Vul Isen

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era Legacy.
Isen closeup.jpg
Vul Isen
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Korriban

Descrizione fisica
Razza

Givin

Sesso

Maschile

Occhi

Neri

Carnagione

Pallida

Informazioni storiche e politiche
Era(e)

Era Legacy

Affiliazione

Impero Galattico di Darth Krayt

"Sono uno scienziato. È nella mia natura discutere. Obbedire senza pensare è adatto ad un guerriero, ma uno scenziato deve discutere."
―Vul Isen[fonte]

Vul Isen era un individuo sensibile alla Forza che servì come scienziato per l'Unico Sith. Nato su Korriban, il suo talento non risiedeva nel combattimento, ma nella scienza, così non fu mai insignito del titolo di "Darth". Isen lavorò soprattutto nel campo delle bioarmi ed era specializzato nel condurre genocidi o distruzioni di pianeti con l'uso di questi veleni. Non provava nessun rimpianto o rimorso per tali azioni, considerandole alla stregua di un gioco.

Nel 137 ABY, dopo che Darth Krayt ebbe ordinato il genocidio dei Mon Calamari, Isen fu inviato su Dac, per lavorare sotto la supervisione di Darth Azard a tale ordine. Tra i due nacque però una forte tensione, soprattutto perché Azard considerava il Givin un Sith inferiore, dato che non portava l'appellativo di "Darth", e non amava la sua natura di scienziato portato a interrogarsi e discutere. Poiché a Krayt importava solamente che il genocidio fosse compiuto solo contro gli abitanti Mon Calamari e non contro altri bersagli, Isen non poteva usare i suoi soliti metodi basati sulle armi tossiche. Si rivolse quindi all'antica sapienza Sith e all'alchimia, creando un potente Leviatano Marino, il primo della specie in grado di vivere sott'acqua. Isen e Azard speravano che la bestia li avrebbe aiutati a eliminare le ultime sacche di resistenza Mon Calamari il più presto possibile. Scatenarono la loro creatura contro la base dei Ranger Mon Calamari, ma il nuotatore AT-AT su cui i Sith si trovavano fu distrutto da un attacco dei ranger. Isen fu ferito, ma si salvò, mentre Azard rimase intrappolato nel relitto. Usando la spada laser di Azard, Isen squarciò lo scafo liberando il Sith con grande sorpresa di quest'ultimo e insieme nuotarono fino alla superficie. Nel frattempo il Leviatano fu sconfitto dal Cavaliere Imperiale Treis Sinde e da un'orda di calamari demone. Poco tempo dpo, ad Isen fu ordinato di eseguire il Protocollo Finale, l'eliminazione di ogni forma di vita dal pianeta, un compito che Isen sentiva molto più adatto a lui. Il suo operato portò alla morte di oltre l'ottanta percento della popolazione di Dac.

Biografia

Scienziato

"Anch'io sono nato su Korriban, Lord Azard, e sono un Sith quanto lo siete voi. Non tutti noi siamo chiamati ad essere guerrieri—o ad acquisire il titolo di "Darth". La conoscenza e le capacità come quelle che possiedo io sono adatte a servire l'Unico Sith. Fareste bene a rammentarlo."
"Potremmo anche essere l'Unico Sith, Isen, ma non saremo mai uguali
"
―Vul Isen e Darth Azard[fonte]

Vul Isen era un maschio Givin sensibile alla Forza, che visse circa un centinaio di anni dopo la Battaglia di Yavin. Nacque sul pianeta fortezza dell'Unico Sith di Korriban e ricevette gli insegnamenti di tutti gli altri Sith nati lì. Tuttavia Isen sentì che la propria vocazione non risiedeva nel combattimento, ma piuttosto nella scienza. Perciò non fu insignito del titolo di "Darth" che era risevato ai guerrieri più meritevoli dell'unico Sith e a causa di ciò venne sempre considerato inferiore da molti. Lasciò Korriban senza portare una spada laser o vestire la tunica nera che caratterizzava i guerrieri Sith, indossando invece una uniforme simile a quella degli ufficiali militari. Isen divenne esperto nel campo che prediligeva e acquisì particolare esperienza nello sterminare le specie che si opponevano al dominio Sith. Realizzò infatti numerosi organismi distruttivi che erano in grado di sradicare la vita e ridurre i pianeti a lande desolate.

