Yoda

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Yoda
Informazioni biografiche
Nascita

900 anni prima della Battaglia di Endor

Morte

Poco prima della Battaglia di Endor, su Dagobah

Descrizone fisica
Razza

razza di Yoda

Sesso

Maschio

Altezza

0.66 mt

Capelli 

bianchi

Occhi 

verde-oro

Pelle 

verde

Equipaggiamento
Spada laser

verde

Informazioni storiche e politiche
Maestri noti
Apprendisti noti
"La grandezza non conta. Guarda me: giudichi forse me dalla grandezza? Hmm? Hmm. Non dovresti farlo, infatti. Perchè mio alleato è la Forza, ed un potente alleato essa è."
―Yoda a Luke Skywalker[fonte]

Yoda fu uno dei più rinomati e potenti Gran Maestri Jedi nella storia galattica, conosciuto per la sua saggezza leggendaria, la sua maestria nella Forza e le sue abilità nel combattimento con la spada laser. Yoda fu un Maestro dell'Alto Consiglio Jedi negli ultimi secoli della Repubblica Galattica. Nei suoi 900 anni di servizio alla galassia e alla Forza, il Gran Maestro Yoda si occupò dell'addestramento di quasi tutti i Jedi dell'Ordine, compresi alcuni membri di rilievo quali Obi-Wan Kenobi che poi lo avrebbe affiancato nel Alto Consiglio Jedi.

Yoda fu costretto all'esilio sul pianeta Dagobah quando Signore dei Sith Darth Sidious trasformò la Repubblica Galattica in Impero Galattico ed emanò l'Ordine 66 che distrusse l'Ordine Jedi. In seguito, prima di diventare spirito della Forza, fu responsabile dell'addestramento di Luke Skywalker, che avrebbe usato l'istruzione di Yoda per sconfiggere l'Imperatore Palpatine e riportare Darth Vader, sul sentiero del lato chiaro della Forza.

Biografia

Prima dell'invasione di Naboo

Nato 900 anni prima della Battaglia di Endor, Yoda apparteneva ad una antica e misteriosa razza. Aveva una naturale affinità con la Forza e si unì all'Ordine Jedi da bambino. Dopo essersi sottoposto al rituale noto come la Messe, ricevette il suo cristallo kyber e l'architetto Huyang lo aiutò a costruire la sua prima spada laser a bordo del Crogiolo. In seguito, Yoda venne affidato all'addestramento di un mentore personale, il quale gli raccontò la storia di K'ungfu e Chuang, due grandi Jedi del passato. Verso l'età di 100 anni, ascese al rango di Maestro Jedi e passò gli otto secoli successivi a trapassare le nozioni che aveva appreso. Si stima che durante la sua vita abbia addestrato circa 20.000 Jedi.

Secoli dopo, Yoda avrebbe preso come apprendista l'umano Dooku, l'ultimo suo Padawan dell'era della Repubblica Galattica. Durante una missione su Kashyyyk, il padawan assistette quando il suo maestro affrontò un pericoloso terentatek. Oltre ai suoi padawan personali, Yoda addestrò numerosi iniziati Jedi sia sulle vie della Forza che sull'uso della spada laser, prima che questi venissero affidati ai loro rispettivi Maestri.

Invasione di Naboo

Yoda al tempo dell'Invasione di Naboo.
Durante i giorni del declino della Repubblica, Yoda era uno dei membri di rilievo dell'Alto Consiglio Jedi, al fianco di altri luminari come Mace Windu e Ki-Adi-Mundi. Yoda partecipò ai turbolenti eventi che segnarono la fine della centenaria Repubblica Galattica e dell'antico Ordine Jedi.

Nel 32 BBY, il Senato Galattico emanò una legge che prevedeva la tassazione delle rotte commerciali nei sistemi esterni, nel tentativo di indebolire il crescente potere della Federazione dei Mercanti. La Federazione, infatti, aveva creato un esercito di droidi e navi da battaglia e, per protestare contro la legge appena emanata, mise un blocco sul piccolo pianeta di Naboo. La Regina Amidala di Naboo pregò il Senato di intervenire, e il Cancelliere Supremo Finis Valorum chiese a Yoda ed al Consiglio di inviare alcuni Jedi a negoziare con la Federazione, in qualità di ambasciatori della Repubblica.

