Ultima modifica il 27 mar 2009 alle 16:03

Unico Sith

Nuovo ordine sith.jpg
Unico Sith
Informazioni organizzative
Titolo del leader

Signore Oscuro dei Sith

Quartier generale

Korriban

Governi/organizzazioni affiliate

Nuovo Impero

Credenze
Testo sacro

Codice Sith, Regola dell'Uno

Divinità

Lato oscuro della Forza

Templi/luoghi importanti
Informazioni storiche
Data di fondazione

c. 30 ABY

Fondatore

Darth Krayt

Altre informazioni
Membri noti
Era(e)

Per l'anno 130 ABY, l'Unico Sith o Nuovo Ordine Sith era asceso al potere prendendo il posto della fazione Sith di Lumiya, ciò che rimaneva dell'Ordine di Darth Bane. E' noto che un Sith di nome Darth Krayt fondò l'Ordine su Korriban, l'antico mondo cimiteriale dei Sith, in una data imprecisata poco prima del 30 ABY. In questo nuovo culto Sith, molti dei suoi seguaci sfoggiavano tatuaggi rossi e neri e usavano spade laser con elsa disegnata sul modello del corallo yorik. Questo Ordine Sith era considerato eretico da Darth Andeddu e Darth Bane.

Storia

Dopo la Battaglia di Endor, l’Ordine dei Signori dei Sith, creato da Darth Bane all’indomani della sconfitta di Ruusan, decadde. Benché altri guerrieri oscuri – come Lady Lumiya, o Darth Caedus – cercarono nominarsi Signori Oscuri dei Sith, dopo Darth Sidious l’Ordine non riuscì mai a riprendere il controllo della Galassia. Per questo, circa trent’anni dopo la Battaglia di Yavin, venne creato un Nuovo Ordine Sith.

L'ascesa di Darth Krayt

Il fondatore dell’Ordine fu Darth Krayt, il misterioso Signore Oscuro che ne divenne rapidamente il padrone incontrastato e che lo dominò per un secolo. Poco prima dell’invasione degli Yuuzhan Vong, egli radunò una schiera di seguaci su Korriban, che nascose sotto una cappa di energie del lato oscuro. Qui l’Ordine crebbe di numero ed i Sith si susseguirono per un secolo intero, fino a quando, durante la Guerra Sith-Imperiale, non si rivelarono alla Galassia.

La prima e più importante riforma di Krayt fu la sconfessione della Regola dei Due in favore di una nuova Regola dell'Uno. Mentre la regola di Bane prevedeva la presenza di due soli Signori Oscuri per volta – un maestro e un apprendista –, la regola di Krayt stabilì che ora ci sarebbe stato soltanto l’uno, l’Ordine Sith stesso. Questo comportava un rispetto più scrupoloso della gerarchia, con un solo Signore Oscuro ed altri Signori, Maestri e guerrieri suoi sottoposti. Nonostante questo, era chiaro che a governare i Sith sarebbe stato sempre e solo il più potente dell’Ordine, cioè Darth Krayt, che progettava addirittura di regnare in eterno.

Durante la Seconda Insurrezione Corelliana, l’Ordine tentò di inglobare Lumiya, ma questa preferì proseguire autonomamente la propria crociata contro i Jedi e appoggiarsi al suo nuovo apprendista, Darth Caedus, per rovesciare l’ Alleanza Galattica. L’Ordine pertanto la utilizzò come copertura, distraendo l’attenzione dei Jedi.

Guerra Sith-Imperiale

L’occasione per emergere fu la Guerra Sith-Imperiale: poco prima dello scoppio del conflitto, l’Ordine sabotò il progetto terraforming degli Yuuzhan Vong e dei Jedi teso a ripristinare l’ambiente naturale dei pianeti devastati, e successivamente entrò in guerra come alleato del Nuovo Impero Galattico, fomentando divisioni interne all’Alleanza Galattica che ne indebolirono notevolmente la capacità combattiva.

