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Kallidahin

Nessun cambiamento nella dimensione, 14:33, 21 mar 2011
/* Storia */
L’isolamento di Polis Massa ne fece il rifugio ideale per i maestri Jedi [[Obi-Wan Kenobi]] e [[Yoda]] quando si misero in salvo dal nascente [[Impero Galattico]]. In questo nascondiglio essi trovarono asilo e condussero in tutta fretta l’agonizzante [[Padmé Amidala]] in un centro medico. Nonostante gli sforzi dei più abili medici Kallidahin e dei loro droidi, Amidala morì, ma non prima di aver dato alla luce due gemelli, [[Luke Skywalker|Luke]] e [[Leia Organa Solo|Leia]].
[[Immagine:polismassani_1.jpg|thumb|left|Due Kallidahin.]]I Kallidahin, in effetti, non provenivano da [[Polis Massa]], ma erano ossessivamente attaccati ai frammenti del pianeta che può essere stato la patria dei loro antenati. Nel remoto passato, il mondo di [[Eellayin]] finì in frantumi a causa di un non meglio precisato cataclisma, e il popolo Eellayin scomparve. Cinquemila anni fa, una spedizione per scoprire i resti della civiltà Eellayin fu intrapresa dai piccoli alieni senza volto. Si legarono a tal punto alle ricerche archeologiche da divenire noti come Kallidahin, un nome che adottarono senza obiezioni.
[[Immagine:polismassani_1.jpg|thumb|left|Due Kallidahin.]]Poco si sa dei Kallidahin, senonché anch’essi provenivano dal [[settore di Subterrel]], la stessa zona di spazio che ospitava la loro patria adottiva tra gli asteroidi. Erano abili xenobiologi, affascinati dalle altre specie aliene, eppure non inclini a confrontarsi con esse, a dispetto di tali passioni. Essi preferivano piuttosto studiarle da lontano, esaminando le vestigia di culture aliene se non gli alieni stessi. Tenendo conto di quanto scarso sia stato il contatto diretto con altre culture, essi hanno raccolto un database di xenobiologia impressionante. Scoprire il reale nesso che li legava agli antichi [[Eellayin]] rimaneva l’obiettivo primario dei Kallidahin.
I Kallidahin hanno avuto contatti con gli schivi [[Kaminoani]], scambiando una parte dei loro dati con tecnologie di clonazione, adattando poi queste attrezzature per i loro scopi, benché i loro processi di clonazione rimasero meno sofisticati rispetto al lavoro dei Kaminoani. I Kallidahin li impiegavano nella speranza di ricostruire qualsiasi materiale biologico scoperto nel corso dei loro scavi archeologici.