Exar Kun

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Exar Kun.JPG
Exar Kun
Informazioni biografiche
Morte

3.966 BBY, il suo spirito fu definitivamente sconfitto nell'11 ABY

Descrizione fisica
Razza

umano

Sesso

maschio

Altezza

190 cm

Capelli

neri

Occhi

grigi

Informazioni storiche e politiche
Era(e)
Affiliazione
Maestri conosciuti
Apprendisti conosciuti
"Miei nemici...Io sono Exar Kun."
―Exar Kun[fonte]

Exar Kun fu l'apprendista Jedi del Maestro Vodo-Siosk Baas. In seguito alla sua caduta al lato oscuro causata dallo spirito di un antico Sith, diventò uno dei più potenti e terribili Signori dei Sith dell'intera galassia e prese come suo apprendista Ulic Qel-Droma. Egli diede il via alla Grande Guerra Sith, le cui numerose battaglie lacerarono la Repubblica Galattica, finchè il suo spirito non fu sigillato nel Tempio Massassi su Yavin IV. Migliaia di anni dopo, Kun tornò a mostrare la sua presenza e si infiltrò nel Praxeum Jedi di Luke Skywalker. Prese possesso di due studenti, Gantoris e Kyp Durron, li portò al lato oscuro e infine uccise lo stesso Gantoris. Riuscì anche a strappare l'anima di Luke al suo corpo, ma fu definitivamente sconfitto dai poteri congiunti degli studenti di Skywalker.

Biografia

Jedi errante

"Non capisco , Maestro Vodo...Perchè non posso apprendere i segreti dei Sith? Penso che tu mi stia sottovalutando..."
―Exar Kun[fonte]

Uno dei ricorrenti problemi incontrati dall’Ordine Jedi era quello di addestrare ed educare i giovani più ambiziosi ma più promettenti. Era noto che, se uno studente inesperto avesse intrapreso la via del Lato Oscuro, anche solo per studiare un modo per annientarlo, ne sarebbe stato corrotto a vita e sarebbe stato una terribile spina nel fianco dei Jedi. I problemi si ingigantivano se colui che veniva corrotto dal Lato Oscuro era già un allievo dalle capacità elevate.

Exar Kun

Exar Kun era un giovane apprendista Jedi del Maestro Vodo-Siosk Baas, che dirigeva l’Accademia Jedi sul pianeta Dantooine. Kun si addestrava in concomitanza con gli altri apprendisti di Baas, ma tra di essi era il più ambizioso, il più potente e il più arrogante. Bramava un potere molto più grande di quello insegnato dai Jedi e non capiva il motivo del rifiuto dell’odio e delle passioni in combattimento. Baas dedicò molte energie a Kun, nel tentativo di ammansirlo, ma quasi sempre fallì miseramente, riuscendo solo a far diminuire la stima di Kun nei suoi confronti. Come tutti gli altri apprendisti oscuri che gli sarebbero succeduti nella storia galattica, fu l’impazienza a portarlo alla caduta verso il lato oscuro.

Durante un duello di addestramento con l’apprendista Cathar di Baas, Sylvar, Kun venne graffiato a una guancia dai suoi artigli affilati. Con occhi accecati dalla rabbia, la sconfisse e si preparò a darle il colpo di grazia, ma venne fermato da Baas, che duellò con lui. Kun estrasse una seconda spada laser e lo sconfisse in duello, fuggendo da Dantooine a bordo del suo caccia.

Kun apre un holocron Sith su Yavin IV

Sempre più bramoso di migliorare le sue capacità Jedi e acquisirne altre, Kun abbandonò il suo maestro, proclamò se stesso Cavaliere, e si recò su Onderon, dove, negli ultimi tempi, erano accaduti i fatti più interessanti dal punto di vista intergalattico: era in corso infatti una sanguinosa guerra civile. Lì apprese anche dell'esistenza della tomba di un antico e potente Signore dei Sith, Freedon Nadd, il cui ingresso era stato sigillato dai Jedi grazie al ferro mandaloriano e il cui corpo era stato poi nascosto in un angolo remoto della luna di Onderon, Dxun. Facendosi passare per un archeologo Jedi, Kun riuscì a eludere la sorveglianza di Cay Qel-Droma e di Tott Doneeta, ma non ricevette alcun aiuto da parte del Maestro Arca Jeth, che percepì in lui qualcosa di strano. Raccogliendo un gruppo di mercenari e partendo alla volta di Dxun, Kun ebbe modo di entrare nella tomba di Nadd e trovare il cadavere dell’antico Signore Oscuro dei Sith. Con sua grande sorpresa, lo spirito di Nadd si materializzò davanti ai suoi occhi e accettò di guidarlo nelle vie della Forza e dei Sith.