Consolidamento del potere

A seguito della Battaglia di Caamas, l’Impero aveva la vittoria in pugno. Era venuto il momento di eliminare gli storici nemici dei Sith, i Jedi. Un plotone di guerrieri oscuri, guidato da Darth Nihl, attaccò Ossus al fianco delle truppe del Moff Rulf Yage e distrusse l’accademia locale, massacrando gran parte dei Jedi, mentre i sopravvissuti vennero dispersi per la Galassia e costantemente braccati. Ma nemmeno ora il piano dei Sith era completo: occorreva porre il Signore Oscuro sul trono Imperiale.

Appena dopo il Massacro di Ossus, Darth Krayt informò il Grand'Ammiraglio Morlish Veed che avrebbe spodestato l’Imperatore Roan Fel. Veed si occupò di tenere a bada i Moff, mentre Krayt massacrò i Cavalieri Imperiali a Coruscant e uccise un sosia di Fel, autoproclamandosi nuovo Imperatore Galattico. I Sith tornavano a dominare sulla Galassia dopo oltre cento anni.

Si trattava, ora, di eliminare gli ultimi Jedi rimasti, schiacciare la resistenza che l’Imperatore deposto Roan Fel stava organizzando insieme alla Flotta del Nucleo dell'Alleanza Galattica, e trovare Cade Skywalker, un Jedi rinnegato che sapeva utilizzare un potere per salvare gli altri dalla morte. Una volta che questi obiettivi fossero stati conseguiti, il dominio dei Sith sarebbe stato totale.

Tuttavia, l'Imperatore che Krayt aveva assassinato era solamente un sosia. La consapevolezza di ciò venne dal fatto che Fel era un addestrato Cavaliere Imperiale e che si sarebbe sicuramente difeso dall'attacco. Ora era imperativo trovare il vero Fel, prima che questi si facesse alleati fra i Moff, nell'esercito, e fra i Jedi sopravvissuti.

Vi era un'ulteriore preoccupazione ad ossesionare lo stesso Krayt e il suo secondo, Wyyrlok. Krayt sapeva infatti che la sua salute lo stava abbandonando, e che i suoi poteri oscuri non sarebbero più stati in grado di mantenerlo in vita ancora a lungo. Ma egli aveva percepito un tremito nella Forza durante il Massacro di Ossus: qualcuno, un Jedi, che aveva usato la Forza per guarire qualcun altro, e di riportarlo in vita dalla morte. Se il suo regno doveva durare, e se voleva instaurare la sua visione di ordine galattico, Krayt doveva trovare questo Jedi affinchè usasse i suoi poteri curativi su di lui.

Per sette anni, i Sith imposero la loro legge sulla galassia. Sfortunatamente, al contrario dell'ultimo Impero, non furono in grado di mantenere il controllo completo, dato che Fel aveva riunito le forze a lui fedeli su Bastion, che erano ancora vivi diversi Jedi, e che le forze dei Resti dell'Alleanza gli causavano ancora qualche grattacapo. La situazione gli sfuggì così tanto di mano che cercò con l'astuzia di liberarsi dei suoi nemici. Tuttavia questi erano abbastanza furbi da non cadere nelle sue trappole. Inotre, il Consiglio dei Moff, il Grand'Ammiraglio Morlish Veed e la sua compagna, Nyna Calixte, stavano cercando di sabotare i Sith e prendere il controllo dell'Impero.

Saputo che uno Skywalker era sopravvissuto al massacro, Krayt impiegò tutte le sue risorse nella ricerca del Jedi scomparso. Quando questi giunse su Coruscant per salvare il guaritore Jedi Hos Trey'lis, i Sith riuscirono a catturarlo. Krayt allora iniziò il processo di conversione al lato oscuro di Cade Skywalker, in modo che potesse utilizzare il suo potere curativo. Skywalker tuttavia riuscì a fuggire, e riprese la caccia nei suoi confronti.

