Battaglia della Stazione Citadel
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La Battaglia della Stazione Citadel, conosciuta anche come Battaglia di Telos IV, fu l'ultimo scontro che oppose il Signore Oscuro dei Sith Darth Nihilus e la Repubblica Galattica.
Indice
Svolgimento
Darth Nihilus
Darth Nihilus, il Signore della Fame, era sempre alla ricerca di Jedi o, più in generale, di utilizzatori della Forza per appagare la propria fame di Forza. Kreia, che un tempo era stata pure sua maestra con il nome Sith di Darth Traya, capì che doveva essere fermato o avrebbe annientato la galassia intera; per questo, convinse il Colonnello Tobin, sopravvissuto alla Guerra Civile Onderoniana, a recarsi a bordo del Ravager, l’ammiraglia del Signore dei Sith, e dirgli che su Telos IV si trovava un’accademia Jedi. In realtà, sul pianeta l’unica Jedi presente era Atris, la quale aveva radunato alcune Sorelle Servitrici sensibili alla Forza.Appena saputa la notizia, Nihilus si precipitò verso Telos con la sua flotta. Qui si trovava anche l'Esule, che nel frattempo aveva affrontato e redento Atris, passata precedentemente al lato oscuro. Telos era un pianeta fondamentale per la Repubblica: il progetto di ripristino planetario infatti ne garantiva la sopravvivenza politica. Se fosse fallito, nulla avrebbe potuto salvarla dallo sfacelo.
Scoppia la battaglia
Nihilus scatenò le sue forze contro la Stazione Citadel, dove gli unici ad opporre resistenza furono gli uomini delle forze di sicurezza. A dar loro man forte giunsero però anche gli alleati dell’Esule, che ella stessa aveva aiutato nel corso dei suoi viaggi: i Mandaloriani di Mand'alor il Protettore, la Milizia di Khoonda e l’esercito di Onderon.Mentre gli incrociatori Interdictor e gli intercettori Sith bombardavano la Stazione Citadel, Darth Nihilus inviò legioni di truppe d'assalto Sith sulla Stazione stessa per sabotarla e farla precipitare sul pianeta, causando così una tremenda strage. Il Tenente Dol Grenn prese il comando delle Forze di Sicurezza di Telos e, con i nuovi alleati, coordinò la difesa della stazione. Ciò sarebbe stato impossibile, a lungo andare. Pertanto, l'Esule elaborò un piano: sarebbe salita a bordo del Ravager e l'avrebbe distrutto, ucciso Nihilus e gettato la flotta Sith nel caos.
In ultimo, arrivò anche la flotta repubblicana guidata dall’Ammiraglio Carth Onasi, che ingaggiò la flotta Sith in una furiosa battaglia spaziale. L'arrivo della flotta distolse gli Interdictor dal bombardamento, permettendo così ai difensori di organizzarsi meglio ed opporsi con maggiori forze alle truppe d'assalto Sith.
Abbordaggio del Ravager
Aiutata dai Mandaloriani, l'Esule riuscì ad abbordare il Ravager e a posizionarvi delle bombe nei punti vitali. La nave, però, non sarebbe mai esplosa se non fosse stato ucciso colui che ne teneva insieme le varie parti già in rovina: Darth Nihilus stesso. L'Esule affrontò il Signore dei Sith nel suo ponte di comando; la stessa fame che lo divorava rese Nihilus più debole di quello che realmente era, permettendo alla sua avversaria di batterlo. Una volta morto, l’essenza di Nihilus si dissolse in una nube di oscurità. L'Esule e i suoi compagni poterono così abbandonare il Ravager che esplodeva.La perdita della nave ammiraglia e di Nihilus disorientò il resto della flotta Sith, che venne rapidamente distrutta dalla flotta repubblicana. Nonostante i gravi danni subiti, la Stazione Citadel riuscì a preservarsi integra e il progetto di ripristino di Telos poté continuare.