Come il loro aspetto suggeriva, erano aggraziati, intelligenti e saggi, ricordavano le lezioni del passato nel guardare al futuro e mostravano una notevole abilità nel risolvere i problemi. Nella loro cultura solo i legami familiari erano considerati al di sopra dell’amicizia e l’amicizia era tenuta in conto sopra ogni altra cosa.
==Storia==
A Per lungo hanno creduto tempo, gli Omwati credettero di essere le uniche forme di vita intelligente nel cosmo, sviluppando le sole ad aver sviluppato una forma di tecnologia propria ed una singolare culturaproprie. Unificatisi sotto un singolo governo planetario molto relativamente presto nella loro storia, hanno si risparimiarono in tal modo evitato i secoli di guerre che hanno piagato e conflitti nazionalisti, così comuni nel passato di molti dei mondi quasi giunti al traguardo di divenire già divenuti società interplanetarie.
In questo idilliaco scenario sociale , la civiltà Omwati ha conosciuto conobbe millenni di virtualmente ininterrotti progressi nella filosofia, nelle arti, nella medicina e nelle teorie matematiche; i loro sistemi di produzione, irrigazione, costruzione ed estrazione erano avanzatissimi, sebbene rispetto agli standard galattici l’intero loro bagaglio tecnologico potesse essere considerato piuttosto relativamente antiquato.
[[Immagine:Omwati_1.jpg|150px|thumb|left|Individuo Omwati.]]Questa razza è riuscita a riuscì raggiungere ad ogni modo uno dei risultati che ben poche specie nella galassia potevano vantare, ovvero ossia il perfetto bilanciamento tra le necessità di produzione di una cultura tecnologicamente avanzata ed il rispetto per le risorse e l’ecosistema che li ospitava: le loro città alveare, sparse sull’intera superficie planetaria, riuscivano ad integrarvisi al punto che il livello di inquinamento era pressoché identico a quello di mondi che non ospitavano insediamenti.
La prima nave della [[Repubblica Galattica]] a visitare il pianeta fu uno [[Star Destroyer di classe Victory]] comandato da quello che un giorno sarebbe stato conosciuto come [[Gran Moff]] [[Wilhuff Tarkin]], la società Omwati dopo uno shock iniziale diede il benvenuto agli uomini della Repubblica.
Tarkin ed il suo team prima di ripartire fornirono loro dati riguardanti tecnologia, cultura e storia del sistema galattico perché gli Omwati li potessero studiare, oltre a questo la promessa che altre navi sarebbero un giorno arrivate. Tarkin non rese edotti gli Omwati che il loro mondo doveva essere stato visitato dalle antiche navi della allora nascente Vecchia Repubblica, cosa deducibile dal fatto che la loro specie esisteva anche altrove nell’universo, in effetti lo stesso pianeta [[Coruscant]] ne ospitava una piccola comunità.
[[Immagine:Omwati_1.jpg|150px|thumb|left|Individuo Omwati.]]Più di un decennio trascorse prima che Tarkin facesse ritorno, nella sua lungimiranza aveva tenuto segreta l’esistenza della civiltà Omwati nei suoi rapporti missione, sperando che un giorno lui ed i suoi fidi comandanti avrebbero potuto trarre vantaggi dalla razza, che appariva uno sfruttabile serbatoio di menti eccelse. Quando l’Imperatore diede al Grand Moff fresco di nomina il dominio sui territori dell’[[Orlo Esterno]], egli comprese che fosse ormai il tempo di rivelare la loro esistenza; mentre diplomatici Imperiali incantavano il popolo Omwati con le avventure della società galattica (senza mai menzionare i loro ‘fratelli’ sparsi nella galassia), [[Tarkin]] supervisionò la costruzione di un centro orbitale di formazione Imperiale. Una volta completo l’Impero rivelò il suo vero volto: gli Omwati furono incaricati di condurre test di intelligenza ed attitudinali sull’intera popolazione, poi costretti a consegnare loro i giovani che avevano raggiunto i massimi punteggi, sotto la minaccia della distruzione delle loro città direttamente dai loro avamposti orbitali. Gli Omwati dovettero accettare sebbene con riluttanza, centinaia dei loro bambini lasciarono la superficie diretti al centro, della maggior parte di loro nessuno seppe mai più nulla.