Il Consiglio scelse il Maestro Jedi Qui-Gon Jinn ed il suo apprendista Obi-Wan Kenobi. Tuttavia, quando i due Jedi arrivarono, furono vittima di un tentativo di assassinio. I Jedi riuscirono a fuggire, proprio mentre la Federazione dava inizio all'invasione del pianeta, e a portare in salvo la Regina Amidala.

Quando ritornarono su Coruscant, Qui-Gon Jinn portò il giovane Anakin Skywalker davanti al Consiglio, richiedendo che fosse addestrato. Yoda ebbe un importante ruolo nella decisione che fu presa inizialmente, e cioè di rifiutare la richiesta. Yoda credeva infatti che il ragazzo fosse troppo influenzato dalla sua vita passata e troppo legato alla madre per essere addestrato. Il futuro del ragazzo era, a detta di Yoda, "nebuloso". Qui-Gon tuttavia, continuò ad insistere che Skywalker fosse il Prescelto, colui che avrebbe portato equilibrio nella Forza. Insieme alla sua teoria sul Prescelto, Qui-Gon portò davanti al Consiglio la notizia del ritorno dei Sith, che lui e l'entourage della Regina avevano incontrato sul pianeta Tatooine.

Dopo che il Senato non fu in grado di rispondere alla richiesta di aiuto, la Regina Amidala richiese un voto di sfiducia per il Cancelliere Valorum, prima di ritornare su Naboo dove guidò la rivolta che mise fine all'occupazione della Federazione dei Mercanti. Durante la battaglia, il misterioso guerriero che aveva attaccato Qui-Gon su Tatooine riapparve, e questa volta riuscì ad ucciderlo prima di morire per mano di Obi-Wan Kenobi. A questo punto divenne ovvio per Yoda e per il Consiglio che i Sith erano davvero tornati, tuttavia non era chiaro se il guerriero morto fosse il Maestro o l'apprendista.

In seguito alla richiesta di Amidala, il Senatore di Naboo, Palpatine, venne eletto come nuovo Cancelliere Supremo della Repubblica Galattica. Inoltre, il Consiglio, nonostante la perplessità di Yoda, diede ad Obi-Wan il permesso di addestrare Anakin Skywalker come Jedi.

Crisi Separatista

Yoda a colloquio col Cancelliere Palpatine.
L'ombra del lato oscuro cadde su tutto quanto durante gli anni della Crisi Separatista e Yoda di questo era sempre più preoccupato. L'avvento del lato oscuro aveva creato nella Forza una perturbazione così potente da offuscare le capacità dei Jedi di interpretare gli eventi. Avvertendo la pericolosa incertezza del futuro, Yoda capì che erano necessarie alcune risposte. In seguito all'attentato alla Senatrice Amidala su Coruscant, il Consiglio Jedi inviò Obi-Wan Kenobi ad indagare e quello che ne uscì fu a dir poco inquietante.

Un intero esercito di cloni era stato segretamente creato per la Repubblica, sotto richiesta del Jedi Sifo-Dyas. Nessuno nel Consiglio era a conoscenza di questo, né l'aveva in qualche modo percepito. Ulteriori investigazioni rivelarono che i Separatisti si stavano preparando alla guerra. Il Conte Dooku, uno dei vecchi Padawan di Yoda, stava consolidando una forza militare grazie ai droidi delle Gilde Commerciali. Il Cancelliere Supremo Palpatine, investito di poteri straordinari per il periodo di crisi, prese possesso dell'Esercito di Cloni, e ordinò ai Jedi di entrare in azione. Yoda viaggiò sul lontano pianeta Kamino per prelevare l'esercito e arrivò a Geonosis per salvare i Jedi della squadra d'assalto che erano sopravvissuti.