Dopo che l'Ammiraglio dell'Alleanza Gar Stazi rubò l'avanzatissimo Star Destroyer Imperious da Dac, Krayt ordinò che il 10% della sua popolazione fosse sterminato. I suoi fedeli Sith e stormtrooper iniziarono col massacrare l'intero Consiglio Mon Calamari, mentre il resto della popolazione fu costretto ai campi di lavoro forzato. Mentre i Ranger Mon Calamari organizzavano la difesa, i Sith, sotto il comando di Darth Azard, crearono una super bio-arma chiamata Leviatano dei Mari e la utilizzarono contro gli ignari Mon Calamari.

Morte del Sognatore

Qualche tempo dopo, Cade Skywalker attirò Krayt in una trappola. Dopo aver attaccato la base imperiale su Had Abbadon, Krayt ricevette un messaggio da parte di un altro Sith: Karness Muur, che si era impossessato della Jedi Celeste Morne. Muur disse a Krayt che poteva curarlo e che aveva catturato Skywalker, ma che avrebbe dovuto raggiungerlo da solo. Ignorando questa richiesta, Krayt si recò su Had Abbadon con Wyyrlok, Maladi, Stryfe e Talon. Una volta arrivato, Skywalker fece scattare la trappola, ed insieme Jedi e Cavalieri Imperiali colsero i Sith in un'imboscata.

L'Imperatore Krayt venne trafitto al petto dal Cavaliere Imperiale Azlyn Rae, colpito con i fulmini di Forza da Morne, e poi gettato giù da un precipizio. Dopo che Wyyrlok, che non aveva partecipato alla battaglia, recuperò i Signori dei Sith feriti, trovò Krayt ancora vivo. Questi aveva finalmente scoperto come curarsi, avendo appreso l'informazione da Muur. Wyyrlok, tuttavia, lo colpì con i fulmini di Forza, e uccise il Signore Oscuro.

Poco dopo, fatto ritorno su Korriban, Wyyrlok incastonò Krayt nella sua camera di stasi e lo finse ancora vivo davanti al resto dell'ordine, imponendosi però come reggente.

Organizzazione

Al contrario delle precedenti incarnazioni, Krayt abolì la Regola dei Due, l'antico diktat di Darth Bane che ordinava ci fossero soltanto due Sith alla volta: un maestro e un apprendista. Invece, Krayt impose la Regola dell'Uno, dove Uno era l'Ordine Sith stesso, sotto il quale ci sarebbero stati molti Sith, tutti addestrati a obbedire il Signore Oscuro dei Sith con cieca obbedienza, persino a costo della propria vita.

Contrariamente all’Ordine di Bane, inoltre, ora esistevano delle cariche: per esempio, Darth Wyyrlok era il principale luogotenente di Krayt, mentre Darth Maladi era la responsabile dello Spionaggio e Assassinio Sith. Inoltre, esistevano le famigerate Mani di Krayt, i migliori guerrieri dell’Ordine scelti dal Signore Oscuro come propri campioni, oltre che il Pugno di Krayt, il comandante militare dei Sith. Vi era anche il rango degli Eruditi, che custodivano numerosi artefatti e documenti di conoscenza Sith.

Spero era Darth Wyyrlok a rappresentare il volto pubblico dell'Ordine dell'Unico Sith.

Un interessante particolare è che tutti i guerrieri, eccetto pochi, tingessero la propria pelle di rosso con tatuaggi rituali neri, simili a quelli portati da Darth Maul. Questo serviva probabilmente ad indicarli come guerrieri dello specifico Nuovo Ordine Sith, che allo stesso tempo continuava ma innovava la tradizione delle sette oscure precedenti.

Membri noti

Nel 40 ABY, esistevano almeno una trentina di Sith su Korriban. Ai tempi della Guerra Sith-Imperiale si suppone che il numero crebbe fino a superare il migliaio. Sotto è presente un elenco di alcuni di loro.

Signori Oscuri dei Sith

Signori dei Sith

Sith minori

Sith non identificati

Darth Krayt e l'Unico Sith.

Accoliti e adepti

Presente in

Fonti