Seguendo i consigli di Nadd, Kun si recò sul pianeta mausoleo di Korriban, culla dell’antica civiltà Sith. Qui, gli spiriti degli antichi Sith avrebbero messo alla prova la sua risoluzione. Visitando le catacombe dei Signori dei Sith del passato, Kun venne travolto dal crollo di un tetto. Nadd lo pose davanti a una scelta: salvarsi grazie al Lato Oscuro della Forza, oppure morire, sepolto sotto le macerie. Schiacciato in una caverna da tonnellate di rocce, Kun non riuscì a chiamare in causa la Forza affinchè lo aiutasse. Vodo-Siosk Baas cercò di aiutare Kun attraverso la Forza, ma ogni contatto fu troncato da Nadd, che alla fine costrinse Kun ad allearsi a lui. Il grido che l’ex-apprendista Jedi lanciò attraverso la Forza fu tale da venire avvertito anche da Baas stesso. Lasciando fluire la sua paura e la sua collera, Kun riuscì a guarirsi e a liberarsi degli ostacoli. Emerse dalle caverne trasformato, alimentato dal lato oscuro della Forza.

Signore Oscuro dei Sith

"Maestro, non sapete veramente chi sono? Io sono il Signore Oscuro dei Sith."
―Exar Kun a Odan-Urr[fonte]

Prima di abbracciare completamente il lato oscuro, Exar Kun si recò sulla luna di Yavin IV. Kun fu sottoposto da Nadd a varie prove: dapprima massacrò un branco di spiriti di bestie Sith senza l’uso della spada laser, poi fu costretto a sterminare una tribù di Massassi per salvarsi da un loro rituale. Ormai, Kun era totalmente asservito al Lato Oscuro: nulla avrebbe più potuto salvarlo.

Kun viene incoronato nuovo Signore dei Sith da Marka Ragnos

Al termine di queste prove, Nadd riapparve, esprimendo la sua volontà di reincarnarsi in lui. Avvolto dal lato oscuro, Kun elevò se stesso a dio. Auto-proclamandosi nuovo Signore Oscuro dei Sith, estirpò il potere di Nadd, annientando per sempre il suo spirito. Forte di nuovi poteri, Kun schiavizzò i Massassi e li costrinse a costruire altri templi e statue in suo onore, ritrovando addirittura la nave ammiraglia di Naga Sadow, con all’interno i suoi antichi segreti. Chiudendosi in una camera di meditazione, Kun attese, sondando la Forza alla ricerca di praticanti della Forza. Trovò i suoi apprendisti all'interno del culto Krath nel sistema dell'Imperatrice Teta, culto guidato da Aleema e Satal Keto. Tra essi scoprì Ulic Qel-Droma, un altro Jedi decaduto e asservito al lato oscuro. Temendo che fosse una minaccia al suo piano di restaurazione dell’Età d’Oro dei Sith, Kun attaccò Ulic, ma, nel bel mezzo del duello, apparve lo spirito dell’antico Signore dei Sith Marka Ragnos. Costui ordinò ai due di placare l’ira reciproca e di impegnarsi a fondo per la costruzione di un nuovo Impero Sith. Kun, il cui titolo di Signore Oscuro dei Sith fu rinnovato, accettò felicemente e Ulic venne dichiarato il suo nuovo apprendista. Nel piano di restaurazione dell’Età dell’Oro, i due portarono un’ondata di violenza che avrebbe segnato per sempre la galassia. Iniziò così la Grande Guerra Sith.

Mandalore e Kun durante il salvataggio di Ulic.

Nemico della Repubblica

"Non basta una vittoria militare per dominare un pugno di mondi...Questa è una battaglia tra luce e tenebra, e al centro di essa vi è il mio studente..."
―Vodo-Siosk Baas[fonte]

Nell’epoca precedente alla regola di Darth Bane, Exar Kun cercò nuovi discepoli. Dopo avere viaggiato su Ossus, uccise Odan-Urr e gli sottrasse l’Holocron Sith un tempo appartenuto a Naga Sadow. Il Signore dei Sith radunò poi venti Cavalieri Jedi che, distruggendo l’Holocron, asservì alla sua totale volontà. Li inviò ad uccidere i loro maestri e solo pochi fallirono. L’Ordine Jedi, profondamente scosso, vide molti dei suoi migliori componenti morire sotto le lame di coloro che un tempo erano loro apprendisti. Dopo aver appreso della cattura dle suo apprendita e del processo che lo attendeva su Coruscant, Kun si recò al Senato Galattico e uccise il suo vecchio maestro Baas. Insieme a Ulic, eliminò tutti i membri del senato, incluso il Cancelliere Supremo. Si trattava di un periodo quantomai oscuro.

