Battaglia di Naboo (Invasione di Naboo)

Da SWX | DataBank Italiano su Star Wars - Guerre Stellari.
Versione del 21 lug 2010 alle 09:04 di Blackstar (Discussione | contributi)

(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Questa voce riguarda la battaglia contro la Federazione dei Mercanti. Forse stavi cercando lo scontro dell'epoca dell'Oscurantismo.
Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.
Preceduta da

Battaglia di Otoh Gunga

Contemporanea a

Seconda Battaglia di Theed

Seguita da

Nessuna, conflitto terminato

Battaglia di Naboo
Battaglianaboo1 1.jpg
Conflitto

Crisi di Naboo

Data

32 BBY

Luogo

Grandi Piane Erbose, Theed, spazio (Naboo)

Esito
Schieramenti
Comandanti
Forza
Perdite
  • Pesanti

La Battaglia di Naboo fu l'ultimo scontro combattuto durante l'Invasione di Naboo e rappresentò la fine dell'occupazione del pianeta da parte della Federazione dei Mercanti.

Svoglimento

Fallimento delle trattative

File:Battaglianaboo 2.jpg
Amidala non ottenne alcun aiuto dal Senato.
Dopo molte peripezie, la nave reale riuscì a raggiungere Coruscant e qui Amidala venne ricevuta da Valorum e Palpatine. Il Cancelliere le assicurò che aveva convocato una sessione speciale del Senato Galattico per trattare della recente invasione di Naboo, mentre il Senatore le illustrò le complesse procedure burocratiche che avrebbero dovuto affrontare. Infine, Amidala comparve davanti al Senato e parlò dell’invasione appena avvenuta, venendo costantemente interrotta da Lott Dod, Senatore della Federazione dei Mercanti, il quale propose di inviare una commissione a Naboo per accertare la verità su quanto stava dichiarando la Regina; Valorum decise di accogliere la mozione. Su esortazione di Palpatine, Amidala criticò apertamente l’immobilismo del Senato e propose un voto di sfiducia contro il Cancelliere Valorum. La proposta, accolta, ne determinò la caduta.

Constatato che il Senato non poteva aiutarla, Amidala decise di fare ritorno a Naboo e liberare da sola il pianeta. Il Consiglio Jedi, intanto, inviò Qui-Gon Jinn e Obi-Wan Kenobi ad accompagnarla, per proteggerla e stanare il Signore dei Sith che li aveva attaccati su Tatooine. Anche Anakin e Jar Jar seguirono il gruppo, oltre ai droidi R2-D2 e C-3PO.

Pianificazione della battaglia

Una volta su Naboo, Amidala organizzò il piano per liberare il pianeta. Per priam cosa, chiese a Jar Jar di condurre il gruppo al luogo sacro dei Gungan, dove essi si recavano in caso di pericolo; infatti, i Gungan avevano lasciato Otoh Gunga quando i droidi della Federazione avevano cominciato ad esplorare le paludi e il mondo sottomarino. Al luogo sacro, la vera Regina Amidala si rivelò essere la falsa ancella Padmé Naberrie, che chiese umilmente a Boss Nass il suo aiuto. Questi accettò entusiasticamente e ordinò subito di assemblare la Grande Armata Gungan, alla cui testa pose il Generale Tobler Ceel e Jar Jar Binks stesso, promosso a Bombad Generale.

Nel progetto di Padmé, i Gungan avrebbero attirato la Federazione fuori da Theed, nelle Grandi Pianure Erbose; quindi, le forze del Servizio di Sicurezza, che Panaka aveva reclutato dalla resistenza, sarebbero entrate nella capitale e avrebbero attaccato battaglia, penetrando nel Palazzo Reale e arrestando il Viceré Nute Gunray. Nel frattempo, una squadriglia di caccia stellari N-1 capitanata da Ric Olié avrebbe distrutto la nave controllo droidi in orbita, disattivando così l’esercito federale.