Al contrario dei guerrieri che lo denigravano, Isen non si sottomise a una passiva obbedienza al Signore Oscuro dei Sith Darth Krayt, ma era spesso pronto a discutere ordini che per lui non avevano senso. Sosteneva infatti che quella era la vera natura di scienziato, cioè mettere le cose in discussione e porsi domande su ogni cosa. Nel 137 ABY, Kray ordinò il genocidio dei Mon Calamari, disponendo che questi fossero uccisi o internati in campi di lavoro, come punizione per aver compiuto azioni contro l'Impero di Krayt. Dopo il Massacro di New Coral City, molti Mon Calamari si rifugiarono nelle profondità degli oceani del pianeta e ad Isen fu affidato il compito di eliminarli il più velocemente possibile. Darth Azard, un Signore dei Sith Quarren, fu inviato su Dac per supervisionare lo sterminio e Isen si trovò a lavorare direttamente sotto di lui.

Il Leviatano marino

"Lo accalappieremo con la Forza. Lo legheremo alla nostra volontà. Seguite la mia mente negli abissi, Lord Azard. Toccate la mente che giace laggiù in attesa—dormiente, non ancora cosciente. Imprimiamo su di essa le nostre menti, la nostra volontà e poi—comandiamo di svegliarsi! Ha fame. Sorge. Sta arrivando!"
―Isen e Azard svegliano il Leviatano marino[fonte]

Poiché Krayt voleva che solo la popolazione Mon Calamari fosse distrutta e non i Quarren o altre specie native di Dac, Isen si trovò impossibilitato a sperimentare uno dei suoi virus e perciò si consultò con alcuni dei più sapienti Sith per discutere la soluzione migliore. Darth Maladi, il più famoso scienziato e torturatore dell'Impero, si rivelò inutile, rifiutandosi di condividere la propria conoscenza con Isen. Darth Wyyrlok, il consigliere più fidato di Krayt, suggerì a Isen di cercare nella saggezza Sith più antica e esplorare la possibilità di adattare un Leviatano, una progenie Sith creata dai Jedi Oscuri, per operare in acqua. Una volta completa, la creatura avrebbe portato a termine lo sterminio dei Mon Calamari. Il Leviatano avrebbe assorbito l'energia vitale delle vittime, portando la propria mente a pensare sempre più come un Mon Calamari, stanando meglio questi ultimi dai loro nascondigli. Isne passò settimane lavorando alla creatura nella fossa di Soheras, raggiungendo il luogo su di un nuotatore AT-AT, finché questa non fu pronta; a quel punto sarebbe stato necessario solo invocare la Forza per risvegliarla.

Isen e Azard invocano la Forza per risvegliare il Leviatano marino.
Isen e Azard si recarono insieme alla fossa. azard era uno dei Sith che guardava Isen con disprezzo poiché non era un "Darth" e non gli piaceva come lo scienziato discuteva gli ordini di Krayt. Durante il viaggio Isen cercò di avviare una conversazione, dicendo all'altro che avrebe preferito distruggere tutto il pianeta. Quando i due Sith raggiunsero il bordo della depressione, Isen e Azard usarono insieme la Forza per risvegliare la creatura, legandola alla loro volontà per poterle impartire ordini. Il Leviatano marino sorse dalla fossa e si diresse verso alcuni prigionieri Mon Calamari assorbendone l'energia vitale. Isen spiegò ad azard il processo di assimilazione dell'energia, in quanto il Quarren nutriva dei dubbi temendo che il Leviatano iniziasse a pensare come i Mon Calamri in un modo tale da poi convincersi ad attaccare gli Imperiali. Isen confidava nel fatto che ciò non sarebbe accaduto e cercò di convincere Azard.