Quando [[Tarkin]] e molti dei suoi più stretti collaboratori vennero uccisi nella distruzione della [[Morte Nera]] il centro di formazione venne abbandonato, al contempo il popolo Omwati aveva segretamente raggiunto l’obiettivo di costruire vascelli che fossero in grado di spezzare i legami gravitazionali del pianeta e di viaggiare nel vuoto spaziale, allo scopo di raggiungere il satellite artificiale; non riuscirono a riunirsi ai propri figli perduti, ma trovarono tecnologie che li aiutarono enormemente nell’avanzamento del loro programma di esplorazione. Appena dieci anni dopo la [[Battaglia di Endor]] il primo vascello Omwati in grado di compiere balzi iperspaziali venne realizzato, alla base di questo rapido progresso il desiderio di ricongiungersi ai bambini persi tra le stelle, increduli di fronte ai dati ottenuti sul satellite artificiale che li dava per morti tutti tranne un ristretto gruppo di 10.
Al tempo in cui gli Owati si unirono ai loro fratelli dispersi nella Nuova Repubblica, sul pianeta madre un culto autoctono della [[Forza]] si andava sviluppando, concepito sulla base di alcune delle informazioni lasciate dal team di [[Tarkin]] nel loro primo contatto.
==Presente in==
*{{LFC|Coruscani Dawn}}
*''[[Evasive Action: Prey]]''
*''[[Death Star (romanzo)|Death Star]]'' {{Mo}}
*[[Star Wars: Rebellion (videogioco)|''Star Wars: Rebellion'']] {{Mo}}
*{{Journal|11|The Most Dangerous Foe}} {{Flash}}
*''[[Star Wars Galaxies]]'' {{Mo}}
*''[[Jedi Search]]'' {{1st}}
*''[[I, Jedi]]''
*''[[Il discepolo del lato oscuro]]''
*''[[I campioni della Forza]]''
*''[[La stirpe dei Cavalieri Jedi]]''
*''[[L'arma segreta]]''
*''[[X-wing: Starfighters of Adumar]]''
*''[[Dark Tide I: Onslaught]]''
*''[[Dark Tide II: Ruin]]''
*''[[Edge of Victory II: Rebirth]]''
*''[[Betrayal]]''
*''[[Fury (romanzo)|Fury]]''
==Fonti==
*''[[The Essential Guide to Characters]]'' <!--1995 nov-->
*''[[The Jedi Academy Sourcebook]]'' <!--1996 apr -->
*''[[Star Wars Encyclopedia]]'' <!--1998 jun 30-->
*[[A Guide to the Star Wars Universe (Third Edition)|''A Guide to the Star Wars Universe'', Third Edition]] <!--2000 oct 1-->
*''[[Alien Anthology]]'' <!--2001 oct-->
*''[[Ultimate Alien Anthology]]'' <!--2003 apr 19 -->
*''[[The New Essential Chronology]]'' <!-- 2005 oct 25 -->
*{{InsiderCite|106|I Have a Bad Feeling About This! (article)|I Have a Bad Feeling About This!}} <!--2009 jan-->
*''[[The Essential Atlas]]'' <!--2009 aug 18-->
*{{DB|character|wedgeantilles|Wedge Antilles}} {{Imo}}
*{{DB|location|deathstar|Death Star}} {{Imo}}
*{{DB|character|kypdurron|Kyp Durron}}
==Note e riferimenti==
{{Reflist}}
==Collegamenti esterni==
*{{CUSWEID|18294|Omwati}}
[[Categoria:Volatili senzienti]]
[[Categoria:Quasi-umani]]
[[Categoria:Omwati|*]]
[[Categoria:Razze]]