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Versione delle 20:38, 18 mar 2010
Darth Bane, nato con il nome di Dessel, fu uno dei Signori dei Sith più importanti di tutti i tempi. Inizialmente semplice minatore sfruttato su Apatros, divenne membro della Confraternita dell'Oscurità, addestrato dai Sith più potenti dell'epoca per via della sua forte connessione con la Forza; successivamente, deluso dalla Confraternita, insorse contro di essa ed i suoi deboli capi, eliminandoli e imponendosi a sua volta come Signore Oscuro dei Sith. Distrutta la Confraternita stabilì la Regola dei Due e fondò l'Ordine dei Signori dei Sith, che sarebbe durato, nascosto agli occhi della Repubblica e dei Jedi, fino a Darth Sidious, che avrebbe riportato i Sith al potere.
Darth Bane era il Sith'ari, leggendario guerriero del lato oscuro che avrebbe dovuto distruggere i Sith e poi ricostruirli più forti e potenti di prima.
Indice
Biografia
La dura vita di Apatros
Dessel nacque su Apatros, figlio di un minatore di nome Hurst, lavoratore della Compagnia Mineraria dell'Orlo Esterno, che sfruttava innumerevoli lavoratori su Apatros per estrarre il cortosis che sarebbe poi stato venduto alla Repubblica Galattica, impegnata a combattere le Nuove Guerre Sith. Hurst si ubriacava spesso ed era violento con il figlio, al quale addebitava la morte della moglie, avvenuta durante il parto. Ad ogni modo, Dessel riuscì a superare l'infanzia e a sedici anni cominciò a lavorare in miniera. Una notte, dopo che Hurst, ubriaco fradicio, l'aveva picchiato brutalmente, Dessel, allo stesso tempo arrabbiato e addolorato, si immaginò una mano oscura stringersi attorno al suo cuore e stritolarlo; la mattina dopo, Hurst era morto. Da questo momento, Dessel si trovò legato alla Compagnia dagli innumerevoli debiti che il padre aveva contratto.
La vita da minatore era dura: con il tempo, Dessel imparò a ignorare le minacce e i soprusi degli altri minatori. In particolare, cominciò a sentire una particolare sensazione che gli permetteva di prevedere le mosse dei suoi avversari, tanto nelle risse quanto nei giochi di carta: nel primo caso gli permetteva di uscirne indenne, nel secondo di vincere ingenti somme.
Un giorno, dopo essere rincasato prima a seguito dell'ennesima rissa con Gerd, Dessel si recò alla cantina di Groshik, dove sfidò a sabacc alcuni ufficiali della Repubblica. Quando questi cercarono di reclutarlo, Dessel si rifiutò con decisione e presto volarono insulti, culminati con la schiacciante vittoria di Dessel su un sottufficiale repubblicano che mandò quest'ultimo su tutte le furie. Uscito dalla cantina, Dessel fu raggiunto dal sottufficiale che tentò di accoltellarlo, ma il giovane minatore riuscì ad usare la Forza per salvarsi e uccidere il sottufficiale. Certo che la Compagnia lo avrebbe consegnato alla Repubblica, Groshik riuscì a intervenire, usando la sua rete di contatti per far fuggire Dessel dal pianeta e portarlo sul fronte di guerra, dalla parte dei Sith.
I Marciatori della Disperazione
Partito a bordo di una nave rodiana, Dessel venne reclutato dalla Confraternita dell'Oscurità e inviato a combattere, inizialmente come semplice Sergente, presso la divisione dei Marciatori della Disperazione, comandata da Ulabore, un burocrate di basso conto. Esperto con la pistola GSI-21D e il fucile blaster TC-22, Dessel scalò rapidamente le vette dei Marciatori, in particolare grazie alla propria abilità di sentire i nemici prima ancora di vederli, che gli permetteva di salvare l'intera divisione da situazioni altrimenti letali. Dessel raggiunse l'apice nella Battaglia di Kashyyyk, quando ottenne la fiducia dell'intera divisione, anche se il merito della vittoria andò ad Ulabore.