Sradicare la resistenza

"Finché obbedisco, né voi né Lord Krayt avete ragione di dubitare di me."
"Finché obbedisci e hai successo, non lo farò.
"
―Isen e Azard[fonte]

Isen aveva già in mente un bersaglio su cui scagliare il Leviatano. Poco prima, una Fortezza da battaglia Acklay Imperiale, la Sea Lion, era stata attaccata e annientata da un gruppo di Ranger Mon Calamari, un gruppo della resistenza contro l'Impero di Krayt. Azard ordinò a Isen di inviare la bestia contro il campo dei rifugiati, in modo da stanarli ed eliminarli con un solo rapido colpo. Isen obbedì immediatamente.

Il Leviatano, seguito da Isen e Azard a bordo del loro trasporto, intercettò presto due Ranger Mon Calamari che pilotavano due caccia Krakana. I Mon Calamari cercarono di fuggire, ma il mezzo di Isen fu in grado di danneggiare uno dei fuggitivi, che subì l'assorbimento della propria energia vitale da parte della creatura. L'altro riuscì a salvarsi e si recò immediatamente dai propri compagni alla base. Isen disse ai propri artiglieri di lasciar andare il ribelle, in modo che potesse dire a tutti che gli Imperiali stavano arrivando. Isen sentiva che una sconfitta dei Mon Calamari era inevitabile, ma sentiva anche che sarebbe stato molto più facile avere ragione di loro se li avesse trovati tutti riuniti in un solo luogo, anziché abbatterli individualmente.

Fallimento

"Mi hai liberato."
"Certamente. Siamo entrambi membri dell'Unico Sith. È ciò che avrebbe voluto Darth Krayt. E dobbiamo piegarci alla volontà del nostro signore.
"
―Darth Azard e Vul Isen[fonte]

Il Leviatano seguì la traccia del fuggitivo fino alla base dei Ranger, seguito dal trasporto Imperiale. Isen era molto nervoso durante il viaggio, chiedendo continuamente ad Azard se erano arrivati oppure no, e il Quarren ne fu alquanto innervosito. Alla fine giunsero al covo dei Ranger e un'ondata di caccia Krakana si mossero per intercettarli. I Mon Calamari evitarono il mostro Sith e puntarono diretti contro il mezzo di Azard e Isen, sperando che se fossero riusciti a distruggerlo, la creatura avrebbe interrotto l'attacco. Gli scudi dell'AT-AT ressero sotto i colpi dei Krakana, invece sprovvisti di difesa e progettati per incursioni rapide. Azard ordinò agli artiglieri di uccidere tutti i Mon Calamari e il mezzo iniziò a far fuoco in ogni direzione.

Isen nuota verso la superficie su Dac

Nonostante il Leviatano stesse cercando di insieguire alcuni rifugiati, i Mon Calamari alla guida dei caccia non desistevano dal loro attacco e non abbandonavano l'obiettivo. La situazione volse però a sfavore dei Sith quando il Cavaliere Imperiale Treis Sinde, alleato dei Ranger, giunse sul campo di battaglia insieme a un'orda di calamari demone, che circondarono il Leviatano e lo attaccarono. Azard elaborò un piano: l'AT-AT avrebbe schierato il proprio pacchetto di caccia Shark per contrastare i Krakana, mentre i suoi sforzi si sarebbero concentrati sui calamari demone. Nonostante che si scudi dovessero essere abbassati per lanciare gli Shark, Azard pensava che un fuoco intensificato al massimo sull'area di lancio avrebbe respinto i Krakana. Il piano fu reso vano dall'azione di un pilota Mon Calamari che si lanciò in un attacco suicida contro il trasporto. Il mezzo imperiale fu pesantemente danneggiato e la zona del ponte di comando si staccò dal resto dello scafo, che affondò nell'oceano. Isen uscì riportando alcune ferite, ma Azard si trovò bloccato contro la propria postazione senza poter abbandonare il mezzo. Usando la spada laser del Quarren, Isen liberò il compagno, usando poi la Forza per sfondare uno degli oblò e fuggire. Azard fu sopreso dall'azione dello scienziato, ma quest'ultimo gli disse che entrambi erano parte dell'Unico Sith e che quello sarebbe stato il volere di Darth Krayt. I due riuscirono a nuotare fino alla superficie abbandonando la battaglia. La creatura di Isen fu alla fine sconfitta da Sinde.

