Battaglia di Bilbringi (Guerra Civile Galattica): differenze tra le versioni

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Versione delle 14:24, 20 lug 2010

Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Nuova Repubblica.
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Prima Battaglia di Xa Fel

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Battaglia di H'Ken

Battaglia di Bilbringi
Bilbringi 1.jpg
Conflitto

Guerra Civile Galattica, Campagna di Thrawn

Data

9 ABY

Luogo

Bilbringi

Esito

vittoria repubblicana

Schieramenti

Impero Galattico (Flotta di Thrawn)

Comandanti

Grand'Ammiraglio Thrawn

Forza
Perdite

Pesanti

  • Numerosi incrociatori distrutti
  • Gran parte degli Star Destroyer danneggiati

La Battaglia di Bilbringi fu una delle più grandi sconfitte inferte alla Flotta Imperiale organizzata. Fu qui, difatti, che la Nuova Repubblica tentò il tutto per tutto contrastando la flotta del Grand'Ammiraglio Thrawn, rischiando seriamente la sconfitta. Bilbringi avrebbe deciso le sorti della galassia: la Nuova Repubblica sarebbe riuscita a scacciare gli Imperiali o Thrawn avrebbe dato vita ad un nuovo Impero Galattico e conquistato nuovamente la galassia? La risposta a tale domanda era nell’esito della battaglia.

Storia

Contesa strategica

La Nuova Repubblica ed i suoi gregari dell’Alleanza dei Contrabbandieri avevano intenzione di rubare il recettore cristallino di campo gravitazionale dai cantieri astronavali imperiali di Bilbringi, ma ovviamente l’operazione sarebbe stata del tutto vana se la Flotta Imperiale non avesse avuto qualcos’altro a cui pensare. Thrawn, infatti, sapeva dell’importanza strategica di Bilbringi e sapeva anche che la Nuova Repubblica avrebbe cercato di attaccarlo. Per questo, l'Alto Comando della Nuova Repubblica mise in giro la voce che ci sarebbe stato presto un attacco al pianeta Tangrene.

Naturalmente — e come voluto —, queste voci raggiunsero le orecchie dei Servizi Segreti Imperiali, che si apprestarono a comunicarle a Thrawn. Il Grand'Ammiraglio, sperando di poter sbaragliare gran parte della Flotta della Nuova Repubblica, diresse sì le sue forze a Tangrene, ma intuì che l’attacco vero doveva verificarsi da qualche altra parte. Questi timori furono avvalorati quando intuì che le navi repubblicane non stavano muovendosi in formazione offensiva contro Tangrene, e pertanto ordinò di fare rotta su Bilbringi, nonostante il Capitano Pellaeon sostenesse che l’attacco si sarebbe verificato a Tangrene e che stessero cadendo in un diversivo.

La battaglia

I fatti diedero ragione a Thrawn: poco dopo l’arrivo delle navi imperiali a Bilbringi, infatti, uscì dall’iperspazio anche la flotta repubblicana. L'Ammiraglio Ackbar aveva fatto uscire la flotta troppo lontano dai cantieri navali e così Thrawn ebbe tutto il tempo per organizzare la difesa.

La Costrainer e la Sentinel, due Immobilizer 418, vennero poste agli angoli del 'campo' di battaglia, impedendo così ai nemici di ritirarsi. Quindi, la flotta di Thrawn cinse quella repubblicana, che non aveva ancora assunto posizione da combattimento e stava sprofondando nella più terribile confusione. La battaglia volse decisamente a favore della flotta imperiale, che strinse sempre più quella repubblicana, ormai senza possibilità di fuga.

Improvvisamente, alcuni membri dell'Alleanza dei Contrabbandieri che si trovavano su Bilbringi, decisero di aiutare la Nuova Repubblica. Affiancati dalla Squadriglia Rogue, che riuscì a superare la tenaglia imperiale, lanciarono un attacco contro i cantieri navali, aggirando e spezzando la linea difensiva imperiale. Thrawn fu costretto a richiamare alcune navi e caccia e impiegarli per la difesa dei cantieri navali, ma in questo modo diede tregua alla flotta repubblicana.

Pellaeon notò sconsolato che la battaglia stava venendo vinta dai Ribelli, ma Thrawn mostrò un maggiore ottimismo, dichiarando che l'Impero era ben lungi dal perdere lo scontro; non perdendosi d'animo, si preparò ad eseguire la letale manovra tattica 'Artiglio di Thrawn': avrebbe utilizzato gli Star Destroyer d'interdizione per far arrivare altri Star Destroyer dai sistemi vicini e riconquistare il vantaggio perduto.

Una svolta imprevista

La svolta avvenne quando, a bordo della nave ammiraglia imperiale, la Chimaera, il Capitano Pellaeon riferì a Thrawn che un gruppo di Ribelli e indigeni aveva assaltato la sua fabbrica di cloni nel Monte Tantiss, aiutati da un gruppo di Noghri. In quel momento, la guardia del corpo di Thrawn, il Noghri Rukh, irruppe nella sala di comando e assassinò il Grand'Ammiraglio.

Rukh fu poi ucciso dagli assaltatori, insieme al resto dei Noghri a bordo, ma oramai Thrawn era morto. Non ricevendo più ordini, gli incrociatori imperiali, che rimanevano immobili mentre la Nuova Repubblica otteneva l'iniziativa, inondarono la Chimaera di messaggi nei quali chiedevano come agire. Sapendo di non poter fare più nulla, Pellaeon prese il comando della flotta ed ordinò la ritirata.

A seguito di questa battaglia, Wedge Antilles venne promosso a Generale.