La svolta avvenne durante la Battaglia di Phaseera: un comandante Sith inviò un ordine ad Ulabore, che di fatto gettava i Marciatori in una missione suicida. Pur conscio di questo errore, Ulabore temeva l'ira del Signore dei Sith se avesse agito diversamente e pertanto ordinò alla divisione di obbedire. Dessel tuttavia si rifiutò e, dopo aver tramortito Ulabore, condusse la divisione in battaglia usando una tattica diversa. Dopo essere stato acciecato dallo scoppio di una granata, Dessel per la prima volta usò, seppur inconsciamente, la Forza: benché incapace di vedere, riuscì ad uccidere parecchi soldati nemici con un fucile da cecchino in pochissimo tempo.
Una volta conclusasi la battaglia, Ulabore portò Dessel al cospetto di Kopecz, il Signore Oscuro dei Sith a capo dell'operazione. Entrambi i soldati si aspettavano che Dessel sarebbe stato giustiziato, ma sorprendentemente Kopecz gli offrì di arruolarsi nell'Accademia Sith di Korriban e così apprendere come padroneggiare il lato oscuro. Dessel accettò e, come nuovo nome, memore delle violenze del padre, assunse quello di Bane: la rovina.
L'addestramento su Korriban
Una volta giunto all'Accademia, Bane divenne a tutti gli effetti un apprendista Sith sotto Kas'im, un Signore Oscuro che ricopriva il titolo di Maestro di Spada Sith. Mentre conduceva impegnativi e pesanti esercizi fisici, il giovane, pur contro la volontà dei Maestri, passava parecchio tempo negli archivi, tuffandosi nello studio della storia dei Sith. In ultimo, ma non meno importante, apprese rapidamente a padroneggiare la Forza, portandosi al di sopra di molti studenti più anziani di lui per apprendistato. Ad un certo punto arrivò ad uccidere Fohargh, un apprendista che lo umiliava continuamente, con un flusso di Forza pura in un impeto di rabbia. Qordis, capo dell'Accademia, rimase profondamente stupito e ordinò a Kas'im di concentrarsi maggiormente sul giovane Sith.
Quella notte, maggiormente consapevole dei suoi poteri, Bane comprese che era stato lui stesso a causare la morte del padre. Questa rivelazione lo sconvolse e lo portò a temere il lato oscuro; questa paura gradualmente gli fece perdere la forte connessione che aveva con esso. Nel tentativo di recuperarla, attaccò con rabbia Sirak, il favorito di Qordis, che però lo sconfisse facilmente, arrivando quasi ad ucciderlo. Ormai indebolito, Bane divenne lo zimbello degli altri apprendisti.
Cercando disperatamente di recuperare i suoi poteri, Bane tornò a chiudersi negli archivi, dove apprese di più sulla storia dell'ordine. Queste sue nuove conoscenze lo portarono a divenire sempre più critico nei confronti della Confraternita. In particolare cominciò a chiedersi perché nessun Sith avesse il titolo di Darth: la spiegazione gli fu successivamente data da Kas'im, il quale disse che prendere quel titolo era stato proibito da Kaan, capo della Confraternita, poiché avrebbe portato a lotte intestine e prevaricazioni.
Nuovi insegnamenti
Ad un certo punto, un'ex Jedi di nome Githany entrò nell'Accademia. Bane intravide in lei il modo di recuperare il suo potere e ne divenne subito apprendista; Githany fu ben felice di addestrarlo, in quanto voleva usarlo per sconfiggere Sirak. I due passarono parecchio tempo insieme e la donna istruì Bane sui poteri del lato oscuro, mentre Kas'im continuava ad addestrarlo nel combattimento con la spada laser. In ultimo, il giovane apprendista continuava a studiare gli antichi Sith più che gli insegnamenti della Confraternita, apprendendo di più delle tradizioni dell'ordine. Ben presto arrivò a dimostrare capacità eccezionali che stupirono tanto Githany quanto Kas'im.
Una volta che si sentì pronto, Bane affrontò Sirak e lo sconfisse, ma gli permise di restare in vita; un fatto, questo, che scontentò parecchio Githany. Ad ogni modo, Kas'im, soddisfatto, donò a Bane la spada laser del suo maestro, Na'daz, da lui ucciso come test per le proprie capacità. Poco dopo, Qordis convocò Bane: gli rivelò che sapeva del suo addestramento segreto con Githany e gli ordinò di smettere di studiare agli archivi. Questo non fece che aumentare i dubbi di Bane, il quale decise di sfidare Qordis lasciando l'Accademia e aggirandosi nella Valle dei Signori Oscuri per consultare gli antichi spiriti. Quando nessuno dei Signori dei Sith del passato si prestò alle sue chiamate, Bane ne dedusse che il loro silenzio era frutto della loro disapprovazione per la Confraternita. Il giovane arrivò alla conclusione che la debolezza della Confraternita stava nel fatto che si curava più dell'ordine che del lato oscuro.