Il Protocollo Finale

"Entro una settimana tutto su Dac sarà morto ed entrambi potremo recarci altrove per attività più produttive."
―Vul Isen a Darth Azard[fonte]

Qualche tempo dopo, Lord Azard e Vul Isen ricevettero una trasmissione olografica di Darth Wyyrlok, che aveva preso il controlo dell'Impero in nome di Darth Krayt. Lord Wyyrlok disse a Isen che Krayt non aveva più intenzione di spendere risorse imperiali per l'eliminazione sistematica dei Mon Calamari e gli ordinò di eseguire il Protocollo Finale: l'eliminazione di ogni forma i vita da Dac. Soddisfatto dalle possibilità di continuare il proprio lavoro altrove, Isen infettò gli oceani di Dac con alcune spore virus, che sarebbero state diffuse dalle correnti oceaniche e avrebbero distrutto tutta la vita del pianeta entro una settimana. Tre giorni dopo, gli oceani di Dac furono coperti di cadaveri. L'operato di Isen causò la morte di oltre l'ottanta percento della popolazione del pianeta e ne avrebbe causato l'intera estinzione se non fosse stato per l'intervento dei Resti dell'Alleanza Galattica e di una flotta d'evacuazione di volontari civili.

Il Macellaio di Dac

Dopo la fine del genocidio, isen si guadagnò il soprannome di Macellaio di Dac. Cade Skywalker, conducendo una guerra personale contro l'Unico Sith, guidò una squadra composta da Jariah Syn, Deliah Blue e Wolf Sazen su Daluuj per scovare e uccidere Isen. La spedizione si basava sulle informazioni reperite da Naxy Screeger. Un gruppo di Signori dei Sith li intercettò e mentre Syn e Blue si lanciavano alla ricerca di Isen, Skywalker e Sazen si batterono contro i Sith. Tuttavia Syn e Blue scoprirono presto che le informazioni dell'inteligence di Naxy non erano aggiornate e Isen non era più su Daluuj.

Lo scineziato si trovava infatti a bordo del War Hammer, nave ammiraglia della Prima forza d'attacco Sith Imperiale, dove aveva raggiunto Darth Azard e l'ammiraglio Rulf Yage per supervisionare l'avvelenzamento del pianeta Da Soocha, su cui i rifugiati Mon Calamari avevano trovato asilo presso Azzim Anjiliac Atirue. Da Soocha fu infettato con le stesse tossine che erano state usate su Dac, mentre Napdu, luna di Da Soocha, fu sottoposta a un violento bombardamento. Isen celebrò la vittoria riferendosi a Yage come il "Conquistatore di Da Soocha".

Tratti personali

"Onestamente, Lord Azard, sarei felice se lo sterminio fosse completo. Preferisco distruggere lo spirito di una popolazione. C'è un certo lato artistico in questo."
―Vul Isen[fonte]

Nato su Korriban e istruito alle vie dei Sith fin dalla nascita. Vul Isen non era destinato a diventare un guerriero, ma uno scienziato. Aveva un'indole naturalmente interrogativa, senza accettare mai passivamente gli ordini dei propri superiori e spesso discuteva con loro. Isen credeva che quelle era la vera natura dello scienziato. Questo aspetto delle sua personalità lo portò ad avere alcuni problemi con gli altri e più guerreschi Sith, incondizionatamente obbedienti a Darth Krayt, i quali non lo consideravano un vero Sith.

