L'Impero cercò sempre di tenere nascosto l'esito della Battaglia di Yavin per evitare un calo vertiginoso di stabilità della sua politica del terrore. Per questo non fu difficile alle spie imperiali scoprire che un giovane pilota ribelle si era recato su [[Centares]], dove stava diffondendo promiscuamente le notizie della battaglia fra la popolazione. Vader inviò immediatamente una squadra di cacciatori di taglie a catturarlo e torturarlo per scoprire il nome del pilota che aveva lanciato il colpo che aveva annientato la <i>Morte Nera</i>. E qui, Vader ebbe finalmente la sua risposta: Skywalker.
[[Immagine:darth_vader_7.jpg|thumb|200px|right|Darth Vader ottiene il nome di suo figlio da un Ribelle.]]Per il Signore Oscuro non fu difficile capire che, evidentemente, prima di morire [[Padmé Amidala|Padmé]] aveva dato alla luce loro figlio, il quale era poi stato tenuto nascosto e addestrato da [[Obi-Wan Kenobi|Obi-Wan]]. Lo stesso [[Palpatine]], pur essendo probabilmente a conoscenza del fatto, glielo aveva tenuto nascosto. Il [[lato oscuro]] però era ancora molto forte in Vader e gli fece abbandonare ben presto queste emozioni: suo figlio si era schierato dalla parte di Obi-Wan ed era quindi un nemico. Ma se fosse riuscito a convertirlo, Vader avrebbe potuto usarlo per sconfiggere l'Imperatore e permettere ai due di mettere fine alla [[Guerra Civile Galattica|guerra civile]] e regnare sulla [[Galassia]] come padre e figlio.
Era però necessario che l'Imperatore non sapesse dell'esistenza di [[Luke Skywalker]]. Perciò, Vader assassinò personalmente tutti i cacciatori di taglie che avevano udito quel nome, ma uno riuscì a sfuggirgli: si trattava di [[Mala Mala]], la quale, dopo avere ucciso il pilota ribelle che aveva rivelato il nome di Skywalker, raggiunse [[Coruscant]] e passò l'informazione all'Imperatore.
Vader si recò al Centro Imperiale, inginocchiandosi davanti all'Imperatore per la prima volta dopo la Battaglia di Yavin. Palpatine lo rimproverò per la perdita del "giocattolo di Tarkin" e gli chiese perché non si fosse presentato a lui prima; Vader, umilmente, gli rispose che stava dando la caccia al pilota ribelle che aveva distrutto la stazione da battaglia. Poco dopo essere stato congedato, il Signore Oscuro scoprì che Skywalker si trovava su [[Jazbina]] per un compito diplomatico per conto dell'[[Alleanza Ribelle]] e partì immediatamente.
[[Immagine:darth_vader_8.jpg|thumb|left|200px|Darth Vader vede per la prima volta Luke su [[Jazbina]].]]Vader ordinò a [[Prepredenko]], sovrano di Jazbina, di arrestare e custodire Skywalker fino al suo arrivo. Prepredenko obbedì, ma il giovane riuscì a scappare; appena giunto sul pianeta, Vader, infuriato per il fallimento, fece torturare e uccidere il sovrano, quindi si mise sulle tracce del pilota, riuscendo a incastrarlo prima che potesse lasciare il pianeta e trovandosi così faccia a faccia con suo figlio per la prima volta. Vader e i suoi [[assaltatori]] vennero minacciati dai Ribelli del pianeta, ma, quando il Signore Oscuro minacciò di far bombardare la capitale dal suo [[Star Destroyer]] in orbita, Luke decise di consegnarsi. Poco dopo, [[Jal Te Gniev]], un pilota ribelle fallito, riuscì a distruggere lo Star Destroyer in un coraggioso attacco suicida e la popolazione di Jazbina insorse, tramortendo le truppe di Vader. Questi, in minoranza, dovette fuggire.
Una volta tornato su Coruscant, Vader dovette nuovamente inginocchiarsi davanti all'Imperatore a mani vuote. Questa volta, Palpatine lo apostrofò in modo singolare: <i>"Avanti, Skywalker"</i>. Vader intuì che il suo Maestro sapeva dell'identità del pilota e capì che doveva accelerare i suoi piani. Nei giorni seguenti, a bordo del <i>Devastator</i>, compì una serie di raid contro le basi ribelli, fino ad apprendere anche il nome del pilota: Luke.