Bane, denutrito, fece ritorno all'Accademia due settimane dopo. Qui apprese che gli apprendisti stavano per essere tutti elevati al grado di Signori Oscuri e inviati a combattere su Ruusan contro l'Armata della Luce dei Jedi. Appena tornato, Bane fu raggiunto da Githany, che lo condusse negli archivi, dove fu attaccato a tradimento da Sirak, Llokay e Yevra; Githany si era finta loro alleata, ma in quel momento li tradì e uccise gli ultimi due, mentre Bane sconfisse Sirak. Questi implorò pietà, ma il Sith lo decapitò comunque: questo fu l'atto con cui accolse pienamente il lato oscuro in sé.
Finalmente nutrito del potere che bramava, Bane abbandonò Githany, entusiasta per essere stata nominata Signora Oscura, e affrontò Qordis, dicendogli che aveva ucciso Sirak e denunciando lui e gli altri Maestri come codardi, autoproclamandosi Darth Bane. Quindi rubò la nave del capo dell'Accademia, la Valcyn, e lasciò Korriban, alla ricerca di un modo per conoscere il vero significato del lato oscuro.
Il Tempio degli Antichi
Bane si recò su Lehon, il pianeta che aveva assistito alla nascita dei Rakata — una razza potente nella Forza e nel lato oscuro che aveva dominato la Galassia per secoli — e alla distruzione della stirpe oscura di Darth Malak. Appena giunto sul pianeta, Bane sentì una fortissima connessione con il lato oscuro, addirittura superiore a quella che avvertiva su Korriban; quindi, asservì un rancor e lo usò come destriero, girovagando alla ricerca del leggendario Tempio degli Antichi, dove sperava di trovare le ambite risposte.
Finalmente Bane raggiunse il Tempio, trovandolo vuoto e in rovina. All'interno però scovò l'olocron appartenuto al Signore Oscuro Darth Revan, che aveva messo in ginocchio la Repubblica più di duemila anni prima. Bane passò settimane a studiare l'olocron, cementando le proprie convenzioni e raggiungendo la consapevolezza che i Sith avevano bisogno di un nuovo ordine e che la Confraternita andava cancellata.
Nel frattempo, grazie ad una visione di Githany, Kaan aveva appreso che Bane si trovava su Lehon e pertanto inviò Kas'im ad ucciderlo. Il Sith partì immediatamente e raggiunse il suo ex allievo, affrontandolo in duello; Kas'im si dimostrò superiore nel combattimento con la spada laser e fu ad un passo dall'avere la meglio, ma Bane riuscì a sfogare la propria energia oscura, facendo crollare il Tempio; Kas'im rimase ucciso nel crollo. Poco dopo, Bane inviò a Kaan un messaggio nel quale lo informava della morte di Kas'im e gli forniva le istruzioni per creare una bomba di pensiero (tacendogli che il suo utilizzatore non sarebbe sopravvissuto).
Avvelenamento
Kaan era sicuro di essere sul punto di vincere la guerra. Pernicar, il consigliere di Lord Hoth, era stato ucciso e il comandante dell’Armata della Luce era in antipatia con uno dei suoi migliori guerrieri, Valenthyne Farfalla. La flotta Sith, per giunta, manteneva un ferreo blocco intorno a Ruusan. Per questo, quando Bane gli chiese di poter tornare nella Confraternita, si trovò d’accordo con Githany, la quale sosteneva che non c’era bisogno del suo aiuto, e la mandò ad ucciderlo.
Githany si recò su Ambria, dove si stava combattendo una battaglia, e qui, dopo averlo sedotto, baciò appassionatamente Bane. Egli sentì il veleno sulle sue labbra, ma riteneva che la potenza del lato oscuro lo avrebbe salvato. Le chiese di diventare sua apprendista, ma la Signora Oscura rifiutò, ritenendo che Kaan le avesse concesso maggiore potere di quanto potesse Bane. Questi, deluso, si allontanò.