Guerre dei Cloni

Battaglia di Geonosis

Yoda affronta Dooku in duello.
Mentre i cloni della Repubblica ingaggiavano i droidi dei Separatisti, la Guerra dei Cloni ebbe inizio. Yoda supervisionò la battaglia dal centro di comando. I cloni sconfissero facilmente le forze Separatiste su Geonosis, ma molte riuscirono a fuggire. Yoda si recò poi in un hangar nascosto, dove il Conte Dooku aveva appena ferito gravemente Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker. Yoda e Dooku iniziarono a duellare. All'inizio misero alla prova i loro poteri della Forza. Yoda riuscì abilmente a respingere i suoi assalti, fra cui anche i Fulmini di Forza. La contesa infine fu decisa con la spada laser, durante la quale entrambi i maestri dimostrarono le loro abilità. Dooku, capendo di non poter eguagliare l'abilità di Yoda, riuscì a fuggire, sfruttando il momento in cui il vecchio Jedi era impegnato a difendere Obi-Wan e Anakin dal crollo di una parete.

La prima battaglia della Guerra dei Cloni si risolse con una vittoria per la Repubblica, ma Yoda era piuttosto preoccupato. Su tutto era calata l'ombra del lato oscuro e la capacità di giudizio dei Jedi era stata offuscata dall'arroganza e dalla compiacenza. Mentre stava meditando, Yoda percepì un traumatico evento vissuto da Anakin Skywalker. In quel momento, sentì anche la voce di Qui-Gon Jinn, seppure il Maestro Jedi fosse morto dieci anni prima.

Guerriero in prima linea

Come tutti i Jedi del suo rango, Yoda divenne Generale Jedi nella Guerra dei Cloni e guidò le armate di cloni in battaglia contro la Confederazione dei Sistemi Indipendenti. Quando la Repubblica fu contattata dal signore del crimine Jabba lo Hutt, che richiedeva il salvataggio del figlio Rotta offrendo in cambio il libero accesso alle rotte iperspaziali Hutt, divenne evidente che gli unici due Jedi In grado di occuparsi della cosa erano Obi-Wan Kenobi ed Anakin Skywalker. Essendo le comunicazioni interrotte fra la capitale Coruscant e Christophsis, Yoda inviò la giovane Padawan Ahsoka Tano ad informare i due della missione e, allo stesso tempo, affidando Ahsoka alla tutela di Anakin. I tre alla fine riuscirono a portare in salvo il figlio di Jabba, permettendo alla Repubblica di avere libero accesso allo Spazio Hutt, un vantaggio fondamentale che la Confederazione non aveva.

Rugosa

Yoda durante la missione su Rugosa.
Qualche tempo dopo, Yoda si recò in missione diplomatica su Rugosa, luna di Toydaria, per incontrare il Re Katuunko, in modo da negoziare la possibile presenza di una base repubblicana sul pianeta. Sfortunatamente, anche i Separatisti erano giunti su Rugosa, e attaccarono la nave di Yoda costringendolo ad un atterraggio di fortuna sulla piccola luna. Yoda e i tre cloni che erano con lui si misero in contatto con il Re Katuunko, che era stato contemporaneamente avvicinato da Asajj Ventress, la quale sperava di convincerlo che i Jedi non erano abbastanza forti per proteggere il sistema di Toydaria. Così la Jedi Oscura propose un patto: se fosse riuscita a sconfiggere Yoda con le sue armate droidi Toydaria si sarebbe schierato con ila Confederazione, in caso contrario con la Repubblica. Yoda accettò la sfida e, nonostante fossero inferiori di numero, riuscirono a distruggere le armate droidi e anche ad impedire l'assassinio di Katuunko da parte di Ventress. Così, Toydaria acconsentì alla Repubblica di costruire una base nel suo territorio.