Isen fu addestrato al genocidio e divenne esperto nello sterminio di intere popolazioni. Lo vedeva come una sorta di gioco e traeva piacere dal proprio lavoro. Sentiva che sterminare semplicemente i popoli nemici avesse qualcosa di meno affascinante che annichilirne lo spirito, un compito che reputava molto più sottile. Nonostante ciò, Isen mise a punto dei virus estremamente distruttivi, che potevano devastare interi pianeti e alterarne significativamente l'ecosistema, e condusse alcuni esperimenti con questi organismi testandoli su vere popolazioni. Trasse grande eccitazione dal piano di Darth Azard di sradicare la resistenza di Mon Calamari in un unico colpo e considerava affascinante la capacità del Leviatano che aveva creato di risucchiare l'energia vitale.

Isen era inoltre un tipo abbastanza loquace, al contrario del taciturno Azard, con cui passò molto tempo su Dac. Esprimeva spesso le proprie idee: dava dettagli sui piani, spiegava come li formulava, si confrontava con gli altri, perfino con i propri superiori, che lo annoiavano e secondo lui mostravano palese incompeteza. Era impaziente e si trovava in difficoltà a semplicemente aspettare che qualcosa accadesse; la sua mente richiedeva una costante stimolazione.

Vul Isen, al tempo di Dac
Nonostante la sua natura scientifica e indipendente, Isen era profondamente leale nei confronti di Krayt e dell'Impero. Mentre Azard non si sentiva di dargli fiducia in quanto non obbediva ciecamente al Signore Oscuro o ad altri superiori come facevano i guerrieri Sith, Isen alla fine dette prova di se stesso, quando liberò il Quarren dal loro trasporto distrutto durante la battaglia. Questo gesto sorprese Azard, che credeva che Isen lo avrebbe abbandonato pensando a salvarsi, ma quest'ultimo gli spiegò che quella sarebbe stata anche la volontà di Darth Krayt, che i membri dell'Unico Sith si difendessero e salvassero a vicenda.

Poteri e abilità

"Non sono mai stato bravo con una di queste...uno dei motivi per cui non sono diventato un Darth, come voi."
―Vul Isen a Lord Azard, riferendosi alle proprie abilità con la spada laser.[fonte]

Le capacità più grandi di Isen si identificavano con la scienza, caratteristica che lo portò a creare numerose sostanze venefiche sperimentali. In una occasione dimostrò di essere in grado di padroneggiare anche l'alchimia Sith, creando un potente Leviatano, appositamente modificato per operare in ambienti sottomarini, su suggerimento del sapiente Sith Darth Wyyrlok.

Nonostante fosse un Sith, Vul Isen non era destinato a diventare un guerriero. Fu lui stesso ad ammettere che mai era stato bravo nell'uso della spada laser e che questo era uno dei motivi per cui non aveva acquisito il titolo di Darth e non portava una spada laser nel suo servizio quotidiano. Tuttavia, le sue rudimentali capacità, bastarono a salvare la vita di Darth Azard quando questo rimase intrappolato in un trasporto semidistrutto; Isen usò la sua arma per liberare il Quarren. Anche se il suo campo primario di studio erano la bioingegneria e la ricerca scientifica, Isen era perfettamente in grado di percepire e usare la Forza; insieme a Darth Azard usò questi poteri per invocare il Leviatano su Dac. Quando questo accadde i due si trovarono avvolti da fulmini Sith. Il Givin era anche uno studente di telecinesi, che usò per attirare a sé la spada di Azard quando gli salvò la vita. La sua anatomia Givin rendeva Isen anche un buon nuotatore, in quanto in grado di sopravvivere all'assenza di aria per un lungo periodo.

Dietro le quinte

Il personaggio di Vul Isen fu creato da John Ostrander per lo story-arc Fight Another Day della serie Star Wars: Legacy. Isen apparve per la prima volta nel primo episodio, del Gennaio 2009 e poi nel secondo il mese successivo. In entrambi i casi fu illustrato da Omar Francia.

Presente in

Fonti