Cominciò dunque a percepire il veleno, che Githany aveva coperto con una pozione minore per non far preoccupare Bane: questi cadde privo di sensi, non riuscendo ad attingere al lato oscuro per sopravvivere. Fu salvato solo quanto un uomo ed i suoi figli sopraggiunsero, fuggendo dal campo di battaglia: Bane li massacrò, nutrendosi della loro paura e della loro sofferenza. Poi si fece curare da Caleb, un sensibile alla Forza, minacciandolo di uccidere sua figlia.
Finalmente libero dagli effetti della pozione, Bane partì per Ruusan, determinato ad eliminare una volta per tutte la cricca di Kaan.
La fine della Confraternita
Sorprendendo il Consiglio della Confraternita presentandosi innanzi ad esso, sapendo di essere già stato dato per morto, Bane suggerì ai Signori Oscuri di unire le forze e creare un potere che avrebbe certamente distrutto i Jedi; egli, inoltre, sperava di potersi appropriare della forza di Kaan e dei suoi seguaci. Per un po’, il rituale portò i Sith quasi alla vittoria, ma Kaan lo ruppe, unendosi alla carica assieme agli altri Signori Oscuri. Carica che, infine, venne debellata dai Cavalieri di Farfalla.
Mentre avveniva la carica, Bane contattò l'Ammiraglio Adrianna Nyras e ordinò alla flotta Sith di attaccare i Jedi, sicuro che sarebbe stata sconfitta, e si incontrò con Qordis, che gli offrì il suo aiuto per prendere il controllo della Confraternita. Disgustato dal fatto che il suo vecchio maestro non capisse la necessità di fondare un ordine di tipo diverso, Bane lo affrontò e lo uccise.
Quando si trovò circondato dai Jedi, Kaan usò il potere noto come "bomba di pensiero" e annichilì entrambi gli eserciti, imprigionandone le anime ed i poteri in una sfera misteriosa. Qui, successivamente, alcuni Jedi, disobbedendo al Consiglio, avrebbero costruito la Valle dei Jedi. Darth Bane, tuttavia, riuscì a fuggire alla devastazione e, poco dopo, comprese di essere l'unico Sith rimasto.
Esplorando il campo di battaglia desolato, Bane trovò un'altra sopravvissuta: una bambina di nome Zannah. La piccola era stata portata su Ruusan dai Jedi, i quali successivamente avevano ucciso per errore il suo amico Laa, provando in lei rabbia e disperazione; inoltre, appena lo vide, pur riconoscendolo come Sith, la bambina non provò alcuna paura, sostenendo di essere a sua volta un'assassina, in quanto si era vendicata dei Jedi con poteri che nemmeno lei avrebbe mai immaginato di possedere. Bane comprese che lei sarebbe stata un'apprendista adatta. Successivamente, setacciando l'accampamento della Confraternita, Bane trovò i dati relativi alla tomba di Freedon Nadd e i conti dell'enorme ricchezza accumulata da Qordis, che gli sarebbero tornati utili.
Deciso a visitare la tomba di Nadd, Bane lasciò Zannah su Ruusan, determinato a far sì che trovasse la sua strada, dandole appuntamento su Onderon due settimane dopo.
Resurrezione
Una volta giunto su Dxun, Bane cominciò ad essere tormentato dallo spirito di Qordis. In un impeto d'ira, il Sith danneggiò gravemente la Valcyn, costringendosi ad un atterraggio di fortuna ma arrivando sano e salvo sulla luna. Qui, guidato dallo spirito di Kaan, raggiunse la tomba del Signore Oscuro e rintracciò l'antico olocron di Freedon Nadd in una delle sue sale più profonde. Non appena tentò di prenderlo, Bane venne attaccato da stormi di orbalisk, creature simili a scarafaggi che ricoprirono quasi tutto il suo corpo, causandogli un dolore inimmaginabile. Non riuscendo a rimuoverle, Bane si mise subito a studiare l'olocron, cercando una soluzione; gli insegnamenti di Nadd gli dissero solamente che era impossibile rimuovere gli orbalisk. Bane tuttavia comprese che potevano essere un dono: il dolore che gli infliggevano gli provocava rabbia e quindi alimentava il suo potere oscuro. Per di più, nemmeno una spada laser poteva scalfirli ed erano dunque un'ottima armatura. Il Sith avrebbe imparato ad usarli e a sopportare il dolore.