La Malevolence

Yoda e Mace Windu a colloquio con Ahsoka Tano durante la crisi della Malevolence.
Dopo l'apparizione di una misteriosa superarma Separatista, che aveva attaccato alcune navi Repubblicane senza lasciare sopravvissuti, Yoda e il Consiglio inviarono il Maestro Jedi Plo Koon per rintracciare la sconosciuta minaccia. Dopo la scoperta dell'arma, Plo Koon contattò il Generale Jedi più vicino: Anakin Skywalker. Tuttavia, durante la trasmissione, i sistemi di comunicazione di Koon vennero disturbati e la Repubblica perse il contatto con la sua flotta. Il Maestro Yoda, assieme a Mace Windu, Obi-Wan Kenobi e al Cancelliere Supremo Palpatine, decisero che inviare una task force alla ricerca di sopravvissuti era troppo rischioso. Skywalker tuttavia disubbidì agli ordini, e grazie alla connessione attraverso la Forza che aveva Ahsoka Tano con il Maestro Koon, i due salvarono il Maestro Jedi e le sue truppe sopravvissute. Con il Maestro Koon vivo in grado di fare rapporto, la Repubblica venne a conoscenza che la misteriosa superarma Separatista era un cannone a ioni in grado di neutralizzare l'energia di un'intera flotta. Fortunatamente, grazie alle gesta di Skywalker, l'arma primaria della Malevolence venne distrutta, e poco dopo l'intera nave venne dirottata verso una luna dove, schiantandosi, fu completamente distrutta.

Attacco al Tempio Jedi

Durante il picco della guerra, Barriss Offee con l'aiuto di Letta Turmond organizzò un attentato facendo esplodere una bomba all'interno dell'hangar del Tempio Jedi su Coruscant. L'evento oscurò ancor più il giudizio dei Jedi e del Maestro Yoda che, quando le indagini fecero ricadere la colpa su Ahsoka Tano, in accordo col Consiglio la fece espellere dall'Ordine. Quando Anakin Skywalker riuscì a dimostrare l'innocenza di Ahsoka facendo confessare Barriss, Yoda invitò Ahsoka a restare nell'Ordine ma lei, sentendosi tradita, se ne andò. Yoda si pentì della decisione del Consiglio e, più che mai, iniziò a mettere in discussione le decisioni dei Jedi durante la guerra.

La verità viene a galla

Yoda parla al Consiglio.
Quando il soldato clone Tup assassinò la Maestra Jedi Tiplar durante la Battaglia di Ringo Vinda, venne aperta un'indagine condotta su Kamino dalla Maestra Shaak Ti e dalla ricercatrice kaminoana Nala Se, responsabile della creazione dei cloni. Su Kamino, il soldato ARC Fives scoprì che in tutti i soldati cloni era stato impiantato segretamente un chip inibitore nel cervello che, secondo lui, aveva provocato la follia di Tup. Quando cercò di portare la sua teoria all'attenzione del Cancelliere Supremo Palpatine, la vicenda venne insabbiata e Nala Se affermò che il chip inibitore serviva solo per rendere i cloni più inclini all'obbedienza e meno indipendenti della loro matrice, Jango Fett. Nala Se, segretamente in combutta con i Signori dei Sith Dooku e Darth Sidious, convinse Yoda e i Jedi che la causa del malfunzionamento fosse un virus e che avrebbero preparato un vaccino per prevenire futuri incidenti.

Sifo-Dyas

Yoda a colloquio con l'ex Cancelliere Valorum.
Qualche tempo dopo, l'Ordine Jedi aprì un'indagine sulla morte del Maestro Jedi Sifo-Dyas, dopo il ritrovamento della sua spada laser. Jocasta Nu informò il Consiglio che le informazioni presenti negli Archivi Jedi erano state sigillate per ordine del Cancelliere Supremo. Dopo che Yoda discusse della questione sia con Palpatine che con l'ex Cancelliere Finis Valorum, Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi scoprirono che il Sindacato dei Pyke era stato ingaggiato da un certo Tyranus, ora rivelatosi essere il Conte Dooku, per distruggere la nave di Sifo-Dyas. Yoda e il Consiglio capirono così che Dooku si era finto Sifo-Dyas per muovere gli eventi che avrebbero scatenato la Guerra dei Cloni. Non sapendo trovare una rapida soluzione per fermare il piano, suggerì ai Jedi di non divulgare quanto scoperto e di "giocare al gioco dei Sith".

