Battaglia di Jakku

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Battaglia di Jakku
Battaglia-di-jakku.jpg
Conflitto

Guerra Civile Galattica

Data

1 anno, 4 giorni dopo la Battaglia di Endor

Luogo

Jakku

Esito

Vittoria della Nuova Repubblica

Schieramenti

Nuova Repubblica

Impero Galattico

Comandanti
Forza
Perdite
  • Molti caccia stellari Ala-X T-65
  • Molte corvette CR90
  • Molti trasporti medi GR-75
  • Molti incrociatori stellari MC80
  • Molti Star Destroyer di classe Imperial
  • Inflictor
  • 1 Star Dreadnought di classe Executor
  • Ravager
  • Molti camminatori AT-AT
  • Molti camminatori AT-ST
"Stiamo andando verso un grande punto di stallo coi ribelli. Stiamo impegnando una vasta porzione della flotta, e se la dannata ribellione vorrà avere una possibilità di tenersi quel settore, dovrà fare lo stesso. Questa si preannuncia la più grande battaglia dopo Endor."
Gran Moff Randd[fonte]

La Battaglia di Jakku ebbe luogo circa un anno dopo la Battaglia di Endor, e coinvolse le forze della Nuova Repubblica e dell'Impero Galattico.

Preludio

Durante la Battaglia di Endor, l'Impero Galattico venne drasticamente indebolito quando l'Alleanza per la Restaurazione della Repubblica riuscì a distruggere la sua temutissima stazione da battaglia: la seconda Morte Nera. Prima che fosse distrutta, Luke Skywalker, un Cavaliere Jedi, riuscì ad allontanare suo padre, il Signore dei Sith Darth Vader, dal lato oscuro della Forza. Vader spinse l'Imperatore Darth Sidious e suo maestro nel reattore della Morte Nera, uccidendolo. I ribelli celebrarono la vittoria sulla luna di Endor, credendo che la battaglia fosse vinta. In seguito alla distruzione della stazione, la Ribellione, divenuta poi un governo galattico noto come Nuova Repubblica, dovette partecipare ancora a sanguinose lotte con le forze rimanenti dell'Impero.

La battaglia

La Battaglia di Jakku ebbe luogo un anno e quattro giorni dopo la Battaglia di Endor, fra le forze della Nuova Repubblica e dell'Impero Galattico. Con i ribelli intenzionati a catturare un settore cruciale nella guerra galattica e recuperare informazioni da una fabbrica d'armi imperiale sul pianeta, l'Impero inviò una vasta porzione della sua rimaneggiata flotta per impedire ai ribelli il controllo del pianeta e vincere una battaglia che avrebbe potuto cambiare il corso della guerra. Dato che l'Impero controllava ancora i principali cantieri navali della galassia, le forze della Repubblica decisero, in una mossa audace, di catturare lo Star Destroyer Inflictor, inviando Thane Kyrell e diversi altri ex imperiali, per la loro conoscenza tecnica degli Star Destroyer, ad abbordare la nave e disabilitarne l'iperguida, oltre al meccanismo di auto-distruzione.

Uno Star Destroyer schiantato su Jakku.
La battaglia, seppur all'inizio tatticamente a vantaggio dell'Impero, ebbe un punto di svolta improvviso quando i soldati della Nuova Repubblica assaltarono le forze nemiche da vari lati, sia a terra che nello spazio. Quando il Capitano Ciena Ree dell'Inflictor decise di contattare il Gran Moff Randd per suggerire di dividere la flotta e affrontare gli incrociatori ribelli da diverse angolazioni, oltre ad inviare truppe in atmosfera a supporto dei caccia TIE in orbita, la sua nave venne abbordata dai soldati della Nuova Repubblica. Lasciata senza scelta e impossibilitata ad attivare il meccanismo di auto-distruzione, Ree ordinò l'evacuazione e poi auto affondò la nave sulla superficie di Jakku, provocando scosse telluriche sul deserto del pianeta. Tuttavia, prima dello schianto, il ribelle Thane Kyrell riuscì a catturarla e metterla in un guscio di salvataggio per poi consegnarla alla custodia della Repubblica. La battaglia si concluse così con una decisiva sconfitta per l'Impero Galattico.

Conseguenze

L'Inflictor schiantato su Jakku trent'anni dopo.
Dopo la vittoria dei ribelli, il Capitano Ciena Ree si domandò se l'esito fosse conseguenza di un gioco di potere di qualche ammiraglio o Gran Moff, credendo che anche che gran parte della colpa della sconfitta fosse dovuta alle antiquate tattiche militari imperiali. Certamente questo fattore, insieme alla mancanza di risorse e di una leadership vera e propria, si è dimostrato fatale e ha contribuito alle gravi perdite imperiali. Per oltre un mese dopo la battaglia, l'Impero non provò più a sfidare la Nuova Repubblica su larga scala e, alla fine, fu costretto a negoziare un trattato che prevedeva la ritirata delle navi imperiali dal Nucleo e dall'Orlo Interno e di farle rimanere entro confini prestabiliti. Con la firma del trattato, alcuni membri prominenti del ricostituito Senato Galattico credettero che la guerra fra la Nuova Repubblica e l'Impero si fosse avviata alla conlcusione e che la resa di quest'ultimo fosse imminente.

Circa trent'anni dopo, il paesaggio desertico di Jakku è ancora costellato da rottami della battaglia, concentrati in un'area nota come il Cimitero dei Giganti. Rey, una cercatrice di rottami umana, era solita viaggiare in quella zona a bordo del suo speeder.

Dietro le quinte

La Battaglia di Jakku ha fatto la sua prima apparizione nel romanzo Lost Stars, ma viene anche vista in Star Wars Battlefront, uscita come contenuto scaricabile gratuito l'8 dicembre 2015, due settimane prima dell'uscita de Il risveglio della Forza.

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