Mentre Panaka era impegnato a radunare sempre più forze della resistenza, i Gungan procedettero ad attirare su di sé l’attenzione della Federazione. La Grande Armata attaccò e libero le città di Spinnaker e Harte Secur, facendo preoccupare notevolmente i Neimoidiani. A Theed, Gunray contattò precipitosamente Darth Sidious, il quale nel frattempo aveva inviato Darth Maul ad assisterli; il Signore Oscuro ordinò ai Neimoidiani di massacrare i Gungan e annichilire ogni ulteriore resistenza. Così, OOM-9 si mise alla testa dell’armata federale e la condusse verso le Pianure Erbose. Qui ebbe inizio la battaglia.

La Battaglia delle Pianure Erbose

Appena giunti nelle Grandi Pianure Erbose, i Gungan si disposero ordinatamente in una vasta zona verde e attivarono un enorme scudo deflettore a dorso di alcuni falumpaset, proteggendo così il proprio esercito. Onde evitare perforazioni nello scudo, la gungamilizia era stata provvista di scudi deflettori personali, che avrebbe dovuto attivare nel caso i droidi nemici fossero riusciti a superare la difesa primaria.

I droidi da battaglia federati si schierano.
Non molto tempo dopo, comparvero le forze di OOM-9: file ordinate di AAT e MTT, senza alcun droide a terra, che si fermarono appena a portata di tiro. Ad un ordine del Comandante droide, gli AAT cominciarono a bersagliare lo scudo deflettore di una gragnarola di colpi laser, colpendolo ripetutamente, ma senza sortire alcun effetto: lo scudo resse e l'attacco si rivelò inutile.
Le linee Gungan si preparano a reggere l'avanzata dei droidi.
A questo punto, gli MTT sbarcarono migliaia di droidi da battaglia, che marciarono compatti verso l'esercito gungan, oltrepassando lo scudo. Come previsto, i Gungan impugnarono gli scudi deflettori e lanciarono una gran quantità di booma contro i droidi che avanzavano, ma furono infine costretti a ripiegare. Lentamente, i Gungan furono costretti ad allontanarsi, impossibilitati a contenere l'avanzata nemica; tuttavia, molti avevano perso parenti e amici durante la Battaglia di Otoh Gunga, ed erano perciò determinati a lottare senza tregua.

Quando alcuni droidekas riuscirono a distruggere il generatore dello scudo, il Generale Ceel ordinò la ritirata. Il Capitano Tarpals riuscì a malapena a salvare Jar Jar Binks, prima che i due ed il resto dei soldati fossero catturati. Jar Jar, vedendosi puntati contro i blaster dei droidi, si arrese immediatamente.

Infiltrazione a Theed

Freccia main.png Voce principale: Seconda Battaglia di Theed

Theed era praticamente sguarnita. I due gruppi delle forze ribelli entrarono da due punti diversi: quello guidato da Padmé e Panaka, in cui c’erano anche i Jedi, riuscì ad entrare tranquillamente a bordo di un MTT rubato dall’equipaggio della Crescent, un vascello commerciale alderaaniano abbattuto dalla Federazione durante l’invasione. Il Tenente Gavin Sykes comandò il secondo gruppo, che dovette combattere alcuni scontri a fuoco prima di arrivare al punto d’incontro con Padmé e Panaka. Qui, le forze di Sykes attirarono su di sé i droidi a guardia dell’hangar, così le forze di Padmé e Panaka poterono entrarvi ed occuparlo. Subito, i piloti salirono sugli N-1 e diedero l’assalto alla nave controllo droidi; pure il piccolo Anakin ed R2-D2, anche se per errore, partirono e si unirono ai combattimenti spaziali.

Il gruppo ribelle tentò di procedere nel Palazzo. Tuttavia, Qui-Gon e Obi-Wan dovettero restare indietro, poiché sulla strada trovarono nientemeno che Maul, cui Lord Sidious aveva ordinato di eliminare i Jedi. I soldati reali continuarono invece a combattere lungo i corridoi del Palazzo, ingaggiando furiose battaglie contro i droidi da battaglia che li presidiavano.