La scoperta dell'immortalità

Yoda su Dagobah è guidato dalla voce di Qui-Gon Jinn.
Verso la fine della guerra, durante una delle sue meditazioni, Yoda sentì di nuovo la voce di Qui-Gon Jinn, che dimostrò la sua presenza levitando il corpo di Yoda. Yoda si mostrò distratto nella successiva seduta del Consiglio e lasciò i suoi compagni Jedi preoccupati che lo stress della guerra lo avesse colpito fortemente. Dopo aver confessato le sue visioni, Yoda venne sottoposto ad alcuni test medici che tuttavia non rivelarono niente fuori dalla norma. La voce di Qui-Gon si fece risentire per dirgli di recarsi a Dagobah senza dirlo a nessuno. Dopo essere stato aiutato da Anakin a lasciare il tempio inosservato, Yoda viaggiò verso Dagobah dove la Forza Vitale sotto forma di lucciole e la voce di Qui-Gon lo guidarono verso una caverna in cui era molto forte la presenza del lato oscuro, caverna nella quale Yoda ebbe una sconcertante visione di un Signore dei Sith incappucciato che massacrava i Jedi. Qui-Gon lo rassicurò dicendogli che lo avrebbe aiutato a portare speranza nel futuro e lo indirizzò verso il pianeta che produceva i midi-chlorian.

Arrivato in quel luogo nello spazio profondo, fu accolto dalle Sacerdotesse della Forza che acconsentirono a rivelargli il segreto dell'immortalità dopo averlo sottoposto ad alcune prove, durante le quali Yoda affrontò il proprio lato oscuro, ebbe una visione di Jedi massacrati nel Tempio e di un futuro idilliaco con i Jedi nel cortile del Tempio. Fra di essi vi erano Qui-Gon, Kenobi e Dooku e Yoda, riconoscendola come falsa, superò la sua tentazione e il suo attaccamento nei confronti di quelli che erano caduti.

Istruito di completare le sue prove nel pianeta natio dei Sith di Moraband, Yoda si recò nella Valle dei Signori Oscuri. Durante il suo percorso fra le tombe dei Sith, incontrò lo spirito di Darth Bane e, all'insaputa di Yoda, Darth Sidious e Dooku organizzarono un rituale oscuro dal pianeta Coruscant dopo aver percepito la presenza del Maestro Jedi a Moraband. Usando la connessione nella Forza fra Yoda e Dooku, Sidious intendeva raggiungere Yoda e distruggere il suo spirito. Durante le visioni che ne seguirono, Yoda assistette a malincuore alla decapitazione di Dooku da parte di Anakin e dovette scontrarsi con lo stesso Sidious. Quando Yoda abbassò la spada pur di salvare Anakin, dimostrò il suo altruismo e la visione si concluse, facendo capire a Sidious che per far crollare Yoda ci sarebbe voluto ben altro.

Quando Yoda si svegliò, la Principessa della Forza gli spiegò che avrebbe continuato il suo addestramento con lo spirito di Qui-Gon. Una volta tornato al Tempio Jedi, Yoda dichiarò che il suo viaggio si era dimostrato inconclusivo ma che aveva dimostrato che i Jedi avevano sbagliato a considerare la Guerra dei Cloni la soluzione alla minaccia dei Sith.

