Sebbene fossero però riusciti a piegare la scienza genetica ai loro voleri per rispondere al caos ambientale generatosi, ricostruendo il loro bacino genetico in adattamento allo stesso, non riuscirono mai a riconquistare l’autosufficienza, dovendo importare dall’esterno del sistema qualsiasi cosa abbisognasse anche solo per la mera sopravvivenza.
==Storia==
[[Immagine:kamino_1kamino_2.jpg|thumbnail|right|I laboratori di clonazione.]]La partnership dei [[Kaminoani]] con la [[Repubblica Galattica]] per fornire ad essa il suo [[Grande Esercito]] ben presto spinse il pianeta acquatico ad una notorietà della quale mai prima d’ora aveva goduto. Questo tuttavia lo portò ad essere l’obiettivo primario dei primi attacchi del Separatisti durante la guerra, con il Comandante [[Mon Calamari]] [[Merai]] alla guida di un assalto sul pianeta e nella sua orbita. Alcune informazioni acquisite da [[Quinlan Vos]] resero noto alla [[Repubblica]] questo attacco imminente, la quale ebbe così modo di inviare un gruppo di Jedi affinchè guidassero la difesa del pianeta.
Col progredire della [[Guerra dei Cloni]], le operazioni di clonazione Repubblicane iniziarono a diffondersi altrove. La rinomata ossessione Kaminoana per la segretezza fu irreparabilmente compromessa, e le loro tecniche proprietarie vennero ben presto portate avanti e migliorate da clonatori Repubblicani. Interi incubatoi vennero trapiantati fuori dal pianeta, e Kamino iniziò a perdere quel minimo di potere che aveva sulla [[Repubblica]]. Il pianeta fu di nuovo teatro di scontri violenti, quando gli ardenti [[Protettori Mandaloriani]] seminarono la distruzione nelle città Kaminoane durante un attacco di droidi da battaglia che lasciarono i clonatori in ginocchio.