armatura di fase II - o, almeno, il Comandante Cody - indossavano strisce colorate lungo le braccia come "trofei" per indicare le campagne militari in cui avevano prestato servizio.

Codici di riconoscimento

Ai cloni comandante veniva solitamente assegnato l'abbreviativo CC ("comandante clone") o CRC ("comandante clone di reggimento"), mentre ci si riferiva ai Commando da Ricognizione Avanzata di classe Null con le particelle N- o Null-. I soldati ARC di classe Alpha erano identificati dalla sigla A- o Alpha-, mentre ai Cloni commando era riservata la designazione RC ("commando repubblicani"). Capitani e tenenti si riconoscevano dagli abbreviativi CC ("capitano clone") e CL ("clone luogotenente"). Sergenti e soldati semplici, invece, si indicavano con la sigla CT-.

Dietro le quinte

Tutti i soldati clone che appaiono in L'attacco dei cloni e ne La vendetta dei Sith sono digitali. La loro voce è di Temuera Morrison (Jango Fett). L'attore ha anche prestato le proprie fattezze per i volti del Comandante Cody, di Svitato e del Capitano Jai'galaar, indossando una tuta blu poi sostituita in post produzione con l'armatura del soldato clone. Morrison ha prestato la propria voce anche per i cloni di molti videogiochi, in particolare la serie Battlefront e Star Wars: Republic Commando, dove è il doppiatore di RC-1138 (mentre le voci dei cloni regolari sono di Roger Jackson). Ai cloni meno maturi, invece, è stato dato il volto di Daniel Logan (bambini clone) e Bodie Taylor (giovani adulti). Nel videogioco de La vendetta dei Sith, la voce originale dei soldati è di Andrew Chaikin. Nel cartone animato Star Wars: The Clone Wars, la voce dei cloni è di André Sogliuzzo.

Presente in

Una carica di soldati clone.

Presenze non canoniche


Holoproiettore.jpg
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