Il tentato omicidio di Dooku

Dopo il devastante attacco del Conte Dooku su Mahranee, il Consiglio decise di inviare il Maestro Quinlan Vos, esperto nell'operare sotto copertura, in collaborazione con Asajj Ventress ad assassinare il leader Separatista. I due svolsero molte missioni insieme e finirono per innamorarsi, tuttavia Vos cadde però prigioniero di Dooku e fu sedotto dal lato oscuro della Forza. Quando Ventress fu portata davanti al Consiglio per rispondere di ciò che era accaduto, Yoda e gli altri Jedi appresero che Ventress aveva istruito Vos nelle arti del lato oscuro per poter sconfiggere Dooku. Nonostante le remore di Windu, Yoda e Kenobi furono concordi nel capire che Ventress fosse sincera e che avesse rifiutato le vie dei Sith. Yoda poi inviò Kenobi, Skywalker e Ventress in missione per recuperare Vos, che nel frattempo era divenuto un agente segreto separatista.

La task force riuscì a rintracciarli ma Dooku riuscì a fuggire e ferì mortalmente Ventress che si era messa davanti ai suoi fulmini di Forza per proteggere il suo amato Vos. Colpito da quel gesto, Vos ebbe un momento di chiarezza e, pur avendo avuto la meglio nel duello successivo, risparmiò la vita di Dooku permettendogli di scappare. Dopo aver confessato tutti i suoi crimini, Yoda e il consiglio lo riaccolsero nell'Ordine e si resero conto che decidere di assassinare Dooku era stata una scelta molto discutibile che conduceva al lato oscuro.

Ascesa dell'Impero

Ordine 66

Yoda assiste alla Battaglia di Kashyyyk.
Dopo anni di macchinazioni, Darth Sidious mise in atto il suo piano finale per eliminare i Jedi. Sidious, il Signore Oscuro dei Sith che era sfuggito all'attenzione dei Jedi così a lungo, era di fatto il Cancelliere Supremo Palpatine. Con i Jedi sparpagliati in tutta la galassia a giudare gli eserciti di cloni, Sidious emanò l'Ordine 66. L'ordine in codice identificava i Jedi come traditori della Repubblica e i fedeli cloni giustiziarono i loro capi Jedi a sangue freddo.

Attraverso la Forza, Yoda percepì l'inaspettata perdita di vite in tutta la galassia. Fu quasi un colpo mortale per lui, ma Yoda si riprese appena in tempo per fermare l'attentato sulla sua vita. Fu su Kashyyyk, patria degli Wookiee, uno dei tanti fronti di battaglia della Guerra dei Cloni, che i soldati clone si rivoltarono contro Yoda. Il suo un tempo fedele ufficiale, il Comandante Gree, cercò di aprire il fuoco su Yoda, ma il Maestro Jedi anticipò la mossa del clone saltando rapidamente all'indietro e decapitando lui e il suo complice con la sua spada laser. Con l'aiuto degli Wookiee Tarfful e Chewbacca, Yoda riuscì a lasciare Kashyyyk e prendere contatto col Senatore Bail Organa di Alderaan.

Yoda si apre la via per il Tempio Jedi, occupato dalle truppe imperiali.
Yoda, Obi-Wan Kenobi e Bail Organa si riunirono, avendo assistito al terribile espediente di Palpatine che stava sterminando i Jedi e i loro alleati. Un segnale in codice proveniente dal Tempio Jedi conquistato dai cloni stava richiamando i Jedi sopravvissuti a Coruscant, proprio all'interno di una trappola. Kenobi e Yoda erano determinati a fermare questo segnale prima che altri Jedi fossero attirati verso la morte.

Ritornati su Coruscant, si infiltrarono all'interno del Tempio Jedi. Qui, scoprirono la terribile prova di quello che era successo durante la loro assenza dalla capitale. Il Cancelliere era ora l'Imperatore Palpatine e l'un tempo promettente guerriero Jedi Anakin Skywalker era il suo nuovo apprendista: Darth Vader. Essendo gli unici due sopravvissuti certi all'Ordine 66, era compito di Yoda e Obi-Wan fermare i Sith. Kenobi venne inviato a rintracciare Anakin e Yoda invece fece visita all'Imperatore Palpatine.

