====Malak====
{{Quote|Tu - usare la Forza? Questa si che è una notizia per cui vale la pena attraversare la galassia! Perfetto. Tu appartieni a me, voglio dire, ai Jedi.|Malak tenta di convincere Jarael a partecipare alla crociata del suo maestro|Fonte}}
Jarael incontrò per la prima volta il [[Cavaliere Jedi]] che conobbe come "Squint" in circostanze tutt'altro che ideali: entrambi erano prigionieri dei Mandaloriani sul mutevole mondo conosciuto come Flashpoint. I Mandaloriani che avevano catturato Jarael, credendo falsamente fosse una Jedi, l'avevano portata li per gli esperimenti del noto scienziato Mandaloriano Demagol, un sadico scienziato che stava studiando i Jedi per scoprire cosa dava loro i loro considerevoli poteri e abilità. Squint incontrò Jarael subito dopo una delle sessioni di "studio" di Demagol, riconoscendola come una nuova prigioniera e, non sentendo la sua latente sensibilità alla Forza, si rese conto che non era una Jedi. Sapendo che gli esperimenti di Demagol avrebbero molto probabilmente ucciso tutti coloro che non avevano la capacità di recupero dei Jedi, Squint si offrì a Demagol al posto di Jarael, nonostante faticasse a stare in piedi. Jarael riconobbe il suo sacrificio e, all'arrivo di Zayne Carrick e Rohland Dyre e la liberazione dei prigionieri, Squint e Jarael si lasciarono in buoni rapporti, tanto che Squint le rivelò il suo nome reale: Alek.
Jarael e Alek si ritrovarono poi a Omonoth a bordo della Arkanian Legacy di Arkoh Adasca, dove Adasca aveva invitato diversi gruppi, tra cui il gruppo di Jedi Revansciti che Alek rappresentava, per negoziare il prezzo per i diritti sullo sciame di eogorth che la Adascorp aveva scoperto. Jarael fu felice di rivedere Alek; per lei Alek rappresentava una faccia familiare nella situazione sempre più pericolosa in cui si trovava, dove Arkoh Adasca la teneva in ostaggio per ottenere le conoscenze di Gorman Vandrayk sulle exogorth. Le sensazioni di piacere le sembravano reciproche da parte di Alek in questa reunion inaspettata. Quando successivamente Adasca colpì Jarael, sostenendo che le aveva insegnato ad essere speciale rispetto alle altre Diramazioni Arkaniane, Alek giunse in sua difesa portando la spada laser alla gola di Adasca, notando che lei era davvero speciale e promettendo di porre fine alla vita di Adasca se quest'ultimo avesse colpito nuovamente Jarael.
Dopo che la situazione su Omonoth si deteriorò e la Arkanian Legacy venne distrutta, Alek accompagnò Zayne, Jarael e i loro compagni su Taris, dove Alek rimase con Jarael, Rohlan e Dob Moomo a bordo della Moomo Williwaw in orbita. Sperando di allontanare i pensieri di Jarael dalla perdita del suo vecchio amico Gorman Vandrayk, Rohlan suggerì un duello d'allenamento fra lei e Alek. Nonostante le considerevoli abilità Jedi di Alek, Jarael fu in grado di scofiggerlo, con grande sorpresa dello sconfitto. Dopo la conclusione dell'allenamento, Jareal gli confessò il suo rammarico e il suo dolore per la scomparsa di Camper; con la propria passione e la sempre più forte attrazione per Jarael e vedendo la sua angoscia, Alek cercò di consolarla, sia emotivamente che fisicamente. Tuttavia Jarael lo respinse affermando che era troppo presto per prendere in considerazione un qualsiasi tipo di compagnia fisica dopo essere stata sfruttata da Adasca e aver perso il suo amico di lunga data nonchè figura paterna. Alek affermò di capirla, ma mise in discussione se fosse effettivamente un brutto momento per lei o se semplicemente lui non era la persona che voleva.
La strada di Alek si riunì presto con quella di Jarael quando lui li precedette a Coruscant con Shel Jelavan per entrare in contatto con i membri del Consiglio Jedi, nel tentativo di aiutare Zayne a ripulire il suo nome. Egli sarebbe ritornato alle Crociate Jedi dei Revanscisti poco dopo l'incidente Vindication, non prima però di offrirsi di prendere Jarael con se. Jarael fu tentata di andare con Alek, ora otto lo pseudonimo di Malak, ma scelse invece di rimanere con Zayne e gli altri, notando che i suoi compagni, in particolare Rohlan, avevano ancora bisogno del suo aiuto.
Poco dopo, i Crociati Jedi ebbero una visione delle barbarie Mandaloriane su Cathar, ciò rafforzò la volontà di fermare i Mandaloriani e rese i Jedi Revanscisti e gli ufficiali dell'esercito della Repubblica alleati. Con questo consenso e il fatto che Rohlan era ormai un eroe sportivo grazie ai duelli con gli swoop, Malak ritenne che non vi era più nulla che potesse fermare Jarael dall'unirsi a lui e al movimento Revanscista. Rintracciò Jarael su Wor Tandell dove le offrì nuovamente di unirsi a lui, sostenendo che avevano bisogno di lei e delle sue naturali abilità in combattimento, di cui era stato testimone in prima persona a Omonoth così come nel loro allenamento sopra Taris. Anche se Jarael era riluttante ad accettare, lei non poteva respingerlo direttamente e Malak insisteva, soprattutto quando seppe della sua sensibilità alla Forza. Fu solo quando Zayne baciò Jarael, sostenendo di stare con lei, che Malak cedette; lui era infelice per aver apparentemente perso Jarael per il bene del suo movimento e soprattutto per se stesso, ma se ne andò senza incidenti per continuare a combattere la guerra.
====Arkoh Adasca====