Gli ultimi istanti di Exar Kun

Kun era fissato nel liberare puro e illimitato potere attraverso gli antichi metodi Sith. Praticava la magia e l’alchimia Sith, creando terribili creature sulla luna di Yavin IV. Brandiva una spada laser con due lame, che incrementavano il potere letale dell’arma. Lo studio di queste antiche tecnologie gli conferì il potere di distruggere persino le stelle. In questo periodo, Kun scoprì i segreti di alcuni cristalli conservati a bordo dell'ammiraglia di Sadow su Yavin. Quando Sadow provocò la trasformazione di un sistema binario di stelle in una nova per coprire la sua fuga, Kun ebbe l'idea di utilizzare questa straordinaria tecnica come arma offensiva, in particolare contro Ossus, che era a pochi anni luce da una gigante rossa. Dopo aver svelato ad Ulic dal tradimento della sua amante, Aleema, Kun inviò lei ed il suo riluttante apprendista Crado a bordo dell’ammiraglia di Naga Sadow, che fu distrutta mentre i suoi antichi poteri venivano azionati, generando una supernova che avrebbe distrutto il pianeta Ossus, sede di una Grande Biblioteca Jedi. Kun ed i Massassi, affiancati dai Mandaloriani di Ulic, attaccarono le librerie, rubando manoscritti e preziosi manufatti, facendo poi ritorno su Yavin IV. Durante l'attacco di Ossus, Ulic incontrò suo fratello Cay e lo uccise in un duello. Questo omicidio spezzò il legame di Ulic con il lato oscuro e lo portò alla redenzione. Nomi Sunrider, in preda all'orrore, recise i suoi legami con la Forza: il Jedi decaduto che era stato apprendista di Kun fu privato di qualsiasi connessione con la Forza. Uomo spezzato, Ulic Qel-Droma, sconvolto dai sensi di colpa per quanto aveva fatto della sua vita recente, tradì il suo maestro rivelando alle forze congiunte di Jedi e Repubblicani quale fosse il nascondiglio della base operativa di Kun. Una taskforce Repubblicana giunse su Yavin IV per catturarlo. Quando si accorse del tradimento di Ulic, il Signore Oscuro dei Sith, sapendo che non avrebbe potuto sopravvivere all’attacco, evocò le energie del lato oscuro per intrappolare il suo spirito e la sua coscienza all’interno dei templi che i guerrieri Massassi avevano costruito per lui. Sacrificando l’intera popolazione Massassi in questa operazione, riuscì a sopravvivere in una forma spirituale, incorporea, vagando ininterrottamente per le foreste ed i templi di Yavin IV per circa quattromila anni.

Risveglio

"Mi odiate davvero. Riesco a sentire la vostra rabbia."
―Exar Kun agli studenti di Luke Skywalker[fonte]
Lo spirito di Exar Kun affronta gli studenti di Luke nel Jedi Praxeum

Circa quattromila anni dopo la scomparsa di Kun, alcuni dei templi presenti sulla superficie di Yavin IV vennero utilizzati dall'Alleanza Ribelle come basi operative. Dopo che fu resa nota l'esistenza dei templi, nel 1 ABY il Professor Walter Emanus dell'Università di Corellia guidò una spedizione archeologica sul sito: gli scavi rivelarono una serie di catacombe nelle vicinanze della dimora del Signore Oscuro e, sfortunatamente, ne risvegliarono lo spirito. Kun si impossessò degli studiosi e li fece diventare degli adepti del Culto di Exar Kun: sotto la sua influenza, alcuni di loro viaggiarono su Corellia con l'obiettivo di reclutare tra i loro ranghi altri ricercatori.

Quando Luke Skywalker scelse il Grande Tempio di Yavin IV come sito per il suo Jedi Praxeum non era affatto a conoscenza del fatto che fosse stato costruito da Exar Kun. Solo dopo accurate ricerche, Skywalker giunse a scoprire i segreti Sith di quei luoghi. Dopo circa sette anni dalla Battaglia di Endor, lo spirito di Exar Kun venne risvegliato dalla presenza di così tanti individui sensibili alla Forza. Il suo spirito iniziò quindi a corrompere gli studenti di Luke per ripristinare il regno del lato oscuro.