Durante la loro marcia verso la sala del trono, tuttavia, i Naboo ribelli vennero bloccati da un nutrito squadrone di robot, che li costrinsero a complicati combattimenti nei corridoi. Panaka ed un gruppo di soldati, fra cui la stessa Padmé, riuscirono a farsi strada e a uscire dalle finestre, usando dei rampini per arrivare ai piani superiori. Qui, tuttavia, vennero accerchiati da un battaglione di droidi da combattimento e droidekas e costretti a deporre le armi.

Vittoria imprevista

Freccia main.png Voce principale: Battaglia spaziale di Naboo
La battaglia spaziale evolvette rapidamente in una missione disperata.
La battaglia spaziale non andava meglio. I caccia N-1 stavano venendo distrutti in massa dai Vulture sprigionati dalla nave controllo droidi, i cui scudi resistevano alle deboli armi di cui disponevano i caccia naboo. Peraltro, lo stesso Anakin si trovò a doversi sganciare dai combattimenti, ma ebbe ben poco successo; pur 'senza volerlo', riuscì a distruggere alcuni droidi caccia. Infine, però, l’ala del suo N-1 venne gravemente danneggiata ed il mezzo precipitò all’interno della nave federale, surriscaldandosi e spegnendosi.

A Palazzo, Padmé e il suo gruppo vennero portati dinnanzi a Nute Gunray, il quale le disse che, ora che la sua insurrezione era terminata, avrebbe dovuto firmare il trattato che legittimava l’occupazione di Naboo. Tuttavia, in quel momento giunse la falsa Amidala; Gunray, scambiandola per la vera Regina, ordinò a tutti i suoi droidi di inseguirla. Padmé e Panaka si impossessarono così di alcuni blaster nascosti nel trono e distrussero i pochi droidi rimasti nella sala, bloccando tutte le porte. Gunray, ormai sconfitto, non poté che formalizzare la fine dell’occupazione federale.

L'epico duello con cui Darth Maul tenne impegnati Obi-Wan Kenobi e Qui-Gon Jinn.
Dopo alcuni minuti di incertezza, Anakin riuscì a riattivare il suo caccia N-1 e a sparare alcuni missili protonici; per errore, distrusse il generatore principale della nave controllo droidi, che così cominciò ad esplodere dall’interno. Anakin riuscì a fuggire appena in tempo, mentre gli hangar si riempivano di fuoco e fiamme; nel giro di pochi minuti, l’intero vascello venne distrutto. Nell’esplosione perse la vita anche Daultay Dofine, responsabile delle forze federali. Con la distruzione della nave, tutti i droidi sul pianeta si disattivarono istantaneamente. Nelle Piane Erbose e a Theed, Naboo e Gungan festeggiarono la loro vittoria.

Qui-Gon, Obi-Wan e Darth Maul proseguirono il loro duello nella sala del generatore di Theed. Qui, dopo un combattimento lungo e difficile, il Sith riuscì ad uccidere Qui-Gon e fu sul punto di eliminare anche Obi-Wan. Questi, disarmato e finito a penzoloni in un profondo pozzo, approfittò dell'arroganza di Maul per coglierlo di sopresa: attirò a sé la spada laser del suo maestro e, con un salto, si portò davanti a Maul recidendono il corpo all'altezza del bacino. Prima di esalare l’ultimo respiro, Qui-Gon raccomandò al suo Padawan di addestrare Anakin, certo che fosse il Prescelto atteso dai Jedi.

Con la fine della Battaglia di Naboo, si celebrò anche la fine delle ostilità fra gli Umani del pianeta ed i Gungan, in una fastosa cerimonia a Theed che vide la partecipazione di Padmé Amidala e Boss Nass per i due popoli, e, fra gli altri, del Cancelliere Supremo in pectore Palpatine. Il popolo di Naboo festante celebrò la fine dell’occupazione e di tutte le ostilità, completamente ignaro che gli scontri appena conclusisi non erano altro che il preludio ad un’era di oscurità e terrore.