Sedriss era un mercenario che fu localizzato e reclutato dall’Esercito Imperiale, dove però si fece subito notare per insubordinazione, tanto che arrivò persino a uccidere alcuni agenti dell’Intelligence Imperiale e fu condannato a morte.
All’ultimo momento, l’Imperatore Palpatine scoprì la sua sensibilità alla Forza e gli propose un patto: se Sedriss fosse riuscito a sconfiggerlo, sarebbe stato libero, ma in caso contrario avrebbe dovuto servirlo per il resto della sua vita. Pensando che sarebbe stato facile sconfiggere un uomo vecchio e disarmato, Sedriss accettò, ma pochi secondi dopo stramazzò al suolo. Palpatine lo iniziò così al Lato Oscuro della Forza, utilizzandolo anche per domare i resti della sua indole ribelle.
Dopo la Battaglia di Endor, Sedriss raggiunse l’Imperatore risorto su Byss, dove fu nominato Esecutore militare. A seguito della morte di Palpatine, Sedriss prese il comando dell’Operazione Mano Ombra, tentando anche un attacco contro Balmorra per impedire che si unisse alla Nuova Repubblica. Fatto ritorno su Byss, eliminò i traditori Nefta e Sa-Di, che stavano distruggendo tutti gli ultimi cloni dell’Imperatore, ma riuscì a scoprire che Palpatine si era già reincarnato.
L’Imperatore gli ordinò di dare la caccia a Luke Skywalker, e Sedriss lo localizzò su Ossus. Recatosi lì assieme a Vill Goir, prese in ostaggio l’Ysanna Jem e si appoggiò a un “albero”, solo per scoprire che in realtà era la metamorfosi dell’antico Maestro Jedi Ood Bnar, che lo avvinghiò con i suoi rami. Sedriss tentò di attingere al Lato Oscuro per ucciderlo, ma Bnar si autodistrusse, portando con sé l’Esecutore nella tomba.