Duello in Senato

Yoda nel duello contro l'Imperatore.
All'interno della maestosa Camera del Senato Galattico, Yoda sfidò l'Imperatore. I due intrapresero uno spettacolare duello: una sfida fra i più potenti praticanti della Forza, l'uno del lato chiaro, l'altro del lato oscuro. A causa di una esplosione causata dalla difesa di Yoda contro i fulmini di Sidious, i due combattenti vennero divisi, Yoda cadde per molti metri verso il fondo della sala, Sidious fu più fortunato ed evitò la caduta emergendo vincitore dall'epico scontro. Yoda fuggì attraverso i condotti d'aerazione del senato e venne poi salvato da Bail Organa, che lo portò nella base alderaaniana di Polis Massa.

Età dell'Impero

Esilio

Yoda fugge dal Senato dopo lo scontro con l'Imperatore.
I Jedi avevano fallito nel fermare i Sith, anche se Kenobi aveva mutilato Vader sull'infuocato pianeta Mustafar. Una nuova speranza sarebbe arrivata nella forma di due gemelli. La moglie di Anakin, Padmé Amidala, era infatti incinta di due bambini potenti nella Forza. Sul remoto rifugio di Polis Massa, Padmé diede alla luce Luke e Leia prima di morire. Yoda, Bail Organa e Obi-Wan Kenobi assisterono alla loro nascita e immediatamente dopo pianificarono il loro futuro.

Sapendo che i bambini avrebbero rappresentato una minaccia per l'Imperatore, i Jedi capirono che la loro esistenza avrebbe dovuto essere tenuta segreta. I gemelli furono separati: Luke Skywaker fu portato alla fattoria dei Lars su Tatooine, mentre la piccola Leia Organa venne portata su Alderaan per essere adottata da Bail e da sua moglie, Regina di Alderaan. I Jedi avrebbero aspettato la loro occasione, percependo attraverso la Forza quando si sarebbe presentato il momento giusto per opporsi all'Impero. Nel frattempo, Yoda e Obi-Wan avrebbero studiato come conservare la propria coscienza dopo la morte attraverso gli insegnamenti dello spirito di Qui-Gon Jinn che, Yoda spiegò a Obi-Wan, era tornato dall'aldilà della Forza.

Yoda poi si recò su Dagobah dove, col tempo, si costruì un rifugio continuando per anni i suoi studi sulla Forza in attesa che i gemelli fossero cresciuti.

Aiuto ai ribelli di Lothal

Durante il suo esilio su Dagobah, Yoda tenne uno sguardo attento agli altri Jedi sopravvissuti. Circa quattro anni prima della Battaglia di Yavin, Yoda parlò con Kanan Jarrus, ex Padawan di Depa Billaba e sopravvissuto all'Ordine 66, e col suo Padawan Ezra Bridger. Yoda lo guidò in forma anonima a superare le sue paure e a capire il motivo per cui voleva diventare un Jedi, aiutandolo a liberarsi dalla collera e dal desiderio di vendetta. La sua guida portò Ezra a trovare il suo cristallo kyber e a costruire la sua spada laser. Nel frattempo Yoda rassicurò Jarrus in merito al suo ruolo di insegnante.

L'anno successivo, quando Kanan ed Ezra tornarono al Tempio di Lothal con Ahsoka Tano in cerca di un modo per sconfiggere l'Inquisitorio, Yoda creò un'illusione di una Guardia del Tempio Jedi e del Grande Inquisitore prima della Purga dei Jedi. Il Maestro Jedi aiutò inoltre Ezra su Malachor, usando la Guardia del Tempio per distrarre gli Inquisitori e aiutare il gruppo a fuggire. Mentre scappavano, Ahsoka si voltò e vide Yoda, che le fece un saluto con la mano e che lei ricambiò con un sorriso.