Riuscì persino a controllare lo studente più dotato: Kyp Durron. Intento in questa missione, Kun soccorse Kyp mentre affrontava Luke Skywalker, riuscendo a farlo svenire e cadere in uno stato di trance, mentre il suo spirito vagava, sospeso fra vita e morte. Lo spirito di Kun incontrò quello di Skywalker, schernendolo e tentando di distruggere il suo corpo tramite bestie e artifici del Lato Oscuro. Quando però Kyp ritrovò la strada della redenzione, i Cavalieri Jedi uniti riuscirono a contrapporsi al seppur devastante potere di Kun, il cui spirito venne respinto e dissipato dalla forza del Lato Luminoso.

Eredità

"Il tempo renderà tutto ciò molto più interessante...Ti piacciono le modifiche che ho apportato alla mia spada laser, Maestro?"
―Exar Kun a Vodo Siosk-Baas[fonte]
Kun mentre combatte con la sua spada laser doppia

La creazione di una spada laser doppia, spesso attribuita erroneamente a Darth Maul, fu in effetti un'invenzione di Kun. Egli non solo riuscì ad aggiungere la seconda lama, ma ne alterò anche l'intensità. La creazione di Kun funse da modello d'ispirazione sia per i Jedi, che per i Sith: ricordiamo in particolare Bastila Shan, Zez-Kai Ell, Darth Bandon, Jorak Uln, Uthar Wynn, Sirak, Kas'im, Darth Zannah, Darth Phobos, Darth Maul, Asajj Ventress, Jastus Farr, Azrakel, N-K Necrosis, Shado Vao e Darth Azard. Questo tipo di arma fu molto popolare tra i Sith durante la Guerra Civile Jedi. La sua abilità nell'alchemia lo portò a creare diverse creature da guerra, tra cui idra, terentatek e varie bestie notturne e condusse al genocidio e all'estinzione dell'intera razza Massassi.

Poteri e abilità

"Quell'uomo è un Jedi...Ed è incredibilmente potente nella Forza."
Oss Wilum[fonte]
Kun nel combattimento a due spade

Exar Kun era incredibilmente abile nell'utilizzo della spada laser e della doppia spada. A differenza delle tradizionali armi Sith, la lama della sua spada era blu. Inoltre, aveva la capacità di modificare la lunghezza e la forza delle lame, causando una notevole confusione negli avversari e facendogli guadagnare un grande vantaggio durante i combattimenti, rendendo così imprevedibili le sue mosse. Dopo aver ceduto al lato oscuro e aver beneficiato del potere di Freedon Nadd, le abilità di Kun diventarono straordinarie. Aveva una grande sensibilità alla Forza ed era in grado di emettere delle onde dalle sue mani, in modo da distruggere tranquillamente muri di pietra e abbattere i nemici con pochissimi colpi. I suoi studi sull'alchimia, lo portarono a conoscere e comprendere nuovi poteri.

Come spirito, Exar Kun apparve come un profilo a tre dimensioni, nero e vuoto, a volte puntellato di stelle. Quando Luke si trovò ad occupare il suo stesso spazio spirituale, Kun gli apparve nelle sue fattezze umane e affermò che avrebbe potuto trascinare tutti i suoi studenti verso il lato oscuro, combinando le loro emozioni più profonde per ricreare il suo corpo.

Dietro le quinte

Exar Kun apparve per la prima volta nella trilogia di Jedi Academy scritta da Kevin J. Anderson, che, insieme a Tom Veicht, è l'autore delle Cronache dei Jedi che narrano della vita di Kun. Kun è uno dei cinque Signori Oscuri che costruirono la propria spada laser senza utilizzare un cristallo focalizzatore di colore rosso. Darth Bane utilizzò un cristallo viola, Darth Traya tre spade dalla lama ancora viola e Darth Caedus utilizzò la sua spada Jedi, dal cristallo verde, prima di perderla durante il duello con Luke Skywalker. Anche Darth Vader utilizzò la sua originale spada laser Jedi prima della sua sconfitta su Mustafar contro Obi-Wan Kenobi. Anche se non è mai stato dimostrato, secondo il Dark Side Sourcebook Exar Kun fu anche maestro nei Fulmini della Forza.

Presente in

Fonti

Link esterni