Il prossimo Skywalker

Yoda insegna a Luke le vie della Forza.
Tre anni dopo la Battaglia di Yavin, la nuova speranza finalmente arrivò. Guidato verso Dagobah dallo spirito di Obi-Wan Kenobi, Luke Skywalker conobbe il vecchio Maestro. Quest'ultimo iniziò l'addestramento di Luke: prove di telecinesi, test dello spirito e del corpo, sfide che aiutarono Luke a plasmare il giovane in un Jedi. Per fare questo, Luke doveva "disimparare" i suoi preconcetti. Quando gli venne chiesto di sollevare il suo caccia dalle paludi di Dagobah con il solo potere della mente, rispose che avrebbe tentato. "No", lo rimproverò Yoda. "Fare, o non fare. Non c'è provare". Luke non credeva che la Forza potesse sollevare un oggetto così grande e fallì. Ma Yoda gli dimostrò il contrario, sollevando l'X-Wing e mettendolo sulla terraferma. Ancora una volta Luke era incredulo, ragione per cui aveva fallito.

Quando Yoda gli disse di entrare in una caverna, un'agghiacciante visione dei suoi amici in pericolo spinse il giovane Skywalker ad abbandonare il suo addestramento. Luke promise che sarebbe tornato presto, e partì per salvare i suoi amici. Alla fine Luke fallì e fu lui ad essere salvato. Yoda temette che la sua avventatezza non gli avrebbe permesso di sconfiggere Darth Vader e l'Imperatore.

Morte

Yoda diventa uno con la Forza.
Circa un anno dopo, Luke tornò per concludere l'addestramento. Avendo affrontato dure prove durante il suo confronto con Vader ed essendo venuto a conoscenza del fatto che Vader era suo padre, Yoda disse a Luke che il suo addestramento era ormai completo. Durante l'assenza di Luke però, Yoda era diventato debole e malato. Mentre era steso morente, accese una luce nel lontano passato di Luke: c'era un altro Skywalker. Yoda morì subito dopo questa rivelazione, scomparendo mentre il suo corpo diveniva spirito della Forza.

Retaggio

Gli spiriti di Anakin Skywalker, Yoda e Obi-Wan Kenobi dopo la vittoria a Endor.
Luke avrebbe poi imparato che Leia Organa era sua sorella gemella e decise di provare a riportare il padre verso il lato chiaro. Durante i festeggiamenti dopo la vittoria a Endor, Luke vide lo spirito di Yoda, assieme a quello di Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker, suo padre, che era morto nella luce.

Trent'anni dopo, Rey sentì la voce di Yoda in una visione della Forza avuta dopo aver toccato la spada che era un tempo appartenuta a Luke Skywalker e suo padre prima di lui.

Personalità e carattere

Yoda istruì tantissimi giovani Jedi nelle vie della Forza e fu una figura paterna per molti membri dell'Ordine. Era cauto e saggio ma era anche noto per il suo carattere scherzoso. Parlava un'insolita versione del Basic. Tendeva a mettere i verbi (specialmente gli ausiliari) dopo l'oggetto e il soggetto. Yoda camminava con l'aiuto di un bastone, anche se era in grado di muoversi in modo molto agile utilizzando la Forza. Yoda utilizzava anche una hoversedia per muoversi all'interno del Tempio Jedi più velocemente e più efficientemente.

Poteri e abilità

Yoda respinge i fulmini di Forza dell'Imperatore con le sole mani.
Nonostante i suoi secoli d'età, Yoda aveva una forte connessione con la Forza ed era un abilissimo guerriero. Fu in grado di combattere alla pari con Dooku e Darth Sidious e di respingere i fulmini di Forza a mani nude. Aveva la padronanza della telecinesi, che dimostrò in molte occasioni come durante il duello con Dooku su Geonosis e quando sollevò il caccia Ala-X di Luke dalle paludi di Dagobah. Era in grado di avere visioni della Forza e fu in grado di comunicare con Qui-Gon Jinn, che lo aiutò ad apprendere il segreto dell'immortalità. Oltre al suo potere nella Forza, Yoda era molto abile nel combattimento con la spada laser, che gli permise di distinguersi durante le Guerre dei Cloni e durante l'Ordine 66.Aveva una spada laser dalla lama verde che, al contrario delle altre, aveva un pulsante di accensione che fungeva anche da clip.
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